22.7.08

Il problema è che sono in crisi di astinenza dal mare.
Dopo anni passati a battere il mio record personale (invero non eccezionale) di primo bagno al mare, mi ritrovo quest'anno a causa delle piogge e dell'arrivo di Sushi in casa a non aver ancora pucciato gli alluci nel mar ligure nè in nessu altro mare.
Per supplire questa grave mancanza mi sono ritrovata a frequentare la piscina della palestra e ad avventurarmi in pratiche perigliose quali l'acquagym.
Il concetto di fare ginnastica in acqua di per sè non è così malvagio, anche se nel mio immaginario faceva molto anziano in vacanza al mare col comune.
I problemi nella pratica di tale disciplina sono però di carattere musicale, il tunz tunz di sottofondo non è rilassante e di spazio vitale, se in una piscina ci sono 54 persone che sgambano e saltellano in diversi gradi di scoordinazione, si possono produrre fenomeni quali tsunami localizzati ed affogamento delle persone con corporatura esile non in grado di produrre onde in controfase a quelle del bue che hanno accanto.
In alcuni casi si può rischiare anche l'affogamento a causa delle risate convulse se a tenere la lezione è un uomo eccssivamente depilato, che conta i cambi in stile Jane Fonda "e cinq sei sett otto" e immediatamente dopo si improvvisa sergente di Ufficiale e Gentiluomo incitando "più forte più forte voglio vedere la sofferenza sulle vostre facce".
A parte questi piccoli problemi comunque dopo essere stati a bagno un'oretta a saltellare si affronta con animo più rilassato l'asfalto ribollente della città.
ps vi pregherei di non farmi notare gli abissi di tristezza in cui versa la mia routine visto e considerato che quest'anno non farò vacanze.

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