27.2.06

Friday
Il problema è lo sgabello. Non riesco a stare seduta più di 30 secondi con la schiena dritta, i miei muscoli dorsali si devono essere liquefatti era fa, tipo da quando ho smesso di far finta di arrampicare e di conseguenza di andare in palestra a fare esercizi che li rinforzassero. Il risultato è che in assenza di uno schienale le spalle si incurvano ed io mi accartaccio su me stessa. Se questo può andare bene, al di là dell'estetica, in un miliardo di situazioni, proprio non può funzionare quando sto suonando. Tipo che a metà canzone scontravo il braccio destro con il sinistro e perdevo il tempo. Che nervoso. Sul finire, tolta un po' di ruggine e fatto un po' di training, due canzoni di fila senza intoppi le abbiamo fatte. Il verdetto è che i crash mi fan cagare e preferisco il ride.
Il post sala prove è stato un ristorante latinoamericano. Avete presente la sensazione di essere minoranza etnica? Ma non come quando prendi un aereo e vai in Senegal, dove la maggioranza è a casa sua ed è mediamente ben disposta verso di te. Essere minoranza etnica all'interno di un locale popolato da quella che fuori dalla porta è a sua volta una minoranza etnica è esattamente il tipo di situazione da non ripetere.

24.2.06

Non che non ci sia nulla da dire, ma manca il tempo e fra avventimenti vari e casini sul lavoro mi sento prosciugata di caratteri ascii. Sarà che ho riletto una mail di lavoro inviata poco fa e mi sono vergognata del mio orribile gergo nonché della mia disgrafia, è venuta fuori una roba che sembra un codice fiscale di 2000 caratteri. Buon finesettimana.

23.2.06

La prima persona di Lott@ Comunist@ che io ricordi è un uomo che a me, bimba di 8 anni, sembrava altissimo. Passava a casa nostra una volta ogni qualche mese e d'inverno portava un cappotto nero svolazzante. Passava a portare il giornale a mio padre che ogni volta gliene prendeva una copia, anche se sospetto che raramente lo leggesse.
Poi ci sono stati gli studenti nel consiglio d'istituto al liceo, che una volta in assemblea hanno proiettato La classe operaia va in paradiso. E qui ci sarebbe da aprire una parentesi sull'argomento, tipo che nel commento al finale del film è parso chiaro a tutti, anche a chi la parola politica sembrava bislacca, che la loro interpretazione era abbastanza implausibile.
Infine all'Università, nei paraggi delle aule occupate o anche alla fermata dell'autobus o davanti alla porta del dipartimento, i giovani in lotta cercavano di arpionarti con un giornale e di strapparti il numero di telefono per invitarti a qualcuna delle loro riunioni.
Davanti ai cancelli dell'ufficio però era la prima volta che li incontravo e non fosse stato per le copie dei giornali che tenevano in mano in bella evidenza, avrei potuto scambiarli per 4 call centeristi che si prendevano una pausa sigaretta prima dell'inizio del turno.
La mattina, soprattutto di questi giorni, sono particolarmente assonnata e il mio neurone si avvia più o meno in corrispondenza dell'avvio del mio pc, nonostante questo un attimo di panico mi ha percorso la spina dorsale quando ho realizzato che essendo sola in mezzo alla strada non avrei potuto mimetizzarmi nella folla.
Il Giovane con la Giacchetta di Velluto ha provato a fermarmi con una frase che ho percepito come "Lo vuoi un invito per i comunisti?", ma avendo una lunga pratica di schivaggio scocciatori non mi sono fermata ad indagare sul significato delle parole. Mi sono allontanata farfugliando un no grazie. Il tipo non ha insistito, ma mi sono sentita gli occhi piantati nelle scapole ed ho percepito uno sguardo di commiserazione.
Così trascinandomi via avvolta nella mia sciarpona a righe, con gli occhi ancora assonnati, la borsa a tracolla , diretta alla volta dell'ufficio non ho potuto fare a meno di domandarmi se la sfigata ero io che stavo per andare a rinchiudermi in un ufficio per 8 ore a fare cose di cui non potrebbe fregarmi di meno o lui che era lì a vendere giornali.
Alcune cose si smuovono, altre rimangono silenziose. Domani comunque sarà un giorno importante. Uno dei motivi è che a distanza di circa 12 anni prenderò nuovamente in mano un paio di bacchette e andrò a suonare.

22.2.06

Piccolo spazio pubblicità
Che fate a Pasqua? Vorreste vedere un posto nuovo? Vi piacerebbe avventurarvi per una volta nella vita in Africa? Ci siete già stati e vorreste ritornarci? Che ne dite di un viaggio di turismo responsabile?
Ok sembra uno spot del mulino bianco mal riuscito, con l'aggravante che io non sono un copy e non avrei potuto esserlo. Comunque tornando seri.
Un altro mondo Onlus organizza un viaggio di turismo responsabile in Senegal. Cosa vuol dire turismo responsabile? Vuol dire che si cercherà di vivere il Senegal e di conoscere la sua gente. Vuol dire non ci si rinchiuderà in un villaggio turistico dove i camerieri sono neri, ma dietro alla cassa trovi un bianco, ma si alloggerà esclusivamente in strutture senegalesi. Si andrà nei villaggi a conoscere la gente, si andranno a visitare alcuni dei progetti che Un altro mondo segue in Senegal.
I dettagli del viaggio li trovate qui. I soldini che l'associazione riceverà saranno impiegati per sostenere i progetti.
Meditate gente, meditate.
Di tutti i progetti che in qualche modo mi vedono coinvolta o potrebbero vedermi coinvolta sembra matematico che a realizzarsi siano quelli più strampalati. Il che vorrà ben dir qualcosa, cosa però non voglio saperlo.

21.2.06

Sembra una costante di questi giorni aspettare telefonate che non arrivano. Tipo che "al più tardi lunedì ti faccio sapere", "scusa sono in macchina ti richiamo fra un pochino" e poi silenzio. E io che mi porto il cellulare perfino al gabinetto nel caso in cui. Prendo atto e mi sottometto al mio destino, per il momento. Non è da escludere che in seguito possa decidere di scagliare il motorola nella tazza del cesso onde avere una ragione tangibile dell'assenza di comunicazioni e una scusa per ritornare all'amato Nokia.
Al di là delle telefonate che non arrivano e del sonno in arretrato, comunque ho trovato il capro espiatorio, il signor Malaussene, dei miei sbalzi umorali. Nossignori non è la SPM, a meno che la mia SPM non duri per tutto il mese, giorni del ciclo compresi, il che non è del tutto improbabile a ben pensarci.
Ho capito a chi dare la colpa, quindi sorrido. Signori guardiani se la mattina entrando in ufficio non mi prendo la briga di bofonchiare bungiorno, se non tengo aperte le porte dell'ascensore anzi sorrido sadicamente all'aria di sconcerto di colui che se le vede chiudere sul naso, se entrando all'ufficio postale accelero il passo per superare la vecchina di turno al distributore di biglietti, se nel mezzo del pomeriggio il mio stomaco si contrae e l'aria esce dai polmoni e non ne vuol sapere di rientrarci o se la sera sprofondo negli abissi dell'autocompiangimento, ebbene sappiate è colpa del Magnesio.
Il Magnesio, bastardo, che invece che circolare nelle debite quantità nel mio organismo, resta negli alimenti, si perde nella cottura e via discorrendo. Quindi adesso esco a vado a cercarlo, in una confezione da 100 pratiche capsule.
Conto nella cessazione degli sbalzi d'umore, sulla bastardaggine invece non garantisco.
Chi ben comincia è a metà dell'opera dice il proverbio. Ho esordito nella settimana con una visita al dentista. L'assistente mi ha rimproverato perché ho lasciato passare 8 mesi dalla pulizia precedente e la mia bocca non era contenta. Lo era ancor meno a dire il vero dopo la pulizia, ora infatti le mie gengive reclamano vendetta agli dei dell'Olimpo per il trattamento subito e mi consentono solo di ingerire minestrine fredde per placare i dolori. Il dentista invece mi ha trovato una carie, ma non era arrabbiato, mi ha solo sgridato perché gli ho detto che di questi tempi non uso la moto. Mi ha detto che non si fa così, i veri motociclisti anche con la neve. Mi domando se lui ha comprato le catene per la vespa o cosa.
A seguire, dopo un pasto rapido, riunione dell'associazione per valutare lo stato dei progetti in Africa e dintorni. Rincasata a mezzanotte e mezza stamattina le mie condizioni psicofisiche non sono delle migliori ed è solo martedì. Necessito di caffé in endovena, non sono sicura che l'idea di andare a donare il sangue in settimana sia del tutto sensata.

20.2.06

Il finesettimana è consistito di una pizza con altri condomini della residenza, di un sabato mattina pigro, di un sabato pomeriggio convulso in cui rendendomi conto del casino imperante ho assunto le fattezze di un diavolo della tasmania e armata di aspirapolvere ho ribaltato casa facendo scappare il Fidanzato alla slunga alla ricerca di quiete, di una festa dell'associazione per cui mi è toccato friggere frittelle che non sono venute tonde (non ho il gioco di polso), del pranzetto domenicale a base di farinata da me prodotta, della visione di qualche puntata di un telefilm nel pomeriggio e di una crisi mistica serale, che ha finito per rovinare l'atmosfera di relax. And now una settimana di fuoco alle porte fra lavoro, telefonate da fare, telefonate che si spera di ricevere, impegni routinari ed altri strordinari, il dentista e l'incontro con la burocrazia in comune e il miraggio di un finesettimana sulla neve a ciaspolare... se ci arrivo intera.

