30.12.05

Nella pausa pranzo ho comprato una bilancia pesapersone e l'agenda 2006.
Che sia tempo di buoni propositi e di bilanci?
erba parlava dei libri che l'hanno colpita particolarmente quest'anno, mi ha fatto pensare a cosa ho letto io. L'unico libro che mi ha colpito veramente è stato "Il viaggiatore Notturno" di Maurizio Maggiani. A seguire, mi ha divertito e commosso anche "Teresa Batista stanca di guerra" di Amado. Poi c'è "Sta scherzando Mr Feynman",l'autobiografia di Feynman appunto, di cui avevo già parlato, ma è fuori concorso per evidente imparzialità: amo quell'uomo. In generale ho letto poco e male e per ricordare cosa mi sono dovuta servire della fida agenda, in cui continuo imperterrita a tenere traccia di letture e visioni cinematografiche.
Ho sprecato qualche ora su due terribili libri di Wilbour Smith "Come il mare" e "Il califfo", recuperati fra i materiali di scarto parcheggiati sugli scaffali del locale dell'associazione, per ammazzare il tempo mentre aspettavo che si facesse vedere qualcuno. "Io uccido" l'avevo comprato in offerta alla Bennet, per esser stato scritto dal Paninaro del Drive In non è nemmeno male e come descrizioni è sicuramente meglio dei libri di Smith, ma ci vuole poco.
Il mio furore da salvatrice del mondo mi ha spinta a leggere un paio di libri sulle ONG, il primo "ONG fra politica e mercato" è un interessante quanto pesantissimo saggio, il secondo "La mia guerra all'indifferenza" è l'autobiografia di J.S. Kanaan.
Per il resto poco. Girando in cerca di regali di Natale ho già individuato parecchi libri che mi interessano, aspetto il momento giusto per andare in spedizione punitiva e farmi la scorta. Sempre che io riesca a finire i due libri in progress "Generazione shampoo" di Coupland (che a mio avviso, non è assolutamente all'altezza di Generazione X) e "Gesù lava più bianco", un saggio che analizza come nella dottrina del marketing non ci sia nulla di nuovo che la Chiesa cattolica non avesse già pensato.
Le visioni cinematografiche sono due righe nere su di una pagina bianca, in compenso mi sono rifatta con film visti in dvd-dvx e con tutta la prima serie di Lost che mi ha dato effetti di dipendenza acuta.
[continua]
Orribile delusione.
Ieri sera ho finalmente visto Harry Potter e il calice di Fuoco. Sarà che le altre volte avevo visto il film e poi avevo letto il libro e, si sa, quello che viene prima piace sempre di più. Però la sceneggiatura mi è sembrata estremamente caotica e arruffata. Capisco che riportare tutte le sottotrame fosse particolarmente complesso e che sarebbe uscito un film di 6 ore, capisco che avevano già fatto le scene con i draghi e mettere di mezzo gli elfi domestici magari gli costava troppo per gli effetti speciali, ma se una sottotrama viene eliminata deve esserlo in toto. Che senso ha che Harry veda mr Crouch senior svenuto/morto nella foresta e poi di questo non si parli più? Negativo negativo! E soprattutto adesso il Fidanzato, a cui Harry Potter stava sulle palle per partito preso già in partenza, si rifiuterà di vedere gli altri episodi. Molto male! Però Cedric Diggory è un gran figo, nulla da dire. E Ron fra il terzo e quarto film deve aver fatto molta palestra, che adesso ha dei bei bicipiti.
Segnalazione
Sul blog Un Altro Senegal è stato aggiunto l'ultimo racconto di Maurizio, una bella storia misteriosa e molto senegalese. Consiglio la lettura.

29.12.05

Ieri sera cena con zia, cugine, figli e figlie delle cugine. Ultimo scampolo di feste natalizie, cibo buono, tante chiacchere, tanta allegria e uno splendido regalo. Stamattina alle 9.06, ora in cui di solito dovrei essere in macchina diretta verso l'ufficio, mi alzavo pigramente ignara dal tavolo della colazione, per poi inorridire davanti all'evidenza dei numeri sul display e lanciarmi in stile stage diving dentro l'armadio sperando di rimanere impigliata in una numero sufficiente di vestiti. L'operazione è riuscita e sono arrivata al lavoro con solo mezz'ora di ritardo, ma essendo questo un periodo di interregno fra due festività la cosa è fortunatamente passata inosservata.

