19.1.06

Don't panic
Sostanzialmente dopo essere stata svenduta, assieme a un'altra trentina di persone, ad un nuovo capo, il vecchio ci ha detto "non lasciatevi prendere dal panico". Come se avesse letto dietro ai nostri sguardi impassibili, il film del nostro pomeriggio passato a inviare curriculum a destra e a manca e l'accordo stipulato col giornalaio per farci tenere da parte una copia del corriere al venerdì.
Il nuovo capo è toscano, sembra una bella persona ed ha quella che mia madre definirebbe una faccia da pizzetta, senza peraltro essere figo come gli attori che durante la mia adolescenza di compratice di cioé meritavano tale appello dalla mia genitrice. Avendo io molto savoir faire nelle relazioni lavorative, dopo aver assistito a tutta la riunione dalla prima fila, ho pensato bene di fiondarmi via, realizzando solo dopo che buona parte dei miei colleghi erano andati in processione a stringere la mano al nuovo superiore. Per recuperare confido nella dieta e nello sguardo da bambi che mi premurerò di assumere nel colloquio a tre capo vecchio capo nuovo io.
Essendo io molto riconoscibile e rintracciabile da questo blog, sento che con questo post sto firmando la mia condanna a morte lavorativa. Ma tant'è...

18.1.06

Ogni tanto bisogna ricordarsi di volersi bene e fare un gesto affettuoso verso se stessi. Dopo ci si sente meglio.
Purtroppo ci sono altri gesti che dobbiamo fare per noi stessi, che non sono affatto affettuosi, neanche lontanamente amichevoli. Sono difficili, costano fatica e non è detto che il risultato sia garantito e che dopo ci si senta meglio. Nonostante questo sono necessari proprio perché ci si vuole bene.
Detto questo adesso mi alzo e vado a fare qualcosa che non rientra in nessuna delle due categorie e che non porterà giovamenti di nessun genere a me stessa e mi vedrà spettatore passivo.
Credo che andrò a fare shopping in Diagon Alley.
Qualcuno sa indicarmi un buon venditore di turbanti e sfere di cristallo? Ho avuto la soffiata, la mia divinazione è risultata corretta. Quando non sono abbracciata al radicchio Chioggia piangendo sulle calorie perdute, mi trovate in Brera a predire il futuro.

17.1.06

Facendo un conto spannometrico, ho già esaurito 5/6 delle calorie quotidiane a mia disposizione. Con il restante 1/6, ci scappa comunque una cenetta dignitosa(?) e salutista a base di bresaola ed insalata. Affogherò i miei dispiaceri nel sedano rapa. Domani vedrò di gestire meglio la faccenda, anche se, pensandoci, la riunione aziendale convocata d'urgenza avrà sicuramente un aspetto dietetico. Alla fine sarò talmente incavolata che mi sarà passato l'appetito. Per il momento provo con la dieta fai da te, in estrema ratio mi rivolgerò ad un dietologo. L'unica speranza di riuscita nell'impresa è l'allontanamento di tutti i manufatti dell'industria dolciaria da casa ( la futura suocera ha infilato a tradimento un barattolo di nutella nel pacco dono bisettimanale, argh!) e il riuscire ad avvistare dei segnali di miglioramento prima della prossima occasione mondana in zona happy hour. Se qualcuno mi cerca, credo che mi troverà accucciata in un angolo del salotto, dondolante avanti e indietro abbracciata ad un radicchio di Chioggia.

16.1.06

Molto male.
Prima ti dicono che sei caldamente invitato a partecipare al corso di inglese, poi convocano una riunione che si va a sovrapporre alla tua lezione.
Nel mentre il collega con cui lavori gomito a gomito e per il quale scrivi cosa deve sviluppare dal cliente, diverrà per qualche verso un tuo superiore, o meglio la persona a cui dovrai fare riferimento quando avrai qualche cazzo da smazzare con la tua ditta. Il che non prospetta rapporti equilibrati per il tuo futuro lavorativo.
La riunione urgente inoltre riguarda la mega ristrutturazione aziendale, di cui ti lamentavi giusto prima delle vacanze. Come tempo addietro hai vaticinato che il collega sarebbe diventato il tuo key consultant (perché referente non è abbastanza cool) ora vaticini che il tuo Business Manager non sarà più il tuo manager e che finirai sotto qualcuno che non ti ha mai visto ne conosciuto.
Se le tue doti di veggente dovessero ancora rivelarsi fondate, mediti di trasferirti in via dei fiori chiari in Brera con banchetto, turbante e tarocchi.
Varie ed eventuali
Il finesettimana è svanito prima che avessi il tempo di accorgermene, ugualmente al mio tentativo di seguire una alimentazione corretta ed ipocalorica.
Venerdì sera ho accompagnato il fidanzato in terra natia e al bar degli aperitivi mi sono trovata con un bicchiere di vino rosso in una mano e 15 crosto-bruschettini nell'altra. Inutile dire che prima che potessi ritrovare il controllo avevo già ingurgitato tutto. Non paga non più di un'ora dopo stavo tranquillamente mangiando una pizza.
Il sabato invece l'ho dedicato alla mamma e nonostante l'allergia sviluppata alle visiste sabatali ai mobilifici svedesi, l'ho accompagnata all'ikea in missione tavolo da cucina. Dal momento che spedizione e trasporto sarebbero costate più del tavolo e le 4 sedie, mi sono anche improvvisata facchino e carpentiere. Spero che le sedie non si sgretolino al primo utilizzo. Sul tavolo non ho responsabilità dirette.
La sera, immemore degli stravizi precedenti, altra pizza. Ho scoperto che al Lagaccio a Genova non fanno buoni solo i biscotti, ma anche le pizze. Sulla mia, la mc paganett, c'erano mozzarella, pomodoro stracchino e speck. Senza ritegno in seconda serata ho adertito all'irish coffee collettivo.
Domenica sono ritornata a riprendere il Fidanzato. Cosa ho mangiato? Torta al cioccolato farcita di cioccolato e glassata di cioccolato. La bilancia al rientro a Milano è fuggita urlando.
Oggi ho messo i pantaloni che mi strizzano la pancia per ricordarmi che devo espiare i miei peccati. Sono molto nervosa.

13.1.06

5 strange habits
Pensavo di essere uscita indenne da questo giro di catena di S.Antonio su blog, invece allerta mi ha rimpallato (e non perderò occasione per menargliela a sangue per questo). Me ne sono accorta ieri, ma anche se ogni tanto ci penso, non sono ancora riuscita a trovare 5 strane abitudini, abitudini ne ho parecchie, stranezze probabilmente anche, abitudini strane invece fatico a focalizzarle. Comunque sia ci provo.
1. Bevo l'acqua gasata solo se proviene una bottiglia di vetro, quella delle bottiglie di plastica ha un sapore che non mi piace.
2. Se quando mi alzo sono sufficientemente cosciente, scendo dal letto poggiando entrambi i piedi simultaneamente. Per neutralizzare il problema dell' alzarsi con il piede sbagliato. E' il mio personale rito per propiziarmi una giornata come minimo neutra.
3. Quando mi vesto dopo la doccia inizio sempre dal reggiseno.
4. Le password di rete del mio account in ufficio sono sempre personaggi o luoghi di libri.
5. Non passo mai il testimone a nessuno nelle catene di S. Antonio onde evitare linciaggi. (Lo so è farlocca ma non mi veniva in mente più nulla, avrei potuto copiare quella di mettere nome sulla prima pagina dei libri che compro, ma non è sistematica e visto che ce l'abbiamo in due non è poi così strana).
Qundi per non tradire le buone abitudini come la numero 5, il post finisce qui.

12.1.06

Avvocati, brava gente.
Delle iniziative che portiamo avanti qui in Italia con l'associazione, ce n'era una in particolare che mi sembrava molto utile e positiva. Tramite conoscenze varie, avevamo trovato un avvocato disposto a dare consulenza legale gratuita agli immigrati e più in generale a chi ne avesse avuto bisogno. Una sorta di sportello di consulenza legale.
Lunedì finalmente si trovavano il tempo e le energie per pubblicizzare la cosa affiggendo volantini in giro per il quartiere e zone limitrofe.
Martedì l'avvocato riceveva la prima telefonata, quella di un altro avvocato che gli intimava di non partecipare a questo progetto pena la denuncia all'ordine degli avvocati e la conseguente radiazione dall'albo. Infatti gli avvocati iscritti all'albo non possono fornire consulenza a tariffe inferiori a quelle minime stabilite dall'albo stesso. Nemmeno se gratuite per beneficenza. Questo per evitare la concorrenza sleale, si dice. Ora mi domando e dico, ma un povero sfigato catapultato in Italia dall'altro capo del mondo alla ricerca di un lavoro che gli consenta di mantenere la famiglia, a chi si può rivolgere per i problemi connessi al suo permesso di soggiorno, se non a un avvocato che gli dia gratuitamente una dritta su come muoversi? Che cosa cambia a quei cazzo di avvocati di merda che girano in porsche ed hanno lo studio in centro Milano? Nulla. E al povero giovane avvocatino neolaureato che sta provando a farsi una clientela? Forse per lui qualcosa cambierebbe. Tipo che un immigrato clandestino su 200, cercherebbe di mettere via i soldi per pagare la sua tariffa tutto sommato economica. Ma chi è che detta le leggi dell'albo? Secondo me quelli che girano in porsche. Ma va beh.
Conosco solo un avvocato di persona, vota l'ottavo nano ed ha fatto il militare nei carabinieri, non è cattivo, non è stronzo è solo un giovane coglioncello che ben allevato diventerà di certo uno stronzo che gira in porsche e denuncia chi vuole fare beneficienza. La mia stima degli avvocati non cresce di certo dopo questo episodio.
Inoltre, sebbene la mia consocenza del sistema giudiziario americano sia mutuata dai libri di Grisham, dai telefilm e dal film Mi chiamo Sam (quello con Sean Penn che fa il ritardato a cui vogliono togliere la figlia e Michelle Pfeiffer lo difende), mi pare che negli USA esista una cosa come l'assistenza legale per beneficienza. Negli USA, dove se non hai la carta di credito non ti ricoverano in ospedale. E in Italia invece è illegale.
Spero vivamente che qualcuno possa contraddirmi, vi prego fatelo, ditemi che ho capito male.
Legge 194, difesa del diritto di scelta.
A pubblicizzare queste cose sul blog non penso mai, ma Lise mi ha dato l'idea. Sabato a Milano c'è una manifestazione per la difesa della 194. Questo è il sito del coordinamento che segnala anche tutte le altre iniziative in proposito.

11.1.06

La popolazione femminile del mio ufficio si divide sostanzialmente in due: donne incinte e donne a dieta.
Ginevra e la burocrazia.
Questa mattina visto che potevo arrivare in ufficio un po' più tardi, sono andata alla asl per la scelta del medico.
L'ufficio, quando sono arrivata, era deserto, ma data la lentezza delle impiegate entrambe oversize, in men che non si dica si è riempito di gente. Peraltro c'è il sistema per prendere i numerini, ma non c'è il tabellone che indica il numero successivo quindi bisogna avere fiducia nell'onestà della gente quando l'impiegata urla "il prossimo!".
Io ero sicura delle mie ragioni essendo entrata per prima con l'ufficio deserto a parte le due persone ai due sportelli. Quando è arrivato il mio turno però una signora con i lineamenti fini e lo sguardo assente, entrata per ultima, si è avvicinata allo sportello dicendo "mio marito mi ha portato via la patente, qui si può fare la patente? tu me la fai la patente?". A quel punto mi sono pazientemente fermata ad aspettare che l'impiegata rispondesse, ma la folla alle mie spalle era già armata di forconi e scimitarre e stava già urlando "non è il suo turno deve fare la coda!!! ha sentito l'impiegata? La patente non gliela fa!!! Se ne vada!!! Ci sta facendo perdere tempo!!!!!!!". La badante della signora, con lo sguardo perso, da un lato tentava di calmare gli animi della gente spiegando la situazione, la signora non ci sta più con la testa, dall'altro faceva cenni all'impiegata dicendole di dire che non era possibile fare la patente lì, cosa che peraltro l'impiegata stava già facendo.
La capa della fazione A Morte il Sorpassatore, ai tentativi di scuse della badante, si inviperiva ancor di più "Anche io sono malata. Sono tutti capaci a fingersi pazzi per passare aventi alle code.Anche io sono pazza, voglio passare. E poi se è pazza come mai vuole la patente??". Come se chi ha poca lucidità non possa fissarsi su qualcosa di così materiale come avere la patente e guidare.
La signora con lo sguardo assente e triste e la sua badante uscivano sugli ultimi tumulti, io mi avvicinavo allo sportello venendo redarguita dall'impiegata "ma lei che numero ha?". Fortunatamente il mio bigliettino le andava bene e in breve tempo sono riuscita a sbrigare la mia pratica, scegliendo la dottoressa Melinda. Quando sono uscita ho sentito su di me gli sguardi malevoli della folla, come se anche io fossi stata rea di qualche cosa, tipo di essermela sbrigata in breve.