17.2.06

Uff sono in attesa dell'elettricista che dovrebbe svelarmi il motivo per cui non vedo bene la tv, visto che pare che al terzo piano la si veda benissimo. Forse venerdì 17 non è il giorno migliore per dare un appuntamento per la risoluzione di questioni tecniche... ma sono fiduciosa... Se però arrivasse... sarei più contenta!

Update delle 12.43: finalmente posso vedere la tv. Mentre facevano le prove antenna, cavo, presa, sintonia etc etc ho avuto modo di visionare una panoramica dei programmi mattutini da Giurato all'anteprima della Fattoria e posso solo dire: RABBRIVIDIAMO. Quasi quasi stacco tutto e reimballo la tv.

16.2.06

Strani giorni
Passo dall'euforia al panico dalla noia alla rabbia dalla gioia alla depressione senza soluzione di continuità. Alla faccia dell'otto volante. Come un mantra devo ripetere "DON'T PANIC" e a seguire "RIFLETTI".

15.2.06

Ho temporaneamente finito le parole, sono troppo impegnata a reggermi lo stomaco con le mani per riuscire a pestare qualcosa sui tasti. Appena mi passa questo attacco d'ansia e di panico torno. E spero che non sia fra troppo tempo, che francamente vorrei ritornare a respirare liberamente in tempi ragionevoli. Confido che questa sera l'ingestione coatta di tisana all'arancio e pavesini mi doni un sonno tranquillo e ristoratore.

14.2.06

Tradita dal sushi.
Oggi a pranzo mix sushi sashimi bento, presa da una crisi mistica ho pucciato anche il kiwi nella salsa di soia con il wasabi disciolto dentro, ci mancava solo che alla fine bevessi la miscela assassina direttamente dalla ciotola. Ora continua a tornarmi su tutto ed è come se qualcuno mi stesse girando un cacciavite nel retro del cranio, per la precisione, assimilando il cranio ad una sfera, nel quarto di cranio posteriore in basso a sinistra. Sarà grave?
Music
Io ci provo a tenermi aggiornata e a colmare la voragine musicale dal grunge ai giorni nostri, solo che sono vecchia dentro, così nulla mi convince, nulla mi colpisce, nulla rimane impresso nelle mie sinapsi costringendomi a canterellare sotto la doccia. Ascolti recenti in questa direzione sono stati i Broken Social Scene, ma hanno un retro midi che non capisco se sia una scelta stilistica o un difetto della bassa qualità audio. Gli Artic Monkeys che sono insulsi quanto giovani. I Kaiser Chiefs che lì per lì non mi dispiacevano, ma adesso che srivo non riesco a ricordarmi nemmeno una canzone. I Kasabian , ascoltati in fretta e male che meriterebbero una seconda chance. Tiga, che chissà come mai era nominato su di un numero di Vogue e assomiglierà anche a Brian Ferry, ma di lì all'essere interessante ce ne corre. Continuo invece ad amare Mark Lanegan, anche se l'album con Isobel Campbell è un po' moscetto.
E ieri sera, di nero vestita, con i collant setosi e le scarpe blu elettrico da ballerina di flamenco, me ne sono andata a festeggiare al ristorante indiano.

13.2.06

Futilia
Ho installato skype, per ora l'ho solo testato per chiamare il mio vicino di scrivania e visto che in famiglia abbiamo tutti fastweb e ci telefoniamo gratis, non so bene cosa me ne farò... comunque è una figata.
Ho un groppo che preme sul plesso solare e mi spinge giù verso terra. C'è il sole e in casa ci sono più ordine e calore da quando abbiamo messo le tende alla finestra in camera e le mensole in dispensa. Domani arriveranno i mobili per il salotto. Poi rimarranno solo i lampadari da sistemare. Eppure c'è una lieve ansia che mi stringe lo stomaco è l'ansia per le cose che non posso modificare.

11.2.06

Classe V C
C'è chi non viene perché ha pensato di farsi venire una colica renale un paio di giorni prima e chi non viene perché nonostante gli anni siano passati non sente troppo la nostalgia.
C'è chi ha provato a spengere un incendio con una coperta e si dice disponibile a fare qualche escursione sui monti dietro Pegli
C'è chi mangiava il panino allo stracchino nascondendosi sotto al banco e poi ha posseduto 3 monster e poi ha comprato casa ed è passato allo scooter.
C'è chi aspetta la prima pagella della primogenita e che pensa al giorno del matrimonio come un giorno lontano.
C'è chi si sposa a maggio ed abita in mezzo alla campagna, chi si è sposato il maggio scorso e forse lascerà il mare trasferendosi in quel di Corsico vicino a casa mia.
C'è chi ha studiato lingue, ma fa un altro lavoro.
C'è chi ha studiato legge e lavora in uno studio notarile, senza aspirare a diventare notaio.
C'è chi fa l'architetto e l'insegnante e chi dopo aver lavorato nelle nebbie e poi al sud è ritornato in patria e pensa di aprire una gelateria che fare l'ingegnere non gli piace poi così tanto.
C'è chi vende case e chi le sta cercando da comprare.
C'è chi vedo spesso e chi non vedevo da anni nonostante avessimo diviso il banco per un anno intero.
C'è a chi si sono rotte le scarpe e dall'avere degli stivali neri col tacco altissimo si è trovato a camminare con le scarpe di Sbirulino.
E' stato bello rivedersi tutti, quasi tutti almeno. E speriamo di riucire a replicare prima delle prossime olimpiadi invernali.

10.2.06

Hasta siempre Sancho Pancho Villa!
Il mio Sancetto se n'è andato. Sono arrivata in tempo per salutarlo e tenergli la zampa per qualche ora. Ha prestato onorato servizio come gatto domestico per 14 anni e 6 mesi.
Ieri sera, quando ormai non c'era più, ho visto una coda grigia e nera passare furtiva per il corridoio
"a fleeting glimpse out of the corner of my eyes. I turned to look but it was gone."
Io so che era lui che si faceva l'ultimo giro per casa o forse il vecchio Rufus che veniva a prenderlo per portarlo via. Per gli essri umani non so cosa c'è dopo, ma i gatti sono certa che c'è un bel prato dove se la spassano a dar la caccia alle farfalle ed ogni tanto magari danno un occhiata indietro per vedere come ce la caviamo noi umani senza di loro. E' inutile nasconderlo, sono loro che si prendono cura di noi, mica il contrario.

9.2.06

Non ci sto dentro. E con tutte le motivazioni che ci sono mi fa comunque imbestialire un telefono staccato, soprattutto visto che chiamare sul telefono fisso scatena una serie di reazioni a catena poco piacevoli.

8.2.06

Ogni anno in questo periodo è un fiorire di pubblicità dei master Bocconi in Management Aziendale, per gli amici MBA. Ogni anno finisco col clikkare un qualche link che mi porta alla descrizione delle varie opzioni possibili, ad esempio questo. Tutte le volte, dopo aver letto, finisco col picchiettarmi la tempia con l'indice dicendo Sono Pazzi Questi!
27 mesi (due anni e 3 mesi covertito in cifre più leggibili) di impegno costante alla modica cifra di 28.000 euro. E' il prezzo da pagare se vuoi fare carriera. Altrimenti arrancherai sempre nel mondo dei poveri sfigati (lavorativamente parlando), strisciando per avere un aumento che adegui il tuo stipendio al costo della vita. Inutile dire che per i primi tre-cinque anni post master non si vedranno i benefici di tanto sbattimento. Perché se le cose vanno come devono andare, avrai un nuovo lavoro a cui dedicare metà delle ore della tua giornata e il cui stipendio si dissolverà nel tamponamento dei debiti fino a quel momento contratti. Se le cose invece non vanno come dovrebbero, avrai sempre lo stesso lavoro, lo stesso stipendio e gli stessi debiti per cui ti toccherà andare a scaricare le cassette al mercato della frutta durante la notte.
Non ci arrivo, forse è che gli investimenti a lungo termine non fanno per me o forse, la triste realtà è che io sarò sempre una sfigata in campo lavorativo perché non ho la mentalità adatta.
Eppure per migliorarte la qualità della vita, trovo che la soluzione del vendere la focaccia al formaggio di Recco ai Caraibi resti sempre la più appetibile.
Ieri sera una macchina in fiamme lungo il naviglio. Doveva esser successo da poco, l'ambulanza era ferma dall'altro lato della strada, non c'era ombra di polizia e pompieri. Poco distante dall'auto in fiamme, ad un benzinaio, un ragazzo si sdraiava a terra mentre un'altro, un amico forse, restava in piedi lì accanto. Ho riflettuto un secondo, poi ho messo la freccia per segnalare che mi stavo spostando verso il centro della carreggiata e sono passata a fianco all'auto in fiamme, come fosse stato un innocuo barbecue. Un secondo dopo incrociavo il camion dei pompieri che avanzava a sirene spiegateverso il luogo del misfatto. Al mio ritorno l'incendio era domato, l'ambulanza era sparita, la carcassa giaceva fumante, qualche pompiere controllava la situazione.