28.12.05

Nevica, fiocchi grandi e sodi. Non si fa a tempo a pulire il parabrezza che subito un sottile strato l'ha già ricoperto. Nevica in orizzontale, e sui vestiti neri la neve risalta, mentre cammino ad ogni passo il mio aspetto si avvicina sempre più a quello di un pupazzo di neve. Nevica e dovrei uscire a pranzo, ma l'idea di spalare la neve dal vetro della macchina mi infreddolisce parecchio. Del resto ordinare sushi a domicilio in un giorno di neve forse non è la cosa migliore, a meno che il ragazzo delle consegne non abbia in prestito la slitta di babbo natale.

27.12.05

Nightmare After Xmas
Sarà la cura a base di riso in bianco o forse l'aver ceduto dopo tanto soffrire alla tentazione di un amaretto di sassello, forse soltanto il pensiero di aver lasciato la macchina sul lato deputato alla pulizia strade e la necessità di spostarla prima delle otto del mattino.
Stanotte ho avuto un incubo a metà fra la resurrezione di Lord Voldemort e un film di Tarantino. C'era un povero scemo, con la faccia sputata a quella di Bill Gates, che vegetava incapace di intendere e di volere davanti alla televisione, quando all'improvviso una nebbiolina di dubbia origine lo circondava e lo possedeva. Da quel momento diventava uno spietato serial killer. Io sapevo che la rinnovata luce di comprensione nei suoi occhi altro non era che l'istinto omicida, ma non avevo prove. Ad una conferenza, in quella che poteva tranquillamente essere una delle aulette del dipartimento di fisica, il rinato Bill Gates sedeva davanti a me e mentre fingeva interesse per la discussione tentava di afferrarmi le gambe. Io sapevo che gli sarebbe bastato riuscire ad afferrarle saldamente per uccidermi e mi mettevo ad urlare, venendo peraltro redarguita dall'oratore. Le mie fughe successive sono state interrotte dal suono della sveglia.
Ma si può sognare di essere inseguiti da Bill Gates posseduto da lord Voldemort che ha studiato alla scuola di Okuto assieme a Ken Shiro e sa farti esplodere trovando il tuo punto segreto sulle rotule? O meglio che sia possibile ne ho la certezza, ma quanto sono mal messa?

26.12.05

Natale in famiglia, come vuole la tradizione, peccato per l'ospite indesiderato: l'influenza. Allo scoccar della mezzanotte del 24 invece che un simpatico vecchietto con la giacca rossa bordata di pelliccia bianca è arrivato il virus influenzale. Il vaccino ha fatto scudo così invece che la febbrona mi sono beccata solo gli effetti collaterali. Su quali fossero gli effetti collaterali sorvolo, diciamo che il 25 ho mangiato il riso in bianco. Il che forse non dovrebbe dispiacermi oltremodo visto che mia madre vedendomi ha detto "sei ingrassata eh?" e se lo dice la mamma deve essere proprio vero, infatti anche la bilancia ha confermato. Forse avrei dovuto mettere nella wish list natalizia una bilancia pesa persone invece ho ricevuto:
-un bellissimo paio di guanti neri in pelle foderati di lana, una roba che sembra di infilare le mani dentro il forno
-una collana azzurra, che non so descrivere bene, ma è molto bella
-dei calzini a righe della converse
-una simpaticissima mucca sorridente da scrivania
-uno scialle rosso con le frange fatto all'uncinetto
-una pirofila per cuocere i pesci, lunga e stretta (speriamo che stia dentro il forno)
-un robot da cucina soprannominato P1C8 con 32 funzioni che trita affetta sminuzza centrifuga impasta e le altre le devo ancora scoprire
-il coperchio per la padella e una teglia di rame per fare farinate e affini
-un cd
-un orologio da scrivania in ardesia, per portare un po' di Liguria in quel di Corsico
- varie ed eventuali
Neanche un libro quest'anno ed è la prima volta in tanto tempo. Dovrò rimediare facendomi qualche auto regaluccio da Feltrinelli, che ho visto un sacco di libri interessanti.

22.12.05

Casini momentaneamente risolti, panettone mangiato, spumante stappato, il capo che ci ha fatto un dono. Direi che sarebbe quasi l'ora di andarsene a casa.