10.1.06

Lamentazio del martedì, per non perdere l'abitudine al mugugno.
Non avevo visto Dellamorte Dellamore fino a ieri sera, penso che avrei potuto tranquillamente vivere il resto dei miei giorni senza vederlo perché è una gran cagata. Tra l'altro durante la notte ho fatto incubi continui e non so se fosse colpa del film o del fatto che avevo ancora fame perché sto cercando se non proprio di dimagrire di una taglia, almeno di non sentire i pantaloni che mi tirano sulla pancia quando me li metto.
Domani sera inizio il corso di inglese, ci sono arrivati i libri, fotocopiati. Una tristezza. Oggi ho sentito i commenti di chi ha iniziato ieri sera: l'insegnante è giovane e carina e statunitense, ma è venuta in Italia per fare fotografie e non ha esperienza di insegnamento. Inoltre, so di essere una terribile snob, a me piace la pronuncia inglese stile documentario della BBC, con le parole ben scandite e detesto la pronuncia americana zoticona, tutta miagolii e parole smozzicate. In pratica il corso non mi servirà ad una beata fava.

9.1.06

Sono stata a vedere il museo belga del fumetto, che poi era il museo del fumetto belga. Ho scoperto nuovi fantastici personaggi, per gli amanti del filone Calvin e Hobbes c'è Boule e Bill. Per gli amanti del genere Get Fuzzy ho trovato Le Chat.
Belgium, Brussel & Bruges. Vacanzina di inizio anno.
A differenza di quanto, con molto poco tatto, mi era stato detto da qualcuno quando avevo annunciato di aver preso il biglietto, Brussel non è affatto una città morta durante le vacanze natalizie. Infatti non è attorno al parlamento europeo che la città vive e ci sono un sacco di cose da vedere e da fare ed uno può dimenticarsi senza problemi degli europarlamentari.
Sono arrivata il primo giorno di saldi, l'albergo era in una parallela della via dello "shopping giovane" HM, Zara, Esprit etc etc. Sciami di ragazze, ragazzi, donne, uomini si affannavano carichi di borse da un grande magazzino all'altro, guai a tentare di rallentare il passo, si rischiava di essere travolti.
La piazza principale aveva ancora le vestigia delle decorazioni natalizie e faceva molto capitale nord europea. Le guglie turrite dei palazzi, le decorazioni, il presepe, mancava solo la neve.
La grande rivelazione e tentazione, maledizione anche, se vista nell'ottica della dieta programmata e sempre posticipata, le cioccolaterie. Leonidas, Godiva, Wittamer, Marcolini, ma anche quintali di altri negozietti, rigurgitanti centinaia di tipi diversi di praline cioccolatose e marzapaniche. Roba da diabete a prima vista. Per non parlare poi delle affascinanti fontane di cioccolato, talvolta esibite in vetrina dai negozi. La produzione di bava agli angoli della bocca è direttamente proporzionale al quadrato della portata dello zampillo.
Le birre invece una conferma. Nei pub loschi che abbiamo beccato, ancora più piacevoli da bere.
Cibo, qualche problema per soddisfare le esigenze di vegetariano del fidanzato.
Bruges, medievalissima, con le casette basse e le bici appoggiate ai muri senza alcun segno di antifurto. La pista da pattinaggio con la selezione musicale che andava da Fame di Saranno Famosi a 99 LuftBallons di Nena.

8.1.06

Non appena tornati in patria i nostri eroi hanno dovuto affrontare il mistero del gas scomparso, che a dire il vero avevano lasciato in sospeso con una alzata di spalle il giorno della partenza. Escluse le ipotesi fantasiose del tipo in stato di sonnambulismo abbiamo chiuso le valvole del gas e ora non ce lo ricordiamo, oppure l'uomo ragno ha manomesso le valvole esterne del gas calandosi dal tetto fino al nostro terrazzo, abbiamo optato per "che qualche idiota abbia chiuso il nostro contatore generale credendo fosse il suo?". Infatti così era e l'idiota oltre ad essere più mattiniero di noi era anche più organizzato. Infatti i contatori del gas giacciono dietro una grata di cui pochi possiedono la chiave e noi ovviamente non siamo fra gli eletti. Risultato: alle due di notte, dopo che il volo aveva fatto ritardo, stanchi e desiderosi di buttarci sotte le coperte ci siamo prodotti nella parodia di occhi di gatto. Io con frontale e cacciavite tento di scassinare la serratura senza riuscirci, il Fidanzato allora si lancia nella mossa del contorsionista bulgaro, striscia dietro la grata dal di sotto e seguendo le mia fantomatiche indicazioni, non prima di aver scomodato qualche dozzina di santi, riesce a girare la valvola in posizione ON. L'ipotermia è scongiurata e ce ne andiamo a letto. Per le cronache dalla terra belga, si attenda il disfacimento delle valigie della titolare e la siesta quotidiana.

3.1.06

Stamattina quando finalmente ero pronta per uscire alla ricerca dell'ufficio della asl erano le 11, credevo di farcela in sella alla bicicletta, ma non avevo calcolato i trabocchetti della toponomastica fra Corsico e Buccinasco e il fatto che viamichelin alla volte omette di segnalare che per entrare in una via bisogna svoltare a sinistra, così uno va avanti convinto che la via successiva sia un prolungamento della attuale e poi si trova nel mezzo del nulla. Sono arrivata all'ufficio alle 12.03, esattamente 3 minuti dopo che aveva chiuso, avendo vagato per le periferie ancora innevate. Ho scoperto che non mancano negozi di specialità alimentari del sud Italia e nemmeno gli abiti da sposa e la cosa non mi pare casuale. Comunque sia, mentre aspetto che il mio vaso si asciughi dalla mano di pittura che gli ho dato bestemmiando dietro al colorificio che mi ha dato un verde abete invece che un verde salvia, leggo gli oroscopi del 2006. A farla breve per il leone è previsto un anno di merda. Fingo di nulla. Fortunatamente non si parla di viaggi aerei.

2.1.06

Fa così freddo che nonostante abbia usato l'acqua calda per togliere le incrostazioni dalle piastrelle sul balcone, adesso ho una pista di pattinaggio su ghiaccio: i pinguini volteggiano grati al suono della musica cubana. Il Buena Vista Social Club pare sia di loro gradimento.
Giorno di ferie solinghe, spedizione a Genova rinviata fra due finesettimana, non mi resta che indossare i panni di massaia.
L'esselunga mi delude, oltre a non avere farina di ceci per la farinata, non ho trovato nemmeno il sidol per lucidare la mia nuova teglia di rame. O forse sono io che mi faccio prendere dalla sindrome di Stendhal versione ipermercato.
Il bagno splende, la camera è convenientemente aspirata, le melanzane sono pronte da scaldare. Ora potrei dedicarmi allo shopping libresco senza rimorsi, se solo trovassi il coraggio di mettermi i pantaloni, due o tre pile, i doposci inforcare la bicicletta e arrivare fino alla libreria in centro.

Update delle 18.16: non faceva poi così freddo e un giro in bici è stato salutare. Ho comprato l'ultimo di Eggers e Mattatoio 5. La guida del Belgio no perché ce n'era solo una da 24 euri.

1.1.06

Il 2005 è stato l'anno del teatro, anche se con il fatto di avere l'abbonamento Invito al teatro alla fine mi è capitato di vedere cose che altrimenti non sarei mai andata a vedere.
Ho visto Le Rane allo Streheler, ma la maestosità della scena e del teatro non mi ha salvato dall'appisolamento, sarà che la sera prima ero andata a sentire il primo (di due) concerto dell'anno.
Invece mi è piaciuto I segreti di Milano Diario 60/70, visto circondata dal corpo di ballo di periferia della terza età, con le sciure col capello cotonato, indisciplinate che ammattivano sentendo le canzoni dell'epoca e le cantavano ad alta voce.
L'Amleto, visto al Libero, non mi è dispiaciuto anche se a dirla tutta Ofelia non mi pareva molto credibile.
Il violino, il soldato e il diavolo, visto al Verdi, invece mi ha causato l'orticaria non appena ho realizzato (dopo 5 minuti) che nessuno avrebbe proferito parola... il teatro muto no, non sono pronta.
De Il calapranzi invece ricordo la sciura che girandosi di scatto dalla mia parte alla riaccensione delle luci, mi ha chiesto "Ma a lei è piaciuto?", dopo essersi lamentata col figlio che non c'era logica nella trama. Teatro dell'assurdo mica per niente.
Fuori dall'abbonamento ho visto
"Milan noir Milan nuit", uno spettacolo in un unica replica sulla mala milanese, scritto da Colaprico (quello della Trilogia della città di M.). Molto bello.
E un "Tutta casa letto e chiesa" con Lucia Vasini, giusto per soddisfare il mio lato veterofemminista. Carino, anche se non mi ha fatto sbellicare come mi sarei aspettata.

Concerti dal vivo solo due, esclusi quelli del fidanzato, You will know us by the trail of dead a marzo al Transilvania GRANDIOSO e i Not Moving al Thunder di Codevilla, BELLO.

Update del 9/1/06: giustamente mi fa notare A. che siamo andate al concerto degli U2, roba che mesi prima del concerto, ci siamo alzate all'alba per riuscire a prendere i biglietti e il giorno convenuto ci siamo pure infilate nella bolgia urlante sotto il palco. Non so perché ripensando ai concerti del 2005 questo lo avessi rimosso. Forse perché quando si entra dentro un posto come Sansiro con metà prato occupato da un palco e un muro di casse alto come il mio palazzo, più che assistere ad un concerto si prende parte ad un rito di isteria di massa.
Ieri sera pensavo ad una immagine per ciascun mese dell'anno trascorso, ne ho trovata una quasi per tutti e tutte immagini piacevoli. Il 2005 è stato un anno positivo, sarà che era un anno dispari. Il 2006 comunque non mi spaventa, sarà di sicuro un anno importante, lo so, ma voglio credere che sarò all'altezza della situazione.
Buon anno a tutti!

30.12.05

Nella pausa pranzo ho comprato una bilancia pesapersone e l'agenda 2006.
Che sia tempo di buoni propositi e di bilanci?
erba parlava dei libri che l'hanno colpita particolarmente quest'anno, mi ha fatto pensare a cosa ho letto io. L'unico libro che mi ha colpito veramente è stato "Il viaggiatore Notturno" di Maurizio Maggiani. A seguire, mi ha divertito e commosso anche "Teresa Batista stanca di guerra" di Amado. Poi c'è "Sta scherzando Mr Feynman",l'autobiografia di Feynman appunto, di cui avevo già parlato, ma è fuori concorso per evidente imparzialità: amo quell'uomo. In generale ho letto poco e male e per ricordare cosa mi sono dovuta servire della fida agenda, in cui continuo imperterrita a tenere traccia di letture e visioni cinematografiche.
Ho sprecato qualche ora su due terribili libri di Wilbour Smith "Come il mare" e "Il califfo", recuperati fra i materiali di scarto parcheggiati sugli scaffali del locale dell'associazione, per ammazzare il tempo mentre aspettavo che si facesse vedere qualcuno. "Io uccido" l'avevo comprato in offerta alla Bennet, per esser stato scritto dal Paninaro del Drive In non è nemmeno male e come descrizioni è sicuramente meglio dei libri di Smith, ma ci vuole poco.
Il mio furore da salvatrice del mondo mi ha spinta a leggere un paio di libri sulle ONG, il primo "ONG fra politica e mercato" è un interessante quanto pesantissimo saggio, il secondo "La mia guerra all'indifferenza" è l'autobiografia di J.S. Kanaan.
Per il resto poco. Girando in cerca di regali di Natale ho già individuato parecchi libri che mi interessano, aspetto il momento giusto per andare in spedizione punitiva e farmi la scorta. Sempre che io riesca a finire i due libri in progress "Generazione shampoo" di Coupland (che a mio avviso, non è assolutamente all'altezza di Generazione X) e "Gesù lava più bianco", un saggio che analizza come nella dottrina del marketing non ci sia nulla di nuovo che la Chiesa cattolica non avesse già pensato.
Le visioni cinematografiche sono due righe nere su di una pagina bianca, in compenso mi sono rifatta con film visti in dvd-dvx e con tutta la prima serie di Lost che mi ha dato effetti di dipendenza acuta.
[continua]
Orribile delusione.
Ieri sera ho finalmente visto Harry Potter e il calice di Fuoco. Sarà che le altre volte avevo visto il film e poi avevo letto il libro e, si sa, quello che viene prima piace sempre di più. Però la sceneggiatura mi è sembrata estremamente caotica e arruffata. Capisco che riportare tutte le sottotrame fosse particolarmente complesso e che sarebbe uscito un film di 6 ore, capisco che avevano già fatto le scene con i draghi e mettere di mezzo gli elfi domestici magari gli costava troppo per gli effetti speciali, ma se una sottotrama viene eliminata deve esserlo in toto. Che senso ha che Harry veda mr Crouch senior svenuto/morto nella foresta e poi di questo non si parli più? Negativo negativo! E soprattutto adesso il Fidanzato, a cui Harry Potter stava sulle palle per partito preso già in partenza, si rifiuterà di vedere gli altri episodi. Molto male! Però Cedric Diggory è un gran figo, nulla da dire. E Ron fra il terzo e quarto film deve aver fatto molta palestra, che adesso ha dei bei bicipiti.
Segnalazione
Sul blog Un Altro Senegal è stato aggiunto l'ultimo racconto di Maurizio, una bella storia misteriosa e molto senegalese. Consiglio la lettura.

