29.7.05

Come dire... io andrei...



CHIUSO PER FERIE


si riapre l'8 agosto.

28.7.05

Per la serie anche io come inkiostro.
Ecco un fantastico sito da cui trarre ispirazione quando il collega rompicoglioni merita di essere punito...

27.7.05

Oggi in fila al self service tre Uomini Con la Cravatta davanti a me.
UCC1 - Ah io quest'anno faccio 4 settimane di ferie
UCC2 (con aria scandalizzata)- QUATTRO settimane?
UCC1 (con aria colpevole) - eh sì ma è la prima volta dopo 10 anni e poi quando ritorno abbiamo una acquisizione e avrò un sacco da fare
UCC2 - Ah io parto per le ferie sabato ma giovedì sono già qui a lavorare. A mia moglie ho iniziato a dire che forse mi devo assentare un giorno ma in realtà ho comprato il biglietto aereo di ritorno
UCC3 (fiero di poter intervenire, con aria compiaciuta)- ah! pensa che io sono rientrato dopo solo 3 giorni dal viaggio di nozze. tre giorni...
Pirla riprenditi sei uno sfigato!! E poi si domandano come mai i bagninie i maestri di tennis abbiano così tante tresche... con tutte le mogli di coglioni abbandonate sole al mare ci sarebbe da stupirsi del contrario.
Il millesimo post!!!! (era quello precedente in cui poco dignitosamente parlavo di svenire sul letto con la faccia rivolta al ventilatore e non fare nulla)

26.7.05

Ho fatto un lavoro di ricostruzione abbastanza certosino trasferendo su blogger le foto che avevo messo su altervista . Non tutte anche perché ho la pessima abitudine di non intitolare mai i post in cui pubblico fotografie il che non facilita la ricerca.
Sto aspettando l'ora X per fuggire. Uscendo andrò alla ricerca del divano. Poi ad essere volenterosa potrei fare un carico e spostare un po' di cosine dalla casa vecchia a quella nuova, ma potrei toccare livelli inauditi di efficienza portando a termine il 95% delle cose che mi ero prefissa di fare in giornata. Credo che invece, per non smentirmi, mi svaccherò sul letto faccia al ventilatore e non farò nulla.
Vacca boia... mica me n'ero accorta fino a che non l'ho letto... mi sono sparite tutte le foto perché altervista ha disabilitato i link esterni o così si narra... Uffa uffa uffa!!!

25.7.05

Ieri ho iniziato a traslocare nella casa nuova: non che nel frattempo abbiano attaccato luce e gas, ma a fine settimana devo lasciare la casa vecchia quindi di necessità virtù.
Davanti agli occhi di uno sbigottito fidanzato ho fatto interessanti scoperte riguardo ai miei acquisti compulsivi:
- possiedo sì innumerevoli paia di scarpe, ma mai in poporzione comparabile con il numero di collant calzettoni calzettini pedalini gambaletti e quant'altro possa essere indossato sotto un paio di scarpe, qualunque cassetto io aprissi c'era sempre un altro paio di calze ad aspettarmi
- subito dopo le calze posso esibire una notevole collezione di canottierine di vario genere da sopra, da sotto, da sopra e sotto, bianche antistupro, in microfibra con i pizzi, in maglina
- anche di sciarpine e foularini non posso lamentarmi, rigorosamente o sul blu / azzurro o sul rosa / lilla / bordeaux, la prossima stagione mi dedicherò alle sciarpe verdine o gialle, giusto per compensare.
La fida micra ha preso in carico oltre alle svariate valige e trolley e agli abiti insacchettati nel sacchettone da coroner, due zaini colmi di libri, una decina di scatole da scarpe, una scatola di quaderni e blocchi usati.
In preda a crisi di repulisti ho eliminato qualche paia di scarpe, i biglietti del cinema della stagione 2001 2002, qualche foto dell'ex fidanzato, uno sciroppo per la tosse scaduto.
In tutto questo la mia stanza in foresteria sembra stata visitata dall'uragano emily e nella casa nuova comincia ad esserci un casino senza precedenti (che a dire il vero non è una espressione pregnante dal momento che fino a ieri era vuota).
Ah l'armadio nuovo è bellissimo.

