30.6.03

sempre in tema test... e questo non e' tratto da novella 200 ne' da amica...
che frutto sei?
pesca noce! dico io di botto senza pensare
sono convinta di averlo detto pensando alla popolazione del mio frigo: pesche noci in mezzo al nulla.
poi spiegano:
chi ha detto pesca vuole dire che... A B C D....bla bla bla....
A celo
B celo
C celo
D celo
czpita... non me ne manca una...


poi, meno scientificamente, qualcuno mi ha anche detto che sono un po' un paguro!
fra canzoni dei pixies, frutti ed animali comincio ad avere una crisi d'identita'!
ho ceduto anche alla tentazione di questo test...
pero'.... non sono convinta del responso.

Monkey Gone To Heaven
You're always the one who stands out in a crowd. People look forward to seeing you. You're well dressed, well-mannered, but spontaneous enough that it's very easy for you to make friends. Your interests include the paranormal and government conspiracies, but you also enjoy sitting back and eating a good meal. You probably have a lot of pets that you take care of obsessively.
Which Pixies song are you?
Su Repubblica leggo:
"Energia, cessato allarme per oggi niente blackout"
quindi?
ce la faranno a rimettere in funzione gli ascensori per quando torno dalla pausa pranzo?
Piu' profondamente piu' profondamente...

"ecco ora siete nei vostri livelli mentali, vicini alla parte piu' vera e pura del vostro io..."
Il bello e' che mentre sei seduto ad occhi chiusi, rilassato, respirando regolarmente, questa litania non ti sembra nemmeno troppo strana...
Te ne stai li' e cerchi di visualizzare le immagini che ti vengono suggerite.
Non ti senti nemmeno idiota.
Poi, finito l'esercizio, lentamente riapri gli occhi e ti trovi seduta in una sala d'albergo a quattro stelle in una losca traversa della circonvallazione di Milano.
Fuori vedi il sole e qualche albero.
Ma stai ancora pensando: "E' una prova con me stessa, per dimostrare che non sono rigida e non do' giudizi aprioristici, un we si puo' anche sacrificare, magari qualcuno di questi esercizi si rivelera' utile..."
Poi pero' succede il peggio: ti sparano nelle orecchie musica a tutto volume.
5 canzoni una via l'altra...
Irene Grandi, Laura Pausini, gli Stadio ...
non che tu riesca a riconoscere chi si lamenta straziantemente dagli altoparlanti, ma qualcuno accanto a te e' piu' preparato in materia...
Allora, improvvisamente,ti vedi dal di fuori ... la tua autostima crolla... senti una voce dentro che ti dice:
"sei una sfigata , una grandissima sfigata , circondata da sfigati, a fare cose sfigate, in un albergo sfigato: SCAPPA FINO A CHE SEI IN TEMPO, SCAPPA PRIMA CHE TI LAVINO IL CERVELLO. Vai a casa, prendi la moto e torna in Liguria... SCAPPA !!!"
[...dissolvenza...]
sera, casa, seminario finito.
provi a separare l'insofferenza per essere stata seduto tanto tempo ad ascoltare, per non essere tornata dalla mamma a Genova, per la musica terribile e questa atmosfera di forzosa fratellanza (drago mio dammi una mano, mostra le zanne e fai a capire a questa gente che non mi deve rompere le palle) , da quello che hai imparato su te stessa, su come ti vedi, su come puoi tentare di migliorare la tua emotivita'...
Poi il sonno ti coglie e pensi che sospenderai il giudizio, almeno fino a domani mattina.

27.6.03

Tributo alla mia moto.
Ecco, le mamme informatizzate sono una brutta razza.
Soprattutto se soffrono di insonnia.
Stamattina ho trovato questa mail nella mia casella di posta.

Sono le tre e mezza di notte e non riesco a dormire. Stavo pensando che tutte le volte che mi intrometto nella tua vita privata tu ti arrabbi (o almeno ti mostri seccata) ma il problema vero non è che io m'impiccio di cose che non mi riguardano ma che cosa vuoi veramente tu.
[omissis]
Tu che cosa vuoi? Non voglio che tu lo dica a me, voglio dire: sei capace di guardare in te stessa veramente?
baci mamma

risposta (che non inviero' per svariate ragioni): ma se fossi capace... sarei forse a questo punto?
domanda (retorica): perche' le madri hanno l'innaturale capacita' di girare il coltello nella ferita?
News dal fronte fisico. Parte due.

Questo we nella famosa villa-dal-rosso-cancello-arrivati-all'unico-semaforo-girare-a-sinistra ci sara' la festa di altri due fisici genovesi emigranti:
la padrona di casa emigrera' a Trieste
il buon Pode a Parma.
Che dire? Non sarei andata comunque... anche se non avessi programmato di disertare il rientro a casa questo we gia' da tempo.
A Pode ho raccontato di aver conosciuto dei fisici parmensi e che fanno delle belle feste, lui saggiamente ha commentato:
Emigro a Parma a fare celle solari (per il dottorato), se i fisici parmensi fanno dei gran festini alcolici e' tutto grasso che cola, che si puo' volere di piu' dalla vita?
Francesca andra' alla Sissa e si vantera' del numero di articoli che le sono stati pubblicati in questi anni, ne sono certa senza chiedere conferme.
I am 27% Internet Addict

I could go either way. Deep into the madness of nights filled with coding CGI-Scripts and online role playing games, or I could become a normal user. Good luck!

