31.5.06

Dopo le piogge di Merida siamo passati ai cieli grigi di Playa del Carmen e di lì al resort del pirata, poco più sopra, sulla strada per Cancun.
Anche se il tempo non era dei migliori abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare, dormire mangiare e pisolare sui lettini sulla spiaggia e nell'amaca sul terrazzo.
Abbiamo anche visto Tulum dove più che le rovine a farla da protagoniste erano le iguane.
Fortunatamente sul finire del viaggio è arrivato anche il sole, quello forte, prepotente, quello che anche se stai all'ombra della palapa ombrellone alla fine sei rosso come un gambero.
La riviera maya ha delle spiagge eccezionali, di sabbia finissima, con un mare azzurro intenso. Purtroppo però manca una strada litoranea, uno viaggia sulla statale 307 e di tanto in tanto fra l'intrico di mangrovie appare il cancello di una qualche lussuoso resort e si apre una strada verso il mare. Sembra, e temo che lo sia, che la bellezza del posto sia riservata solo ai turisti.
Per tutti gli altri strade polverose o qualche struttura in rovina lasciata in piedi dall'uragano wilma.
Dopo 5 giorni di paradiso azzurro e bianco uno stremante viaggio di 24 e passa ore ci ha riportato ad una casa in rivolta per l'assenza prolungata dei suoi proprietari. Nei prossimi giorni fra una lavatrice, una passata di aspirapolvere ed altro seguiranno aggiornamenti e qualche foto.

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