20.6.08

L'importanza delle parole e del loro ordine si palesa nell'immediato dopo pranzo quando una pila di surimi è incanalata nel tuo esofago. C'è una sostanziale differenza infatti tra "insalata greca con surimi" e "insalata di surimi greca", la stessa che corre fra una corretta digestione e il rantolare alla scrivania in attesa di tempi migliori.
E dire che quello di oggi doveva essere un veloce pranzo salutista da abbinare all'acquisto in tempi record di un abitino da indossare al matrimonio di domani. L'acquisto dell'abitino fortunatamente è stato effettuato prima del sovraddosaggio del surimi, di conseguenza è stato fatto con criterio e non in preda alle allucinazioni.
Di qui a domani mattina alle 11 non mi resta che, tornare a casa andare dal parrucchiere, acquistare un paio di ballerine cinesi gialle e una pashmina in tono, fare i bagagli di Gatt*, matterla nel trasportino, salire in macchina con Marito e trasportino, fare 140 km in direzione del mare, arrivare a casa di mia madre, gestire le paturnie di Gatt* e quelle del Marito, dormire, svegliarmi trovare la chiesa e probabilmente sarebbe opportuno anche lavare la macchina.
Se sopravvivo al finesettimana, vi racconto della mostra di Kudelka. Anzi facciamo così: andatela a vedere che merita.

Nessun commento: