4.8.03

Gita: Colle di Bettaforca (2727 m) Quintino Sella al Felik(3585 m).

Da Gressoney la Trinite' si prendono gli impianti (cabinovia + seggiovia)fino al colle, rispamiandosi qualche centinaia di metri di dislivello che andrebbbero percorsi su strada sterrata in mezzo a piste da sci. Volendo fare la splendida salgo in seggiovia con la sola maglietta, d'accordo con M. non tiriamo giu' la protezione in plastica per goderci la vista delle marmotte ben pasciute che si aggirano nel prato. A fine corsa ho una pelle d'oca alta due dita, ma sono gia' riconciliata col mondo nonostante la sveglia alle cinque.
La salita e' progressiva fino ai 3200m: salite non troppo ripide si alternano a qualche (raro) pezzo di piano. Sui 3200 ci fermiamo per una pausa ristoratrice ed esplorativa ("l'hai viste le guide di ayas?li' di fronte?" "dove scusa?" "allora parti dai seracchi" "mmmh ok ecco i seracchi " "poi segui quella linea di ghiaccio verde,c'e' uno spuntone di roccia e poi sopra un parallelepipedo dello stesso colore... ecco quello e' il rifugio delle guide" "ah ecco, basta sapere che c'e'...").
La pausa si protrae oltre ogni limite della decenza per noi che la decidiamo per primi, infatti con la scusa di ricompattare il gruppo ci troviamo a stare stravaccati per una buona mezz'ora.
Ripartiamo e la salita e' subito piu' dura, il sentiero passa su di una pietraia morenica e tenere un passo costante e' praticamente impossibile. Per di piu', come mio solito, vengo presa da spirito agonistico e parto a razzo improvvisando percorsi alternativi a quello segnato. Saliamo in fretta e in brevissimo tempo ci troviamo all'attacco della cresta rocciosa. La cresta e' facile da percorrere e ben attrezzata con corde nuovissime, ma e' comunque molto spettacolare. In breve ci troviamo in vista del rifugio, dove comincia il nevaio che porta al Castore e al Polluce. Dal pianoro del rifugio si gode di una splendida visuale sui monti circostanti: Le due cime del BrightHorn orientale e occidentale, i due gemelli per l'appunto e il ghiacciaio del Rosa.
Tempo di salita totale: 3 h 15, ma c'e' dentro una buona mezz'ora di sosta. Quindi 2h 45.
Pranzo al rifugio con polenta e formaggio accompagnata da vino rosso. Dolce torta di mirtilli seguita da genepy e caffe'.
Dopo pranzo foto da orgoglioni a torso nudo sdraiati nella neve... Fino a che si tratta di sdraiarsi a pancia all'aria partecipo, ma quando rilanciano e si buttano a pancia in giu' l'istinto di sopravvivenza mi suggerisce di evitare il cimento onde non perire di congestione.
La discesa comincia allegra, forse anche per l'alcool ingerito e procede senza intoppi.
Tempo di discesa: 1h 50. Facciamo in tempo a prendere l'ultima corsa degli impianti.
Sosta al bar per una birra media e progetti di capanna Margherita per il primo we di settembre e poi via verso Milano.
Bella gita, bella comitiva. Contenta che M. mi abbia invitato.
Menzione speciale per la persona che mi ha colpito maggiormente a L. : che va in montagna da sola, fa la volontaria in croce rossa, ha in programma di comprarsi una moto... Una gran donna!

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