Take the Internet Addict Test at fuali.com


Non potevo esimermi...

26.6.03

ah! ovviamente grazie anche a Bomb che ci ha donato i biglietti.
Oddio! L'avevo letto che blogger sarebbe stato upgradato ad una nuova versione, ma non ero pronta a trovarmela davanti stamattina.

Concerto dei Sigur Ros molto molto bello.
Alla fine nonostante i mille ripensamenti, dubbi, perplessita', difficolta' organizzative siamo andati.
I biglietti vinti chissa' come su virgilio dall'amico di Bomb erano li' e ci aspettavano.
Il pubblico era numeroso ed entusiasta, non l'avrei mai immaginato, soprattutto visto che quando parlo coi colleghi dei gruppi che ascolto di solito sgranano gli occhi e mi chiedono come caspita li ho scoperti.
Oggi mi chiedevano, "beh allora sei andata al concerto? com'era?che genere fanno?"
E l'unica cosa che mi e' venuta da dire e' stata "musica islandese". Perche' quei suoni dilatati, l'accompagnamento del quartetto d'archi, l'atmosfera rarefatta mi fanno pensare a quelle immagini dell'Islanda che ho visto in fotografia... quegli spazi immensi, le distese verdi, il cielo rosa che sembrano sospesi nel tempo...

Special thanks a Simo che per venire al concerto ha affrontato il rischio di farsi portare in moto dalla sottoscritta, facendo da cavia. A parte le prime due curve (da panico) il viaggio e' andato liscio. E chissa' come ho anche trovato abbastanza agevolemnte la via di casa.
Grazie anche a Teo, che si e' lasciato coinvolgere nella serata ed ha sopportato i miei deliri organizzativi.

25.6.03

stasera concerto dei sigur ros a villa arconati.
dopo aver letto le opinioni di qualcuno che e' stato al concerto di ferrara, la mia voglia di partecipare e' aumentata.
stamattina mi sono anche ricordata l'autan e il fargan per combattere le flottiglie di zanzare che assedieranno l'area concerti.
pero'.... e' un mondo difficile....
un amico e' esiliato nelle campagne piacentine e non ha modo di muoversi (non diro' il perche')
un altro amico e' in quel di milano, ma non ha un mezzo proprio
io ho una moto ed un casco.... e anche se avessi un casco in piu' non ho mai portato un passeggero...
l'altro amico che dovrebbe avere un casco in piu' e' irreperibile sia al telefono sia via mail...
ARGH!

24.6.03

"And if a double decker bus crashes into us to die by your side is such a heavenly way to die...."
oggi mi e' venuta voglia di ascoltare gli smiths... sara' che ieri ho letto questo.

23.6.03

Il mio modo di ascoltare musica e' un po' monomaniaco....
mi intrippo con un cd e per settimane ascolto solo quello.
Questa settimana sono Radiohead dipendente, devo dire che quest'ultimo cd mi piace veramente un sacco.
I MIEI AMICI NON FAREBBERO MAI UNA COSA DEL GENERE!!!!
Questo avevo detto, incautamente, in ufficio quando si stava cercando di capire chi fosse andato in chat e avesse dato il mio numero di cellulare in giro.
Devo aggiungere altro?
Sono stati i miei amici, ovviamente.
E che fai? Gli spezzi le ossa? Gli togli il saluto?
Ti incazzi?
Alla fine non mi sono nemmeno incazzata.
Pero' in onore dei vecchi tempi dovrei riempirgli le ciabatte di schiuma da barba.
Io arrivo sempre tardi, ma raccolgo anche io l'appello di Sinistro.


Sweet Home Teheran
Non lasciamoli soli.
Come voi tutti sicuramente saprete, da ormai più di una settimana gli studenti iraniani combattono la loro battaglia per la libertà. Combattono a mani nude , come è già stato scritto da Massimo Gramellini su La Stampa. “Eppure - continua Gramellini - l’opinione pubblica europea non si scuote, gli eserciti della Pace non sfilano in massa sotto le ambasciate di Teheran.”
Con questo pezzetto di Word mi rivolgo a voi perché le parole di Massimo Gramellini vengano disattese. Quello che spero è che questo appello si trasformi in un grido che dalla rete si diffonda e attraversi le coscienze di tutti. Se io riuscirò a coinvolgervi, avrò fatto metà del lavoro, e allora non sarà un’utopia vedere sfilare qualche migliaia di persone sotto le ambasciate di Teheran. E non sarà improbabile che accanto a chi aveva messo, o ha ancora, una bandiera della pace a sventolare dal suo balcone, manifesti anche chi invece aveva in testa molti se e molti ma. Dobbiamo fare sentire loro che non sono soli, e questo lo dobbiamo fare prima che i partiti si schierino, prima che sinistra e destra parlamentari ci dividano per l’ennesima volta. Sbattetevene della destra e della sinistra. Questa è una lotta per la libertà, è una lotta per la vita e loro, laggiù in Iran, se la meritano come se la meritano tutte le persone di questo mondo.

20.6.03

il geranio e' sempre piu' fiorito e il sorriso rosa continua ad essere il miglior buongiorno.
anche le rose sembra che siano decise a fiorire.
il vaso e' ricomparso, sotto un faggio ai giardini di porta venezia.