22.7.05

Nonostante il merchandise ufficiale avessi prezzi stratosferici, nonostante il biglietto di ingresso costasse il doppio di quello che costava nel 92, nonostante gli anni che avanzano e i capelli cadono o ingrigiscono, nonostante dall'alto dei suoi miliardi faccia appelli per fermare la povertà e la malaria che con il ricavato di un suo concerto aggiusti l'economia di un paese africano ... nonostante tutto Bono è sempre Bono e gli U2 sono un gran gruppo. Concerto meraviglioso.
E una menzione speciale allo striscione più bello:
DIO BONO

21.7.05

Comunicazione di servizio
So che non fa sciato perché la prima data italiana era ieri e ci sono almeno 70mila persone che li hanno già visti, ma... io stasera me ne vado al concerto degli U2.
Sì stasera che ora fa caldo c'è il sole non ho la crema solare e maniman mi scotto la punta delle orecchie.
E' vero lo ammetto, sto diventando vecchia. Non amo più così svisceratamente Bono da sopportare torture e patimenti nella speranza ovviamente vana di essere tirata sul palco, come ai tempi di zooropa. Che quella volta comunque avevo giurato mai più concerti in uno stadio perché ero giovane e spensierata ed avevo varcato i cancelli del delle Alpi alle 16 senza cibo né acqua né mastercard per poterli acquistare all'interno dello stadio (che i prezzi dentro, si sa, non sono molto friendly, soprattutto sei sei uno studente delle superiori). Ero uscita felice, ma decisa a non ripetere l'esperienza.
Comunque i sacri precetti dell'abbigliamento da concerto li ricordavo ancora : pantaloni neri anti macchia, scarpe da ginnastica e se si mettere la maglietta di un gruppo, che sia del merchandise ufficiale e che non sia del gruppo che si sta esibendo (purtroppo la canotta dei calexico era sporca quindi niente maglietta musicale).

20.7.05

La prossima volta che vedo un commerciante con la faccia contrita che dice che la gente non compra, mi avvicinerò con aria comprensiva gli cingerò le spalle con un braccio e gli domanderò:
"Dimmi figliolo, sei sicuro di non avere responsabilità in tutto questo? Sei gentile con i clienti? Fornisci loro le informazioni che desiderano?"
Poi a meno che il suo sguardo e la sua risposta non comunichino totale innocenza estrarrò la mia Hattori Hanzo e farò giustizia.
Sarà il caldo forse, o forse è la categoria venditori di divani ad essere particolarmente inetta.
Studio aprrofonditamente il sito della Chateau d'Ax, catena specializzata in divani, individuo il divano letto le cui dimensioni fanno al caso mio, mi reco al rivenditore più vicino, che casualmente è il più grosso di Milano.
La Signorina Chateau D'Ax si avvicina
SCDA "Buonasera. Desidera?"
G "Buonasera. Sono alla ricerca di un divano let.."
SCDA, interrompendomi, "Per dormirci tutte le notti o per gli ospiti?"
G "Per gli ospiti. Le specifiche sono: mi serve un divano piccolo sui 160cm"
SCDA "Ah cadiamo male non ci sono il più piccolo è 180 cm, è quello"
G "Sul sito avevo visto che..."
SCDA "Avrà visto quelli senza letto"
G (incredula)"Quindi non esistono divani letto di quelle dimensioni?"
SCDA (infastidita) "No al massimo le poltrone letto. Comunque non sono in esposizione e costano 1360 euro"
G "Va beh Buonasera"
Stamattina controllo sul sito e ritrovo il divano che avevo individuato ieri... mi sorge un atroce sospetto... è nella categoria divani che si trasformano in VERO letto. Vuoi vedere che la SCDA nella testa ha uno XOR e automaticamente visto che mi serviva un divano per gli ospiti ha escluso che potesse interessarmi un divano che si trasforma in vero letto?
Oppure erano le sette e la tipa stava pensando che le mancava un'ora alla chiusura e che un cliente era un rompicoglioni?

19.7.05

Pare e sembra che venerdì avrò il mio fantastico armadio montato in camera... sempre che il mobiliere sosia di giovanni di aldo giovanni e giacomo, ma con i capelli bianchi, non sia troppo ciucco per trovare la strada di casa mia...
Mi sono fatta fregare il divano in offerta.. uff!!!