29.12.05

Ieri sera cena con zia, cugine, figli e figlie delle cugine. Ultimo scampolo di feste natalizie, cibo buono, tante chiacchere, tanta allegria e uno splendido regalo. Stamattina alle 9.06, ora in cui di solito dovrei essere in macchina diretta verso l'ufficio, mi alzavo pigramente ignara dal tavolo della colazione, per poi inorridire davanti all'evidenza dei numeri sul display e lanciarmi in stile stage diving dentro l'armadio sperando di rimanere impigliata in una numero sufficiente di vestiti. L'operazione è riuscita e sono arrivata al lavoro con solo mezz'ora di ritardo, ma essendo questo un periodo di interregno fra due festività la cosa è fortunatamente passata inosservata.

28.12.05

Nevica, fiocchi grandi e sodi. Non si fa a tempo a pulire il parabrezza che subito un sottile strato l'ha già ricoperto. Nevica in orizzontale, e sui vestiti neri la neve risalta, mentre cammino ad ogni passo il mio aspetto si avvicina sempre più a quello di un pupazzo di neve. Nevica e dovrei uscire a pranzo, ma l'idea di spalare la neve dal vetro della macchina mi infreddolisce parecchio. Del resto ordinare sushi a domicilio in un giorno di neve forse non è la cosa migliore, a meno che il ragazzo delle consegne non abbia in prestito la slitta di babbo natale.

27.12.05

Nightmare After Xmas
Sarà la cura a base di riso in bianco o forse l'aver ceduto dopo tanto soffrire alla tentazione di un amaretto di sassello, forse soltanto il pensiero di aver lasciato la macchina sul lato deputato alla pulizia strade e la necessità di spostarla prima delle otto del mattino.
Stanotte ho avuto un incubo a metà fra la resurrezione di Lord Voldemort e un film di Tarantino. C'era un povero scemo, con la faccia sputata a quella di Bill Gates, che vegetava incapace di intendere e di volere davanti alla televisione, quando all'improvviso una nebbiolina di dubbia origine lo circondava e lo possedeva. Da quel momento diventava uno spietato serial killer. Io sapevo che la rinnovata luce di comprensione nei suoi occhi altro non era che l'istinto omicida, ma non avevo prove. Ad una conferenza, in quella che poteva tranquillamente essere una delle aulette del dipartimento di fisica, il rinato Bill Gates sedeva davanti a me e mentre fingeva interesse per la discussione tentava di afferrarmi le gambe. Io sapevo che gli sarebbe bastato riuscire ad afferrarle saldamente per uccidermi e mi mettevo ad urlare, venendo peraltro redarguita dall'oratore. Le mie fughe successive sono state interrotte dal suono della sveglia.
Ma si può sognare di essere inseguiti da Bill Gates posseduto da lord Voldemort che ha studiato alla scuola di Okuto assieme a Ken Shiro e sa farti esplodere trovando il tuo punto segreto sulle rotule? O meglio che sia possibile ne ho la certezza, ma quanto sono mal messa?

26.12.05

Natale in famiglia, come vuole la tradizione, peccato per l'ospite indesiderato: l'influenza. Allo scoccar della mezzanotte del 24 invece che un simpatico vecchietto con la giacca rossa bordata di pelliccia bianca è arrivato il virus influenzale. Il vaccino ha fatto scudo così invece che la febbrona mi sono beccata solo gli effetti collaterali. Su quali fossero gli effetti collaterali sorvolo, diciamo che il 25 ho mangiato il riso in bianco. Il che forse non dovrebbe dispiacermi oltremodo visto che mia madre vedendomi ha detto "sei ingrassata eh?" e se lo dice la mamma deve essere proprio vero, infatti anche la bilancia ha confermato. Forse avrei dovuto mettere nella wish list natalizia una bilancia pesa persone invece ho ricevuto:
-un bellissimo paio di guanti neri in pelle foderati di lana, una roba che sembra di infilare le mani dentro il forno
-una collana azzurra, che non so descrivere bene, ma è molto bella
-dei calzini a righe della converse
-una simpaticissima mucca sorridente da scrivania
-uno scialle rosso con le frange fatto all'uncinetto
-una pirofila per cuocere i pesci, lunga e stretta (speriamo che stia dentro il forno)
-un robot da cucina soprannominato P1C8 con 32 funzioni che trita affetta sminuzza centrifuga impasta e le altre le devo ancora scoprire
-il coperchio per la padella e una teglia di rame per fare farinate e affini
-un cd
-un orologio da scrivania in ardesia, per portare un po' di Liguria in quel di Corsico
- varie ed eventuali
Neanche un libro quest'anno ed è la prima volta in tanto tempo. Dovrò rimediare facendomi qualche auto regaluccio da Feltrinelli, che ho visto un sacco di libri interessanti.

22.12.05

Casini momentaneamente risolti, panettone mangiato, spumante stappato, il capo che ci ha fatto un dono. Direi che sarebbe quasi l'ora di andarsene a casa.

21.12.05

Questa mattina sono andata all'ufficio tributi, dove una gentile signorina mi ha fatto tutti i conteggi dell'Ici e tutte le dichiarazioni del caso, mi ha consegnato un bollettino con l'importo da pagare e nel salutarmi si è soffermata a fare due parole. Nell'ufficio non c'era praticamente nessuno e nel giro di 15 minuti la pratica era stata sbrigata. In posta poi non c'era tanta gente e mi sono sentita miracolata.
Quando mi succedono queste cose sono veramente felice di vivere in un piccolo comune alle porte di Milano invece che in città, dove per una qualsiasi pratica burocratica uno deve preventivare di buttare via la mattinata.
Purtroppo la gente che vive nel piccolo comune non è necessariamente meno idiota di quella che abita in città, quindi ieri sera all'incontro fra condomini nell'androne nonostante il freddo e la scomodità della situazione ci si è persi in recriminazioni infinite che nulla aggiungevano alla discussione. Una signora in particolare era in modalità Dagli all'Untore e teneva il piede su di una cassa di legno contenente kalasnikov tentando di convincere tutti ad armarsi e farsi giustizia da soli, come se dopo aver fatto fuori operai e società costruttrice, i problemi di infiltrazione nei box si risolvessero da soli. L'Uomo Alto col Cappello a Tesa Larga, noto urlatore, in confronto sembrava particolarmente ragionevole, mentre l'Uomo Basso col Cappellino con la Visiera e la Cravatta Rosa se n'è andato anzitempo lasciandomi l'incarico di affiggere un avviso all'interno dell'ascensore.

20.12.05

ICI,what's ICI?
Per dire, uno acquista casa e mica gli danno il libretto delle istruzioni. Vai in comune per chiedere la residenza e ti dicono che devi pagare la tassa sulla spazzatura, uno si aspetta che gli dicano tutto quello che c'è da sapere. Invece. Cos'è l'ICI? Si mangia? No si paga, in due comode rate, una a giugno ed una a dicembre, entro oggi. Indovina indovinello? Mai pagata ICI in vita mia! Mi è venuto il dubbio quando ho visto code chilomentriche alla posta e un manifesto del comune che ricordava ai cittadini la scadenza. Ho chiamato l'ufficio tributi ed ho percepito nella voce della peraltro gentilissima impiegata del Comune, una nota di compassione per la mia ingenuità. Esame di coscienza:
bollo auto pagato
bollo moto pagato
assicurazione moto pagata
assicurazione macchina pagata
ICI, manca ma domani dovrei rimediare.
Qualcuno sa suggerirmi qualche altra scadenza che potrei aver dimenticato?

19.12.05

E' arrivata la tredicesima, fin qui tutto bene. Il fatto è che è arrivato anche il cedolino accompagnato da giornalino aziendale, calendario e agenda 2006.
L'agenda in versione settimanale è una delle cose più inutili che esista, per di più dopo 3 anni di agenda di un elegante color carta da zucchero, quest'anno hanno optato per un arancione giacca omino dell'anas. Ecco, già gli impegni di lavoro mi provocano le contrazioni alla bocca dello stomaco, ci manca solo l'arancione fluorescente per farmi venire la gastrite.
Il calendario riporta le foto del concorso fotografico, la mia non è stata scelta ma era bellissima, in compenso ci sono persone a cui hanno pubblicato più di una foto. Va boh, comunque un calendario da tavolo fa sempre comodo.
Veniamo infine al giornalino, che con questo numero ha toccato il fondo. Per una volta l'amministratore delegato non ha parlato della stagnazione dell'economia,ma ha elencato le nuove mirabolanti opportunità che ci si prospettano a seguito della fusione di tutte le aziende del gruppo. A seguire un articolo di un collega sul coefficiente di seduzione con test allegato. Non ho letto perché voglio cullarmi nell'illusione che l'articolo sia ironico, mentre invece ho il sospetto che non lo sia. Il terzo articolo invece è il reportage di una riunione di dipartimento scritto da una tizia che usa i punti interrogativi a grappoli causandomi l'orticaria. Più avanti miss Prezzemolo (leggasi quella che compare su ogni numero del giornalino) intervista mr Prezzemolo (il suo alterego maschile nonché ex fidanzato). Non sono riuscita a proseguire oltre.
Elezioni presidenziali in Bolivia: ha vinto Evo Morales al primo turno. Il primo presidente indio della storia del paese.
Un finesettimana decisamente diverso dal solito. La trasferta in Toscana, in quel di Prato, la presentazione del film con annessi e connessi, gli assurdi personaggi presenti all'evento, il regista de paura che mi afferra un polpaccio mentre passo fra i tendoni di velluto per entrare nel teatro provocandomi un principio di infarto prima ancora dell'inizio della proiezione. Il film, che non mi ha fatto tantissima paura perché la sceneggiatura l'avevo già letta e quindi sapevo cosa stava per succedere. Il protagonista maschile, soprannominato il Piacione, volto noto della fiction italiana, con due sole espressioni, quella con le mani sulle orecchie (esprimente tormento interiore) e quella senza, il che probabilmente non ha influenzato positivamente la riuscita del film. La gioia di notare un filo di cellulite sulla coscia di una delle attrici per il resto magra come un chiodo. Un breve giro mattutino in quel di Firenze assolata e bellissima e poi il rientro tranquillo a casa.
Regali di Natale acquistati nessuno, in compenso ho decorato l'albero.