19.6.03

sto male.
ansia.
ho accettato di fare una cosa che sono curiosa di fare, ma cosi' facendo ho dichiarato implicitamente a me stessa che non sono forte come credo.
mi si sta sbriciolando qualcosa dentro (si' lo so, sto rubando una frase della crisi di nervi di Clarissa alias Maryl Streep in The hours).
e poi, il geranio sara' fiorito, ma le rose?
qualcuno ha rubato il vaso? non ricevo notizie.
stamattina ho trovato il mio geranio con i fiori nuovi.
e' stato bello tirare su la tapparella ed essere salutata dal rosa intenso dei petali.
seminario informativo di associazione che si occupa di psicodinamica.... ci vado per far piacere ad un amico che sono mesi che insiste che vada,
ci vado perche' sono curiosa di conoscere la sua ragazza,
ci vado perche' voglio capire se lui e' rimasto vittima di una setta o cos'altro.
Ci vado e tutto sommato mi trovo davanti delle persone normali, con qualche anno e qualche problema in piu' e forse con un po' di energia meno.
Fine del seminario, inizio delle domande. Sto sulle mie, ma poi visto che sono incuriosita inizio a porre delle domande per capire.
Per poco non scatta la rissa. Nella discussione mi innervosisco, comincio a passeggiare in su e in giu' nervosamente e sono tentata di uscire sbattendo la porta e mandando tutti sonoramente a fare in culo (niente censura).
Poi ho dato un'occhiata a R. che mi aveva portato ed ero seduto li' un po' rosso in viso che mi guardava e allora ho deciso di restare.
E quando una tardona finta bionda a cui il cielo aveva rivelato la verita' e a cui evidentemente le tecniche di psicodinamica non sono servite a granche' si e' allontanata, sono rimasta a parlare con altre due persone.
E ho tentato di chiarire , mettendomi allo scoperto. Ho spiegato che mi sentivo messa sotto accusa per aver partecipato ad un seminario informativo pur essendo un po' scettica su certe cose e che la mia intenzione nel porre le domande era stata quella di capire non di contestare. Evidentemente, ho detto, non mi conosco bene quanto credo ed ho un problema di comunicazione con il mio prossimo.
Al che dall'altra parte le persone si sono sciolte e mi sono venute incontro e ci siamo chiariti.
Una persona in particolare mi ha detto che in me ha visto rispecchiati degli aspetti del suo carattere e mi ha anche detto (e qui ho sentito il coltello che affondava nel cuore e andava un po' avanti e indietro) "sei una persona sensibile si vede che ti sei costruita un po' di barriere attorno."
Insomma non ho picchiato nessuno, non ho messo (troppo) R. in imbarazzo, ho imparato qualcosa su di me e ho saputo confrontarmi (anche se in maniera difficoltosa) con una persona che non conoscevo.
Perche' allora il fatto che questa persona sia riuscita ad occhieggiare dietro la mia corazza mi ha fatto cosi' male? Perche' il cuore sanguina? Sembra proprio che abbiano scoperchiato il vaso di pandora della mia emotivita' ed abbiano dato una rimescolatina al calderone.

18.6.03

se son rose...
nonostante le vacanze...
chissa'...
questa sensazione di sconforto...

17.6.03

pioggia o non pioggia?
metter su i panta vento e il kway per andare in moto?
dubbi amletici.
frattanto taglio la corda ed esco dall'ufficio.
chi e' il BASTARDO???
ieri sera a mezza notte: squillo sul cellulare da numero in chiaro a me sconosciuto.
oggi dopo pranzo: squillo sul cellulare da numero in chiaro a me sconosciuto.
dopo qualche ora sms:
scusa il disturbo, sei ginevra? ci dovremmo essre conosciuti in chat
replico (con sms):
per essere ginevra sono ginevra, ma e' un anno che non vado in chat. tu chi sei?
mi risponde:
c'e' qualcosa che non torna. io ho chattato la settimana scorsa con win mx con una ragazza di nome ginevra che mi ha dato questo numero. io sono rosario...
poi aggiunge (con altro sms, ma la tim ha gia' messo su la summer card??):
mi sembra strano perche' qualcuno dovrebbe spacciarsi per te? non sei di milano ed hai 23 anni?
replico (con sms):
no, non sono di milano e non ho 23 anni. mi dispiace ma non sono la persona che stai cercando.
arriva l'ultimo (spero) suo sms:
che strano. comunque io sono di lecce, ma vivo lavoro e studio a milano. tu di dove sei?
A questo punto ne ho avuto abbastanza. Non rispondo piu'. Spero che capisca. Poveraccio, lui non c'entra nemmeno.
Ma chi e' quel BASTARDO/A che va in chat a dare in giro il mio numero di telefono?
Se lo becco ha finito di vivere.
Parola di drago! (quello sulla mia spalla sinistra)
gianni e' ritornato, con la fede al dito.
nessuno mi toglie dalla mente che ci debba essere un virus in questo palazzo.
per favore se mi vedete con un catalogo di abiti da sposa in mano..fermatemi!
Prima si trova il marito e POI il vestito... non si sa mai che mi si confondano le idee.
Ieri sera ho dovuto alzare le tapparelle perche' la mia cabina telefonica dotata di letto, altrimenti nota come la mia stanza, aveva la temperatura di una fornace.
Per dormire ho dormito alla grande, neanche una zanzarina a turbare il mio sonno, il problema e' che alle 6 e 15 la luce era tanta e mi sono svegliata.
Di tirarsi su dal letto non c'e' stato verso, almeno non fino alle 7 del mattino.
C'e' stata la doccia risotratrice, lo youghurt sostentatore, due o tre indecisioni riguardo al look e poi non so come il tempo e' sparito ed erano le 8 e 5 del mattino.
Come dire che andare alla asl a rinnovare il libretto medico non se ne parla.
In garage mi e' pure caduto il casco di mano... ma avevo troppo sonno anche per le imprecazioni.
E in un modo o nell'altro sono arrivata in ufficio... chissa' in quale.