7.2.06

Stamattina devo essere scesa dal letto col piede sbagliato, ma siccome più che scendere sono rotolata giù in stato di sonnambulismo, non riesco a ricordare qual'è la parte anatomica che per prima ha toccato il parquet. Non sono nemmeno sicura fosse un piede, visto che poco dopo ho raggiunto il tappetino del bagno puntellandomi sui gomiti. Non so perché ho tutto questo sonno, secondo me è colpa della TV. Ebbene sì, ieri sera aspettando che il Fidanzato tornasse dal lavoro, mi sono decisa a spacchettare la tv che da Natale giace inutilizzata nel disimpegno. L'ho collegata, ho avuto scarso successo nel sintonizzarla (cosa non imputabile ad un mio scarso impegno ma a quello che probabilmente è un problema di antenna) e poi ho lasciato che le vibrazioni catodiche mi ammorbassero mentre cuocevo la frittata di carciofi prima e mentre aspettavo il Fidanzato svaccata sul divano poi. Nonostante guardassi mutanti azzurrini con scheletri di adamantio il Sonno si è impossessato di me. Neanche le grasse risate strappatemi da una gag di quello che ho ribattezzato SiEsaI Testaccio sono valse a risvegliarmi.
Per la cronaca, la squadra di siesai Testaccio sta tentando di sventare uno stupro con probabile conseguente assassinio. Lavorano con mezzi d'avanguardia all'esame dell'hard disk del basista dello stupratore e trovano una mail con la foto della prossima vittima. Aprono la foto che non è a fuoco, l'esperto serissimo dice "Questa foto è stata modificata con il programma Paint, la dobbiamo rielaborare".
Paint? Paint? Menzionare Photoshop era troppo ardito? Per tralasciare il fatto che da una risoluzione 5 pixel passano ad una 5 MegaPixel con un click e riescono a leggere l'etichetta di un vestito nella vetrina di un negozio nella foto e a capire dove abita la vittima.
Ieri all'uscita dell ufficio ho reincontrato l'esagerato di cui al post sotto. Non avevo notato che il suo caschetto avesse sul retro delle lucine intermittenti. Fa la mia stessa strada e ci siamo trovati a gareggiare. Inutile dire che al primo gran premio della montagna sono stata distanziata e non ho più visto il mio antagonista. Oggi sono in macchina, la prossima volta mi saprò far valere.

6.2.06

And now, the long way back home.
Oggi son venuta in ufficio in bicicletta. Due gran premi della montagna fra la mia adorata casetta e la scrivania in ufficio, più neve non ancora sciolta e gente al volante nervosa per l'inizio della settimana. Mentre legavo la bici questa mattina un'altro ciclista mi si è avvicinato: caschetto in testa, bande catrinfrangenti sui pantaloni e la giacca dell'omino dell'anas. Fra me e me ho pensato "esagerato", però ora che le tenebre sono calate ed io sono vestita di nero e mi mimetizzo sul fondo, comincio a credere che avesse ragione lui.
Domenica.
Alle 10 ero alla fermata del bus. Cielo grigio, vento freddo, rimasugli di neve che scricchiolavano sotto le scarpe, negozi chiusi, nessuna macchina, nemmeno una paperella nel naviglio. Che l'umanità si fosse estinta nella notte? No era solo una normale domenica di blocco del traffico, di lì a poco i maratoneti folli passavano correndo davanti al parco ex area pozzi, qualcuno mi raggiungeva alla fermata e il bus si presentava all'appuntamento in orario.
La riunione semestrale ha occupato uno scampolo di mattina e il pomeriggio per intero. L'involtino primavera del ristorante cinese in cui abbiamo pranzato alle 22 si ripresentava alla bocca dello stomaco anelando ad essere espulso per vie non consone.
L'unica certezza è che il mio ruolo nella recita di carnevale per i bambini è quello del gobbo, nel senso che reggerò in mano i cartelli con i suggerimenti. Fatemi ridicolizzare ballando, sfilando con i burka, suonando la batteria, va bene tutto, una volta ho anche cantato al karaoke, ma per favore non fatemi recitare nella recita di Pinocchio.La fiaba di Pinocchio non mi è mai piaciuta, dopo aver visto il film di Benigni poi ho sviluppato una certa avversione per il burattino. Ecco al più potrei immedesimarmi in una scena stile Armata delle tenebre in cui sega elettrica alla mano stacco la testa all'orrido burattino. Penso che però il comitato artistico non mi passerebbe la variante.
La sera ci siamo addormentati dopo 10 minuti di Mash. Sarà anche stato un dvd originale, ma l'audio pareva preso con un cellulare al cinema. Per fortuna questa settimana ci sarà la nuova puntata di Lost dopo i February sweeps e speriamo che sia una puntata degna.
Sabato.
L'arrivo era previsto per le 11, l'inizio dei lavori per le 11.30. Alle 11.40 timbravo il biglietto all'ingresso della metro per arrivare alla fiera nuova di Rho Pero. Nelle indicazioni era scritto che una volta scesi dalla metro saremmo passati sotto la vela di Fuskas, dopo 5 minuti che camminavamo lungo un interminabile passerella fra i padiglioni ho domandato ad A. "ma secondo te la vela qual'è?". Abbiamo alzato gli occhi ed abbiamo capito che la copertura in vetro con la forma pseudo aerodinamica sopra le nostre teste era probabilmente il "capolavoro dell'architettura moderna" come l'aveva definita la segretaria che evidentemente non era mai stata al Guggenheim Bilbao.
Alle 12.00 finalmente eravamo al centro congressi e ci compiacevamo di non esserci perse nulla, visto che riuscivamo a strappare un ultimo succo di frutta e una briochina dal buffet che i camerieri stavano sbaraccando.
Alle 12.30 iniziava la convention. Il business manager junior cabarettista a tempo perso, presentava i vari personaggi dell'intellighenzia aziendale. Per quanto fossero idiote le sue battute c'è da dire che ha avuto un certo coraggio nel prendere in giro i grandi capi, non è escluso che adesso gli tocchi fare il cabarettista a tempo pieno.
Il pranzo era a buffet e non c'erano tavoli a cui sedersi. Il cibo non era malvagio, ma per farsi largo fino ai vassoi bisognava avere una certa pratica di happy hour milanesi e piazzare i gomiti fra le costole del vicino per aprirsi un varco. Inoltre la cameriera era una donna, il che pregiudicava la tattica occhione da cerbiatto o da triglia che in generale spinge i camerieri a servire prima le fanciulle.
Dopo il pranzo era previsto il cabarettista dello zelig, ma avendone avuto abbastanza del presentatore e non volendoci fumare il sabato pomeriggio per intero, abbiamo preso la porta e ce ne siamo andate, eravamo in buona compagnia.
Una volta a casa, smessi gli abiti da pranzo aziendale missione catorama col Fidanzato e poi, vista l'ora tarda, pizzeria.
La prima pizzeria era stracolma e stra prenotatata, nella seconda c'era una percentuale di persone basse e chiassose abbastanza fastidiosa. A tratti ho avuto l'istinto di alzarmi e scaraventare il boccale di birra stile bomba a mano al centro della tavolata alle nostre spalle, per vedere se l'inquinamento acustico cessava. L'unica cosa che mi ha trattenuto erano le facce smunte dei genitori che probabilmente erano usciti assieme in una sorta di terapia di gruppo.
Dopo cena abbiamo tentato di vedere il Grande Sonno, purtroppo le vicende in cui era coinvolto Humphrey Bogart- Marlowe erano troppo complesse e Morfeo ci ha accolto fra le sue braccia a metà film.

3.2.06

Things I hate
Per dire, uno si fa intrappolare per senso del dovere o dai sensi di colpa e si ritrova ad accettare incarichi che non ha voglia di svolgere. E quindi eccomi qui che invece di scappare verso gli ultimi scampoli di saldi alla ricerca di qualcosa da mettere per il pranzo aziendale di domani, formulo domande vagamente sensate da porre ad una persona che non mi conosce e che appena rientrata a casa invece di buttare le scarpe in un angolo, svaccarsi sul divano e chiudere il mondo fuori si sentirà ricordare qualcosa di poco piacevole che riguarda la sua vita lavorativa. Potevo chiamarla prima o in un altro momento o forse sarebbe solo stato meglio declinare e lasciar fare le cose a qualcuno con maggior tatto.
Ho mal di schiena, un ingrippamento, non saprei definirlo altrimenti, del lato destro del mio corpo che parte da sotto l'orecchio scende lungo il collo, ha il suo climax sulla fascia renale e si conclude in un principio di crampo sulla pianta del piede. Ieri sera ho provato a fare un piegamento, di solito con le gambe tese riesco a toccare il pavimento con le mani, ieri restavo accartocciata con le mani penzolanti ad altezza stinchi. Una disfatta totale. L'aulin preso dopo cena mi ha aiutato, la cattiva postura che assumo davanti al pc invece ci mette sempre lo zampino. Inizio seduta con la schiena in posizione eretta, poi i casini sul lavoro, la pigrizia, le cattive abitudini mi fanno scivolare col mento verso la barra spaziatrice e con il sedere verso l'estremità della sedia e i miei maledetti 65,2 kg si scaricano tutti sulle ultime vertebre della colonna. Insomma tutto parte dalla coda. Agogno il momento in cui tutto tornerà a posto con un sonoro scricchiolio delle mie ossa, sogno che un osteopata con una ditata ben assestata fra le costole mi sblocchi ( a dire il vero non so cosa faccia un osteopata nella vita, ma ho idea che con le ossicina ci sappia fare).
L' oroscopo di Brezsny per il Leone questa settimana non parla di salute e osteopati, ma di qualcosa molto simile al feng shui. Chissà magari se sposto il giacinto verso nord, mi si sblocca la coda.