16.12.05

Natale si sta avvicinando ed io sono drammaticamente indietro nell'acquisto dei regali. Conto di recuperare nella trasferta di questo we, a dirla tutta potrei portarmi avanti col lavoro e uscire adesso. Sempre che si sia sciolto l'assembramento di manager davanti all'ascensore e che io possa passare inosservata. Buon finesettimana.
Qualcosa è cambiato
Ieri sera c'è stata la cena del nostro gruppo di lavoro, proposta dal cliente. Quello che nemmeno un mese fa ha lasciato a casa persone dalla sera alla mattina senza curarsi di dare spiegazioni. Quello che quando ti lamenti che non è possibile stare in 4 in una stanza da due ti dice "non è un mio problema se non ti piace puoi anche andartene", quello che ha detto "i consulenti sono risorse che possono essere tagliate in qualsiasi momento". Quello che ti viene a fare il mazzo e a chiederti, perché questo tool non è stato fatto? Come se fossi io ad avere potere decisionale, quando è evidente che se la cosa non è stata fatta è perché è lui che non ha dato l'ordine di farla, ma guai a dirglielo.Quello che un tempo, prima di fare carriera, quando eravamo un gruppo di 4 gatti, era anche una persona simpatica, che non badava al fatto che tu fossi un consulente e lui un dipendente e che cercava di metterti a tuo agio affidandoti, nel limite del possibile, le cose su cui ti era più congeniale lavorare.
Questa volta non mi sono lasciata intrappolare dalle logiche "se non vado mi segnano nel libretto dei cattivi" e alle sei sono uscita per andarmene alla lezione di danza. Anche perché coi miei colleghi non c'è più il rapporto di complicità che c'era una volta. Sarà che non siamo più nella stessa stanza, sarà che alcune persone che prima davano cenno di disprezzarne profondamente altre, adesso ci fanno comunella e non si capisce come delle opinioni così radicali possano essere mutate nel giro di poco tempo.
Oggi sul server sono comparse le foto della cena, svariate inquadrature 20 persone ubriache attorno ad un tavolo e poi in piedi a dimenarsi a ritmo di non so che musica. E ho pensato che in passato sono andata anche io a cene simili, ma che adesso proprio il paragone fra una sera di caciara con persone con cui mediamente non ho nulla da spartire e una tranquilla serata a casa a guardare Lost non regge. Starò invecchiando?

15.12.05

Oh My God!
L'incubo del corso di inglese si è materializzato : da gennaio a giugno. Il mercoledì dalle 19 alle 21, una roba che esco la mattina alle 8.50 e rientro all'una del giorno dopo, visto che il mercoledì ho anche la riunione dell'associazione.

14.12.05

Piccolo mistero
Ieri ci sarebbe dovuta essere una riunione dell'associazione per organizzare la festa di Natale. Uscita da danza, dopo la sosta al giapponese per recuperare una cena da asporto, sono arrivata al locale. Visto che avevo il sushi a tenermi compagnia e vista la ben nota "elasticità" negli orari degli appuntamenti, non mi sono preoccupata più di tanto di trovarlo deserto e sprangato. Almeno fino a che il sushi non è finito e che i candelotti di ghiaccio hanno iniziato a formarsi alle pendici del mio naso a causa dello scarso potere di riscaldamento della stufetta elettrica.
Un paio erano in ritardo giustificato ed avvertito, una terza ha risposto al telefono e mi ha detto che non sapeva nulla ed era già in pigiama, la quarta semplicemente è svanita. Ho provato a chiamarla io e non mi ha risposto, hanno provato i due ritardatari e non ha risposto. Uno dice, magari aveva voglia di farsi gli affari suoi o era in un brutto momento, ma in generale uno richiama, almeno il giorno dopo e lei non è tipo da tirare bidoni. Invece nulla. Per di più sono un paio di giorni che dal suo indirizzo email arrivano messaggi con link a filmati con scritte di accompagnamento del tipo che figata questo filmato. E anche questo non è da lei. Comincio ad essere un po' preoccupata. Speriamo che stasera si faccia viva.
Piccolo spazio pubblicità
"...è una tribù che balla" spettacolo di percussioni e danza
Domenica 18 dicembre
ore 21.00
Teatro S. Domingo
Via Rovigno 10 (MM1 Turro) ingresso 15 euro
E' lo spettacolo di Natale organizato dalla mia scuola di danza. Il ricavato è devoluto in beneficienza all'associazione TAFFE' FANGA' per la realizzazione di consultori ed attività di informazione sanitaria in Burkina Faso.
Io non ci sono, che accompagno il Fidanzato in Toscana, però le coreografie sono belle e le compagnucce sono brave.

13.12.05

Non capisco. Provo a rallentare il ritmo eppure gli impegni si sovrappongono, le giornate di non lavoro mi si sbriciolano fra le dita prima ancora che io abbia avuto il tempo di tirare il fiato. Le giornate di lavoro si alternano fra momenti piatti e brusche accelerazioni che comprimono lo stomaco e risucchiano l'aria dai polmoni. Poi ci sono tutti quegli impegni di cui farei volentieri a meno, come le riunioni di business unit o le cene natalizie di gruppo. Andare o non andare è sempre il dilemma. Perché rubare altro tempo alla mia vita privata? Poi finisce che vado lo stesso, cerco conferme del fatto che sto sprecando il mio tempo e ovviamente le trovo a piene mani, ma mi consolo chiaccherando con colleghi simpatici che non vedo da tempo e mangiando tartine.
Vorrei più tempo per vivere la mia casa, rinvasare la diffenbachia e addobbar l'albero. Cucinare senza essere in preda ai morsi della fame. Sedermi a vedere un film senza avere il pensiero che in realtà dovrei stirare o che alla fine ci saranno i panni da stendere.
Qualcuno direbbe che devo ottimizzare i tempi, migliorare le performace, una volta ho letto un libro che si intitolava qualcosa come "i 4 pilastri delle persone efficienti", era pieno di schemini diagrammi di Venn che delimitavano le sfere di influenza sui cui una persona può agire o ipotesi complicatissime di calendari atti a migliorare la gestione del tempo. Io più che una lista dei to Do non riesco a fare e già quella mi sembra tanto.
Forse sarebbe solo il caso di prendere una donna delle pulizie.

12.12.05

Stare a spiegare il perché e il per come la cosa mi interessi mi pare un po' lungo e soprattutto non ne ho voglia.
Solo per dire, ci sono state le elezioni presidenziali in Cile, questi i risultati:
Sebastián Piñera Echeñique 25,44%
Michelle Bachelet Jeria 45,93%
Tomas Hirsch Goldschmidt 5,39%
Joaquín Lavin Infante 23,23%
Tomas Hirsch è l'outsider della sinistra extraparlamentare, facente capo alla coalizione Juntos Podemos. Il risultato è forse stato inferiore alle aspettative ante elezioni, ma è comunque significativo.
Oggi a pranzo sono sola... sono pigra e non ho voglia di uscire: SUSHI a domicilio! Evvai!
La vacanza in montagna è stata molto bella, ma molto fredda. La Valsavarenche non ha impianti di risalita e dove c'è pace ci sono gli stambecchi e i camosci. Non ho sciato, non c'era nessuno che avesse voglia di venire a Courmayeur e di farmi un'ora di strada da sola non avevo granché voglia. In compenso tutte le mattine ci facevamo a piedi la strada fino in paese, fino al bar del paese per esattezza, per prendere il nostro bianco frizzante con cassis, spaparanzati sulla panca al sole spupazzando felini e canidi del circondario. La sera invece prendevamo la grolla. Abbiamo dormito mangiato preso il sole, suonato la chitarra (qualcun altro), pasticciato un rullante con le spazzole (io).
In macchina verso la Val D'Aosta ho pronunciato le classiche ultime parole famose: "Credo che dovremmo modificare qualcosa nella nostra dieta, più verdura e meno formaggio". Cinque minuti dopo ad Aosta siamo usciti dallo spaccio della fontina con 1/2 di formaggio ed un vasetto di miele di castagno.
Non so se è per contrasto con i -7 delle cinque del pomeriggio di Degioz o che a Milano di questi giorni fa più caldo, fatto sta che stamattina sono uscita con la giacca aperta e stavo bene.

8.12.05

Ieri toccata e fuga a Genova in giornata. Pranzo con la mamma e la nonna che ormai è fuori come un balcone e non fosse triste ci sarebbe da farsi delle risate. Dopo pranzo decorazione dell'albero che ormai, porello, dopo anni di onorato servizio e agguati felini di ogni sorta, comincia ad avere dei cedimanti strutturali. Per dire si è staccato un ramo e l'ho attaccato come punta, se lo si guarda di fronte è preciso e luccicoso, ma di lato ho l'albero pendente stile torre di Pisa. Dovrei procurarmi dei contrafforti. Per il momento lo spacciamo come albero in stile Gaudì, poi si vedrà. A seguire stiratura panni e preparazione biscotti. In serata rientro a Milano e riunione dell'associazione.
Stamattina fossi una persona normale me ne sarei stata sotto il piumino a poltrire, invece le casse dell'associazione piangono, quindi via di banchetto di autofinanziamento in piazza Argentina. Avevamo la concorrenza dei Ds sulla destra, quella della croce rossa sulla sinistra e di fronte Babbo Natale in persona che attorcigliava palloncini per i bambini. Per esserci autofinanziati ci siamo autofinanziati. Ciascuno di noi ha acquistato qualche regalino per amici o parenti, roba che ci fossimo visti a casa di qualcuno si prendeva meno freddo e si faceva più in fretta. Abbiamo desistito dopo nemmeno due ore anche a causa delle condizioni meteo avverse e del principio nevicata.
Ora vado a mangiare gli avanzi della torta di ieri sera e poi mi diletto di faccende domestiche. Da stasera dopo la lezione di danza a lunedì mattina non ci sono per nessuno. Se riusciamo andremo in montagna, se lo yeti in persona ci farà sapere che la Val d'Aosta è offlimits a causa delle nevicate è mia intenzione assumere la forma del materasso e tirare fuori il naso dalle coperte solo per esigenze improrogabili, tipo vedere quelle sei puntate di Lost che abbiamo recuperato.

6.12.05

sembrava fosse l'occasione buona per dipingere il soffitto del bagno, invece fra una cosa e l'altra sarà una mezza maratona.
con questo tempo nebbioso l'unica cosa che ho veramente voglia di fare nei prossimi giorni è andare a casa e seppellirmi sotto il piumino del letto.
Ho tirato fuori dall'armadio il Loden verde, da uomo. All'Università avevo questo look da fighetta alternativa di sinistra con il loden verde e le clark. Per il primo anno di lavoro a Milano le clark avevano fatto il loro tempo ed erano finite nel bidone della rumenta, il cappotto invece era ancora in auge, tanto che un mio ex compagno dell'università incontrandomi mi aveva detto "sei incredibile sei la replica di te stessa". Dopo il primo anno, in cui lavoravo ancora nella sede centrale della mia ex ditta in piazza Cavour, il look serioso è stato abbandonato per quello da sviluppatore in jeans e maglietta e il fido Loden è stato relegato nella sua custodia di plastica nel fondo dell'armadio, vedendo la luce solo in occasione dei miei innumerevoli traslochi. Fino a stamattina. Solo che stamattina quando l'ho messo su mi sembrava proprio di aver rubato il cappotto di mio nonno e guardandomi allo specchio mi facevo ridere. Sono uscita lo stesso, ma mi sento un po' strana.

5.12.05

Il paesaggio è bianco, la temperatura non si è alzata abbastanza per sciogliere i cumuli di neve ai bordi delle strade e i padroni dei cani si sono limitati a profanare il candore dell'aiuola più vicina a casa senza avventurarsi nei campi che separano il mio ufficio dal carcere Beccaria. Il percorso dalla macchina al luogo coperto e asciutto più vicino è irto di insidie evidenti, recanti la forma di neve in diversi stati di aggregazione. La peggiore è il bagnone acqua e ghiaccio a zero gradi che può avvilupparti fino ad altezza caviglia ed hai voglia a mettere gli stivali, manco i moon boot sono adeguati alla situazione.
Tanta neve per le strade mi fa pensare al mio soggiorno a Praga post Capodanno di due anni fa quando, nonostante la doppia calza in anfibio, ogni mezz'ora era necessario ingerire liquido bollente, vuoi per restaurare l'equilibrio termico, vuoi per dare tregua alla suola delle scarpe mettendola a contatto con il pavimento di cotto di un bar qualunque. Il Bastardo era conciato che pareva Toeni in vacanza, con la giacca a vento della nazionale italiana di sci. Ricordo gli avevano chiesto lezioni di carving in un negozio di cristalli mentre io ero alla ricerca di un vaso da regalare alla ex futura suocera. Alla fine il vaso lo avevo comprato in un altro posto, era proprio un bel vaso.
Ogni tanto mi vengono alla mente questi flash, nonostante il "qui e l'adesso" non siano nulla di meno di quanto avrei potuto sperare, nonostante il fatto che per questo "qui ed adesso" sia stato necessario quel passato, nonostante questo ogni tanto scatta la rabbia. Come mai è così facile che un ricordo spiacevole affiori alla mente? Come mai basta un ricordo spiacevole a rendere spiacevole uno spezzone intero della tua vita? Non so. Ci vorrebbe un po' di neve anche sui ricordi, per mitigare le asperità e cancellare le brutture del paesaggio.
L'assemblea di condominio è stata una esperienza alquanto lisergica. E dire che non era la prima vera assemblea, ma un incontro preliminare con il futuro amministratore.
Il Futuro Amministratore ha iniziato tronfio a elencare la grandiosità del suo studio ed ha finito la riunione con le mani nei capelli dopo una sorta di catarsi collettiva in cui tutti si sono lamentati dei misfatti della ditta costruttrice. Ovviamente non si è concluso nulla di sensato, c'è stato anche il dagli allo straniero nei confronti del custode che ha la svenutra di essere sud americano e quindi di rimando sicuramente losco e da crocifiggere. Ho tentato di difenderlo, ma le mie difese sono state subissate dalle urla degli astanti e quindi sono state vane.
Sono uscita dall 'assemblea che avevo un groppo d'ansia fra la gola e il diaframma e facevo fatica a respirare. Ho trovato la sorpresa di 10 cm di neve che mi hanno un po' rallegrata.
La prossima volta comunque prima della riunione mi fumo la camomilla, altrimenti poi dormo male.