18.7.05

Attenzione attenzione! Un brindisi all'epilogo prego.
La storia della mia cucina è arrivata finalmente ad una conclusione. Tutti i pensili stanno dove devono stare, tute le maniglie sono al loro posto. Cosa abbiano combinato Geppo e Ami i due montatori di pensili, francamente non voglio saperlo. Hanno tirato martellate a destra e a manca non so con che criterio, bestemmiato in abbondanza e prodotto un discreto mucchietto di rifiuti. Spero di non dover mai smontare la mia cucina nè tantomeno di dover scoprire se resiste ad un eventuale terremoto.
Ieri sentiero panoramico dell'Alpe Veglia in Val D'Ossola.
Siamo partiti tardi ed abbiamo trovato traffico: ci siamo messi in cammino a venti a mezzogiorno.
La seggiovia S. Domenico(1382 m)- Alpe Ciamporino (1950 m) è un furto legalizzato da 6 euro a cranio sola andata.
La gita è conosciuta e molto frequentata, alla partenza formiamo un codazzo di una dozzina di persone, c'è la famigliola con puffetta al seguito, c'è la famiglia con cane e bambini, c'è chi parte con le scarpe da barca e senza calze dietro la falsa promessa dell' amico "Tranquillo è tutta in discesa: si parte da 2000m e si arriva a 1700. Ho prenotato la polenta per l'una e mezza".
Piano piano si attuano sorpassi e ciascuno prosegue col suo passo: in testa, manco a dirlo, i tedeschi. Sull'inizio della salita i tedeschi sono in fuga, io e il Fidanzato invece talloniamo mr Vado a Mangiare la Polenta con le Scarpe da Barca che fa l'impossibile per occupare tutto lo spazio disponibile sul sentiero e impedirci il sorpasso. In preda ad un attacco di machismo inizio ad inerpicarmi sul lato del sentiero con falcate da gigante, opero il sorpasso e distanzio l'ostacolo semovente. Il problema è che poco dopo l'organismo tutto si ribella al ritmo troppo sostenuto ed in breve mi guardo intorno alla ricerca di una unità di soccorso cardio vascolare, con tre metri di lingua fuori e battito cardiaco sconnesso. Il mio ego comunque non viene ferito dal momento che mr Scarpe da Barca si deve essere accasciato metri prima in preda alle convulsioni e non ci supera più.
Ci fermiamo a mangiare sotto le Torri del Veglia, poi proseguiamo. Al pian del Scricc il sentiero si infrange contro una recinzione a 12 v per le mucche. Ci aggiriamo un po' incerti poi ci mettiamo a gattonare stile rambo sotto la recinzione sperando che il cane da pastore non decida di azzannarci proprio mentre siamo più vulnerabili. Fortunatamente passiamo indenni,troviamo il sentiero che scende dal Lago Bianco e ci incamminiamo verso le malghe della Balma.
Dalla Balma a ritornare a San Domenico è la parte più noiosa della gita. Si prosegue lungo una strada carrozzabile ripidissima in discesa lastricata di pietroni che non aiutano ad ammortizzare.
La gita nel complesso è molto piacevole, il tempo splendido (nonostante la crema mi sono ustionata i polpacci), la vegetazione spettacolare. Siamo in un parco naturale ci sono fiori ovunque di tutti i generi e ci imbattiamo anche in due funghi prataioli al bordo del sentiero. Peccato per il traffico del rientro.

15.7.05

L'Auchan è una subdola seduzione, che agisce inconsciamente distorcendo profondamente la cristianità nell'anima
Diciamolo, nonostante i buoni propositi, ieri di fare la massaia non avevo voglia, così, con la scusa di fare la spesa, mi sono diretta verso quel centro di perdizione che è l'Auchan nuovo di Cesano. Lo ammetto sono andata lì perché sapevo che fra un negozio di patacche e l'altro c'era una Feltrinelli e speravo di trovare Harry Potter, non quello nuovo, che notoriamente arrivo tardi e ho finito da poco di leggere il terzo episodio, mi bastava il quarto libro e lo volevo in inglese. Non so se fosse effetto della diffusione del carteggio di Papa Ratzinger o un abile mossa di marketing in vista della prossima uscita dell'episodio sei, fatto sta che di Harry Potter non c'era alcuna traccia in qualsivoglia lingua. In compenso le guide turistiche avevano il 15% di sconto così ho ceduto e mi sono comprata la Lonely del Messico: un volumazzo del peso specifico del piombo, difficilissimo da maneggiare, che non avròp mai voglia di leggere ma farà un gran figurone in mezzo a tutte le altre guide in mio possesso. Dopo sono andata a fare la spesa. Il supermercato è gigantesco e fornito della classica insaccatrice con cui impacchettano e sigillano qualsiasi oggetto tu abbia in mano ci manca solo che ti infilino un saio di plastica e te lo sigillino con lo scotch attorno al collo. Dopo averne girato un decimo sono uscita con:
maschera ristrutturante per capelli che agisce in minuti 1 (da aggiungere alla collezione di balsami e cremine che campeggia sul bordo della mia vasca)
1 sacchetto di confetti rosa con dentro la mandorla (vedendo i quali i miei coinquilini hanno iniziato a chiedermi se era femmina)
1 brick di succo di pompelmo(nessun commento)
1 confezione di cilindretti di salame beretta(che si sono rivelati avere un sapere agghiacciante)
degli elastici per capelli senza metallo(c'era scritto sull'etichetta)
Ovviamente ero entrata per comprare lo zucchero di canna e i tovaglioli di carta, il che dimostra quanto asserito nel titolo.