16.6.03

driiiin
g. - ciao p., dimmi.
p. - ciao, senti fr. ci ha girato su di te per un problema. Occhio che sei in viva voce, attenta a quello che dici!
g. - ah, allora non posso dire le parolacce?
p. e altri - ah ah ah ah ah ah
che fatica mantenere il personaggio!
ah...
Ch. si sposa.
mbeh?
non che ci sia da stupirsi e' una bella ragazza e' simpatica e dal poco che la conosco posso dire che e' una tipa tosta.
solo che dai discorsi-da-spogliatoio-post-calcetto mi sembra di ricordare che non sia un secolo che e' fidanzata col suo futuro marito: un anno o poco piu' direi.... quindi?
Quindi possibile che anche lei all'improvviso abbia trovato l'uomo della sua vita dietro l'angolo?
C. suggeriva una ipotesi: "sull'uomo giusto dietro l'angolo..... forse dovrei smetterla di frequentare luoghi dalle pareti arrotondate ???"
ma i cactus si riproducono per talea?
no, perche' al mio cactus sono cadute le braccia (nel senso letterale del termine) magari piantandole.....
ODIO fare parte della massa pendolare!
E dire che quando ai tempi Michela lo diceva riferito al nostro andrivieni universitario Genova Pegli Genova Brignole, la cosa mi faceva ridere.
Ora le distanze si sono allungate, i tempi si sono dilatati, le masse sono esplose esponenzialmente.
E cosi' qualunque sia la direzione che io prendo, qualunque il mezzo di locomozione, sono sempre imbottigliata nella massa e subisco tutti i ritardi del caso.
Ormai non e' nemmeno piu' questione di partenza intelligente.
Tutto sta forse a non muoversi.... adesso ordino un letto alla eminflex e lo piazzo qui sotto la scrivania.
Tanto qui in ufficio c'e' anche l'aria condizionata.

15.6.03

Nemmeno la pioggia tardiva salvera' questo referendum....
Sono andata a votare poco prima dell'ora di cena e in tutto il seggio non c'era un anima viva... Oltre me solo le anime catatoniche di scrutatori e presidenti di seggio.
Comunque io HO VOTATO SI'!!!
In barba alle direttive e sullo slancio del mio sentire personale di lavoratrice dipendente.
le ferrovie dello stato mi si rivoltano contro anche quando cerco di parlarne male. Il mio post di ieri e' svanito nel nulla.
Comunque per la cronaca venerdi' il mio treno ha accumulato un'ora e mezza di ritardo fra Milano e Genova... tutto nella tratta Milano Pavia, a causa di una motrice (poi sostituita) che per il troppo caldo si rifiutva di fare il suo mestiere.
Arrivata a Genova il treno per Pegli aveva 40 minuti di ritardo perche' a Nervi era caduta la linea elettrica (forse si era sciolta per il caldo, chissa').
Comunque in tot da quando sono uscita dall'ufficio a quando ho messo piede in casa ci sono volute 5 ore contro le 3 abituali.
Non male ragazzi, continuate cosi'. Io in barba all'ecologismo questa settimana me ne vado su in macchina.
Cosi' il prossimo we staro' a bestemmiare contro gli esodi del we e contro i milanesi che ci invadono la Liguria.
Ma se la smetto pure di mugugnare perdo l'ultimo briciolo di identita' genovese.

13.6.03

odio le ferrovie dello stato!!!!!
pur contro la mia filosofia di vita mi ero decisa a prenotare il posto a sedere:
sono andata su internet,
mi sono registrata sul sito di trenitalia,
ho attivato l'account,
ho scelto il treno,
ho scelto il posto ...
pronti.... ai posti..... via!!!!!!!! clikko:
servizio chiuso alle prenotazioni.
ARGH! A questo punto risparmio i tre euro di prenotazione e vado a sgomitare assieme agli altri pendolari per trovare posto a sedere.
Fanculo!

12.6.03

demenza motociclistica
Ieri ho deciso di andare all'autolavaggio con Baby Blue, non l'avevo mai lavata e un anno di smog milanese unito a qualche sparsa pioggerella l'aveva "opacizzata", come direbbe il vecchio Andrea.
Sono andata all'autolavaggio all'inizio di via Ripamonti dal promettente nome "On the road". Ovviamente avevo solo 2 euro in spiccioli e quindi sono riuscita ad accaparrarmi solo 4 gettoni. Scientificamente ho fatto due gettoni di acqua e sapone e due gettoni di risciacquo. Poi ho guardato la moto che sembrava decisamente piu' bella e mi sono domandata... e adesso?? come faccio a salirci su che e' tutta bagnata?? e come faccio ad asciugarla?
poi guardandomi intorno ho scovato un apparecchio denominato "l'asciugamoto"...
ovviamente avevo finito i gettoni e non avevo altri spiccioli....
il sole stava asciugando la sella e questo andava bene, ma anche i goccioloni sul serbatoio che avrebbero lasciato degli aloni.
......Lampo di genio! Estraggo i fazzoletti di carta e mi metto ad asciugare Baby Blue.
Gli altri avventori dell'autolavaggio tutti molto attrezzati con pelle di daino e spazzole varie sembrano perplessi, quando proprio non stanno sogghignando sarcasticamente.... pero' Baby alla fine era la piu' bella !