Ho iniziato a vedere la prima serie di Lost, mica male. Però ha degli effetti collaterali, tipo che mi aspetto di trovare un orso polare nella vasca da bagno o di essere mangiata dall'ascensore. Inoltre dà assuefazione : ho finito di vedere le puntate che ho recuperato, ora devo recuperare le altre altrimenti inizierò a mangiarmi le unghie per il nervoso.

Infine lisergico per lisergico ieri pomeriggio ci siamo avventurati all'Artigiano in Fiera. Il mio concetto di girone infernale si può riassumere nell'affollamento davanti al banchetto delle specialità calabresi che forniva assaggini di Fuoco dell'amore. Sono stata presa a gomitate da uomini nerboruti e graffiata sulle mani da signore in pelliccia, senza che riuscissi ad assaggiare nulla.
Probabilmente è stato un bene, perché quando ho assaggiato la granita al pistacchio non ho potuto fare a meno di comprare una brioche piena di granita.

2.12.05

Ho provato a seguire il consiglio del Mulo. Sono arrivata nel locale fra i primi e mentre il capo era impegnato a verificare il funzionamento del proiettore, io e Edt eravamo in zona buffet e mangiare olive ascolane a tradimento ogni volta che il cameriere voltava le spalle per tornare in cucina a prendere un nuovo piatto. Dal momento che la gente tardava, il locale era carino ma come dicevo in culo ai lupi per il 95% dei partecipanti, c'è stato un primo giro di buffet e bevande autorizzato. Io che avevo già scofanato 3 olive ascolane a secco e davo segni di disidratazione, non appena è comparsa la boccia con la sangria mi sono materializzata davanti al cameriere con un sorrisone.
Oltre a Edt c'era anche Svr, l'ex coinquilino uomo di casa. Mi sono avvicinata per fare 4 chiacchere, lui guardandomi ha detto a voce altissima:
-Sei già al secondo bicchiere?
Al che il Direttore Generale che stazionava nei paraggi si è girato a gurdare chi era l'alcolista anonimo di turno.
Dopo due bicchieri di sangria la riunione mi è sembrata meno pesante del previsto. Ma non ero abbastanza ubriaca per non notare che i dati presentati erano strategicamente mascherati. Ad esempio il numero di persone per cui il cliente ha reciso il contratto era calcolato al 15 di novembre, peccato che il cliente abbia segato un sacco di persone un paio di giorni dopo. E a giudicare dalle epurazioni il numero indicato nella slide andava moltiplicato per due.
I due nuovi business manager junior erano uno più agghiacciante dell'altro. Tra l'altro uno dei due aveva un' aria familiare ed Edt si è premurata di ricordarmi che la sua faccia campeggiava nei manifesti pubblicitari della campagna dell'atm dello scorso anno, con un cartellino attaccato al collo con su scritto 25 €. Ecco pare che nel tempo libero faccia il modello ed il cabarettista, le due battute che ha fatto ieri erano comunque pietose.
Il tempo delle domande non è stato molto illuminante, salvo il fatto che uno dei Business Manager ha dimenticato per un attimo di tirare su la maschera col sorriso di plastica ed ha avuto un attimo di sincerità improvvisa dicendo: "Faremo ciò che è meglio per l'azienda". Appunto l'azienda , mica i dipendenti.
Sono tornata a casa con un interrogativo che il terzo bicchiere di sangria non ha fugato:
sono meglio i capi che sorridono e fingono di ascoltarti e ti danno un contentino quando in realtà ti stanno fregando o sono meglio quelli che ti dicono in faccia che sei una merda e quindi ti fregano con l'aria di chi ha tutto il diritto di farlo?

1.12.05

Direi che oggi non ho proprio voglia di lavorare. Il sole, gli sbuffi di nebbia sull'acqua del naviglio, il freddo pungente sulla faccia. Avrei voglia di fare la turista in città, passeggiare con il naso all'insu e fermarmi a prendere una cioccolata quando le mani dentro i guanti cominciano a dare i primi segni di assideramento.
Invece oltre tutto questa sera c'è anche la riunione di Business Unit. Si avvicina il Natale, inizia il gorgo di riunioni aziendali.
La riunione di stasera è in un locale da aperitivo, pare che invece delle patatine comprate al discount e del chinotto caldo, grandi classici delle riunioni precedenti, ci sarà un ricco buffet. Le slide proiettate nella prima parte della riunione invece, a giudicare dall'ordine del giorno, saranno sempre le stesse degli ultimi 3 anni, con le correzioni del caso, tipo che in stile film western ci sarà una riga a penna sul numero dei dipendenti e accanto la nuova cifra( minore della precedente).
Ora io lo so di essere tremendamente snob e con la puzza sotto il naso, me ne rendo perfettamente conto. So che per una volta che la riunione è organizzata in un locale invece che nel salone riunioni dell'HolydayInn sulla tangenziale ovest dovrei essere contenta dello sforzo fatto. Solo che è inutile: mi girano le palle. Stasera avrei la lezione di danza e non posso andarci. Il locale è in via Ripamonti e considerando il fatto che il 95% dei partecipanti, me compresa, provengono da Cesano Boscone mi sembra molto fuori mano, ancorché vicino a casa del collega che organizza. Infine, diciamolo, a me sta cosa dell'aperitivo con i colleghi proprio fa cadere le palle. Come mi fanno cadere le palle i tornei di calcetto aziendali e le gite aziendali in torpedone ai mercatini natalizi. Soprattutto se penso che ho colleghi che sono capaci di pronunciare frasi del tipo "queste cose non puoi capirle, tu hai uno skill troppo basso rispetto al mio".
Ora chiariamo, fra i miei colleghi ho degli amici. Con alcuni colleghi si giocava a calcetto o a basket e magari si organizzavano tornei. A volte si va fuori per un aperitivo o per una pizza. Solo che lo si fa perché ci si trova simpatici e si ha voglia di passare del tempo insieme al di là dell'orario lavorativo, non perché il capo ha deciso che ci dobbiamo conoscere.
La fraternizzazione coatta mi sembra una emerita cazzata.

30.11.05

A settembre mi è presa la malsana mania di comprare regolarmente Vanity Fair. Il Fidanzato non era ancora a Milano in pianta stabile e così la sera mi portavo a letto il mio giornale e mi addormentavo sfogliandolo. Qualche tempo dopo mi è presa pure la malsana idea di abbonarmi. Pensavo che sarebbe stato fantastico trovare il giornale nella cassetta della posta tornando dall'ufficio senza dover fare deviazioni fino dal giornalaio. E poi c'era la mega offerta Vogue + Vanity a soli 35 euro. Bella cazzata. A distanza di un mese dall'inizio teorico dell'abbonamento posso dirlo forte. Mi sono arrivati due numeri di Vanity Fair ed entrambi quasi a ridosso dell'uscita della settimana successiva e il numero di novembre di Vogue. Poi più nulla. Ho atteso fiduciosa pensando che una settimana poteva anche accadere che ci fosse un disguido, ma due settimane di mancato arrivo del numero mi stanno facendo imbestialire.
O la moglie del postino si sta leggendo i miei giornali (e qui verrebbe da chiedersi, ma perché li imbustano in una busta trasparente? E la privacy?) oppure alla Condé sono proprio stronzi.

29.11.05

Mi ha appena chiamato l'omino dell'officina nissan. Devo rifare i freni e cambiare due ruote alla micra se voglio sperare di passare la revisione. La prospettiva di 480 euro circa di spesa e l'impossibilità causa neve di girare con Baby mentre la macchina è ai box sono mitigati solo in parte dall'aspetto ingentilito del paesaggio innevato.
ps leggasi anche "ma porca putt"

28.11.05

Immagino si notasse, ho cambiato il template. Non ho ancora controllato come si vede con explorer. Provvederò.
In teoria sono a dieta... o colgo la scusa per affogarmi di sushi o mi viene la depressione.
Weirdo things.
Sabato mattina rientro in patria, il Fidanzato mi accompagna fino alla stazione di Tortona con la macchina. Vengono giù fiocchi come fazzoletti che si attaccano al terreno, siamo in anticipo ed andiamo al bar per un caffè. Individuo la porta toilette e dopo aver mollato il borsone, mi avvio con passo spedito. Apro la porta e rimango un po' spiazzata. Il bar senza essere all'ultimo grido non è nemmeno troppo stagionato, oltre la soglia invece c'è un corridoio che pare quello di una scuola media fatiscente, un armadio di ferro e degli scopettoni appoggiati al muro. Dopo un attimo di perplessità avanzo, aspettandomi di trovare la fila di lavandini e di fronte le porte dei vari gabinetti. Invece mi trovo in una stanza coi muri scrostati metà grigi e metà bianchi. Al centro un tavolo e lungo le pareti delle panche di legno. Sulle panche solo vecchietti con la coppola e vecchiette con la cuffia di lana, tutti con il sacchetto della spesa. Sembra di essere nella sala d'aspetto di uno studio medico di 50 anni fa, mi passa per la mente di aver attraversato un varco spaziotemporale, invece un rapido sguardo all'esterno svela l'arcano: siamo nella sala d'aspetto degli autobus. I cessi sono in fondo alla stanza e sono ovviamente in condizioni pietose. Tutto nella norma.
Dopo il caffè torniamo alla stazione. La sala d'aspetto sul binario ha i vetri sfondati ed è colonizzata da tre loschi individui che sembrano scocciati della nostra presenza. Torniamo nella sala d'aspetto principale. Da un lato un gruppo di anziani autoctoni discorre con un gruppo di ragazzi di colore, di fronte a me un tizio con il berretto fissa insistentemente dalla mia parte con occhio vitreo da serial killer. Nella fila di sedie successiva un dialogo fra sordi, nel senso letterale del termine:
-perché domenica c'è la festa a S. Sebastiano
-cosa?
-la festa
-ah sì dove?
-cosa?
- la festa dov'è?
- S. Sebastiano
-dove?
e via così ad libitum.
Arriva il treno, salgo il fidanzato si allontana per riprendere la macchina. Non mi volto, ma sono quasi sicura che la stazione di Tortona con i suoi abitanti siano spariti nell'esatto istante in cui abbiamo smesso di guardarli.

25.11.05

Questa mattina ho avuto due epifanie, la prima è che devo decidermi a stirare, perché non ho più nulla da mettermi. La seconda, conseguente alla prima, è che devo mettermi a dieta, perché ho messo su una gonna acquistata due anni fa e per riuscire a chiudere la cerniera c'è voluto l'intervento del fidanzato.
Con la mia longuette di velluto nero a tubo sembro Morticia Addams ed ho una fluidità di movimento pari ad un palo della luce. Per farmi salire in macchina il Fidanzato ha ribaltato il sedile posteriore e mi ha infilato lunga dal bagagliaio stile sagoma di cartone.
Sfortunatamente l'acquisto di una torta alla crema di marroni, decorata con marron glacé, effettuata presso il cioccolataio di fiducia ieri sera e già consumata per 3/4 fa sì che l'inizio della dieta sia rimandato a lunedì.

24.11.05

Nei miei 3 minuti di coscienza civica ho guardato il sito del corriere per capire cosa era successo nel mondo. Ho scoperto che è stata approvata la riforma sul Tfr. Dal 2008. Nessuno però spiega quando e a chi bisogna mandare la lettera per intimare di non provare ad investire il mio tfr in un qualche squallido fondo pensione di categoria. Se qualcuno che passa di qui ne sa qualcosa è pregato di illuminarmi con un commento.
update: qui la spiegazione di cosa cambia.
Un evento che ha dell'incredibile, mia madre viene a Milano per un pomeriggio. Le motivazioni della trasferta pomeridiana non sono purtroppo le migliori possibili, ma non ci lamentiamo. Data l'incredibilità del'evento (le visite di mia madre qui shanno una distribuzione poissoniana) mi aspettavo come minimo che nevicasse. Invece nulla, c'è il sole. In compenso è scoppiato un puttanaio della madonna su una cosa di cui mi ero occupata io secoli fa. Spero che non mi chiedano di rimanere che altrimenti mi tocca mandarli a fare in culo.