14.7.05

Non ci sto più dentro!

13.7.05

Quando la moglie è in vacanza
Metti che ti fai coinvolgere in quella che dovrebbe essere una pizzata coi colleghi. Il tempo è incerto e se in zona ufficio il cielo è ancora azzurrino sul luogo dell'appuntamento ci sono nubi nere e balugginano saette. Qualcuno si perde, qualcuno non trova parcheggio, qualcuno arriva tardi perché è con i mezzi. Alle 22 sei seduta finalmente attorno ad un tavolaccio di uno degli stand della festa di rifondazione, quello del ristorante argentino, e ti stanno portando il cibo. Alle 20 stavi meditando di comprare una fritella untissima e carica di zucchero, a questo punto la tua retina è a forma di coscia di pollo. Quando la cameriera poggia il piatto di portata sulla tavola le persone perdono compostezza e, abbandonate le posate per difficoltà tecniche di affettamento con coltelli di plastica, si mangia con le mani, ci si leccano le dita e si mesce il vino. La maglietta che indossi, in principio bianca, sembra la canotta del mago oronzo e quelle altrui non sono messe meglio. Quando ti alzi da tavola sei soddisfatta della cena, ma anche un po' provata. Fai per salutare, ma ti rendi conto che nessuno ha intenzione di rincasare nonostante i primi accenni di pioggerella. Gli ineffabili padri di famiglia con le mogli in vacanza sono più scatenati che una banda di 14enni alla prima uscita serale e trottano allegri verso il banchetto della grappa + del leoncavallo.

12.7.05

Il mio cervello è entrato irrecuperabilmente in modalità ferie, con due grossi problemi. Uno sono in ferie dal 29 luglio e prima di partire dovrei portarmi avanti col lavoro in ufficio e traslocare nella casa nuova. Due non sto pensando alle ferie prossime venture, ma ad un ipotetico mega viaggio in Messico e a Cuba da farsi il prossimo anno. In tutto questo non ho voglia di lavorare né di fare telefonate minatorie al mobiliere di turno o al capocantiere per gli allacciamenti di luce e gas, né di iniziare il disbrigo delle pratiche burocratiche per il cambio di residenza, né di togliere gli avanzi di piastrelle che giacciono nella mia vasca da bagno e sistemarli in cantina per non parlare poi dal fatto che mi dovrei comprare una tenda da trekking superleggera, ma resistente alle piogge e l'idea di andare fino da bertoni in fulvio testi mi fa venire il mal di pancia.
Comunque in questo mio fantasticare di viaggi futuri, ho trovato il sito dei turisti per caso. Se uno regge all'invidia di pensare a tutti i viaggi che Roversi e Syusy Blady si sono fatti dietro compenso, sicuramente è una fonte di informazioni molto interessante. C'è anche un forum dove si possono raccontare le proprie esperienze di viaggio.

11.7.05

Ginevra e la vita da massaia
- buongiorno vorrei degli asciugapiatti
- di che tipo?
- mah azzurro arancione...
- no intendevo, li vuole di cotone spesso, a nido d'ape, di spugna, con la fascia per ricamarli a punto croce...
- ???
Per la cronaca alla fine, per non sbagliare, ne ho preso uno per genere esclusi quelli da ricamare. Poi per riequilibrare la mia psiche tendente al depresso mi sono infilata in un negozio di scarpe e mi sono comprata un paio di sandali bianchi.