11.6.03

fa un caldo fottuto!!!!
prima e' mancata la corrente e dieci minuti di assenza del condizionatore hanno ridotto questo ufficio ad essere un forno crematorio.
argh!!!
Etapes GR20.

06/06/2003
Etape n° 8 + 9 : Petra Piana - Onda - Vizzavona
tempo di percorrenza: 4 h (liason pour la crete) + 6.20 Date le ancor piu' esigue dimensioni del rifugio Onda quasi tutti decidete di unire due tappe e raggiungere Vizzavona. La cosa migliore sembra affrontare la variante in cresta per raggiungere il rifugio Onda, meno dislivello da coprire (con la via normale scendi fino a 900 m e poi ti tocca risalire) e una visuale piu' spettacolare. Per amore di completezza sei determinata ad arrivare a Vizzavona unendo due tappe, senza ricorrere a vile scappatoie tipo raggiungere paesi da nomi strambi quale Canaglia e Tattone e poi Vizzavona. Questo comporta 10 ore di cammino, ma si sa, quando entri in trance agonistica nessuno ti ferma piu'.
La variante in cresta si mantiene all'altezza delle aspettative e osservando con attenzione i segnali sulle pietre mal coperti ti rendi conto che e' la via originaria seguita dal gr20 che poi e' stata deviata per passare in valle nei pressi di una bergerie.
Impiegate quattro ore come da guida, ma forse avreste potuto mettercene meno.
All'Onda incontrate i francesi vecchiotti che invece hanno deciso di fermarsi per la notte. Quando gli spiegate che avete intenzione di proseguire sembrano un po' sconvolti e quando vi rimettete in cammino vi salutano dicendovi "Bon courage" che sembra tanto "addio pazzi furiosi".
La salita al col di Muratellu (2020 m) e' faticosa, ma non mortale. Il problema e' che quando arrivate in vetta dopo due ore, pensa bene di arrivare anche una nuvola.. e le nuvole in vetta con echi di tuoni lontani non sono mai rassicuranti. Soprattutto quando ti aspettano almeno 4 ore di discesa.
Dopo una breve pausa vi rimettete in cammino, gli echi dei tuoni si fanno sempre piu' vicini, anche se la nuvola non vi avvolge piu'.
A meta' della discesa comincia un temporale estivo per violenza, ma che dure almeno un ora. Delle sei ore previste ce ne mettete sette. Le placche bagnate in discesa non sono facili da superare e la mantella dell'invicta e il bastoncino non sono un manto elfico e il bastone di Gandalf.
Allo scoppio di un tuono particolarmente violento vi fermate un po' per vedere se spiove, ma l'unica cosa che ottenete e' quella di bagnarvi ancora di piu'. Alla fine vi rimettete in cammino.
A Vizzavona ci arrivate prostrati... sur le rotules come dice la cartolina.
La gite di Vizzavona e' la peggiore della serie. Il bagno consiste in un cesso e una doccia piantati lungo il muro di una stanza dove ci sono due letti.
Ma fare una doccia calda e' fantastico e soprattutto e' fantastico essere arrivati in fondo seguendo la via piu' difficile.
Dopo la doccia scendi, tuo padre ti viene a recuperare e ti porta al bar dove c'e' tutto il gruppone dei francesi: i due bionici, lo spilungone, la bassetta logorroica e i tre amici. Arriva anche la ragazza che gira da sola con tenda e reflex. Parlano tutti in francese. Ogni tanto scambi due parole con uno dei bionici, ma sei stanca. Quando vai a cena li saluti un po' cosi', come se dovessi rivederli di li' a poco. Invece poi la cena si protrae e non li vedi piu'. Ti dispiace un po', ma sai che e' cosi' che funziona.
Etapes GR20.

