30.8.03

si' ho quasi finito di menarvela con le mie vacanze... un ultimo sforzo
San Sebastian: andiamo a cena una sera e poi a fare un giretto in centro storico. Lungi dal vedere le australiane ubriache di cui mi diceva Giuli via sms, incontriamo qualche losco individuo, un sacco di italiani e ce ne andiamo a dormire abbastanza presto... tento di farmi il sotto della macchina in retromarcia su di un gradino malefico totalmente invisibile nel parcheggio sotterraneo... visto che non ci sono danni visibili... visto che mi cospargo il capo di cenere e mi prostro al suolo.... visto che siamo stanchi e abbiamo bevuto vino a cena.... questa defaiance mi viene perdonata.... tra l'altro manco volevo guidare!

Biarritz: Arriviamo che c'e' brutto tempo... Dopo varie discussioni del tipo campeggio/albergo/pensione/campeggio.....alla fine vince la pigrizia... alberghetto gestito da famiglia cinese.... con dimensioni cinesi della doccia, ma materassi comodissimi. Primo giorno: se le onde di zarautz con la marea salente non mi piacevano a Btz c'e' tanto di quel risucchio che passo la giornata a lottare senza riuscire pratciamente a prendere nemmeno un onda. Secondo giorno: alla fine cedo... mi decido a prendere una lezione col maestro e, come ha commentato la mamma via sms: EUREKA EVVIVA... finalmente riesco a salire sulla tavola e a fare qualche metro senza essere disarcionata.

Carcasson: ripartiamo alla volta dell'Italia, dovrebbe essere l'ultima tappa, la seratina romantica di fine vacanza... arriviamo che c'e' un ingorgo stradale, molliamo la macchina in un parcheggio senza sapere dove siamo e andiamo a mangiare qualcosa... fa caldo, dopo il venticello dell'oceano e il viaggio in macchina con aria condizionata, il caldo mi fa entrare in modalita': pessimismo fastidio e caldo. Troviamo l'ufficio turistico, facciamo le domande di rito..... pensiamo alla tappa di 800km che ci aspetta il giorno successivo nella domenica in cui tutti rientrano...... decidiamo di visitare la citta' medievale e poi di rimetterci in viaggio verso casa...... Per un'oretta buona riesco solo a pensare a quanto vorrei farmi una doccia..... La citta' medievale e' carinissima..... non sono sicura, ma potrebbe essere il posto dove hanno girato Chocolat, il film con Juliette Binoche e Johnny Deep. Anche con il casino dei turisti, i super kitch musei dell'inquisizione e negozi di tovaglie provenzali, mi godo la passeggiata. Ahhh, dimenticavo... questa volta pranziamo vicino al municipio e vediamo passare almeno tre o quattro cortei nuziali..... resisto alla tentazione di dire "uhhh aspetta fammi vedere com'e' la sposa" per paura di essere lasciata a piedi nel cuore della Francia..... Dopo cena ci rimettiamo in macchina.... all'una e trenta di notte cediamo e a 170 km da Genova e dal mio letto decidiamo che e' piu' prudente fermarsi e dormire in macchina in
una piazzola di sosta da qualche parte dopo Nizza: parcheggio abbastanza buio senza essere totalmente isolato... bagni accettabili... non avrei mai pensato di crollare addormentata sui sedili di una bravo e russare per 5 ore di seguito una serata veramente romantica ;-))

Per la statistica 3600 km percorsi in 16 giorni....
continuazione
Bilbao: ferragosto, la settimana di festeggiamenti post ferragosto alle porte... se ad Avignone mi sembrava che ci fossero tanti punka bestia qui e' il delirio piu' completo... tutto esaurito...anche i posti sulle panchine... ricerca disperata di un alloggio per la notte : prima a piedi e poi con un giro di telefonate frenetico.... pausa pranzo in una piazzetta del casco vejio con un piatto di jambon iberico a un prezzo esorbitante.... scoraggiamento alla prospettiva di una notte in macchina... fastidio al pensiero di essere stati tanto pirlozzi da non prenotare nulla.... deppennati tutti gli hostal, depennate tutte le pensioni, depennati tutti gli alberghi ad una stella, depennati tutti gli alberghi a due stelle, troviamo un albergo a tre stelle che per una doppia vuole 120 euro... e' dall'altra parte della citta' e non accetta prenotazioni telefoniche..... ci avviamo alla macchina sconsolati, quando a pochi metri dal parcheggio ci imbattiamo in un hotel superfigo .... tanto per non lasciare nulla intentato entriamo a chiedere. c'e' un'ultima stanza libera a 120 euro... a quel punto non abbiamo dubbi: e' nostra! 7mo piano, stanza d'angolo, chiave per serratura magnetica... dopo una settimana di stanza anguste e docce per muoversi all'interno delle quali bisogna avere un diploma da contorsionista bulgaro sembra di essere nel paese delle meraviglie....
Guggenhaim: spettacolare... peccato che continui a venirmi in mente la megan gale che scorrazza su e giu' dal tetto con i pattini a rotelle nella pubblicita' di Omnitel di qualche anno fa.