21.12.05

Questa mattina sono andata all'ufficio tributi, dove una gentile signorina mi ha fatto tutti i conteggi dell'Ici e tutte le dichiarazioni del caso, mi ha consegnato un bollettino con l'importo da pagare e nel salutarmi si è soffermata a fare due parole. Nell'ufficio non c'era praticamente nessuno e nel giro di 15 minuti la pratica era stata sbrigata. In posta poi non c'era tanta gente e mi sono sentita miracolata.
Quando mi succedono queste cose sono veramente felice di vivere in un piccolo comune alle porte di Milano invece che in città, dove per una qualsiasi pratica burocratica uno deve preventivare di buttare via la mattinata.
Purtroppo la gente che vive nel piccolo comune non è necessariamente meno idiota di quella che abita in città, quindi ieri sera all'incontro fra condomini nell'androne nonostante il freddo e la scomodità della situazione ci si è persi in recriminazioni infinite che nulla aggiungevano alla discussione. Una signora in particolare era in modalità Dagli all'Untore e teneva il piede su di una cassa di legno contenente kalasnikov tentando di convincere tutti ad armarsi e farsi giustizia da soli, come se dopo aver fatto fuori operai e società costruttrice, i problemi di infiltrazione nei box si risolvessero da soli. L'Uomo Alto col Cappello a Tesa Larga, noto urlatore, in confronto sembrava particolarmente ragionevole, mentre l'Uomo Basso col Cappellino con la Visiera e la Cravatta Rosa se n'è andato anzitempo lasciandomi l'incarico di affiggere un avviso all'interno dell'ascensore.

20.12.05

ICI,what's ICI?
Per dire, uno acquista casa e mica gli danno il libretto delle istruzioni. Vai in comune per chiedere la residenza e ti dicono che devi pagare la tassa sulla spazzatura, uno si aspetta che gli dicano tutto quello che c'è da sapere. Invece. Cos'è l'ICI? Si mangia? No si paga, in due comode rate, una a giugno ed una a dicembre, entro oggi. Indovina indovinello? Mai pagata ICI in vita mia! Mi è venuto il dubbio quando ho visto code chilomentriche alla posta e un manifesto del comune che ricordava ai cittadini la scadenza. Ho chiamato l'ufficio tributi ed ho percepito nella voce della peraltro gentilissima impiegata del Comune, una nota di compassione per la mia ingenuità. Esame di coscienza:
bollo auto pagato
bollo moto pagato
assicurazione moto pagata
assicurazione macchina pagata
ICI, manca ma domani dovrei rimediare.
Qualcuno sa suggerirmi qualche altra scadenza che potrei aver dimenticato?

19.12.05

E' arrivata la tredicesima, fin qui tutto bene. Il fatto è che è arrivato anche il cedolino accompagnato da giornalino aziendale, calendario e agenda 2006.
L'agenda in versione settimanale è una delle cose più inutili che esista, per di più dopo 3 anni di agenda di un elegante color carta da zucchero, quest'anno hanno optato per un arancione giacca omino dell'anas. Ecco, già gli impegni di lavoro mi provocano le contrazioni alla bocca dello stomaco, ci manca solo l'arancione fluorescente per farmi venire la gastrite.
Il calendario riporta le foto del concorso fotografico, la mia non è stata scelta ma era bellissima, in compenso ci sono persone a cui hanno pubblicato più di una foto. Va boh, comunque un calendario da tavolo fa sempre comodo.
Veniamo infine al giornalino, che con questo numero ha toccato il fondo. Per una volta l'amministratore delegato non ha parlato della stagnazione dell'economia,ma ha elencato le nuove mirabolanti opportunità che ci si prospettano a seguito della fusione di tutte le aziende del gruppo. A seguire un articolo di un collega sul coefficiente di seduzione con test allegato. Non ho letto perché voglio cullarmi nell'illusione che l'articolo sia ironico, mentre invece ho il sospetto che non lo sia. Il terzo articolo invece è il reportage di una riunione di dipartimento scritto da una tizia che usa i punti interrogativi a grappoli causandomi l'orticaria. Più avanti miss Prezzemolo (leggasi quella che compare su ogni numero del giornalino) intervista mr Prezzemolo (il suo alterego maschile nonché ex fidanzato). Non sono riuscita a proseguire oltre.
Elezioni presidenziali in Bolivia: ha vinto Evo Morales al primo turno. Il primo presidente indio della storia del paese.
Un finesettimana decisamente diverso dal solito. La trasferta in Toscana, in quel di Prato, la presentazione del film con annessi e connessi, gli assurdi personaggi presenti all'evento, il regista de paura che mi afferra un polpaccio mentre passo fra i tendoni di velluto per entrare nel teatro provocandomi un principio di infarto prima ancora dell'inizio della proiezione. Il film, che non mi ha fatto tantissima paura perché la sceneggiatura l'avevo già letta e quindi sapevo cosa stava per succedere. Il protagonista maschile, soprannominato il Piacione, volto noto della fiction italiana, con due sole espressioni, quella con le mani sulle orecchie (esprimente tormento interiore) e quella senza, il che probabilmente non ha influenzato positivamente la riuscita del film. La gioia di notare un filo di cellulite sulla coscia di una delle attrici per il resto magra come un chiodo. Un breve giro mattutino in quel di Firenze assolata e bellissima e poi il rientro tranquillo a casa.
Regali di Natale acquistati nessuno, in compenso ho decorato l'albero.