2.2.06

Dubbi esistenziali e altre cazz@te
Ok parliamone, quali sono i tempi di assimilazione del gorgonzola? Possibile che la polenta taragna con zola cucinata venerdì sera, sull'onda del paesaggio da baita montana che vedevo fuori dalla finestra, stia facendo vedere adesso i suoi effetti? Dopo la diminuzione di 2 Kg in due settimane, il ristagno, non scendo più di peso, nonostante bresaolina, insalatine e piatti tristi. Anche le mie fette biscottate col miele non dovrebbero essere più caloriche di tanto, ma tant'è la bilancia implacabile mi dice che il peso è sempre lo stesso della scorsa settimana. Dicono che bisogna variare l'alimentazione altrimenti il metabolismo si siede, forse dovrei sostituire gli spinaci con le biete e il radicchio con la lattuga ?
Ieri sera al corso di inglese abbiamo visto spezzoni di un vecchio (?) film con Adam Sandler e Drew Barrymore, "The wedding singer". Si capiva abbastanza bene anche senza sottotitoli e se quella era la vera voce di Adam Sandler, cavolo, il ragazzo non canta per niente male. Fantastica la scena in cui canta la canzone da lui composta, sarà stato lo stato cerebrale pietoso post giornata lavorativa, ma avevo i lacrimoni agli occhi dal troppo ridere.
Da lacrime agli occhi, ma per la tristezza, è la situazione del condominio. L'impresa costruttrice sta scappando con problemi ancora aperti e fra un po' sarà tutto sulle nostre spalle. Vorrei sapere quanti condomini siamo, perché l'ammontare delle spese condominiali per tutto il complesso ha una cifra veramente da capogiro.

1.2.06

Facciamo tre scatti e poi scegli quello che preferisci ok?
Le ultime parole famose, stamattina sono andata a fare le fototessera per il rinnovo della carta di identità, dopo 15 minuti eravamo ancora lì perché non c'era verso che io riuscissi a tenere gli occhi aperti quando scattava il flash. Alla fine mi sono accontentata di una espressione semi ebete alla modica cifra di 6,2 neuri. Uff!!!

31.1.06

Sono sul punto di esplodere. Sono tutti avvertiti. Il primo che mi dice "ma tu che lavori nel settore se attivo la promozione Ca§§i&Ma§§i..." lo fucilo seduta stante, anzi prima lo trascino in casa mia, così poi posso dire che era legittima difesa. Perché insomma, se da un lato mi ripetono ossessivamente "modifiche urgenti" e dall'altro mi dicono che no, bisogna aspettare che le cose siano stabili e io sto lì e prendo mrda da tutti i lati, poi è normale che io abbia tendenze omicide, nevvero?
Ieri sera ho finito di vedere la prima serie di Desperate Houseviwes, lascia alcune cose in sospeso, ma è sicuramente un finale più esauriente di quello della prima serie di Lost. Peccato che lasci intuire la brutta fine di Mike, che diciamolo, era proprio un bel figliolo.
Per la cronaca, il Fidanzato era già stato colto da insofferenza diverse puntate fa e ieri sera sono sicura abbia stappato una bottiglia di spumante per festeggiare la fine del supplizio, mentre io ignara mi lavavo i denti.

30.1.06

From the office
Io quando sento dire "i miei pari grado" oppure "il mio perimetro" (inteso nel senso delle persone che fanno riferimento a me, non in quello di girovita) vengo presa dall'orticaria fulminante e mi esce pure il fumo nero dalle narici. Così tanto per chiarire.
Inoltre, se configuro 19 prodotti e mi dimentico il 20esimo, secondo voi, da dove iniziano a fare i test? Ecco appunto! E dire che questa mattina me n'ero accorta, ma non ho fatto in tempo a rimediare.
Da oggi sono ufficialmente una corsichese. Son soddisfazioni.
Uno di questi giorni vado a rifare la carta di identità, sempre che prima io riesca a trovare un posto dove fanno le fototessera.

29.1.06

Saturday
Ieri ci siamo avventurati fino in centro a Corsico, mi sono messa gli scarponcini da montagna ed è stata una saggia decisione, visto che abbiamo dovuto fare gincane in mezzo a cumuli di neve in diversi stati di aggregazione, dal ghiaccio fino alla poltiglia. Ho comprato la crema antirughe, my god, mi sento vecchia. Poi abbiamo preso anche una teiera e qui ho pensato che il mio conto di punti rock ha toccato una cuspide negativa impensabile.
La sera abbiamo visto Viva Zapatero! il che ha suscitato pensieri tristi sul destino del nostro paese. Vivendo senza tv (ancora impacchettata e stivata in un angolo del disimpegno) non mi rendo bene conto di cosa succede, di quanto il nano pelato impazzi e imperversi e quando provo a leggere un giornale la politica italiana mi schifa così tanto che la salto a pié pari. Il problema è che nascondendo la testa e guardando da un'altra parte, quello che succede è anche colpa mia. Ma le alternative sono così ridicole che l'unica via possibile mi sembra espatriare. Non che all'estero le cose vadano meglio, ma almeno avrei la ventata di novità dell'abituarmi alle miserie della politica di un altro paese. Le nostre miserie le conosciamo fin troppo bene.

27.1.06

Dalla mia finestra, questa mattina. E la situazione non sembra intenzionata a migliorare. Ho mollato la macchina storta nella via sotto casa confidando che fra poco ci sarà così tanta neve che non passerà più nessuno. Uscirò al disgelo, quando fioriranno le prime margherite.
Il signor P@nd@ e un altro condomino mi hanno aiutato a spalarmi la via fuori dal parcheggio. Sulla via per l'ufficio ho notato che le alfa hanno dei seri problemi con le strade in salita impiastricciate di neve. Sia sul ponte di Corsico che su quello della Lorenteggio c'erano due alfa messe di traverso con le gomme che slittavano. Io con la fida Micra senza catene, gli abbiamo allegramente sgommato intorno e ci siamo allontanate con aria di superiorità. Davanti all'ufficio c'erano parecchi posteggi liberi, peccato che fossero invasi da almeno 30 cm di neve. Alla fine girando ho beccato una macchina che si allontanava e ho parcheggiato al suo posto, ma sono in prossimità dell'incrocio di due strade. So già come andranno le cose, passerà lo spazzaneve e farà un cumolo di neve alto 2 m sopra il mio cofano.
Continua a nevicare, ma l'umore è decisamente migliore. Anche perché se per ogni fiocco in più sceso mi fossi dovuta deprimere un pochino di più, alla fine avrei dovuto laciarmi morire di freddo, sul terrazzo, in mutande, fra la rosa e l'albero di natale. A proposito di terrazzo, non sono sicura che i miei geranei passeranno l'inverno così coperti di neve come sono. Ho più fiducia nei tulipani che sono ancora immersi e coperti dalla terra.

26.1.06

Nevica, ma sono triste. Come se il freddo mi fosse entrato dentro assieme ai fiocchi che ho respirato nelle laboriose operazioni di discesa dalla macchina con due zainetti e una borsa.
E' strano, la neve abitualmente mi fa felice come una bambina, ma questa mattina mi sono svegliata più adulta del solito, pensando ai disagi del traffico e al freddo ai piedi.
Ogni fiocco un po' piu' triste, a pensare che ormai non è più tempo per tante cose, nemmeno per osservare estasiata la danza dei cristalli.
D.G. mi diceva che sono una donna e a me questa cosa sembrava strana, non mi sembrava di essere cresciuta, mi sentivo una ragazza. La ragazza che mi guarda con la maglia dei Pearl Jam e i calzoncini di jeans, dalla foto che Y. tiene sul cassettone in memoria dei vecchi tempi.
E non è questione che adesso peso 10 Kg in più di allora o che sono passati 12 anni e ho iniziato a combattere i capelli bianchi, perché fino a ieri mi stupivo del fatto che la gente mi chiamasse signora. E' che un giorno ti alzi e scopri che le porte che pensavi di aver accostato sono chiuse ed hai perso la chiave, potresti prenderle a spallate fino a buttarle giù e magari ci riusciresti anche, ma sei sicura che ne varrebbe la pena? Ma la cosa più triste è che per i fiocchi di neve non c'è nulla da fare, quelli li hai persi per sempre.

25.1.06

Mi guardo allo specchio negli occhi di una persona che non vedo da un anno. E' strano constatare come tutti quei piccoli cambiamenti avvenuti gradualmente negli ultimi 12 mesi fanno di me una persona completamente diversa.
Allora per un po' mi perdo nel gioco dell' Un Anno Fa, senza consultare gli archivi, perché ricordo fin troppo bene le sensazioni e gli stati d'animo di quel periodo. Guardo allora e guardo adesso, non rinnego nulla, non rimpiango nulla. Sto meglio adesso, molto meglio, ma anche allora non stavo male. Era diverso. Tutto qui.
Alla fine i 12 chicchi d'uva, di cui uno perso sul marciapiede, ai rintocchi del campanile a Madrid hanno fatto il loro dovere.