Bergera: paesino umido dell'interno nel quale finiamo dopo non aver trovato da dormire nemmeno a San Sebastian.... nessuna attrattiva particolare se non una graziosa piazzetta... lo usiamo come base per i nostri spostamenti alla ricerca di un posto sulla costa.

Zarautz: paesino di mare vicino a san sebastian, spiaggione enorme, onde da oceano (del resto siamo sull'oceano), tanta gente di tutte le eta' per strada.... troviamo alloggio in una pensioncina nella piazza della musica in centro a pochi metri dalla spiaggia.... la stanza e' un buco nel sottotetto vicino alla cappa che esala odore di fritto ad ogni ora.... per fortuna durante il giorno siamo al mare e la sera rientriamo tardi... la situazione e' gestibile, nonostante il bagno sia in comune con le altre stanze. Primo giorno, brutto tempo: si pisola sulla spiaggia e poi vengo sottoposta a terribili allenamenti calcistici: stop, stop di petto slalom fra le ciabatte. Secondo giorno: c'e' il sole.... e si deve surfare... del resto mi e' stata regalata la muta per il compleanno... vogliamo inaugurarla o no??? Comincio a fare i primi tentativi di affogamento nell'oceano..... mi tiro anche la tavola sulla testa..... ma la mia testa e' piu' dura... per fortuna... Terzo giorno: continua ad esserci il sole.... e allora questa volta affitto una tavola per me... un bel tavolone lungo e stabile di colore rosso. Gli esercizi sulla sabbia per capire come si salta sulla tavola pero' non mi sono d'aiuto... continuo a franare rovinosamente in acqua.... Quarto giorno: anche oggi tavola personale, ma sta montando la marea e le onde (o meglio la schiuma delle onde che si sono frante) sono piu' incasinate dei giorni precedenti... pochi progressi... Cosa inquietante: in questo paese ci sono un sacco di donne incinte. Ad ogni passo..... Al mio fianco suggeriscono che sia il mio orologio biologico che ticchetta vorticosamente a farmi notare queste cose.
continua dal post precedente... sempre vacanze

Lleida: una roccaforte medievale con spesse mura, un palazzo del re che sembra una caserma ed una chiesa con un bel chiostro e un campanile ottagonale per raggiungere la cima del quale bisogna salire 238 scalini a chiocciola con persone che scendono in senso contrario.

Pamplona:e' una citta' carina, con un bel centro storico e una cattedrale la cui maggiore attrattiva e' il chiostro.... a S.Firmino ci sara' anche un delirio di gente, ma a visitarla il 14 d'agosto si rimane un po' delusi. Tra l'altro l'arena dove fanno le corride e' chiusa sprangata e non si puo' nemmeno sbirciare dentro. Penso di aver speso piu' tempo a guardare le magliette della kuxumusu che i monumenti della citta'. Una particolarita'... moltissimi edifici hanno le scale in legno, compreso il palazzo delle habitaciones mendi, la pensione in cui dormiamo. La nostra stanza e la pensione in generale sembrano arredate direttamente da nonna papera. Tendoni, divani con motivi floreali, letto e armadio di legno scuro, tavolino con tovaglia lunga di raso a sbuffo (mia zia mi ha anche detto poi il termine tecnico, ma ovviamente l'ho rimosso), copriletto bianco lucido e cuscini ricamati sul letto.

Vacanze agosto 2003

Avignone-Tarragona-Saragozza-(Lleida)-Pamplona-Bilbao-Bergera-Zarautz- (S.Sebastian)-Biarritz-(Carcasson)

Avignone: anche questa volta ci sono un sacco di punka bestia, in compenso riesco ad andare a vedere la piazza dei papi e a passeggiare nei giardini limitrofi.

Tarragona: una bella spiaggia con la sabbia bianca, numerose rovine romane, cena in una bettola al porto dove sotto lo sguardo di un pesce rosso gigante mangiamo una gran quantita' di pesce alla modica cifra di euro 22,30, serviti da un cameriere anziano che cammina con lo sguardo fisso a terra per timore di incrociare l'ennesima richiesta di qualche avventore.

Saragozza: una citta' bellissima, con un sacco di chiese, il palazzo dell'aljaferia e negozi di abiti da sposa ad ogni angolo (sento della tensione al mio fianco dopo la terza volta che dico: "ohhh guarda c'e' un'altro negozio di abiti da sposa"). l'ultima sera voglio asslutamente verificare se alla morissey tavern non ci sia appunto morissey dietro il bancone... trovo un irish pub con musica discutibile e nessun ex Smiths a servire ai tavoli: che delusione!

