6.9.10

Attendere prego
Settembre è il mese degli inizi, l'imprinting della scuola è duro a morire e così -come in ogni inizio d'anno che si rispetti - ci si arma di quanderno e penna ed si inizia a buttar giù liste, pianificare, fare buoni propositi. Perchè se dicembre è il momento per fare bilanci, settembre è quello per fare progetti.
Sarà che invecchio, ad agosto gli anni sono diventati 35 e ormai galoppo a spron battuto verso i 40, sarà che la scuola ormai l'ho finita da un pezzo, sarà che le vacanze non sono mai abbastanza lunghe e abbastanza rigeneranti, fatto sta che quest'anno il mio inizio settembre è caratterizzato da una sensazione di stand by.
Ho quadernetti bianchi, penne colorate e l'agenda moleskine rossa che mi guardano in attesa che io mi decida a compilare una @to do list qualsiasi, da disattendere sistematicamente di giorno in giorno. Una lista per avere una sensazione di meticolosità anche nell'indolenza del non fare. Eppure non mi decido.
Sto ai margini delle routine quotidiana dove anche programmare la lavatrice dei bianchi e dei colorati o decidere cosa cucinare per cena, sembra uno sforzo sovraumano.
Che io sia prossima ad una mutazione genetica e pronta per entrare in letargo? In caso, risvegliatemi al disgelo.

1 commento:

Baol ha detto...

Naaaaa...è normale e poi, 35 anni?! Sei giovanissima!!!

(si capisce che anche io navigo nelle stesse acque e che tra pochi mesi saranno 35 anche per me? :P)

Un saluto anche al marito (e pure al gatto va...)