9.7.05

Mia mama possiede una penna d'oca, della pergamena e dell'inchiostro magico di Harry Potter.... dono di fine anno dei suoi allievi. Ecco, sono un po' invidiosa!!!
Intatdo dovrei scoprire dov'è l'unieuro più vicino a casa, sempre ammesso che ne esista uno più lontano, ma il sito internet di unieuro sembra morto ed io non possiedo un elenco del telefono!

8.7.05

Oggi, complice il viaggio in metro da 20 fermate, ho finalmente iniziato "Il Vangelo secondo la scienza" di Oddifreddi. Me ne stavo tranquilla sul mio seggiolino, portatile in spalla, borsetta sotto braccio, borsone sulle ginocchia e libro nella mano, quando una signora, la vecchina seduta accanto a me, accenna un tipico colpetto di tosse preparatorio. Alzo gli occhi e la guardo interrogativa, lei timida comincia:
- Mi scusi, sa, posso lasciarle questo?
e mentre parla estrae un A2 piegato a metà che titola "Il regno di Dio" e me lo piazza sotto il naso.
Fatico un attimo a mettere a fuoco, poi realizzo che cosa è e declino. La mia faccia nonostante il tentativo di rimanere gentile deve aver tradito tanto sconcerto che la signora si è sentita in dovere di scusarsi:
- Mi scusi, sa, pensavo che potesse interessarle.
Probabilmente la parola Vangelo sulla copertina del mio libro l'ha tratta in inganno.
Poco dopo mi sono imbattuta in questa frase che ho deciso di fare mia:
Come dice infatti il Dalai Lama [...] le religioni sono medicine e ciascuna è adattta ad un particolare tipo di malattia spirituale. E come aggiunge Jung[...], le religioni sono sistemi di guarigione per i mali della psiche. Dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni.
Genovese 1 - Ciao! Come stai? Ma da quant'è che sei a Milano?
Genovese 2 - Da troppo tempo
Ieri mi sono vista con gli amici del liceo, l'appuntamento era come al solito alle 21.30 e per essere in stazione era in stazione: la stazione di Porta Genova a Milano invece che quella di Pegli a Genova.
Tutti espatriati, chi da più chi da meno, alla ricerca di lavoro.
Lorenzo era l'ultimo approdato in ordine di tempo e il Genovese 2 di cui sopra è lui.
Ho fatto uno studio statistico, fino a tre anni e mezzo di permaneza la sua è la risposta standard dei genovesi immigrati, dopo ci si assuefa al grigio e alla nebbia al cemento e all'asfalto e si risponde in maniera oggettiva.
Dopo i 4 anni e mezzo si è a forte rischio di acquisto casa, alcuni cedono come me, ma rimangono sempre ad una distanza ragionevole dall'ingresso della A7.

7.7.05

K. e M. stanno bene. Questo mi solleva in parte. Ma poi mi domando, di fronte a quello che è successo come ci si può sentire sollevati?
Dopo Londra quale sarà il prossimo? Quando? Ma soprattutto che futuro si prospetta? Me ne resto sgomenta con le mie domande.

6.7.05

Dubbi post prandiali (le polpette erano pesanti)
Ho un dubbio che mi attanaglia... ma le gru.... quelle grandi e grosse, alte alte che si vedono ne cantieri... come fanno a montarle?
Verrebbe da pensare che sia necessaria un'altra gru, ma il problema resta: come hanno fatto a montare la prima gru?
Ieri sera, non so se si possa attribuirne la colpa al burger king, ignorando la pila di vestiti da stirare e i pantaloni a cui fare l'orlo mi sono intrippata davanti alla tv. Prima mi sono guardata il dvd di Shark Tale che a stare in ufficio con due padri di bambini di età compresa fra 8 mesi e 4 anni più che cartoni animati non si rimedia, poi sono stata calamitata da Cuore contro Cuore l'orrida fiction degli avvocati divorzisti che stanno divorziando.
Stamattina ero abbastanza in coma e quando sono entrata nella casa nuova per posare alcune supellettili per un attimo ho creduto di avere le traveggole: sul mio terrazzo c'era un tizio che urlava in bergamasco a qualcuno che stava di sotto.
L'imbianchino invece c'era sul serio, anche se mi sfugge il perché si fosse fatto depositare sul mio terrazzo e poi avesse fatto allontanare la piattaforma mobile che lo aveva portato fino al quarto piano per poi urlare cose incomprensibili ai suoi compari in strada. Fatto sta che ha dipinto la ringhiera della porta finestra e poi se n'è andato pacifico per le scale raccomandandosi di lasciare le persiane aperte.