Sono tornata dalle vacanze ormai da una settimana, ma in ufficio a causa di virus e menate varie, quel poco di accesso a internet che ci era concesso e' stato annullato.
Qui a casa dalla mamma il monitor deve essere ancora per meta' in vacanza... si vede tutto con degli strani colori... comunque, impavida, riporto il resoconto delle mie vacanze che gli amici, non me ne vogliano, hanno gia' ricevuto via mail (almeno quella non ce l'hanno ancora tolta).

8.8.03

Ultime ore in ufficio.
La rete bloccata ci ha dato agio di tenere un ritmo di lavoro non pressante (leggi di guardarci la punta dei piedi e pensare a cosa mettere in valigia).
Il panico incombe. Non e' ancora dato sapere il numero dei partecipanti alla vacanza ne' il giorno della partenza (che ovviamente dipende dal numero dei partecipanti). Frattanto devo arrivare a Genova sbrigare le ultime commissioni, improvvisare un bucato lampo, impacchettare il regalo per S. e andare a cena con mio padre e S. appunto.
Stasera ci sarebbe il trofeo Birra Moretti, ma i doveri di figlia mi terranno distante dagi schermi televisivi... per adesso niente calcio di agosto, ci sara' tempo al rientro.
Buone vacanze. A rileggerci a fine mese!

7.8.03

Meno di un giorno lavorativo effettivo.
Clima vacanziero che incalza, pausa pranzo ingiustificatamente prolungata.
Del resto e' stata ordita la congiura "fuori il gatto i topi ballano", traducibile in "fuori il dipendente i consulenti scappano".
Domani alle 14.00 nel nostro open space simulazione di deserto messicano: i cactus ci sono, per il clima sahariano spengeremo i condizionatori, per i cespuglioni semoventi ci stiamo organizzando.
Alle 14.01 ciascuno di noi sara' sulla via delle vacanze.
Io torno a casa e sabato spero di partire per la Spagna... anche se fino ad ora piu' che comprare la guida turistica e gli infradito non ho fatto e gia' mi sento molto organizzata.

6.8.03

dopo il caldo afoso questo e' l'altro tormentone dell'estate!
la tastiera olografica!!!! che figata!

5.8.03

Oggi decisamente la canzone del giorno è:

Já sei namorar

Já sei namorar
Já sei beijar de língua
Agora, só me resta sonhar

Já sei onde ir
Já sei onde ficar
Agora, só me falta sair

Não tenho paciência pra televisão
Eu não sou audiência para a solidão

Eu sou de ninguém
Eu sou de todo mundo
E todo mundo me quer bem

Eu sou de ninguém
Eu sou de todo mundo
E todo mundo é meu também

Já sei namorar
Já sei chutar a bola
Agora, só me falta ganhar

Não tenho juiz
Se você quer a visa em jogo
Eu quero é ser feliz

Não tenho paciência pra televisão
Eu não sou audiência para a solidão

Eu sou de ninguém
Eu sou de todo mundo
E todo mundo me quer bem

Eu sou de ninguém
Eu sou de todo mundo
E todo mundo é meu também

Tô te querendo como ninguém
Tô te querendo como Deus quiser
Tô te querendo como eu te quero
Tô te querendo como se quer

(Tribalistas)
repubblica sempre sulla notizia:
una guida per navigare in internet sul cellulare dalla spiaggia e non rimpiangere il web in vacanza

dico io, ma siamo pazzi?
io voglio andare in un isola deserta priva della benche' minima forma di tecnologia, nemmeno i fiammiferi per accendere il fuoco... altro che cellulari!
sempre su Placanica e l'incidente stradale di cui e' stato vittima.
ieri avevo pensato: ecco Placanica e' una testa di C. e tutto sommato non mi stupisce che si sia piantato in un incidente stradale... guarda te se adesso devono farci su tutte queste illazioni e tutti questi discorsi.
poi leo ha scritto questo : non avevo pensato alla cosa in questi termini e spero vivamente che Placanica possa fidarsi di chi gli sta vicino... tant'e' il dubbio mi e' venuto.

4.8.03

quando poi leggo questa, i pensieri cominciano ad incanalarsi in una direzione piu' precisa.
pensieri contrastanti nel leggere questa notizia.
Epilogo.
Bilancio alcoolico della giornata:

- birra in lattina appena arrivati al rifugio
- vino rosso per accompagnare la polenta
- genepy per accopmpagnare la torta
- birra media a gressoney per reintegrare i liquidi
- pesche (dell'albero di casa) col vino da r.
- birra media per accompagnare il toast.
Gita: Colle di Bettaforca (2727 m) Quintino Sella al Felik(3585 m).