23.11.05

S. l'ex coinquilina festeggia l'abbandono a Milano e al simpatico luogo di torture fra pochi minuti. Non ho fatto nemmeno in tempo a farle vedere la casa nuova, quando ho finalmente comprato le sedie, lei era già in procinto di ritornare a casa a Torino. Ora vado a scroccarle qualche pasticcino e a dirle in bocca al lupo.

22.11.05

Il distributore di bustine di maschere per il viso dell'esselunga è sempre una fonte di tentazione. Promettono tutte viso luminoso e pelle liscia come quella di un bambino, come non farsi abbindolare, soprattutto in inverno? Pallida va bene, ma che almeno si possa dire un viso di porcellana.
Ieri sperimento l'ultimo acquisto : la maschera al the verde. Stendo il sottile strato sul viso evitando, come da istruzioni, la bocca ed il contorno occhi, attendo che si aciughi e procedo alla rimozione. O almeno ci provo. Sì perché l'infida maschera ha la consistenza del vinavil seccato sulla pelle e non ne vuol sapere di venir via. Aderisce perfettamente al viso e alle rughe conferendomi il ghigno sinistro di chi ha la pelle tirata per troppi lifting.
Dopo un buon quarto d'ora di tentativi, millimetro per millimetro ho rimosso sì e no il 10% dell'orrido impiastro. Dopodiché in preda a crisi isterica sciacquo il viso con abbondante acqua e sapone e sfrego vigorosamente con l'asciugamano per rimuovere gli ultimi brandelli.
Risultato alla fine ho il viso rosso come un pomodoro, con ancora qualche brandello pendulo di the verde e sembro più uno zombie che una bambola di porcellana.
Alla luce della situazione lavorativa attuale il fatto che ci abbiano chiesto di prendere delle ferie potrebbe sembrare preoccupante e probabilmente lo è. Però il pensiero di vacanze di Natale modello scolastico non può non farmi spuntare un sorriso a 32 denti.

20.11.05

Stamattina ero a letto per la pennica post lavoro notturno. Ero già sveglia e il fidanzato era venuto a convincermi che fosse ora di alzarsi per la missione seggiole ikea.
Il letto scricchiola, guardo il Fidanzato:
-ma che cosa combini scricchiola tutto il letto!
- ma io sono fermo immobile pensavo fossi tu che stavi scalciando
Guardiamo il lampadario, immobile. Facciamo spallucce e ci alziamo. Adesso scopro che la scossetta c'è stata.
Ho dei tempi di latenza da panico, tipo che penso una cosa e poi la faccio dopo un mese. Quindi in colpevole ritardo riporto questo post di a day in the life.

3%

Ho appena finito di vedere il servizio di Rai News 24 su quello che è accaduto a Falluja, Iraq, negli ultimi mesi.
La frase del servizio che mi ha più colpito è stata quella che si riferiva ai filmati della guerra del Vietnam: solo il tre per cento del materiale video proveniente dal Vietnam aveva contenuti violenti, ma (anche) questo è servito a scatenare la protesta contro la guerra.
Per questo pubblico qui diversi link, che hanno a che fare con quello che io, nel mio minuscolo, e altri hanno fatto per documentare quello che è successo a Falluja e in Iraq e che sta presumibilmente accadendo ancora. Una piccola parte del materiale disponibile in rete. Il 3%?
Solo l'ultimo link riguarda il servizio andato in onda qualche giorno fa.
Leggete e guardate tutto con attenzione, per quanto immagini e parole siano insostenibili. Poi vi chiedo un favore: copiate questo post, o solo i link in esso contenuti, magari aggiungendone degli altri, sul vostro blog. Oppure usate la mail, o qualsiasi altro mezzo che il 2005 ci offre, trent'anni dopo il Vietnam.
Si dice sempre che siamo in pochissimi, "noi blogger", e forse è vero. Siamo "un" 3%? Si dice anche che siamo bravissimi a fare catene sui libri che leggiamo o i dischi che ascoltiamo. Adesso facciamo una catena diversa, se vi va.

Enzo Baldoni parla di Falluja (RealMedia)
Enzo Baldoni racconta di Falluja
(agosto 2004)

Giuliana Sgrena: Falluja, una strage al giorno (settembre 2004)

Falluja: ieri e oggi
(novembre 2004, periodo del primo probabile attacco con MK-77)
Il video linkato nell'articolo si riferisce ad un attacco dell'aprile 2003:
scaricatelo qua (tasto destro, salva con nome)

Rapporto da Falluja 1 e 2
(gennaio 2005)

Napalm by any other name
(aprile 2005)

Il servizio di RaiNews24
(novembre 2005)
Poco fa ho inaugurato la stagione del raschietto per il ghiaccio. Portatile in spalla, imprecazioni alle labbra, raschietto nella mano in un tentativo di recuperare quel minimo di visibilità che mi consentisse di guidare fino in ufficio. Sono arrivata sana e salva ma ho parcheggiato in divieto di sosta. Se un vigile stronzo mi da la multa spero che la peste bubbonica lo colga.

18.11.05

Ieri S., l'insegnante di danza, ci ha portato un velo nero di maglina abbastanza spesso.
Ad inizio coreografia si parte strategicamente avvoltolate nel velo.
L'avvoltolamento nel velo è alquanto complesso, S. ci dà le istruzioni:
metti il velo sulla testa e sulle spalle, prendi i lembi con la mano sinistra, tira fuori la destra e raggruppa sotto l'ascella sinistra, con la destra poi prendi il lembo destro del velo all'altezza del viso.
Dopo tutte queste operazioni si dovrebbero avere 13 sagome nere, sinuosamente drappeggiate nel velo, pronte ad avanzare sul palco con fare panteresco. S. si gira, guarda i risultati delle operazioni e dice: "Ragazze insomma! Fate attenzione a quello che dico! Non siamo mica qui per fare i FANTASMI!". Nello specchio in fondo alla sala invece che 13 pantere si riflettono 13 vedove siciliane scappate di casa di corsa con lo scialle nero buttato sulla testa come capita.
Parte la musica, S. parte convinto urlando "Su ragazze, camminate, fate le FIGHETTE!".
Le 13 vedove siciliane avanzano sbilenche nel tentativo di non far cadere lo scialle dalla testa.
La musica prosegue, le operazioni di spacchettamento del velo sono fortunatamente meno macchinose. S. ormai balla dimentico di ciò che gli accade intorno, passo arabo laterale. Nello specchio le vedove siciliane saltellano lateralmente come i calciatori quando fanno il riscaldamento prepartita, trascinando lo scialle sul pavimento.
Finiscono la musica e la lezione. S. distribuisce i veli e ritira i soldi. I veli sono meno delle vedove siciliane, rimango d'accordo che io ritirerò il mio velo la settimana prossima. S. ci pensa, torna nello spogliatoio, mi porta il suo velo e mi dice: "Tieni ti do questo... però mi raccomando questa settimana a casa ESERCITATI!"

17.11.05

Decido di leggere il primo capitolo di un libro della mcgraw hill su J2EE, libro che, come tutti i manuali di informatica, ha un prezzo in euro al kg pari a quello dell'oro. Trovo la seguente frase:
La stabilità è la proprietà di un’applicazione che si dice stabile quando si comporta come previsto senza bloccarsi, senza subire crash e senza esibire quelle caratteristiche comunemente associate con prodotti incompleti, scorretti e appunto “instabili”
Ma l'autore ha bisticciato con la sintassi o non sapeva neanche lui come definire la stabilità? Decido di non curarmene, procedo. Si parla adesso di semplicità:
qualunque misura orientata a semplificare il processo di sviluppo può essere estremamente proficua in termini di produttività dei programmatori e del loro benessere psicologico.
Ah ah ah il benessere psicologico dello sviluppatore... ma per favore!!!
Antefatto.
Il bimbo del Padre Di Famiglia Uno:
"Non mi lavare le braccia che mi vanno via i tatuaggi"

Padre di Famiglia Uno discute al telefono con la moglie:
"magari compriamo dei tatuaggi nuovi che quelli che ha sono tutti cancellati... ah lui vuole quelli che non vanno via..... ah...ah... sì va beh ok che con i tatuaggi uno fa quello che vuole, ma onestamente un tatuaggio a 5 anni mi semra un po' prematuro"
Una ola per il bimbo !
Prometto che poi non scrivo più nulla rientrante nella categoria [cazzi lavorativi].
Allarmati dalla precaria situazione lavorativa dal cliente e dalle nubi che si addensano all'orizzonte sul fronte lavorare in sede, abbiamo mandato una mail al nostro capo chiedendogli se poteva dirci cosa stava succedendo. Il mio capo ci ha dato qualche rassicurazione telefonica sparsa e poi ci ha detto "non vi preoccupate, il I dicembre ci sarà una riunione chiarificatrice, stasera arriverà a tutti una mail con l'ordine del giorno della riunione".
L'ordine del giorno è arrivato e lo riporto qui di seguito
1)Presentazione del gruppo di cui l'azienda fa parte.
2)Presentazione dell'azienda.
3)Presentazione dei nuovi BM.
4)Presentazione delle attività extra lavorative:
corso di enologia
magnalonga
torneo di calcetto
Voglio concedere il beneficio del dubbio sui primi due punti, magari non saranno le stesse slide delle ultime 4 riunioni, ma si parlerà seriamente della ristrutturazione aziendale a cui stiamo andando incontro, però l'ultimo punto fa tanto panem et circenses per distrarre le masse.

16.11.05

Qui c'è la caccia al consulente. Tipo che la mattina ci sei e a pranzo non ci sei più e ti va di culo che almeno puoi raccattare le tue cose. A volte ci sei fino alle 19 e poi quando sei a casa ti arriva la telefonata del tuo capo che ti dice di non tornare il giorno dopo e mannaggia hai tutti i cd nella cassettiera e la tazza con le fragole nell'armadio. La deadline è venerdì. Il fatto che io sabato notte debba lavorare mi dà un giorno in più. Me la vedo la scena. Domenica mattina mentre stravolta raccatto il pc per tornare a casa il capo mi saluta e mi dice "ah comunque domani non venire". A quel punto sappiate che diventerò verde, crescerò a dismisura, mi si strapperanno i vestiti e li ucciderò tutti.

15.11.05

Questo post invece andrebbe alla categoria [bestemmie represse]
Ma Per Dindirindina! Ma Poffarbacco! Oh Giove Ballerino! Acciderbolina!
Per favore qualcuno mi defibrilli che non ci sto più dentro ed è solo martedì.
Se su questo blog avessi le categorie questo post rientrerebbe nella categoria [Sapesse signora]
Sono stata dal medico per farmi fare il certificato di sana costituzione. Mi ha guardato in faccia, ha selezionato il documento su word, ha premuto il tasto stampa e mi ha scucito 40 euro. Bel coraggio con la faccia da zombie che mi ritrovo. Lo dico sempre, ma poi mi impigrisco, l'anno prossimo faccio la visita medica sportiva. Mi chiederanno magari 50 euro però invece di guardarmi in faccia mi faranno un elettrocardiogramma.
Devo cambiare medico, raggiungere via degli scipioni alle 18 di un giorno infrasettimanale partendo da Corsico assume sempre più i connotati di una tragedia. E' da mezz'ora che impazzisco per scoprire a che ufficio devo rivolgermi, il sito della asl provincia di milano 1 sembrava impazzito. Poi l'illuminazione, bastava aprirlo con Explorer, Firefox evidentemente non è supportato.
In tutto questo non ho ancora capito se abito a Corsico Nord o Corsico Sud, andando per analogie, visto che sono al di sotto del naviglio mi sa che abito a Corsico Sud, ma chi può dirlo...

14.11.05

Sabato giornata di reimpatriate. Al pomeriggio con E. e R. ci siamo avventurate in quel di Sestri per fare 4 passi per negozi. Il tempo non era clemente, per cui dopo un giro da Bagnara dove, meglio che niente, ho comprato degli asciugamani per il bagno (unico oggetto con un prezzo accessibile nell'edificio), ci siamo dirette quasi subito a casa di E. la novella sposina. Avere una amica architetto a disposizione in fase di progettazione fa la differenza, così il muro sbilenco fra cucina e ingresso e l'illuminazione del salotto sono quei piccoli tocchi che rendono un appartamento particolare e personale. E. e G. sono belli, come la loro casetta. Ci preparano il the e chiacchieriamo davanti alle tazze del sevrizio buono. E' strano pensare che con le compagne di classe del liceo si parli di arredamento di casa, di mariti, R. si è sposata un anno e mezzo fa, di possibili figli, quando sembra ieri che prima del suono della campanella si discuteva di chi sarebbe stato interrogato di filosofia quel giorno.
Alla sera invece una birra alla Città Vecchia con A. F. e M. Domando che fine abbiano fatto P. e R., mi rispondono che sono a casa stanchi, hanno passato tutto il giorno in giro per la Toscana alla ricerca dei comodini. Il mio sguardo perplesso li induce a spiegarmi che anche loro stanno mettendo su casa. Tutto questo, unito al fatto che G. si è laureato pure lui sancendo il definitivo distacco del gruppo dalla stagione degli studi, mi induce a riflettere sul fatto che ormai siamo adulti, nonostante il quarto volume di Harry Potter appoggiato sul bordo del futon.

