31.3.08

Smarmella tutto
Dall'ultima serie tv che ho gustato con piacere, Boris, ho tratto la massima di vita con cui intendo affrontare la prossima settimana lavorativa. Settimana in cui, causa cessione ramo d'azienda, in quanto consulente, vengo trasferita alla nuova azienda al pari di un qualsiasi altro bene aziendale.
La nuova massima, applicabile tanto ai rapporti umani, quanto alle incombenze lavorative è "a cazzo di cane".
Buon lunedì a tutti.

27.3.08

La Pasqua è passata un po' così, stravizi alimentari con un retro d'ansia per il gatto con le orecchie gialle e l'occhietto chiuso.
Una corsa al pronto soccorso per gatti, un veterinario giovane ed inesperto, il gatto che si spaventa a morte e affonda i denti nel mio avambraccio.
Saltare la grigliata di Pasquetta per improvvisarsi infermiera col felino, preparare una flebo in lacrime che gli aghi mi fanno impressione.
Quattro passi sul lungomare godendo del sole, respirare il salino portato dalle onde arrabbiate che si infrangono sugli scogli.
Ritornare a casa, lasciando il gatto vispo ed affamato e la mamma con l'influenza.
La settimana lavorativa che fortunatamente comincia sotto tono e si spera si concluda presto.
Inaugurare la giacca nuova, risvegliando Baby dal letargo invernale.
La pressione sanguigna sotto le scarpe come non capitava da anni.
E uno stato di sospensione che continua indefinitamente.

19.3.08

Sono giorni un po' così, a volte cammino a falcate veloci carica di adrenalina, incastro impegni uno sull'altro, preparo lasagne e spiedini a tarda sera dopo una lezione un palestra. Altri mi trascino assonnata, mi faccio cullare dal sole primaverile e mi perdo con lo sguardo in direzione delle montagne innevate.
A tratti mi faccio prendere da ossessioni, tipo il giorno in cui ho riscoperto il cardiofrequenzimetro e per una buona mezz'ora non ho fatto che controllare come ciascun singolo movimento influenzasse le mie pulsazioni cardiache.
Grazie al cielo la mia ossessione per la temperatura esterna si consuma solo durante il pasto serale, quando comodamente seduta posso controllarne il progressivo abbassamento all'approssimarsi della notte.
Domani e dopodomani dovrò sperimentare nuovi ritmi, alzarmi prima e forse risvegliare Baby dal suo letargo. Valutare quali siano i vantaggi della momentanea dislocazione presso la sede aziendale e se convenga lottare perchè diventino permanenti.
Poi il finesettimana pasquale, la ricetta della pastiera da sperimentare e la grigliata che come di consueto ci vedrà combattere contro vento e pioggerella armati di spiedini.
BUONA PASQUA.

13.3.08

Mi sto addentrando dentro il fantastico mondo della dichiarazione dei redditi, come al solito ci sono quelle sottili variazioni annuali tali per cui il sapere acquisito negli anni precedenti risulta obsoleto e ti trovi sempre con qualche pezzo mancante.
Ad ogni modo, la possibilità di devolvere il 5 per mille non è variata rispetto allo scorso anno, quindi come sempre vi invito a devolverlo ad Un Altro Mondo Onlus. Codice fiscale: 13345040151.

11.3.08

Il silenzio e lo stranimento sono quelli conseguenti al raggiungimento di un obiettivo, per quanto piccolo questo possa essere. Stai mesi a pensare ad una cosa poi la fai e ti trovi spaesato a domandarti "e adesso?".
Per quanto reputi assurde tutte quelle strategie e pianificazioni del proprio tempo e della propria esistenza, per quanto sia fautrice della scelta impulsiva ed istintiva, io ho bisogno di obiettivi o mi sento perduta.
Sono in perenne conflitto con me stessa, il mio animo tedesco fa a cazzotti con il mio animo nomade ed io nel mezzo le prendo da tutti i lati.
L'aria di primavera però mi incita a prendermi una vacanza da me stessa così oggi in pausa pranzo ho comprato libri e girandole colorate. Domenica, nonostante la pioggia ed il tempo cupo, ho comprato nuove piante per il mio terrazzo e mi sono distratta guardando film e bevendo ottimo vino.
Aspettando la Pasqua, ma soprattutto la Pasquetta conto di vivere nel mio piacevole universo parallelo.

6.3.08

Sono così incazzata che se mi mettono una lampadina in mano la faccio esplodere per il sovraccarico energetico.

4.3.08

Le condizioni dei bagni delle donne in questo palazzo sono incresciose.
Del resto si sa, le donne vanno in bagno assieme e, soprattutto, con una frequenza molto maggiore di quanto facciano gli uomini.
Il palazzo è stato progettato in un epoca in cui nel nostro ambiente lavorativo le proporzioni erano all'incirca 1 donna ogni 20 uomini, mentre oggi siamo in sostanziale pareggio.
A causa del sottodimensionamento della risorsa bagno rispetto all'utenza, nonchè alla superficialità e scarsa sollecitudine con cui vengono effettuate le pulizie, oltre a dover fare ore di coda, si riscontrano mancanza di carta igienica, problemi agli sciacquoni e scarsa igiene dei locali stessi.
C'è da dire che l'utenza femminile è molto meno educata di quanto si sarebbe portati a pensare e l'essere in un bagno differente da quello di casa propria porta alcuni individui a dare il peggio di sè.
Detto questo e preso atto che lamentarsi della situazione è legittimo, non posso fare a meno di essere irritata dal foglio che da qualche giorno è comparso sulla porta di ciascun cubicolo.
Una anonima collega, giustamente esasperata, ha pensato di comporre un papiro in cui fra il serio e il faceto elenca tutte le norme di comportamento da seguire quando si è in bagno. Peccato che lo faccia con evidenti errori di grammatica e con l'atteggiamento della maestrina saccente unica depositaria delle norme della convivenza civile.
Che io dico, ma se una non ci arriva al fatto che è opportuno azionare lo sciacquone, sarà mica il tuo A4 fitto fitto di parole a rammentarle il gesto.
Sarò anormale ad irritarmi a vedere la parola "scoppettino"?

3.3.08

Rivalutare l'indossare in scioltezza un tacco dodici, quando ci si rende conto che la lega basket ha deciso di andare in massa a vedere il tuo stesso concerto e. sono. tutti. davanti. a. te.
Comprare a prezzo folle una maglietta così brutta, ma così brutta, ma così brutta e così assurdamente cara, da diventare immediatamente un oggetto di culto.
Applaudire il gruppo di supporto quando finalmente si decidono a dire "Goodnight Enjoy the Cure"
Urlare come una dodicenne quando sul palco appare il fungo atomico sulla testa di Robertone Smith.
Domandarsi come fa quello davanti a riprendere ininterrottamente tutto il concerto senza riportare un danno permanente ai gomiti. Apprezzare il suo sforzo titanico, che quando la lega basket forma un muro massiccio, posso guardare cosa succede sul palco nel suo display.
Odiare il bisonte che ho alle spalle che se la mena da diggei figo e dice alla sua tipa cose tipo "ah quando mettevo su questa canzone c'era la gente che andava in delirio" e si agita scompostamente.
E poi perdersi nelle luci e nel cielo stellato sullo sfondo e nelle note che mi riportano indietro di anni.
E cazzo i Cure sono bravi nulla da fare e suonano bene e Robertone Smith ogni tanto regala qualche mossetta da antologia.
E proprio quando pensavo che mi avevano fregato e non avevano fatto Boys don't cry e Killing an arab ecco il superfinale.
Se lo son fatto pagare il biglietto, ma ne valeva la pena.