Da Gressoney la Trinite' si prendono gli impianti (cabinovia + seggiovia)fino al colle, rispamiandosi qualche centinaia di metri di dislivello che andrebbbero percorsi su strada sterrata in mezzo a piste da sci. Volendo fare la splendida salgo in seggiovia con la sola maglietta, d'accordo con M. non tiriamo giu' la protezione in plastica per goderci la vista delle marmotte ben pasciute che si aggirano nel prato. A fine corsa ho una pelle d'oca alta due dita, ma sono gia' riconciliata col mondo nonostante la sveglia alle cinque.
La salita e' progressiva fino ai 3200m: salite non troppo ripide si alternano a qualche (raro) pezzo di piano. Sui 3200 ci fermiamo per una pausa ristoratrice ed esplorativa ("l'hai viste le guide di ayas?li' di fronte?" "dove scusa?" "allora parti dai seracchi" "mmmh ok ecco i seracchi " "poi segui quella linea di ghiaccio verde,c'e' uno spuntone di roccia e poi sopra un parallelepipedo dello stesso colore... ecco quello e' il rifugio delle guide" "ah ecco, basta sapere che c'e'...").
La pausa si protrae oltre ogni limite della decenza per noi che la decidiamo per primi, infatti con la scusa di ricompattare il gruppo ci troviamo a stare stravaccati per una buona mezz'ora.
Ripartiamo e la salita e' subito piu' dura, il sentiero passa su di una pietraia morenica e tenere un passo costante e' praticamente impossibile. Per di piu', come mio solito, vengo presa da spirito agonistico e parto a razzo improvvisando percorsi alternativi a quello segnato. Saliamo in fretta e in brevissimo tempo ci troviamo all'attacco della cresta rocciosa. La cresta e' facile da percorrere e ben attrezzata con corde nuovissime, ma e' comunque molto spettacolare. In breve ci troviamo in vista del rifugio, dove comincia il nevaio che porta al Castore e al Polluce. Dal pianoro del rifugio si gode di una splendida visuale sui monti circostanti: Le due cime del BrightHorn orientale e occidentale, i due gemelli per l'appunto e il ghiacciaio del Rosa.
Tempo di salita totale: 3 h 15, ma c'e' dentro una buona mezz'ora di sosta. Quindi 2h 45.
Pranzo al rifugio con polenta e formaggio accompagnata da vino rosso. Dolce torta di mirtilli seguita da genepy e caffe'.
Dopo pranzo foto da orgoglioni a torso nudo sdraiati nella neve... Fino a che si tratta di sdraiarsi a pancia all'aria partecipo, ma quando rilanciano e si buttano a pancia in giu' l'istinto di sopravvivenza mi suggerisce di evitare il cimento onde non perire di congestione.
La discesa comincia allegra, forse anche per l'alcool ingerito e procede senza intoppi.
Tempo di discesa: 1h 50. Facciamo in tempo a prendere l'ultima corsa degli impianti.
Sosta al bar per una birra media e progetti di capanna Margherita per il primo we di settembre e poi via verso Milano.
Bella gita, bella comitiva. Contenta che M. mi abbia invitato.
Menzione speciale per la persona che mi ha colpito maggiormente a L. : che va in montagna da sola, fa la volontaria in croce rossa, ha in programma di comprarsi una moto... Una gran donna!
Prologo:
svegliarsi alle 5.00 in una casa in cui non si e' mai dormito e tentare di prepararsi senza svegliare chi ci dorme accanto.
l'impresa e' ardua, vicino ad ogni porta ci sono almeno tre interruttori e alle cinque del mattino la logica non aiuta a capire quale si debba premere per accendere la luce voluta.
scendere in cucina per il caffe' e incrociare la gatta piu' affettuosa della terra che ci tira zuccatine insistenti mettendo a repentaglio il gia' precario equilibrio.
sentire squillare il telefono che ci richiama all'ordine mentre si e' in bagno a lavarsi i denti, bofonchiare: "arrivo arrivo arrivo, scusa sono in ritardo".
correre fuori.

1.8.03

e ha sentito il bisogno di scrivermi:
Da parte mia dopo un periodo di riposo a casa(meritato e sospirato...) successivamente mi involerò per l'isola di Balì
magari spera di tornare con una balinese che gli stiri le camicie.
Vacanze e compleanno

Caspita il mio itinerario vacanziero e' stato accettato con pochissime variazioni.

Genova Perpignan
Perpignan Saragossa
Saragossa Pamplona
Pamplona Bilbao
Bilbao S.Sebastian
S. Sebastian Biarritz
Biarritz (Lourdes) Carcasson
Carcasson Genova

Facendo un rapido calcolo quest'anno festeggero' il mio compleanno a Bilbao.
Visto che quel giorno saro' signora e padrona dei destini del gruppo (anche se il gruppo ancora non lo sa) qualcuno sa consigliarmi un degno modo di festeggiare? Locali imperdibili?