24.1.06

C@st°r@m@ Cust°mer C@re
G - Buonasera avrei bisogno di fare incorniciare questo telo, volevo solo l'intelaiatura esterna e non il fondo
CC, con l'aria seccata di chi ha a che fare con una rompicoglioni - Ah no non li facciamo, il telo è pesante non si riesce a tendere, poi vengono tutti storti, per non avere problemi coi clienti non li facciamo.
G, sempre gentile - Ah, ok. Allora passiamo a qualcosa di più facile vorrei incorniciare questo poster.
CC, sempre più seccato - Prima che incominciamo il preventivo le dico subito che la consegna va oltre metà aprile.
G, stupita - Ammazza, va beh fa lo stesso.
CC, impaziente - la cornice me la deve dire lei!
G, decisa - La volevo senza bordo solo vetro, è possibile?
CC, con l'aria di chi ha a che fare con un imbecille - Ah no eh!! le cornici a giorno su misura non le facciamo! le facciamo solo complete!
G, un poco scoraggiata - Ok, allora magari mi fa il calcolo di quanto verrebbe... -si guarda intorno scrutando i listelli di cornice- sì direi questo qui nero - indica un listello sull'espositore a meno di 5 cm dal naso del commesso.
CC, allontanadosi repentinamente - Lo stacchi, sono fatti per essere staccati!
G, stacca il listello e lo sventola infastidita all'indirizzo del commesso - Ok vorrei QUESTO listello.
CC, torna indietro e con aria compiaciuta - No! Quello non si può usare! E' troppo sottile.
G, sempre più innervosita, ma sempre gentile - Senta, mi dica lei fra quali posso scegliere così facciamo prima.
Il commesso esce dalla postazione, si avvicina agli espositori ed indica un listello largo 4 cm tutto intarsiato, G ne aveva scelto uno sottile e liscio.
CC, con aria decisa - Questo va bene!
G, incredula - Ma francamente quello mi fa un po' schifo... qualcos'altro?
CC, arrabbiatissimo - Era per dire, le ho già detto che deve scegliere lei!
G indicando un altro listello - Quello? Può andare?
CC, con l'aria di chi fa una grande concessione - Siamo proprio al limite, ma volendo si puo' fare.
Torna alla postazione, fa il conto, poi con aria raggiante - Sono 44,97 euro!
G lottando contro l'impulso di infilare tutti listelli dell'espositore in ogni orifizio del commesso - guardi, visto e considerato che non è quello che volevo mi sembra un po' caro, ci penso
CC con l'aria compiaciuta di chi la sa lunga guarda G allontanarsi pensando che le rempicoglioni le riconosce a prima vista.

23.1.06

Dopodomani è il cut off, ossia inizia il periodo di disgrazia in cui tutti sono isterici e ti urlano dietro senza particolare motivo, figurarsi cosa ti fanno quando hanno anche ragione. Indi per cui, oggi che siamo ancora in periodo di quiete, penso che me la svignerò in anticipo. Tipo ora.
Sono ufficialmente iscritta ad una gara di ciaspole ed ho prenotato per un finesettimana bianco in cui ho intenzione di sfogare la mia carenza di frequentazione di piste da sci. Credo che dovrò iniziare a fare qualcosa di più impegnativo che due lezioni di danza alla settimana e lo stretching domenicale se non voglio rimanere morta svenuta nella neve il mese prossimo.
Casalinga disperata.
Domenica l'ho passata a rivoltare la casa e pulire, per la maggior parte del tempo. La casa adesso è una meraviglia, ma stimo che questa condizione di grazia sia destinata a esaurirsi nell'arco di due giorni.
Ho anche finito di dipingere il vaso in cui devo trapiantare la diffenbachia, ma la leggiadria del decoupage è lontana dal mio approccio bambinesco alla decorazione, in pratica adesso ho un vaso in tenuta mimetica bianca e verde. Mi consolo pensando che tutto sommato anche le foglie della diffenbachia hanno un che di militare nei loro disegni.
A pranzo ho sperimentato la farinata, le dosi suggeritemi da mio padre si sono rivelate corrette, ma vuoi per l'assenza di sale (cronica nelle pietanze da me cucinate), per il poco olio utilizzato (e qui si insinua la dieta che impedisce di svuotare una tanica d'olio nella teglia) o forse solo per la mancanza di una spruzzatina di pepe, il risultato era sufficiente, ma non esaltante.
A cena il Fidanzato mi ha trascinato al giapponese per distogliermi dalle mie fatiche e rendermi nuovamente una persona in graqdo di sostenere una conversazione che non includesse le frasi "passami la spugnetta! puoi mica rifare il letto intanto che passo l'aspirapolvere? dovremmo usare le pattine per sporcare meno il pavimento. OH CIELO abbiamo rovinato il parquet!"

21.1.06

Sabato milanese.
Stamattina puntata al mobilificio per ordinare i mobili del salotto. Fra 35 giorni avremo il mobile tv/stereo e un mobile non meglio identificato la cui funzione sarà quella di inglobare il casino che ora giace sparso e fluttuante per tutta la stanza.
Aperitivo in pasticceria, poi le faccende domestiche vengono archiviate e la visita a ikea e castorama viene rinviata a data da destinarsi.
Nel pomeriggio dopo una pregevole siesta, ci siamo diretti alla triennale per vedere, quasi fuori tempo massimo, la mostra di Keith Haring. Pensavo che a una settimana dalla chiusura ci sarebbe stato un casino indemoniato, invece, c'erano tante persone, ma si girava tranquilli. Non ho potuto esimermi dal comprare un poster. Dopo erano d'obbligo una puntata da Buscemi e il secondo aperitivo della giornata, consumato in zona teatro Litta. Fra i due eventi mi sono prodotta in una puntata di shopping da record, ho visto un negozio di borse, mi è caduto l'occhio su di una borsa, sono entrata e l'ho comprata in 3 minuti netti.

20.1.06

Sproloqui del venerdì mattina.
L'aspartame nel caffè gli da un gusto terribile, ma prendere un caffè della macchinetta senza zucchero è una esperienza extrasensoriale. Nel senso che cadi al suolo privo di sensi dopo il primo sorso.
Mi domando se la mia dieta fai da te non sia troppo drastica, soprattutto me lo sono chiesta ieri sera quando S. il nostro insegnante di danza, ci stava facendo ballare qualcosa di molto simile alla macarena dei paesi arabi e noi saltellavamo senza molto stile e con poca grazia, tentando di ammiccare saluti militari sornioni. Al secondo brano mi sentivo come mi avessero passato in lavatrice con la centrifuga a 1000 giri e non era solo per la frustrazione di essere sensuale come un cassonetto della rumenta.
Tutta questa fatica perchiudere la cerniera di pantaloni e gonne e poi magari al primo sgarro uno riprende peso. Sono perplessa. E affamata!

19.1.06

Don't panic
Sostanzialmente dopo essere stata svenduta, assieme a un'altra trentina di persone, ad un nuovo capo, il vecchio ci ha detto "non lasciatevi prendere dal panico". Come se avesse letto dietro ai nostri sguardi impassibili, il film del nostro pomeriggio passato a inviare curriculum a destra e a manca e l'accordo stipulato col giornalaio per farci tenere da parte una copia del corriere al venerdì.
Il nuovo capo è toscano, sembra una bella persona ed ha quella che mia madre definirebbe una faccia da pizzetta, senza peraltro essere figo come gli attori che durante la mia adolescenza di compratice di cioé meritavano tale appello dalla mia genitrice. Avendo io molto savoir faire nelle relazioni lavorative, dopo aver assistito a tutta la riunione dalla prima fila, ho pensato bene di fiondarmi via, realizzando solo dopo che buona parte dei miei colleghi erano andati in processione a stringere la mano al nuovo superiore. Per recuperare confido nella dieta e nello sguardo da bambi che mi premurerò di assumere nel colloquio a tre capo vecchio capo nuovo io.
Essendo io molto riconoscibile e rintracciabile da questo blog, sento che con questo post sto firmando la mia condanna a morte lavorativa. Ma tant'è...

18.1.06

Ogni tanto bisogna ricordarsi di volersi bene e fare un gesto affettuoso verso se stessi. Dopo ci si sente meglio.
Purtroppo ci sono altri gesti che dobbiamo fare per noi stessi, che non sono affatto affettuosi, neanche lontanamente amichevoli. Sono difficili, costano fatica e non è detto che il risultato sia garantito e che dopo ci si senta meglio. Nonostante questo sono necessari proprio perché ci si vuole bene.
Detto questo adesso mi alzo e vado a fare qualcosa che non rientra in nessuna delle due categorie e che non porterà giovamenti di nessun genere a me stessa e mi vedrà spettatore passivo.
Credo che andrò a fare shopping in Diagon Alley.
Qualcuno sa indicarmi un buon venditore di turbanti e sfere di cristallo? Ho avuto la soffiata, la mia divinazione è risultata corretta. Quando non sono abbracciata al radicchio Chioggia piangendo sulle calorie perdute, mi trovate in Brera a predire il futuro.

17.1.06

Facendo un conto spannometrico, ho già esaurito 5/6 delle calorie quotidiane a mia disposizione. Con il restante 1/6, ci scappa comunque una cenetta dignitosa(?) e salutista a base di bresaola ed insalata. Affogherò i miei dispiaceri nel sedano rapa. Domani vedrò di gestire meglio la faccenda, anche se, pensandoci, la riunione aziendale convocata d'urgenza avrà sicuramente un aspetto dietetico. Alla fine sarò talmente incavolata che mi sarà passato l'appetito. Per il momento provo con la dieta fai da te, in estrema ratio mi rivolgerò ad un dietologo. L'unica speranza di riuscita nell'impresa è l'allontanamento di tutti i manufatti dell'industria dolciaria da casa ( la futura suocera ha infilato a tradimento un barattolo di nutella nel pacco dono bisettimanale, argh!) e il riuscire ad avvistare dei segnali di miglioramento prima della prossima occasione mondana in zona happy hour. Se qualcuno mi cerca, credo che mi troverà accucciata in un angolo del salotto, dondolante avanti e indietro abbracciata ad un radicchio di Chioggia.