16.12.05

Natale si sta avvicinando ed io sono drammaticamente indietro nell'acquisto dei regali. Conto di recuperare nella trasferta di questo we, a dirla tutta potrei portarmi avanti col lavoro e uscire adesso. Sempre che si sia sciolto l'assembramento di manager davanti all'ascensore e che io possa passare inosservata. Buon finesettimana.
Qualcosa è cambiato
Ieri sera c'è stata la cena del nostro gruppo di lavoro, proposta dal cliente. Quello che nemmeno un mese fa ha lasciato a casa persone dalla sera alla mattina senza curarsi di dare spiegazioni. Quello che quando ti lamenti che non è possibile stare in 4 in una stanza da due ti dice "non è un mio problema se non ti piace puoi anche andartene", quello che ha detto "i consulenti sono risorse che possono essere tagliate in qualsiasi momento". Quello che ti viene a fare il mazzo e a chiederti, perché questo tool non è stato fatto? Come se fossi io ad avere potere decisionale, quando è evidente che se la cosa non è stata fatta è perché è lui che non ha dato l'ordine di farla, ma guai a dirglielo.Quello che un tempo, prima di fare carriera, quando eravamo un gruppo di 4 gatti, era anche una persona simpatica, che non badava al fatto che tu fossi un consulente e lui un dipendente e che cercava di metterti a tuo agio affidandoti, nel limite del possibile, le cose su cui ti era più congeniale lavorare.
Questa volta non mi sono lasciata intrappolare dalle logiche "se non vado mi segnano nel libretto dei cattivi" e alle sei sono uscita per andarmene alla lezione di danza. Anche perché coi miei colleghi non c'è più il rapporto di complicità che c'era una volta. Sarà che non siamo più nella stessa stanza, sarà che alcune persone che prima davano cenno di disprezzarne profondamente altre, adesso ci fanno comunella e non si capisce come delle opinioni così radicali possano essere mutate nel giro di poco tempo.
Oggi sul server sono comparse le foto della cena, svariate inquadrature 20 persone ubriache attorno ad un tavolo e poi in piedi a dimenarsi a ritmo di non so che musica. E ho pensato che in passato sono andata anche io a cene simili, ma che adesso proprio il paragone fra una sera di caciara con persone con cui mediamente non ho nulla da spartire e una tranquilla serata a casa a guardare Lost non regge. Starò invecchiando?

15.12.05

Oh My God!
L'incubo del corso di inglese si è materializzato : da gennaio a giugno. Il mercoledì dalle 19 alle 21, una roba che esco la mattina alle 8.50 e rientro all'una del giorno dopo, visto che il mercoledì ho anche la riunione dell'associazione.