5.7.05

La linea del mio encefalogramma è piatta, deve esser colpa del panino del burger king che ho mangiato per pranzo. Ho detto ai miei colleghi che l'ultimo che esce dall'ufficio mi deve svegliare che non vorrei svegliarmi stanotte con la barra spaziatrice tatuata sulla fronte...........

4.7.05

Piani Resinelli (1276 m) - Rifugio Porta (1426 m) - Grigna meridionale (2177 m)
Partiamo in ritardo sulla tabella di marcia e nell'orribile budello sotterraneo di smistamento del traffico a Lecco manchiamo l'uscita per Ballabio e aggiungiamo ritardo al ritardo. I tornati della strada da Ballabio ai Piani Resinelli fanno il resto. Ci mettiamo in cammino che sono le undici passate.
Fortunatamente la giornata è bella e c'è vento, non fa eccessivamente caldo e nonostante l'ora immonda si sale bene.
Il sentiero viene descritto come monotono ed in effetti passato il rifugio Porta il bosco finisce quasi subito per lasciare spazio al fianco nudo della montagna e alla cresta Cermenati che di sfasciume in sfasciume porta in vetta.
Il bello è che già dal parcheggio dei Piani Resinelli si intravede il tricolore che sventola in vetta, ma quando cerchi il sentiero con gli occhi non riesci ad individuare null'altro che dei prati interrotti da quelli che sembrano mucchi di pietre. Ecco quei mucchi di pietre sono il sentiero, ma fino a che non ci sei dentro non te ne rendi conto.
Incontriamo parecchie persone che scendono, ma in vetta inaspettatamente c'è qualcosa di molto simile ad un party, quasi ogni roccia piatta è occupata da una persona intenta a prendere la tintarella. C'è anche il venditore ufficiale di bibite della montagna, tradizione che a quanto pare si tramanda da 30 anni a questa parte. Questo pazzo va su e giù dalla Grignetta tutti i giorni con la sua gerla sulle spalle.
Il bivacco Ferrario sembra una astronave atterrata in equilibrio precario su di un cocuzzolo.
Ci impigriamo un po' al sole e poi attacchiamo la discesa. Senza bacchette e sullo sfasciume sono lenta, si aggiunga poi un principio di mal di schiena e la discesa diventa un po' un calvario. Birra e sprite ai piani resinelli comunque ci ripagano come sempre di tutte le fatiche.

1.7.05

Sarà anche tornato un clima accettabile, ma il mio neurone si è fuso giorni fa e c'è poco da fare. Ieri sera la mia coinquilina mi faceva del gossip spiegandomi il motivo per cui un consulente di un'altra area era stato "stampato" (*). Io avevo presente la persona, lo scooter su cui arrivava in ufficio, lo zaino da montagna che usava per tenere il portatile, addirittura di che colore aveva gli occhi (e non è che questo fosse uno splendore d'uomo degno di tante attenzioni), ma solo alla quinta volta che sbattevo la testa contro la ringhiera del balcone il neurone ha fatto il suo dovere suggerendomi il cognome del malcapitato.
Oggi a pranzo invece ho visto passare un tizio. Ecco io sono convinta di averci fatto una vacanza assieme, per la precisione l'interrail. 20 giorni in 5 a dividere le stanze degli ostelli e in pellegrinaggio nei negozi di dischi fra Amsterdam e Londra. Ho almeno una foto in cui siamo io e lui assieme, abbracciati come una coppia di buoni amici. Ok, lui si era aggregato in extremis alla compagnia poco prima della partenza, non era proprio uno storico, ma cazzo non ricordarsi come si chiama pare brutto. Anche perché non ho potuto chiamarlo per il classico "Carramba che sorpresa anche tu a Milano, ma dai sei un consulente informatico e lavori anche tu in VO". Ecco non ho una ringhiera a portata di mano contro cui sbattere la testa per attivare il neurone e non so se reggerò l'angoscia di aspettare fino a stasera per averne una a disposizione.
Antonello? Forse si chiama Antonello....
(*) dicesi stampato di consulente informativo in organico ad un cliente di telefonia mobile che da un giorno all'altro si trova il badge disabilitato e una cassetta con i suoi effetti personali vicino alle porte scorrevoli dell'ingresso.