16.1.06

Molto male.
Prima ti dicono che sei caldamente invitato a partecipare al corso di inglese, poi convocano una riunione che si va a sovrapporre alla tua lezione.
Nel mentre il collega con cui lavori gomito a gomito e per il quale scrivi cosa deve sviluppare dal cliente, diverrà per qualche verso un tuo superiore, o meglio la persona a cui dovrai fare riferimento quando avrai qualche cazzo da smazzare con la tua ditta. Il che non prospetta rapporti equilibrati per il tuo futuro lavorativo.
La riunione urgente inoltre riguarda la mega ristrutturazione aziendale, di cui ti lamentavi giusto prima delle vacanze. Come tempo addietro hai vaticinato che il collega sarebbe diventato il tuo key consultant (perché referente non è abbastanza cool) ora vaticini che il tuo Business Manager non sarà più il tuo manager e che finirai sotto qualcuno che non ti ha mai visto ne conosciuto.
Se le tue doti di veggente dovessero ancora rivelarsi fondate, mediti di trasferirti in via dei fiori chiari in Brera con banchetto, turbante e tarocchi.
Varie ed eventuali
Il finesettimana è svanito prima che avessi il tempo di accorgermene, ugualmente al mio tentativo di seguire una alimentazione corretta ed ipocalorica.
Venerdì sera ho accompagnato il fidanzato in terra natia e al bar degli aperitivi mi sono trovata con un bicchiere di vino rosso in una mano e 15 crosto-bruschettini nell'altra. Inutile dire che prima che potessi ritrovare il controllo avevo già ingurgitato tutto. Non paga non più di un'ora dopo stavo tranquillamente mangiando una pizza.
Il sabato invece l'ho dedicato alla mamma e nonostante l'allergia sviluppata alle visiste sabatali ai mobilifici svedesi, l'ho accompagnata all'ikea in missione tavolo da cucina. Dal momento che spedizione e trasporto sarebbero costate più del tavolo e le 4 sedie, mi sono anche improvvisata facchino e carpentiere. Spero che le sedie non si sgretolino al primo utilizzo. Sul tavolo non ho responsabilità dirette.
La sera, immemore degli stravizi precedenti, altra pizza. Ho scoperto che al Lagaccio a Genova non fanno buoni solo i biscotti, ma anche le pizze. Sulla mia, la mc paganett, c'erano mozzarella, pomodoro stracchino e speck. Senza ritegno in seconda serata ho adertito all'irish coffee collettivo.
Domenica sono ritornata a riprendere il Fidanzato. Cosa ho mangiato? Torta al cioccolato farcita di cioccolato e glassata di cioccolato. La bilancia al rientro a Milano è fuggita urlando.
Oggi ho messo i pantaloni che mi strizzano la pancia per ricordarmi che devo espiare i miei peccati. Sono molto nervosa.

13.1.06

5 strange habits
Pensavo di essere uscita indenne da questo giro di catena di S.Antonio su blog, invece allerta mi ha rimpallato (e non perderò occasione per menargliela a sangue per questo). Me ne sono accorta ieri, ma anche se ogni tanto ci penso, non sono ancora riuscita a trovare 5 strane abitudini, abitudini ne ho parecchie, stranezze probabilmente anche, abitudini strane invece fatico a focalizzarle. Comunque sia ci provo.
1. Bevo l'acqua gasata solo se proviene una bottiglia di vetro, quella delle bottiglie di plastica ha un sapore che non mi piace.
2. Se quando mi alzo sono sufficientemente cosciente, scendo dal letto poggiando entrambi i piedi simultaneamente. Per neutralizzare il problema dell' alzarsi con il piede sbagliato. E' il mio personale rito per propiziarmi una giornata come minimo neutra.
3. Quando mi vesto dopo la doccia inizio sempre dal reggiseno.
4. Le password di rete del mio account in ufficio sono sempre personaggi o luoghi di libri.
5. Non passo mai il testimone a nessuno nelle catene di S. Antonio onde evitare linciaggi. (Lo so è farlocca ma non mi veniva in mente più nulla, avrei potuto copiare quella di mettere nome sulla prima pagina dei libri che compro, ma non è sistematica e visto che ce l'abbiamo in due non è poi così strana).
Qundi per non tradire le buone abitudini come la numero 5, il post finisce qui.

12.1.06

Avvocati, brava gente.
Delle iniziative che portiamo avanti qui in Italia con l'associazione, ce n'era una in particolare che mi sembrava molto utile e positiva. Tramite conoscenze varie, avevamo trovato un avvocato disposto a dare consulenza legale gratuita agli immigrati e più in generale a chi ne avesse avuto bisogno. Una sorta di sportello di consulenza legale.
Lunedì finalmente si trovavano il tempo e le energie per pubblicizzare la cosa affiggendo volantini in giro per il quartiere e zone limitrofe.
Martedì l'avvocato riceveva la prima telefonata, quella di un altro avvocato che gli intimava di non partecipare a questo progetto pena la denuncia all'ordine degli avvocati e la conseguente radiazione dall'albo. Infatti gli avvocati iscritti all'albo non possono fornire consulenza a tariffe inferiori a quelle minime stabilite dall'albo stesso. Nemmeno se gratuite per beneficenza. Questo per evitare la concorrenza sleale, si dice. Ora mi domando e dico, ma un povero sfigato catapultato in Italia dall'altro capo del mondo alla ricerca di un lavoro che gli consenta di mantenere la famiglia, a chi si può rivolgere per i problemi connessi al suo permesso di soggiorno, se non a un avvocato che gli dia gratuitamente una dritta su come muoversi? Che cosa cambia a quei cazzo di avvocati di merda che girano in porsche ed hanno lo studio in centro Milano? Nulla. E al povero giovane avvocatino neolaureato che sta provando a farsi una clientela? Forse per lui qualcosa cambierebbe. Tipo che un immigrato clandestino su 200, cercherebbe di mettere via i soldi per pagare la sua tariffa tutto sommato economica. Ma chi è che detta le leggi dell'albo? Secondo me quelli che girano in porsche. Ma va beh.
Conosco solo un avvocato di persona, vota l'ottavo nano ed ha fatto il militare nei carabinieri, non è cattivo, non è stronzo è solo un giovane coglioncello che ben allevato diventerà di certo uno stronzo che gira in porsche e denuncia chi vuole fare beneficienza. La mia stima degli avvocati non cresce di certo dopo questo episodio.
Inoltre, sebbene la mia consocenza del sistema giudiziario americano sia mutuata dai libri di Grisham, dai telefilm e dal film Mi chiamo Sam (quello con Sean Penn che fa il ritardato a cui vogliono togliere la figlia e Michelle Pfeiffer lo difende), mi pare che negli USA esista una cosa come l'assistenza legale per beneficienza. Negli USA, dove se non hai la carta di credito non ti ricoverano in ospedale. E in Italia invece è illegale.
Spero vivamente che qualcuno possa contraddirmi, vi prego fatelo, ditemi che ho capito male.
Legge 194, difesa del diritto di scelta.
A pubblicizzare queste cose sul blog non penso mai, ma Lise mi ha dato l'idea. Sabato a Milano c'è una manifestazione per la difesa della 194. Questo è il sito del coordinamento che segnala anche tutte le altre iniziative in proposito.

11.1.06

La popolazione femminile del mio ufficio si divide sostanzialmente in due: donne incinte e donne a dieta.
Ginevra e la burocrazia.
Questa mattina visto che potevo arrivare in ufficio un po' più tardi, sono andata alla asl per la scelta del medico.
L'ufficio, quando sono arrivata, era deserto, ma data la lentezza delle impiegate entrambe oversize, in men che non si dica si è riempito di gente. Peraltro c'è il sistema per prendere i numerini, ma non c'è il tabellone che indica il numero successivo quindi bisogna avere fiducia nell'onestà della gente quando l'impiegata urla "il prossimo!".
Io ero sicura delle mie ragioni essendo entrata per prima con l'ufficio deserto a parte le due persone ai due sportelli. Quando è arrivato il mio turno però una signora con i lineamenti fini e lo sguardo assente, entrata per ultima, si è avvicinata allo sportello dicendo "mio marito mi ha portato via la patente, qui si può fare la patente? tu me la fai la patente?". A quel punto mi sono pazientemente fermata ad aspettare che l'impiegata rispondesse, ma la folla alle mie spalle era già armata di forconi e scimitarre e stava già urlando "non è il suo turno deve fare la coda!!! ha sentito l'impiegata? La patente non gliela fa!!! Se ne vada!!! Ci sta facendo perdere tempo!!!!!!!". La badante della signora, con lo sguardo perso, da un lato tentava di calmare gli animi della gente spiegando la situazione, la signora non ci sta più con la testa, dall'altro faceva cenni all'impiegata dicendole di dire che non era possibile fare la patente lì, cosa che peraltro l'impiegata stava già facendo.
La capa della fazione A Morte il Sorpassatore, ai tentativi di scuse della badante, si inviperiva ancor di più "Anche io sono malata. Sono tutti capaci a fingersi pazzi per passare aventi alle code.Anche io sono pazza, voglio passare. E poi se è pazza come mai vuole la patente??". Come se chi ha poca lucidità non possa fissarsi su qualcosa di così materiale come avere la patente e guidare.
La signora con lo sguardo assente e triste e la sua badante uscivano sugli ultimi tumulti, io mi avvicinavo allo sportello venendo redarguita dall'impiegata "ma lei che numero ha?". Fortunatamente il mio bigliettino le andava bene e in breve tempo sono riuscita a sbrigare la mia pratica, scegliendo la dottoressa Melinda. Quando sono uscita ho sentito su di me gli sguardi malevoli della folla, come se anche io fossi stata rea di qualche cosa, tipo di essermela sbrigata in breve.