14.12.05

Piccolo mistero
Ieri ci sarebbe dovuta essere una riunione dell'associazione per organizzare la festa di Natale. Uscita da danza, dopo la sosta al giapponese per recuperare una cena da asporto, sono arrivata al locale. Visto che avevo il sushi a tenermi compagnia e vista la ben nota "elasticità" negli orari degli appuntamenti, non mi sono preoccupata più di tanto di trovarlo deserto e sprangato. Almeno fino a che il sushi non è finito e che i candelotti di ghiaccio hanno iniziato a formarsi alle pendici del mio naso a causa dello scarso potere di riscaldamento della stufetta elettrica.
Un paio erano in ritardo giustificato ed avvertito, una terza ha risposto al telefono e mi ha detto che non sapeva nulla ed era già in pigiama, la quarta semplicemente è svanita. Ho provato a chiamarla io e non mi ha risposto, hanno provato i due ritardatari e non ha risposto. Uno dice, magari aveva voglia di farsi gli affari suoi o era in un brutto momento, ma in generale uno richiama, almeno il giorno dopo e lei non è tipo da tirare bidoni. Invece nulla. Per di più sono un paio di giorni che dal suo indirizzo email arrivano messaggi con link a filmati con scritte di accompagnamento del tipo che figata questo filmato. E anche questo non è da lei. Comincio ad essere un po' preoccupata. Speriamo che stasera si faccia viva.
Piccolo spazio pubblicità
"...è una tribù che balla" spettacolo di percussioni e danza
Domenica 18 dicembre
ore 21.00
Teatro S. Domingo
Via Rovigno 10 (MM1 Turro) ingresso 15 euro
E' lo spettacolo di Natale organizato dalla mia scuola di danza. Il ricavato è devoluto in beneficienza all'associazione TAFFE' FANGA' per la realizzazione di consultori ed attività di informazione sanitaria in Burkina Faso.
Io non ci sono, che accompagno il Fidanzato in Toscana, però le coreografie sono belle e le compagnucce sono brave.

13.12.05

Non capisco. Provo a rallentare il ritmo eppure gli impegni si sovrappongono, le giornate di non lavoro mi si sbriciolano fra le dita prima ancora che io abbia avuto il tempo di tirare il fiato. Le giornate di lavoro si alternano fra momenti piatti e brusche accelerazioni che comprimono lo stomaco e risucchiano l'aria dai polmoni. Poi ci sono tutti quegli impegni di cui farei volentieri a meno, come le riunioni di business unit o le cene natalizie di gruppo. Andare o non andare è sempre il dilemma. Perché rubare altro tempo alla mia vita privata? Poi finisce che vado lo stesso, cerco conferme del fatto che sto sprecando il mio tempo e ovviamente le trovo a piene mani, ma mi consolo chiaccherando con colleghi simpatici che non vedo da tempo e mangiando tartine.
Vorrei più tempo per vivere la mia casa, rinvasare la diffenbachia e addobbar l'albero. Cucinare senza essere in preda ai morsi della fame. Sedermi a vedere un film senza avere il pensiero che in realtà dovrei stirare o che alla fine ci saranno i panni da stendere.
Qualcuno direbbe che devo ottimizzare i tempi, migliorare le performace, una volta ho letto un libro che si intitolava qualcosa come "i 4 pilastri delle persone efficienti", era pieno di schemini diagrammi di Venn che delimitavano le sfere di influenza sui cui una persona può agire o ipotesi complicatissime di calendari atti a migliorare la gestione del tempo. Io più che una lista dei to Do non riesco a fare e già quella mi sembra tanto.
Forse sarebbe solo il caso di prendere una donna delle pulizie.

12.12.05

Stare a spiegare il perché e il per come la cosa mi interessi mi pare un po' lungo e soprattutto non ne ho voglia.
Solo per dire, ci sono state le elezioni presidenziali in Cile, questi i risultati:
Sebastián Piñera Echeñique 25,44%
Michelle Bachelet Jeria 45,93%
Tomas Hirsch Goldschmidt 5,39%
Joaquín Lavin Infante 23,23%
Tomas Hirsch è l'outsider della sinistra extraparlamentare, facente capo alla coalizione Juntos Podemos. Il risultato è forse stato inferiore alle aspettative ante elezioni, ma è comunque significativo.
Oggi a pranzo sono sola... sono pigra e non ho voglia di uscire: SUSHI a domicilio! Evvai!
La vacanza in montagna è stata molto bella, ma molto fredda. La Valsavarenche non ha impianti di risalita e dove c'è pace ci sono gli stambecchi e i camosci. Non ho sciato, non c'era nessuno che avesse voglia di venire a Courmayeur e di farmi un'ora di strada da sola non avevo granché voglia. In compenso tutte le mattine ci facevamo a piedi la strada fino in paese, fino al bar del paese per esattezza, per prendere il nostro bianco frizzante con cassis, spaparanzati sulla panca al sole spupazzando felini e canidi del circondario. La sera invece prendevamo la grolla. Abbiamo dormito mangiato preso il sole, suonato la chitarra (qualcun altro), pasticciato un rullante con le spazzole (io).
In macchina verso la Val D'Aosta ho pronunciato le classiche ultime parole famose: "Credo che dovremmo modificare qualcosa nella nostra dieta, più verdura e meno formaggio". Cinque minuti dopo ad Aosta siamo usciti dallo spaccio della fontina con 1/2 di formaggio ed un vasetto di miele di castagno.
Non so se è per contrasto con i -7 delle cinque del pomeriggio di Degioz o che a Milano di questi giorni fa più caldo, fatto sta che stamattina sono uscita con la giacca aperta e stavo bene.