05/06/2003
Etape n° 7 : Manganu - Petra Piana
La tappa inizia subito in salita. Parti con tuo padre come una furia perche', manco a dirsi, il rifugio di Petra Piana ha ancora meno posti del Manganu e si rischia nuovamente di restare senza letto. Alle 6 meno dieci stai gia' salendo.
Siete partiti a razzo e pian piano avete superato gran parte degli altri camminatori.
Vi siete mantenuti in testa e a parte i francesi bionici, lo spilungone e tre razzi del gruppo dei francesi anziani, nessuno e' riuscito a starvi alle calcagna.
Arrivare alla breche du Capitellu e' emozionante. Un nevaio vi facilita gli ultimi metri di dislivello e quando finalmente vi affacciate al di la' del colle c'e' il sole che si riflette sul Lac de Capitellu e sul Lac de Melu. Siete a 2225 m il punto piu' alto che toccherete in questo trekking. E' passata un ora e 50 dalla partenza rispetto alle 2.45 previste dal libretto. Un po' e' merito del nevaio, un po' dei razzi che avete messo negli scarponi.
Dopo la breche, c'e' un altro nevaietto, in pendenza da attraversare in diagonale. Fa un po' impressione, sai che non cadrai, ma che se per un caso remotissimo dovessi scivolare atterreresti direttamente nelle acque del lago che e' parecchie centinaia di metri sotto. Pensi che e' un po' come quando vai in moto in autostrada, sai che non cadrai, ma ti rendi conto che se per sfiga la moto ti dovesse scappare finiresti proprio sotto le ruote di quel tir che ti viaggia accanto.
Dopo il nevaio scendi per un po', con qualche passaggino difficile su roccette, poi risali e infine c'e' la classica sgroppatona finale in discesa fino al rifugio. L'ultimo pezzo del sentiero e' ormai un ruscello a causa della neve che si sta sciogliendo e si fa fatica a restare in piedi e a non infangarsi.
Quando arriviamo al rifugio siamo infatti bagnati e infangati. C'e' ovviamente posto. Ci sono anche i francesi bionici e lo spilungone che stane facendo la siesta dopo aver pranzato. Sei allibita perche' sai che volevano andare sul monte rotondu e ti chiedi se l'hanno gia' fatto.
Quando sei li' che stai mangiando li vedi che si accingono all'ascensione e ti senti tranquillizzata, bionici va bene, ma non superman.
C'e' il sole, i pannelli solari funzionano e la doccia e' calda. Fai anche un po' di bucato e ti metti a prendere il sole.
La sera arriva lentamente. Dopo cena ti fai coraggio e dopo 7 giorni di sguardi e cenni del capo vai a parlare con uno dei francesi bionici. Vuoi sapere se si fermano a Vizzavona o vanno fino a Conca. All'inizio ti vergogni un po', ma poi anche lui e' curioso e nonostante le difficolta' linguistiche la conversazione procede. Arriva anche l'amico biondo bionico e fai due chiacchere anche con lui.
Etapes GR20.

04/06/2003
Etape n° 6 : Castel di Vergio - Manganu
La tappa inizia in discesa, in un bel bosco di pini, con il sentiero morbido. Poi si inerpica fino al Col San Petru e mentre sei li' che boccheggi, un francese del gruppo dei fumatori accaniti ti supera tranquillo come se stesse passeggiando in piazza Duomo a Milano. Ti fermi sbigottita e per un momento temi di vedergli una sigaretta in mano, per fortuna e'solo una illusione ottica.
La salita continua, ma non e' troppo dura. Poi si arriva al Lac di u Ninu (1743m), uno splendido lago di origine glaciale, oasi naturalistica ai suoi bordi pascolano tranquilli pony e mucche. Si costeggia il lago, si prosegue nella valle il paesaggio e' incantevole, pini, cespugli verdissimi, un altro ruscello gorgogliante... ma stai correndo: anche il Manganu e' piccolo, quindi niente fotografie.
Sul manganu sventla la classica bandiera bianca con la testa del moro. Ci sono ancora posti per dormire e ti hanno posizionato in una sistemzaione comoda vicino alla finestra.
Far passare il pomeriggio e' lunga, soparttutto dopo che inizia a piovere e gli spazi di manovra si riducono alla superficie coperta dal tetto.

Etapes GR20.

03/06/2003
Etape n° 5 : Tighjettu - Castel di Vergio
tempo di percorrenza: 5.05.
Questa dovrebbe essere la classica tappa di tutto relax ed in effetti lo e'.
Si scende dal rifugio Tighjettu fino alla bergerie sottostante, si intraprende un sentiero in piano nel bosco. Si attraversa un ridente ruscelletto. Poi si comincia a salire. Non e' rilassante, ma non e' nemmeno troppo faticoso. Si arriva sui 2000 m al rifugio dei Ciottuli Mori. Qui incontri un bergamasco che si sta facendo il giro a ritmo di due tappe per giorno. Ha uno zaino che fa spavento solo a guardarlo. Mentre mangi lonzu e formaggio sorseggi una birra fresca. Lui mangia un bel piatto di maccheroni al Brocciu.
C'e' un cane marrone, con gli occhi dolci che ti guarda molto discretamente e attende.
Tu e tuo padre gli date pane e formaggio e lui vi poggia il muso sui pantaloni segnandoli indelebilmente con le sue bave biancastre. E' troppo discreto per non essere simpatico. Ha degli occhioni marroni e le orecchione morbide.
Dai Ciottuli Mori c'e' una bella discesa, su di un sentiero abbastanza agevole e tu parti lancia in resta. A valle c'e' un ruscello che fa delle simpatiche cascatelle e dei bei laghetti. Vi fermate, ma non fate il bagno. L'acqua e' veramente troppo fredda.
Dopo una pausa ristoratrice con i piedi a bagno riprenderte il cammino.
E' qui che le cose si complicano. Ad un certo punto incrociate i 4 francesi, con la bassetta logorroica, che da tre giorni a questa parte vi sbucano alle spalle e vi alitano sul collo fino a che non gli cedete il passo. Tuo padre ti istiga a sorpassarli, data la vicinanza della meta.
Tu sei indecisa, no sai se hai forze a sufficienza, ma poi presa da trance agonistica li soprassi e praticamente ti metti a correre. Quando arrivi stai praticamente arrancando sui gomiti, ma la soddisfazione di averli seminati e' troppo grande.
A Castel di Vergio (1404m), doccia calda e cena al ristorante.