10.1.06

Lamentazio del martedì, per non perdere l'abitudine al mugugno.
Non avevo visto Dellamorte Dellamore fino a ieri sera, penso che avrei potuto tranquillamente vivere il resto dei miei giorni senza vederlo perché è una gran cagata. Tra l'altro durante la notte ho fatto incubi continui e non so se fosse colpa del film o del fatto che avevo ancora fame perché sto cercando se non proprio di dimagrire di una taglia, almeno di non sentire i pantaloni che mi tirano sulla pancia quando me li metto.
Domani sera inizio il corso di inglese, ci sono arrivati i libri, fotocopiati. Una tristezza. Oggi ho sentito i commenti di chi ha iniziato ieri sera: l'insegnante è giovane e carina e statunitense, ma è venuta in Italia per fare fotografie e non ha esperienza di insegnamento. Inoltre, so di essere una terribile snob, a me piace la pronuncia inglese stile documentario della BBC, con le parole ben scandite e detesto la pronuncia americana zoticona, tutta miagolii e parole smozzicate. In pratica il corso non mi servirà ad una beata fava.

9.1.06

Sono stata a vedere il museo belga del fumetto, che poi era il museo del fumetto belga. Ho scoperto nuovi fantastici personaggi, per gli amanti del filone Calvin e Hobbes c'è Boule e Bill. Per gli amanti del genere Get Fuzzy ho trovato Le Chat.
Belgium, Brussel & Bruges. Vacanzina di inizio anno.
A differenza di quanto, con molto poco tatto, mi era stato detto da qualcuno quando avevo annunciato di aver preso il biglietto, Brussel non è affatto una città morta durante le vacanze natalizie. Infatti non è attorno al parlamento europeo che la città vive e ci sono un sacco di cose da vedere e da fare ed uno può dimenticarsi senza problemi degli europarlamentari.
Sono arrivata il primo giorno di saldi, l'albergo era in una parallela della via dello "shopping giovane" HM, Zara, Esprit etc etc. Sciami di ragazze, ragazzi, donne, uomini si affannavano carichi di borse da un grande magazzino all'altro, guai a tentare di rallentare il passo, si rischiava di essere travolti.
La piazza principale aveva ancora le vestigia delle decorazioni natalizie e faceva molto capitale nord europea. Le guglie turrite dei palazzi, le decorazioni, il presepe, mancava solo la neve.
La grande rivelazione e tentazione, maledizione anche, se vista nell'ottica della dieta programmata e sempre posticipata, le cioccolaterie. Leonidas, Godiva, Wittamer, Marcolini, ma anche quintali di altri negozietti, rigurgitanti centinaia di tipi diversi di praline cioccolatose e marzapaniche. Roba da diabete a prima vista. Per non parlare poi delle affascinanti fontane di cioccolato, talvolta esibite in vetrina dai negozi. La produzione di bava agli angoli della bocca è direttamente proporzionale al quadrato della portata dello zampillo.
Le birre invece una conferma. Nei pub loschi che abbiamo beccato, ancora più piacevoli da bere.
Cibo, qualche problema per soddisfare le esigenze di vegetariano del fidanzato.
Bruges, medievalissima, con le casette basse e le bici appoggiate ai muri senza alcun segno di antifurto. La pista da pattinaggio con la selezione musicale che andava da Fame di Saranno Famosi a 99 LuftBallons di Nena.

8.1.06

Non appena tornati in patria i nostri eroi hanno dovuto affrontare il mistero del gas scomparso, che a dire il vero avevano lasciato in sospeso con una alzata di spalle il giorno della partenza. Escluse le ipotesi fantasiose del tipo in stato di sonnambulismo abbiamo chiuso le valvole del gas e ora non ce lo ricordiamo, oppure l'uomo ragno ha manomesso le valvole esterne del gas calandosi dal tetto fino al nostro terrazzo, abbiamo optato per "che qualche idiota abbia chiuso il nostro contatore generale credendo fosse il suo?". Infatti così era e l'idiota oltre ad essere più mattiniero di noi era anche più organizzato. Infatti i contatori del gas giacciono dietro una grata di cui pochi possiedono la chiave e noi ovviamente non siamo fra gli eletti. Risultato: alle due di notte, dopo che il volo aveva fatto ritardo, stanchi e desiderosi di buttarci sotte le coperte ci siamo prodotti nella parodia di occhi di gatto. Io con frontale e cacciavite tento di scassinare la serratura senza riuscirci, il Fidanzato allora si lancia nella mossa del contorsionista bulgaro, striscia dietro la grata dal di sotto e seguendo le mia fantomatiche indicazioni, non prima di aver scomodato qualche dozzina di santi, riesce a girare la valvola in posizione ON. L'ipotermia è scongiurata e ce ne andiamo a letto. Per le cronache dalla terra belga, si attenda il disfacimento delle valigie della titolare e la siesta quotidiana.

3.1.06

Stamattina quando finalmente ero pronta per uscire alla ricerca dell'ufficio della asl erano le 11, credevo di farcela in sella alla bicicletta, ma non avevo calcolato i trabocchetti della toponomastica fra Corsico e Buccinasco e il fatto che viamichelin alla volte omette di segnalare che per entrare in una via bisogna svoltare a sinistra, così uno va avanti convinto che la via successiva sia un prolungamento della attuale e poi si trova nel mezzo del nulla. Sono arrivata all'ufficio alle 12.03, esattamente 3 minuti dopo che aveva chiuso, avendo vagato per le periferie ancora innevate. Ho scoperto che non mancano negozi di specialità alimentari del sud Italia e nemmeno gli abiti da sposa e la cosa non mi pare casuale. Comunque sia, mentre aspetto che il mio vaso si asciughi dalla mano di pittura che gli ho dato bestemmiando dietro al colorificio che mi ha dato un verde abete invece che un verde salvia, leggo gli oroscopi del 2006. A farla breve per il leone è previsto un anno di merda. Fingo di nulla. Fortunatamente non si parla di viaggi aerei.

2.1.06

Fa così freddo che nonostante abbia usato l'acqua calda per togliere le incrostazioni dalle piastrelle sul balcone, adesso ho una pista di pattinaggio su ghiaccio: i pinguini volteggiano grati al suono della musica cubana. Il Buena Vista Social Club pare sia di loro gradimento.
Giorno di ferie solinghe, spedizione a Genova rinviata fra due finesettimana, non mi resta che indossare i panni di massaia.
L'esselunga mi delude, oltre a non avere farina di ceci per la farinata, non ho trovato nemmeno il sidol per lucidare la mia nuova teglia di rame. O forse sono io che mi faccio prendere dalla sindrome di Stendhal versione ipermercato.
Il bagno splende, la camera è convenientemente aspirata, le melanzane sono pronte da scaldare. Ora potrei dedicarmi allo shopping libresco senza rimorsi, se solo trovassi il coraggio di mettermi i pantaloni, due o tre pile, i doposci inforcare la bicicletta e arrivare fino alla libreria in centro.

Update delle 18.16: non faceva poi così freddo e un giro in bici è stato salutare. Ho comprato l'ultimo di Eggers e Mattatoio 5. La guida del Belgio no perché ce n'era solo una da 24 euri.

1.1.06

Il 2005 è stato l'anno del teatro, anche se con il fatto di avere l'abbonamento Invito al teatro alla fine mi è capitato di vedere cose che altrimenti non sarei mai andata a vedere.
Ho visto Le Rane allo Streheler, ma la maestosità della scena e del teatro non mi ha salvato dall'appisolamento, sarà che la sera prima ero andata a sentire il primo (di due) concerto dell'anno.
Invece mi è piaciuto I segreti di Milano Diario 60/70, visto circondata dal corpo di ballo di periferia della terza età, con le sciure col capello cotonato, indisciplinate che ammattivano sentendo le canzoni dell'epoca e le cantavano ad alta voce.
L'Amleto, visto al Libero, non mi è dispiaciuto anche se a dirla tutta Ofelia non mi pareva molto credibile.
Il violino, il soldato e il diavolo, visto al Verdi, invece mi ha causato l'orticaria non appena ho realizzato (dopo 5 minuti) che nessuno avrebbe proferito parola... il teatro muto no, non sono pronta.
De Il calapranzi invece ricordo la sciura che girandosi di scatto dalla mia parte alla riaccensione delle luci, mi ha chiesto "Ma a lei è piaciuto?", dopo essersi lamentata col figlio che non c'era logica nella trama. Teatro dell'assurdo mica per niente.
Fuori dall'abbonamento ho visto
"Milan noir Milan nuit", uno spettacolo in un unica replica sulla mala milanese, scritto da Colaprico (quello della Trilogia della città di M.). Molto bello.
E un "Tutta casa letto e chiesa" con Lucia Vasini, giusto per soddisfare il mio lato veterofemminista. Carino, anche se non mi ha fatto sbellicare come mi sarei aspettata.

Concerti dal vivo solo due, esclusi quelli del fidanzato, You will know us by the trail of dead a marzo al Transilvania GRANDIOSO e i Not Moving al Thunder di Codevilla, BELLO.