8.12.05

Ieri toccata e fuga a Genova in giornata. Pranzo con la mamma e la nonna che ormai è fuori come un balcone e non fosse triste ci sarebbe da farsi delle risate. Dopo pranzo decorazione dell'albero che ormai, porello, dopo anni di onorato servizio e agguati felini di ogni sorta, comincia ad avere dei cedimanti strutturali. Per dire si è staccato un ramo e l'ho attaccato come punta, se lo si guarda di fronte è preciso e luccicoso, ma di lato ho l'albero pendente stile torre di Pisa. Dovrei procurarmi dei contrafforti. Per il momento lo spacciamo come albero in stile Gaudì, poi si vedrà. A seguire stiratura panni e preparazione biscotti. In serata rientro a Milano e riunione dell'associazione.
Stamattina fossi una persona normale me ne sarei stata sotto il piumino a poltrire, invece le casse dell'associazione piangono, quindi via di banchetto di autofinanziamento in piazza Argentina. Avevamo la concorrenza dei Ds sulla destra, quella della croce rossa sulla sinistra e di fronte Babbo Natale in persona che attorcigliava palloncini per i bambini. Per esserci autofinanziati ci siamo autofinanziati. Ciascuno di noi ha acquistato qualche regalino per amici o parenti, roba che ci fossimo visti a casa di qualcuno si prendeva meno freddo e si faceva più in fretta. Abbiamo desistito dopo nemmeno due ore anche a causa delle condizioni meteo avverse e del principio nevicata.
Ora vado a mangiare gli avanzi della torta di ieri sera e poi mi diletto di faccende domestiche. Da stasera dopo la lezione di danza a lunedì mattina non ci sono per nessuno. Se riusciamo andremo in montagna, se lo yeti in persona ci farà sapere che la Val d'Aosta è offlimits a causa delle nevicate è mia intenzione assumere la forma del materasso e tirare fuori il naso dalle coperte solo per esigenze improrogabili, tipo vedere quelle sei puntate di Lost che abbiamo recuperato.

6.12.05

sembrava fosse l'occasione buona per dipingere il soffitto del bagno, invece fra una cosa e l'altra sarà una mezza maratona.
con questo tempo nebbioso l'unica cosa che ho veramente voglia di fare nei prossimi giorni è andare a casa e seppellirmi sotto il piumino del letto.
Ho tirato fuori dall'armadio il Loden verde, da uomo. All'Università avevo questo look da fighetta alternativa di sinistra con il loden verde e le clark. Per il primo anno di lavoro a Milano le clark avevano fatto il loro tempo ed erano finite nel bidone della rumenta, il cappotto invece era ancora in auge, tanto che un mio ex compagno dell'università incontrandomi mi aveva detto "sei incredibile sei la replica di te stessa". Dopo il primo anno, in cui lavoravo ancora nella sede centrale della mia ex ditta in piazza Cavour, il look serioso è stato abbandonato per quello da sviluppatore in jeans e maglietta e il fido Loden è stato relegato nella sua custodia di plastica nel fondo dell'armadio, vedendo la luce solo in occasione dei miei innumerevoli traslochi. Fino a stamattina. Solo che stamattina quando l'ho messo su mi sembrava proprio di aver rubato il cappotto di mio nonno e guardandomi allo specchio mi facevo ridere. Sono uscita lo stesso, ma mi sento un po' strana.