11.11.05

Ci risiamo. Domenica c'è il blocco del traffico dalle 8 alle 20. Fossi qui a Milano la cosa non mi toccherebbe. Visto il grigiore me ne starei a casa in pantofole sul divano a guardare un film o a leggere finalmente Harry Potter and the Goblet of Fire. Anzi a dirla tutta il programma era proprio questo, rientrare da Genova abbastanza presto da potermi godere un comodo pomeriggio pantofolaio in casa. Invece nada, il pomeriggio in pantofole lo passerò a casa da mia madre e poi invece di traslocare dal divano direttamente al letto mi toccherà affrontare un'ora e mezza di macchina. La cosa mi infastidisce oltremodo.

10.11.05

Divisione Recruitment HR
Mi arriva la comunicazione che sono caldamente invitata a seguire il corso di Inglese Aziendale.
L'invito caldo è poco meno che una minaccia con un pugnale in zona giugulare, quindi mi dico, va beh, facciamo vedere che siamo proattivi e chiediamo che il corso sia finalizzato alla certificazione cambridge. Propongo che l'azienda rimborsi il costo dell'esame in caso di successo. Risposta dalle HR: Cioa Ginevra scusami se ti rispondo in ritardo...
mi sono informata per il discorso sulla certificazione, ma l'amministrazione mi ha detto che non è possibile, in quanto è una rischiesta tua personale, se invece fosse il tuo BM a farne rischiesta o il cliente presso il quale lavori allora il doscorso sarebbe diverso.
Cmq a breve partirà un corso di Inglese in Vodafone ti invito a partecipare...

Un corso di comunicazione a quelli delle risorse umane lo vogliamo far fare?
Che i dipendenti di una azienda siano delle merde per l'azienda stessa è assodato, ma almeno un tempo avevano la decenza di fingere che non fosse così.
Ieri siamo andati a fare la spesa alla lidl. A parte che mi sono persa una svolta quindi abbiamo un po' girovagato per Buccinasco prima di raggiungere la meta, posso dire che alla lidl non si risparmia. O almeno, io non risparmio.
La spesa è consistita in:
pacchetto di fagiolini (saporiti, nei limiti in cui dei fagiolini possono esserlo)
confezione da 1 Kg di carote (che sapevano di carota)
confezione gigante di succo di frutta ace (che ancora devo aprire)
formaggio spalmabile alle erbette (soprattutto all'erba cipollina, che facilita le public relation)
formaggio tipo brie con la muffa (che odora di calzini sporchi, ma di gusto non è male)
formaggio tipo brie agli champignon di chernobyl
mortadellina mignon in poliuretano espanso (che devo ancora assaggiare)
e fin qui magari i costi non sarebbero levitati, peccato che poi siamo passati dal reparto dolci e nel carrello sono finiti:
after eight (che hanno cambiato la grafica sulla confezione rendendola molto più dozzinale e, ho scoperto con raccapriccio una volta a casa, ormai sono prodotto nestlè, orrore!!)
lebcucken (biscottazzi natalizi tedesci speziatissimi, buonissimi, ma per favore non leggete gli ingredienti che se no vi spaventate)
cioccolatuzzi fondenti ricoperti di palline di zucchero
fiocchi di neve adesivi con cui ornare le finestre
renne con sorriso a 34 denti da appendere all'albero di Natale che ancora non possiedo
Totale 19 euro, spesa media che faccio alla slunga portando a casa cibi molto più sani un numero dcisamente inferiore di cazzate.

9.11.05

AAA Cercasi valium a basso costo
Ho bisogno di essere sedata in maniera preventiva. Ho appena scoperto che i tester delle attività che ho seguito per febbraio saranno Mr E'Gia'TantoSeMiRicordoComeMiChiamo e Miss Rotweiler (di cui ho già parlato in precedenza).
Il soggetto maschile, con laurea in discipline scientifiche, ha esordito infilando il cavo del telefono nella presa della scheda di rete e lamentandosi successivamente del fatto che non era connesso alla Lan. E' il genere di persona che viene a farti una domanda il lunedì mattina alle 10, gli rispondi e il mercoledì mattina scopri che non ha ancora capito cosa gli hai detto(ok ci sta che io non mi spieghi bene, ma chiedere una seconda volta no?).
Il soggetto femminile è del tipo che prima ti dà una mazzata nelle gengive e poi ti fa la domanda, tanto per principio sei tu che hai sbagliato.
Forse posso chiedere un indennità per sevizie psicologiche, comunque nel dubbio a Natale regalatemi degli psicofarmaci potenti o, in alternativa, una katana affilata per sterminare i miei nemici
E già che ci sono pubblico questa mail che mi è arrivata oggi sulla questione della linea ad alta velocità in Val Susa di cui ogni tanto si sente qualche eco sui giornalie di cui peraltro fino a stamattina non sapevo nulla
dal comitato NoTAV

Scrivo queste poche (spero) righe con l'unica intenzione di portare a conoscenza una situazione che la maggior parte dei media cerca di tener nascosta.
Da diversi anni è in corso in ValSusa una manovra di resistenza organizzata contro la linea ad alta velocità ferroviaria Torino-Lione (TAV).
Quello che fanno credere i media è che gli oppositori siano pochi e comunque motivati solamente dal fatto che "gli passa il treno sotto casa". Nella manifestazione di giugno c'erano 30000 persone (in tutta la Val Susa ci sono 50000 abitanti).
Non posso di certo smentire questa motivazione, ma in realtà i motivi veri (che vengono metodicamente nascosti dai media) sono ben altri:
1.. La tratta Torino-Lione è completamente inutile: nella Val Susa esiste già una linea ferroviaria sottoutilizzata, in grado di reggere il traffico richiesto (considerando i tassi di crescita) almeno fino al 2050.
2.. La linea in costruzione è esclusivamente merci, non si avrebbe alcun vantaggio in termini di tempo per la percorrenza da Torino a Lione. I treni passeggeri comunque continuerebbero a transitare nella linea storica con i tempi di percorrenza attuali.
3.. Nel tratto montano (e quindi da Torino alla Francia), comunque non sarebbe una tratta ad alta velocità perchè la conformazione del terreno montano non la rende possibile.
4.. L'amianto sotto al Musinè c'e' veramente (è già ampiamente dimostrato), e nei progetti non c'è il minimo accenno ad un piano di messa in sicurezza dell'amianto estratto (è previsto semplicemente uno stoccaggio in valle a cielo libero), che con i frequenti venti della ValSusa verrebbe distribuito e respirato in tutta la cintura ovest di Torino ed in Torino stessa. Le malattie causate dalla respirazione di anche solo 1 fibra di amianto vengono diagnosticate 15 anni dopo l 'inalazione. Dal momento della diagnosi la mortalità è del 100%, ed il tempo di vita medio è di 9 mesi.
5.. Il corridoio 5 (tratta Lisbona-Kiev) di cui questa tratta sarebbe parte fondamentale non esiste: da Trieste verso est l'opera è bloccata in tutti i suoi aspetti.
6.. Finanziariamente è un disastro annunciato: perchè vada in attivo, nella tratta dovrebbe passare un treno merci ogni 3 minuti, 24 ore al giorno. Per questo motivo, al momento nessun privato si è impegnato finanziariamente, banche e fondazioni comprese. La tratta è costosissima, ed i soldi non ci sono: è notizia recente che nella finanziaria di questi giorni sono stati tagliati quasi tutti i fondi per le grandi opere. Gli unici soldi su cui si regge l'opera sono i finanziamenti europei.
7.. Se dovessi elencare tutte le implicazioni legali del ministro Lunardi (mi spiace, ma non riesco proprio a dare dell'onorevole ad unaper sona del genere) questo documento diverrebbe troppo lungo. Dico solo che l'appalto per la costruzione del tunnel di 52Km (7,5 miliardi di euro) è stato vinto da una ditta francese che l'ha subbappaltato alla francese RockSoil, di proprietà della moglie.
Forse ora è più chiaro e motivato perchè nelle proteste dei ValSusini sono presenti sempre, in prima fila, tutti i sindaci e le istituzioni di tutti i paesi della Valle, indipendentemente dal partito politico di appartenenza.
Il CIPE, incaricato di distribuire i fondi italiani, ha già eliminato la tratta Torino-Lione dalle opere da finanziare dallo stato italiano (nonostante quanto riferito dai media). L'unico obiettivo di chi il TAV lo vuole fare è quello di agganciare la pioggia di finanziamenti europei per le grandi opere; per far questo, devono entro fine anno poter dire che i lavori sono iniziati.
Lunedì 1 novembre ho partecipato al blocco dei lavori a Mompantero: in 500 persone (saremmo stati molti di più, ma alla maggior parte delle persone è stato impedito di raggiungere i luoghi della protesta, militarizzando Susa) abbiamo bloccato senza alcuna violenza per un giorno intero 1200 demotivati esponenti delle forze dell'ordine. La notizia che i siti siano poi stati presi in possesso dalle forze dell'ordine in nottata (quando non c'era più nessuno ad opporsi e verificare) sembrerebbe falsa, alcune persone hanno verificato il giorno successivo che i siti erano ancora sgombri.
La questione NoTAV non è una questione di sinistra o destra: l'opposizione è trasversale, ed ogni persona di buon senso che sia informata sul problema non ha difficoltà a capire le nostre ragioni. Il problema è che la voce dei NoTav ciene puntualmente soffocata dai media, per la grande quantità dei finanziamenti europe i in gioco. Personalmente penso che anche i più accesi interessati questo lo sappiano benissimo, e dell'opera non gli importi proprio nulla. L'unica loro preoccupazione è farsi rigirare nelle loro casse i soldoni europei.
Non chiedo a chi legge questo messaggio di crederci ciecamente, ovviamente può essere inteso come propaganda di parte, ma di informarsi anche dal altre fonti indipendenti. Purtroppo il quotidiano La Stampa ed il telegiornale regionale di Rai 3 sono le fonti di informazione che si sono rivelati più corrotti e di parte, non solo nei commenti alle notizie ma anche nel continuo riportare notizie false.
Qualche anno fa è venuta una troupe di Report diversi giorni in valle a fare un servizio sul problema. Risultato: il servizio non è mai andato in onda ed il giornalista è stato quasi licenziato. Il mio intento non è solo di convincervi sulle nostre ragioni, ma prevalentemente di informarvi. Se credete che le informazioni di questo messaggio siano false, vi invito a verificarle. Penso che poi la convinzione venga da sola.


Infine qui qualche link interessante:
NoTav
Articolo su Unimondo
Legambiente Val Susa
Articolo su indymedia
Non ho la televisione e la mia radio becca solo la frequenza di radio24, ma attualmente è murata dietro uno stendipanni. Comunque c'è lo sciopero dei giornalisti e anche la mie ultime fonti di informazione, i siti di corriere e repubblica, tacciono. Ho pensato di leggermi qualche sito di quotidiano straniero per avere notizie su cosa accade nel mondo e magari anche per avere qualche notizia sull'Italia e su come viene percepita dal di fuori.
L'unica notizia che ho trovato sull'Italia riguarda una rissa con morto avvenuta a Venezia fra i pescatori di patelle che si contedevano il monopolio della pesca nella laguna. Mi sembra emblematico.
Update: Ho anche trovato che Roma ha deciso di smorzare l'illuminazione pubblica della città per risparmiare e per ridurre l'inquinamento luminoso.