Etapes GR20.

02/06/2003
Etape n° 4 : Ascu Stagnu - Tighjettu
Le cirque de la Solitude.
tempo di percorrenza: 5.50
Questa e' la tappa piu' dura piu' dolomitica o almeno cosi' ti ha detto tuo padre.
Essendo da soli in una stanza da quattro letti, vi alzate tardi (alle 7!!) e partite dopo le 7.30, per ultimi. Fa molto caldo e tuo padre e' un po' affaticato, lo distanzi quasi subito.
Forse per la dormita ristoratrice ti senti particolarmente in forma e il primo pezzo della tappa fino ai 2183m scorre via tranquillo.
Il paesaggio e' dapprima una valle verdeggiante, che man mano che ci si avvia verso il fondo comincia a mostrare le sue origini glaciali, con detriti morenici di rocce ferrose e rossastre.
Le rocce del circolo della solitudine sono aguzze e imponenti e ti fanno sentire piccolo. Soprattutto quando inizi una discesa per un sentiero(??) accidentato, in cui alcune volte devi scendere schiena a valle attaccandoti a una catena o ad un canapone.
Vai lenta, ti senti un po' impaurita.
Finita la discesa che ti porta 200 m piu' in basso, ricomincia la salita. Anche qui c'e' un sentiero stile ferrata con delle catene a cui attaccarsi. La roccia e' scivolosa e per completare il quadro delle difficolta' c'e' anche una scaletta da salire.
Quando arrivi nuovamente in vetta, comincia a tuonare e la discesa sembra un po' un inferno. Praticamente vi siete fermati solo per un po' d'acqua e qualche prugna secca, hai consumato un sacco di energie, la discesa ti affatica. Ad un certo punto disperata ti fermi e ti mangi una marmellatina: non ti sei accorta che 100m piu' sotto c'e' il rifugio.
Etapes GR20.

01/06/2003
Etape n° 3 : Carrozzu - Ascu Stagnu
tempo di percorrenza: 5.10
Questa tappa si apre con un simpatico ponticello stile indiana jones che si chiama passerella Spasimata o qualcosa di simile... mentre ci passi sopra non puoi fare a meno di pensare all'armata Brancaleone: "Lu cavalcone tegne!" o almeno te lo auguri vivamente.
Si prosegue poi per un tratto di placche di roccia inclinate.
Davanti hai marito e moglie francesi, che ti sono un po' antipatici dal giorno prima per le eccessive smancerie di cui avevano dato mostra al rifugio (rigetto da single nei confronti delle coppie innamorate.... o invidia...a seconda dei punti di vista).
La moglie nel salire su di una placca perde l'equilibrio sbilanciata dallo zaino e finisce ribaltata sulla schiena come una tartaruga.
La compostezza francese le fa sussurrare qualcosa del tipo "parbleau!" mentre cade. Tu che sei dietro e la vedi cadere, ti lasci sfuggire un urlo di spavento.
Tu e tuo padre soccorrete la signora e la aiutate a togliersi lo zaino e a tirarsi in piedi, mentre il marito accorre.
Per fortuna e' solo spavento, per il resto neanche un graffio.
Finite le placche rocciose si prosegue per un sentiero pietroso fino a che non si sbuca al Lac della Muvrella, un bel laghetto glaciale verde. Sei sui 1800m, ma ti attende ancora un bel nevaio ripido che ti porta fino a 2000m.
Poi c'e' la discesa, dapprima ripidissima, poi dolce in mezzo alla pineta, fino al rifugio di Ascu localita' sciistica (con UNO skilift) raggiunta dalla strada. Ti attende una stanza da sei letti ed una doccia calda!
Mentre aspetti la direttrice della gite, tuo padre va a comprare la birra: una bella lattina da 500 di Pietra.

Etapes GR20.

31/05/2003
Etape n°2 : Ortu di U Piobbu - Carrozzu
tempo di percorrenza: ore 6.15
la tappa non te la ricordi: sara' che l'hai fatta di corsa per timore di non trovar posto nel rifugio di Carrozzu piu' piccolo di quello di Ortu. Sara' che alle 6.25 eri gia' in marcia e non avevi ancora preso il ritmo della levataccia antelucana. Diversamente dalla precedente si saliva fino a 1890m per poi ridiscendere ai 1210 m del Carrozzu. Ricordi solo il primo pezzo di salita , la mini sosta in vetta e poi la lunghissima discesa, l'ultimo pezzo fatto praticamente di corsa per timore che le forze si esaurissero prima di arrivare alla meta.
Il rifugio aveva i letti che sembravano loculi e la conquista di un posto 'regolamentare' non ti ha garantito una notte di sonno migliore della precedente. Troppa gente, troppo buio, troppa poca aria.
La cosa singolare e' la doccia... all'aperto... due assi di legno per terra e tanti caspugli a fare da cortina, con il timore di venire sorpreso mentre saltelli su di un piede nel tentativo di metterti le mutande.
Etapes GR20.