5.12.05

Il paesaggio è bianco, la temperatura non si è alzata abbastanza per sciogliere i cumuli di neve ai bordi delle strade e i padroni dei cani si sono limitati a profanare il candore dell'aiuola più vicina a casa senza avventurarsi nei campi che separano il mio ufficio dal carcere Beccaria. Il percorso dalla macchina al luogo coperto e asciutto più vicino è irto di insidie evidenti, recanti la forma di neve in diversi stati di aggregazione. La peggiore è il bagnone acqua e ghiaccio a zero gradi che può avvilupparti fino ad altezza caviglia ed hai voglia a mettere gli stivali, manco i moon boot sono adeguati alla situazione.
Tanta neve per le strade mi fa pensare al mio soggiorno a Praga post Capodanno di due anni fa quando, nonostante la doppia calza in anfibio, ogni mezz'ora era necessario ingerire liquido bollente, vuoi per restaurare l'equilibrio termico, vuoi per dare tregua alla suola delle scarpe mettendola a contatto con il pavimento di cotto di un bar qualunque. Il Bastardo era conciato che pareva Toeni in vacanza, con la giacca a vento della nazionale italiana di sci. Ricordo gli avevano chiesto lezioni di carving in un negozio di cristalli mentre io ero alla ricerca di un vaso da regalare alla ex futura suocera. Alla fine il vaso lo avevo comprato in un altro posto, era proprio un bel vaso.
Ogni tanto mi vengono alla mente questi flash, nonostante il "qui e l'adesso" non siano nulla di meno di quanto avrei potuto sperare, nonostante il fatto che per questo "qui ed adesso" sia stato necessario quel passato, nonostante questo ogni tanto scatta la rabbia. Come mai è così facile che un ricordo spiacevole affiori alla mente? Come mai basta un ricordo spiacevole a rendere spiacevole uno spezzone intero della tua vita? Non so. Ci vorrebbe un po' di neve anche sui ricordi, per mitigare le asperità e cancellare le brutture del paesaggio.
L'assemblea di condominio è stata una esperienza alquanto lisergica. E dire che non era la prima vera assemblea, ma un incontro preliminare con il futuro amministratore.
Il Futuro Amministratore ha iniziato tronfio a elencare la grandiosità del suo studio ed ha finito la riunione con le mani nei capelli dopo una sorta di catarsi collettiva in cui tutti si sono lamentati dei misfatti della ditta costruttrice. Ovviamente non si è concluso nulla di sensato, c'è stato anche il dagli allo straniero nei confronti del custode che ha la svenutra di essere sud americano e quindi di rimando sicuramente losco e da crocifiggere. Ho tentato di difenderlo, ma le mie difese sono state subissate dalle urla degli astanti e quindi sono state vane.
Sono uscita dall 'assemblea che avevo un groppo d'ansia fra la gola e il diaframma e facevo fatica a respirare. Ho trovato la sorpresa di 10 cm di neve che mi hanno un po' rallegrata.
La prossima volta comunque prima della riunione mi fumo la camomilla, altrimenti poi dormo male.

Ho iniziato a vedere la prima serie di Lost, mica male. Però ha degli effetti collaterali, tipo che mi aspetto di trovare un orso polare nella vasca da bagno o di essere mangiata dall'ascensore. Inoltre dà assuefazione : ho finito di vedere le puntate che ho recuperato, ora devo recuperare le altre altrimenti inizierò a mangiarmi le unghie per il nervoso.

Infine lisergico per lisergico ieri pomeriggio ci siamo avventurati all'Artigiano in Fiera. Il mio concetto di girone infernale si può riassumere nell'affollamento davanti al banchetto delle specialità calabresi che forniva assaggini di Fuoco dell'amore. Sono stata presa a gomitate da uomini nerboruti e graffiata sulle mani da signore in pelliccia, senza che riuscissi ad assaggiare nulla.
Probabilmente è stato un bene, perché quando ho assaggiato la granita al pistacchio non ho potuto fare a meno di comprare una brioche piena di granita.

