29.8.08

Avrei voluto fare un elogio della sanità pubblica milanese, purtroppo quello che sembrava un trattamento eccezionalmente buono è stato solo buono e ciò ha parzialmente mitigato i miei entusiasmi.
L'incredulità è iniziata l'altro ieri, quando dopo aver chiamato il numero verde del cup mi hanno dato appuntamento per stamattina alle 11.30.
Tentando di fare la donna efficiente, ho pensato di passare in mattinata a pagare il ticket prima di andare in ufficio, in modo da perdere meno tempo in seguito.
A parte le difficoltà oggettive di muoversi per i corridoi dell'ospedale e raggiungere il reparto giusto, dopo essere arrivata, ho occupato la pole position allo sportello e a seguire l'impiegata mi ha spedito alla sala di attesa dicendomi di provare a vedere se per caso potevano farmi passare immediatamente. Il radiologo non ha avuto niente da obiettare e in men che non si dica ero a beccarmi la dose opportuna di raggi x.
Ero veramente incredula e vagamente preoccupata per la rara efficienza e per le relative conseguenze per il continuum spaziotemporale. Non sia mai che un evento così raro potesse dare luogo alla formazione di un buco nero.
Per fortuna mi sono subito dovuta ricredere visto che tornata allo sportello per pagare (in prima battua l'impiegata non aveva le chiavi della cassa) ho dovuto fare la coda per poi dover aspettare un altro po' per ottenere il resto e infine un'altra attesa per consegnare al radiologo la ricevuta. Sollevata dalla preoccupazione per le sorti dl mondo e soddisfatta per essermela sbrigata in un'ora sono riucita anche ad arrivare in ufficio ad un orario decente.

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