8.11.05

Un vago sentore di presa per il c*l*.
Ciao,
ti scrivo per comunicarti l'esito del Test di Inglese da te sostenuto in V°°°°°°°°: sei risultato "sufficiente", e di conseguenza, data l'importanza della conoscenza della lingua Inglese nella società in cui lavori, in accordo con F####i, sei caldamente invitato a partecipare al corso di Inglese Aziendale che stiamo preparando e che a breve partirà.
Grazie per l'attenzione
Saluti
Al di là del fatto che se uno ha una sufficiente conoscenza della lingua inglese non si vede perché debba essere caldamente invitato a partecipare al corso aziendale. Comunque si sa, noi si deve essere i Più Fighi di Tutti, perché altrimenti ne va della nostra Aura di Super Consulenti. Ma possibile che tutti, ma proprio tutti gli esaminandi siano risultati sufficienti? Neanche un buono? Un discreto? Un 6 al 7?
Questa mattina non ho nemmeno sentito la sveglia. E dire che sul finire della notte mi sono svegliata innumerevoli volte, non capisco se guardare i documentari di Lucarelli sulle BR mi fa male o se è proprio il periodo che non è propizio al sonno profondo ed ininterrotto. Fatto sta che il caffè portato a letto comunque è un buon inizio di giornata.
Peccato poi la nebbia. Che, diciamolo, se fosse fitta da tagliare col coltello mi piacerebbe, ma così, un po' più che foschia un po' meno che nebbia seria, non fa che aumentare il senso di desolante grigiore del paesaggio circostante.
Dopo la nebbia il vecchietto in bicicletta, non aveva gli stivali di gomma, ma stava comunque al centro della strada con la sua graziella verde arrugginita modello under 5, con una cassetta della frutta attaccata al portapacchi. Per superarlo ho rischiato di farmi la fiancata contro le auto parcheggiate.
Dopo il vecchietto l'avventura alle poste. Dovrei decidermi a cambiare ufficio postale, ma quello a Cesano è così comodo che ogni volta finisco lì. Ero in paziente e rassegnata attesa quando un vecchietto con la coppola ha iniziato a sventolarmi davanti al naso una busta dicendomi "devo pagare solo due bollette e guardi quanto mi tocca aspettare", al che di riflesso ho sventolato le mie bollette sotto il suo naso, "anche io due bollette": è nata un'amicizia. Il vecchietto si è infilato nel primo sportello che si è liberato, passando davanti ad una allibita signora che non ha osato protestare. Poi voleva far passare anche me davanti alla signora che ormai soffiava fumo nero dalle narici, ho declinato e aspettato il mio turno.
Nell'attesa ho assistito alla immancabile discussione fra una impiegata e una cliente imbufalita. La classica discussione acre che mi ha messo di malumore nonostante non fossi coinvolta. Sono uscita pensando alle discussioni acri che mi attendevano in ufficio, per fortuna per ora tutto tace, anche se so benissimo che queste sono le ultime parole famose.

7.11.05

Ho un vago senso di nausea, è lunedì e la gente ha spaccato i marroni initerrottamente dalle 9.00 del mattino, capo compreso.
Sabato mostra Gauguin Van Gogh a Brescia. Il tempo grigio e piovoso ci ha accompagnato anche questa volta. Credo che non riuscirò mai a visitare una città lombarda sotto un cielo che abbia una minima parvenza di azzurro e soprattutto senza sprofondare fino al ginocchio in una pozzanghera ogni qual volta tento di fare una fotografia.
La mostra è piacevole, anche se le installazioni multimediali mi lasciano sempre un po' perplessa e mi danno l'idea di qualcosa messo in piedi per tirarla in lungo.
I quadri d'esordio di Van Gogh sono abbastanza insulsi o meglio lo sono per me che mi ostino a guardare le mostre con il criterio del "mi piace, non mi piace", piuttosto che legarli al contesto storico culturale in cui sono stati prodotti.
Molto bella la parte su Gauguin, soprattutto i quadri del periodo di Thaiti e le stampe da incisione. I soggetti religiosi, per quanto non mi piacessero in sé, erano comunque interessanti. Mi faceva sorridere l'idea che le visioni delle monache in preghiera e il Cristo verde fossero stati donati a diverse chiese, venendo puntualmente rimbalzati in quanto troppo strambi. Era un uomo avanti coi tempi.
Brescia nonostante le condizioni climatiche mi è piaciuta, se riuscirò a tornarci con il sole mi avventurerò fino al castello, che questa volta abbiamo trascurato.
La gag della giornata è avvenuta nei pressi della chiesa di S.Francesco, mentre rimiravamo la facciata abbiamo iniziato a sentire delle urla in una strana lingua. Abbiamo pensato che ci fossero due persone che stavano litigando, dopo una rapida indagine invece ci siamo resi conto che era una sola persona, ranicchiata sulla cornetta di un telefono pubblico, che stava avendo una conversazione piuttosto animata con qualcuno dall'altro capo del filo. Il Fidanzato dice:
Chissà di dov'è, parla una lingua strana, secondo me è arabo.
Non faccio in tempo ad annuire che il tizio proferisce un intellegibilissimo e molto italico "MA P**C* D*O". L'arabo e il bresciano per un ascoltatore esterno non differiscono poi molto.
Domenica invece teatro "Tutta casa letto e chiesa" con Lucia Vasini al teatro Olmetto. Sarà che pioveva, sarà che i biglietti erano in super offerta, sarà che gli spettacoli di Dario Fo e Franca Rame attirano sempre, il teatro era pieno. Lo spettacolo divertente, nonostante il retrogusto amaro e l'idea di "già sentito". Lucia Vasini brava.
Dopo il teatro capatina alla Feltrinelli International dove ho recuperato il quarto Harry Potter in inglese e il primo in francese da regalare a Baye il mio bimbo senegalese.

4.11.05

Per dire che sarei anche stufa di stare qui in ufficio. Fuori si è depositata una nebbiolina infida che prevedo non allieterà il mio viaggio meccanico-garage in sella a Baby, soprattutto se quello ufficio-meccanico lo dovrò fare a piedi causa impegni lavorativi del Fidanzato e relativa impossibilità a farmi da chaffeur. Il collega alla mia sinistra ha cominciato l'attività principe del venerdì pomeriggio: lo studio delle offerte voli Ryan Air. Per il ponte dell'Immacolata non c'è nulla di particolarmente interessante, già per Capodanno le cose sarebbero più allettanti, ma ho improvvisamente realizzato che non è detto che il Fidanzato abbia le ferie nei giorni in cui le ho anche io e mi è passata l'ispirazione.
Avendo la bolletta del gas da pagare e la moto da ritirare dal meccanico non si vede la ragione per cui io debba inventarmi nuovi fantasiosi modi di spendere soldi. Però la chiavetta usb da 1 Giga proprio mi fa gola, così inizio la procedura di acquisto, sostenuta dal fatto che avendo il Fidanzato la partita iva, il prezzo sarebbe stato lievemente inferiore. Qui però la tecnologia inizia a rivoltarmisi contro. Non posso usare il mio utente sul sito perché quando mi sono registrata non ho segnalato che possedevo una partita iva. Se provo a registrarmi col nome del Fidanzato vogliono sapere segno zodicale, numero di scarpa, colore preferito e un elenco delle dichiarzioni dei redditi sue e di tutti i suoi antenati fino al trisavolo. Sospendo la procedura d'acquisto ritenendo che sia un segno del destino che io non possieda una chiavetta usb.
Non paga, devo soddisfare la mia febbre da acquisto e decido di stampare le foto che ho fatto ai bimbi senegalesi in modo da fargliele avere tramite il primo dell'associazione che andrà giù. Manco a dirlo il sito di photocity è bello inchiodato e non ne vuole sapere di farmi connettere.
Ok, mi arrendo, soddisferò le mie brame spendereccie all'ora di pranzo andando in posta a pagare la bolletta.

3.11.05

Simmetrie
I senegalesi quando non hanno un lavoro vengono in Italia a cercarne uno con cui mantenere se stessi e la propria famiglia allargata.
Capita anche che alcuni italiani, quando non hanno lavoro, emigrino temporaneamente in Senegal per abbattere i costi della sopravvivenza quotidiana.
Questa simmetria, ancorché bella in quanto simmetria, non suggerisce nulla di buono sullo stato del mondo.
Parlare di sogni non aiuta a sognare bene. Non si può dire che la mia sia evidenza sperimentale dal momento che l'esperimento non è stato ripetuto, ma ieri dopo aver chiaccherato di quali sogni facciamo, se ne abbiamo di ricorrenti, se ricordiamo più facilmente sogni o incubi ho passato una delle peggiori notti delle ultime settimane.
Il mio sogno ricorrente principe, quello che ho sempre fatto anche se non con frequenza regolare è quello di non riuscire a telefonare. Di avere un disperato bisogno di comunicare in fretta con qualcuno e di continuare a sbagliare a digitare le cifre sulla tastiera del telefono. Il sogno in questione è una camera fissa puntata sul telefono, un tempo era il telefono a gettoni della sip, poi è diventato quello con la scheda o quello di casa con i tasti. Non si vede null'altro che il telefono e il mio dito che si ostina a comporre il numero sbagliato.
Poi c'è un tema ricorrente, l'essere inseguita da qualcuno che vuole uccidermi. I sogni di questo genere sono molto variegati nelle situazioni, sembrano film d'azione o thriller. Non so mai perché qualcuno mi vuole fare fuori, né tantomeno chi sia a volermi uccidere, ma so di essere inseguita e scappo. Non capita quasi mai che io giunga alla fine del sogno, in genere mi sveglio prima, mentre sono ancora in fuga. Una volta mi sono trovata faccia a faccia col mio assassino e prima di svegliarmi ho visto il bagliore del coltellaccio con cui intendeva terminarmi. Qualunque sia lo stadio del sogno in cui mi risveglio comunque la sensazione resta quella che è solo questione di tempo prima che riescano a raggiungermi.
Di ripetere sogni piacevoli non mi è mai successo, se non in casi rarissimi. All'epoca di Simon Le Bon e dei Duran Duran ho fatto qualche sogno a puntate, a distanza di settimane. Tipo che andavo al concerto dei Duran, li conoscevo e andavamo a cena fuori. Poi qualche tempo dopo ho sognato che i Duran ritornavano in Italia a Genova e mi facevano un' improvvisata a casa. Ci sedevamo tutti attorno al tavolo di cucina a prenderci un the. E poi ancora a distanza di mesi di andare in un posto che non esiste nella realtà o che comunque io non ho mai visto da sveglia e di ricordarmi di esserci già stata in compagnia di Simon Le Bon.
Ieri notte più prosaicamente sognavo di ricordarmi improvvisamente di aver dimenticato di portare Baby dal meccanico il giorno convenuto, che poi era questa mattina. Fortunatamente nella vita reale Baby ha raggiunto la destinazione nei tempi stabiliti e domani sarà pronta a riprendere l'attività dopo giorni chiusa in garage.

2.11.05

Nel vicoletto a Genova sono già comparse le luminarie natalizie. Non le ho ancora viste accese, ma i pupazzi di neve sorridenti sono già appesi e dondolano vorticosamente al vento che dal lungomare si convoglia su per la stradina. Sabato dopo il giro sui monti alla ricerca di piante aromatiche e funghi, in magliette a mezza manica col sole alto in cielo, faceva strano vederli lì, che Natale sembra distantissimo.
Sulla scrivania del mio collega è comparso il catalogo natalizio dell'Auchan. Un babbo Natale aattaccato ad una scaletta di corda da appendere fuori di finestra costa euro 9,90 , prezzo relativamente onesto soprattutto se comparato a quello di un sacchetto di pecorelle da presepe (le mie statuina preferite in assoluto) che viene 6,90.
Devo ancora staccare dalla finestra le zucche di Halloween in cartoncino bristol prodotte in un empito artistico durante il we, non corriamo per favore, non ce la faccio a pensare alle palline dell'albero adesso.

1.11.05

Che l'A4 fosse incasinata si sapeva, pensavo però che fosse questione di rientri dai we sul lago o dei flussi migratori delle ore di punta delle persone che lavorano nei vari stabilimenti che dalla produzione dell'acciaio arrivano fino a quella del brodo granulare passando per le varie fasi della catena alimentare. Insomma a farla breve non pensavo che alle 10 di un lunedì mattina al centro di un ponte conclamato ci fosse così tanto traffico. Questo unito al tempo infame ci ha fatto desistere dalla meta prima della nostra gita fuori porta, Verona. Abbiamo ripiegato sulla più vicina e comunque fascinosa Bergamo alta. Fra un giro alla piazza vecchia, una capatina in pasticceria per comprare l'immancabile dolcetto polenta e osei, una occhiata alle vetrine, un giro nel trashissimo parco delle rimembranze e un ottimo pranzo sono passate le 4 ore della sosta massima consentita del parcheggio a pagamento. Poi siamo rientrati a Milano in tempo per le faccende domestiche di ordinaria amministrazione.
La sera Sin City. Una delusione clamorosa. L'atmosfera fumettistica splendida, la storia inintellegibile, forse anche a causa degli assopimenti improvvisi fra le coltri del divano. E dire che me ne avevano parlato come di una meraviglia. Sono perplita.