2.12.05

Ho provato a seguire il consiglio del Mulo. Sono arrivata nel locale fra i primi e mentre il capo era impegnato a verificare il funzionamento del proiettore, io e Edt eravamo in zona buffet e mangiare olive ascolane a tradimento ogni volta che il cameriere voltava le spalle per tornare in cucina a prendere un nuovo piatto. Dal momento che la gente tardava, il locale era carino ma come dicevo in culo ai lupi per il 95% dei partecipanti, c'è stato un primo giro di buffet e bevande autorizzato. Io che avevo già scofanato 3 olive ascolane a secco e davo segni di disidratazione, non appena è comparsa la boccia con la sangria mi sono materializzata davanti al cameriere con un sorrisone.
Oltre a Edt c'era anche Svr, l'ex coinquilino uomo di casa. Mi sono avvicinata per fare 4 chiacchere, lui guardandomi ha detto a voce altissima:
-Sei già al secondo bicchiere?
Al che il Direttore Generale che stazionava nei paraggi si è girato a gurdare chi era l'alcolista anonimo di turno.
Dopo due bicchieri di sangria la riunione mi è sembrata meno pesante del previsto. Ma non ero abbastanza ubriaca per non notare che i dati presentati erano strategicamente mascherati. Ad esempio il numero di persone per cui il cliente ha reciso il contratto era calcolato al 15 di novembre, peccato che il cliente abbia segato un sacco di persone un paio di giorni dopo. E a giudicare dalle epurazioni il numero indicato nella slide andava moltiplicato per due.
I due nuovi business manager junior erano uno più agghiacciante dell'altro. Tra l'altro uno dei due aveva un' aria familiare ed Edt si è premurata di ricordarmi che la sua faccia campeggiava nei manifesti pubblicitari della campagna dell'atm dello scorso anno, con un cartellino attaccato al collo con su scritto 25 €. Ecco pare che nel tempo libero faccia il modello ed il cabarettista, le due battute che ha fatto ieri erano comunque pietose.
Il tempo delle domande non è stato molto illuminante, salvo il fatto che uno dei Business Manager ha dimenticato per un attimo di tirare su la maschera col sorriso di plastica ed ha avuto un attimo di sincerità improvvisa dicendo: "Faremo ciò che è meglio per l'azienda". Appunto l'azienda , mica i dipendenti.
Sono tornata a casa con un interrogativo che il terzo bicchiere di sangria non ha fugato:
sono meglio i capi che sorridono e fingono di ascoltarti e ti danno un contentino quando in realtà ti stanno fregando o sono meglio quelli che ti dicono in faccia che sei una merda e quindi ti fregano con l'aria di chi ha tutto il diritto di farlo?

1.12.05

Direi che oggi non ho proprio voglia di lavorare. Il sole, gli sbuffi di nebbia sull'acqua del naviglio, il freddo pungente sulla faccia. Avrei voglia di fare la turista in città, passeggiare con il naso all'insu e fermarmi a prendere una cioccolata quando le mani dentro i guanti cominciano a dare i primi segni di assideramento.
Invece oltre tutto questa sera c'è anche la riunione di Business Unit. Si avvicina il Natale, inizia il gorgo di riunioni aziendali.
La riunione di stasera è in un locale da aperitivo, pare che invece delle patatine comprate al discount e del chinotto caldo, grandi classici delle riunioni precedenti, ci sarà un ricco buffet. Le slide proiettate nella prima parte della riunione invece, a giudicare dall'ordine del giorno, saranno sempre le stesse degli ultimi 3 anni, con le correzioni del caso, tipo che in stile film western ci sarà una riga a penna sul numero dei dipendenti e accanto la nuova cifra( minore della precedente).
Ora io lo so di essere tremendamente snob e con la puzza sotto il naso, me ne rendo perfettamente conto. So che per una volta che la riunione è organizzata in un locale invece che nel salone riunioni dell'HolydayInn sulla tangenziale ovest dovrei essere contenta dello sforzo fatto. Solo che è inutile: mi girano le palle. Stasera avrei la lezione di danza e non posso andarci. Il locale è in via Ripamonti e considerando il fatto che il 95% dei partecipanti, me compresa, provengono da Cesano Boscone mi sembra molto fuori mano, ancorché vicino a casa del collega che organizza. Infine, diciamolo, a me sta cosa dell'aperitivo con i colleghi proprio fa cadere le palle. Come mi fanno cadere le palle i tornei di calcetto aziendali e le gite aziendali in torpedone ai mercatini natalizi. Soprattutto se penso che ho colleghi che sono capaci di pronunciare frasi del tipo "queste cose non puoi capirle, tu hai uno skill troppo basso rispetto al mio".
Ora chiariamo, fra i miei colleghi ho degli amici. Con alcuni colleghi si giocava a calcetto o a basket e magari si organizzavano tornei. A volte si va fuori per un aperitivo o per una pizza. Solo che lo si fa perché ci si trova simpatici e si ha voglia di passare del tempo insieme al di là dell'orario lavorativo, non perché il capo ha deciso che ci dobbiamo conoscere.
La fraternizzazione coatta mi sembra una emerita cazzata.