30/05/2003
Etape n° 1 : Calenzana - Ortu di U Piobbu
tempo di percorrenza: ore 6.05
una tappa tutta in salita, dapprima su di una collina coperta di odorosissima macchia mediterranea, poi in un bosco di pini larici, per arrivare infine sull'ultimo pezzo tutto in cresta in cui vedi il rifugio all'orizzonte e ti sembra la terra promessa. Sul finale pero' hai la sorpresa: una discesina e l'ultimo strappo di salita.
da 275 m di Calenzana a 1570 m del rifugio.
Arrivati al rifugio l'avete trovato gremito di gente. Per fortuna c'erano ancora due posti per dormire col materasso in terra in cucina.
Gli odori, la spazzatura, il tubo di scappamento della macchine l'asfalto appiccicoso sotto le suole delle scarpe.
Poi la gente del quartiere, la gente che parla una lingua diversa dalla tua e che ti sembra cosi' estranea e lontana... nessun legame dal calpestare lo stesso tratto di strada... dall'andare nella stessa direzione.
Sui monti, li' era diverso... a parte tuo padre nessuno parlava la tua lingua, ma ci si capiva comunque. Si andava tutti nella stessa direzione e l'affinita' era data dal calpestare lo stesso sentiero avendo negli occhi lo stesso paesaggio.
La mia scrivania, l'aria condizionata e i neon accesi, l'eterna immutabile atmosfera sintetica della mia postazione di sviluppatrice software.
L'unica forma di vita che si ribella alle costrizioni quotidiane e' il mio cactus, o almeno mi piace pensare che quelle sue braccia lunghe e stranamente ricurve siano un segno di ribellione alla monotonia della vita da catus da ufficio.
Non sono stata al polo, non ho scalato l'everest, non ho compiuto un viaggio in posti esotici che mi ha portato a contatto con realta' sociali diverse.
Sono andata per mio diletto a fare un trekking sui monti. Un trekking famoso ed iperfrequentato, nulla di trascendente solitario eroico. Molto faticoso certo, ma pur sempre un trekking lungo un percorso segnato che ti porta di rifugio in rifugio. E nei rifugi spesso c'e' il guardiano e se vuoi ti fa un omelette o un salsicciotto con le lenticchie; se sei fortunato c'e' il sole e i pannelli solari riscaldano l'acqua della doccia... se sei sfigato dopo che hai camminato per sei ore sotto il sole cocente, al momento della doccia sono arrivati i nuvoloni e l'acqua della doccia e' gelida come quella del ruscello che scorre li' accanto. Di certo le persone schizzinnose o timide non si troverebbero a loro agio a dividere una camerata con 30 letti ammassati gli uni accanto, sopra, sotto gli altri con persone di tutte le eta' e di ambo i sessi, con l'asciugamano per il viso che magari ti cade sui calzini puzzolenti del vicino di letto. Ma di certo non c'e' nulla di eroico in un trekking faticoso, nelle levatacce del mattino o nelle buste knorr.
E' bello pero' camminare, faticare, vedere posti che potresti vedere solo in foto o in tv se non ci andassi coi tuoi piedi. Respirare aria pura ... unici odori pungenti quelli delle mucche o del pecorino. Faticare, ma arrivare in vetta e poi discendere. E vedere altre persone di altre parti del mondo che fanno la stessa cosa assieme a te, sentire una sorta di empatia, fatta di sudore, coda ai fornelli del rifugio e sguadi, stanchi o sorridenti, qualche parola biascicata, qualche gesto. E quando uno se ne va non porta via che un ricordo, una immagine.... e un po' di magone per una magia che sembra spezzata.
E in citta' ti senti a disagio un po' come un alieno, ma ti dici che il sogno era la vita sui monti e non l'asfalto e il traffico ... senti l'energia che la vacanza ti ha dato ed hai paura di quando questa sara' di nuovo svanita e tu sarai solo nuovamente una povera e triste sviluppatrice. Gia' la smania convulsa che ti ha colto scoprendo delle difficolta' di acesso alla rete e' sintomo che ti stai definitivamente svegliando. Che il trekking che hai fatto era un tributo finale alla vita libera, non l'inizio di una nuova vita.

10.6.03

Auguri al babbo!

L'atmosfera sintetica dell'ufficio, il cactus che nonostante la mia assenza e le mie cure ha continuato a crescere e a mutare, le 250 mail arretrate, le persone che entrano e dicono "ti credevo piu' abbronzata, come stai? senti un po' ma per quel bug...", il folle questionario sull'organizzazione aziendale da compilare...
Per fortuna le energie positive accumulate sono tante e nonostante tutto sono serena anche se un pochetto accaldata.

Nella cassetta delle lettere ho trovato la partecipazione al matrimonio del mio ex ragazzo, stasera devo scatenare un dibattito casalingo: "partecipare o non partecipare?"

Misteri dei filtraggi del proxy non accedo ai blog di blogspot, ma a quelli di splinder si'....

Forse trovero' il tempo per scrivere qualcosa sulla mia vacanza e sui francesi bionici... chissa'...

8.6.03

Sono tornata alla civilta'... ma non sono pronta per affrontarla!
Dopo nove giorni in Corsica a fare trekking, in posti dove una radio ti sembra un ritrovato tecnologico eccezionale, la citta' mi atterrisce.
E poi, per la miseria, da dove arriva questo caldo torrido??
Per fortuna domani sono ancora in vacanza... con mille faccende da sbrigare, ma lontana dall'ufficio.
A presto!