Update del 9/1/06: giustamente mi fa notare A. che siamo andate al concerto degli U2, roba che mesi prima del concerto, ci siamo alzate all'alba per riuscire a prendere i biglietti e il giorno convenuto ci siamo pure infilate nella bolgia urlante sotto il palco. Non so perché ripensando ai concerti del 2005 questo lo avessi rimosso. Forse perché quando si entra dentro un posto come Sansiro con metà prato occupato da un palco e un muro di casse alto come il mio palazzo, più che assistere ad un concerto si prende parte ad un rito di isteria di massa.
Ieri sera pensavo ad una immagine per ciascun mese dell'anno trascorso, ne ho trovata una quasi per tutti e tutte immagini piacevoli. Il 2005 è stato un anno positivo, sarà che era un anno dispari. Il 2006 comunque non mi spaventa, sarà di sicuro un anno importante, lo so, ma voglio credere che sarò all'altezza della situazione.
Buon anno a tutti!

30.12.05

Nella pausa pranzo ho comprato una bilancia pesapersone e l'agenda 2006.
Che sia tempo di buoni propositi e di bilanci?
erba parlava dei libri che l'hanno colpita particolarmente quest'anno, mi ha fatto pensare a cosa ho letto io. L'unico libro che mi ha colpito veramente è stato "Il viaggiatore Notturno" di Maurizio Maggiani. A seguire, mi ha divertito e commosso anche "Teresa Batista stanca di guerra" di Amado. Poi c'è "Sta scherzando Mr Feynman",l'autobiografia di Feynman appunto, di cui avevo già parlato, ma è fuori concorso per evidente imparzialità: amo quell'uomo. In generale ho letto poco e male e per ricordare cosa mi sono dovuta servire della fida agenda, in cui continuo imperterrita a tenere traccia di letture e visioni cinematografiche.
Ho sprecato qualche ora su due terribili libri di Wilbour Smith "Come il mare" e "Il califfo", recuperati fra i materiali di scarto parcheggiati sugli scaffali del locale dell'associazione, per ammazzare il tempo mentre aspettavo che si facesse vedere qualcuno. "Io uccido" l'avevo comprato in offerta alla Bennet, per esser stato scritto dal Paninaro del Drive In non è nemmeno male e come descrizioni è sicuramente meglio dei libri di Smith, ma ci vuole poco.
Il mio furore da salvatrice del mondo mi ha spinta a leggere un paio di libri sulle ONG, il primo "ONG fra politica e mercato" è un interessante quanto pesantissimo saggio, il secondo "La mia guerra all'indifferenza" è l'autobiografia di J.S. Kanaan.
Per il resto poco. Girando in cerca di regali di Natale ho già individuato parecchi libri che mi interessano, aspetto il momento giusto per andare in spedizione punitiva e farmi la scorta. Sempre che io riesca a finire i due libri in progress "Generazione shampoo" di Coupland (che a mio avviso, non è assolutamente all'altezza di Generazione X) e "Gesù lava più bianco", un saggio che analizza come nella dottrina del marketing non ci sia nulla di nuovo che la Chiesa cattolica non avesse già pensato.
Le visioni cinematografiche sono due righe nere su di una pagina bianca, in compenso mi sono rifatta con film visti in dvd-dvx e con tutta la prima serie di Lost che mi ha dato effetti di dipendenza acuta.
[continua]
Orribile delusione.
Ieri sera ho finalmente visto Harry Potter e il calice di Fuoco. Sarà che le altre volte avevo visto il film e poi avevo letto il libro e, si sa, quello che viene prima piace sempre di più. Però la sceneggiatura mi è sembrata estremamente caotica e arruffata. Capisco che riportare tutte le sottotrame fosse particolarmente complesso e che sarebbe uscito un film di 6 ore, capisco che avevano già fatto le scene con i draghi e mettere di mezzo gli elfi domestici magari gli costava troppo per gli effetti speciali, ma se una sottotrama viene eliminata deve esserlo in toto. Che senso ha che Harry veda mr Crouch senior svenuto/morto nella foresta e poi di questo non si parli più? Negativo negativo! E soprattutto adesso il Fidanzato, a cui Harry Potter stava sulle palle per partito preso già in partenza, si rifiuterà di vedere gli altri episodi. Molto male! Però Cedric Diggory è un gran figo, nulla da dire. E Ron fra il terzo e quarto film deve aver fatto molta palestra, che adesso ha dei bei bicipiti.
Segnalazione
Sul blog Un Altro Senegal è stato aggiunto l'ultimo racconto di Maurizio, una bella storia misteriosa e molto senegalese. Consiglio la lettura.

29.12.05

Ieri sera cena con zia, cugine, figli e figlie delle cugine. Ultimo scampolo di feste natalizie, cibo buono, tante chiacchere, tanta allegria e uno splendido regalo. Stamattina alle 9.06, ora in cui di solito dovrei essere in macchina diretta verso l'ufficio, mi alzavo pigramente ignara dal tavolo della colazione, per poi inorridire davanti all'evidenza dei numeri sul display e lanciarmi in stile stage diving dentro l'armadio sperando di rimanere impigliata in una numero sufficiente di vestiti. L'operazione è riuscita e sono arrivata al lavoro con solo mezz'ora di ritardo, ma essendo questo un periodo di interregno fra due festività la cosa è fortunatamente passata inosservata.

28.12.05

Nevica, fiocchi grandi e sodi. Non si fa a tempo a pulire il parabrezza che subito un sottile strato l'ha già ricoperto. Nevica in orizzontale, e sui vestiti neri la neve risalta, mentre cammino ad ogni passo il mio aspetto si avvicina sempre più a quello di un pupazzo di neve. Nevica e dovrei uscire a pranzo, ma l'idea di spalare la neve dal vetro della macchina mi infreddolisce parecchio. Del resto ordinare sushi a domicilio in un giorno di neve forse non è la cosa migliore, a meno che il ragazzo delle consegne non abbia in prestito la slitta di babbo natale.

27.12.05

Nightmare After Xmas
Sarà la cura a base di riso in bianco o forse l'aver ceduto dopo tanto soffrire alla tentazione di un amaretto di sassello, forse soltanto il pensiero di aver lasciato la macchina sul lato deputato alla pulizia strade e la necessità di spostarla prima delle otto del mattino.
Stanotte ho avuto un incubo a metà fra la resurrezione di Lord Voldemort e un film di Tarantino. C'era un povero scemo, con la faccia sputata a quella di Bill Gates, che vegetava incapace di intendere e di volere davanti alla televisione, quando all'improvviso una nebbiolina di dubbia origine lo circondava e lo possedeva. Da quel momento diventava uno spietato serial killer. Io sapevo che la rinnovata luce di comprensione nei suoi occhi altro non era che l'istinto omicida, ma non avevo prove. Ad una conferenza, in quella che poteva tranquillamente essere una delle aulette del dipartimento di fisica, il rinato Bill Gates sedeva davanti a me e mentre fingeva interesse per la discussione tentava di afferrarmi le gambe. Io sapevo che gli sarebbe bastato riuscire ad afferrarle saldamente per uccidermi e mi mettevo ad urlare, venendo peraltro redarguita dall'oratore. Le mie fughe successive sono state interrotte dal suono della sveglia.
Ma si può sognare di essere inseguiti da Bill Gates posseduto da lord Voldemort che ha studiato alla scuola di Okuto assieme a Ken Shiro e sa farti esplodere trovando il tuo punto segreto sulle rotule? O meglio che sia possibile ne ho la certezza, ma quanto sono mal messa?

26.12.05

Natale in famiglia, come vuole la tradizione, peccato per l'ospite indesiderato: l'influenza. Allo scoccar della mezzanotte del 24 invece che un simpatico vecchietto con la giacca rossa bordata di pelliccia bianca è arrivato il virus influenzale. Il vaccino ha fatto scudo così invece che la febbrona mi sono beccata solo gli effetti collaterali. Su quali fossero gli effetti collaterali sorvolo, diciamo che il 25 ho mangiato il riso in bianco. Il che forse non dovrebbe dispiacermi oltremodo visto che mia madre vedendomi ha detto "sei ingrassata eh?" e se lo dice la mamma deve essere proprio vero, infatti anche la bilancia ha confermato. Forse avrei dovuto mettere nella wish list natalizia una bilancia pesa persone invece ho ricevuto:
-un bellissimo paio di guanti neri in pelle foderati di lana, una roba che sembra di infilare le mani dentro il forno
-una collana azzurra, che non so descrivere bene, ma è molto bella
-dei calzini a righe della converse
-una simpaticissima mucca sorridente da scrivania
-uno scialle rosso con le frange fatto all'uncinetto
-una pirofila per cuocere i pesci, lunga e stretta (speriamo che stia dentro il forno)
-un robot da cucina soprannominato P1C8 con 32 funzioni che trita affetta sminuzza centrifuga impasta e le altre le devo ancora scoprire
-il coperchio per la padella e una teglia di rame per fare farinate e affini
-un cd
-un orologio da scrivania in ardesia, per portare un po' di Liguria in quel di Corsico
- varie ed eventuali
Neanche un libro quest'anno ed è la prima volta in tanto tempo. Dovrò rimediare facendomi qualche auto regaluccio da Feltrinelli, che ho visto un sacco di libri interessanti.

22.12.05

Casini momentaneamente risolti, panettone mangiato, spumante stappato, il capo che ci ha fatto un dono. Direi che sarebbe quasi l'ora di andarsene a casa.

21.12.05

Questa mattina sono andata all'ufficio tributi, dove una gentile signorina mi ha fatto tutti i conteggi dell'Ici e tutte le dichiarazioni del caso, mi ha consegnato un bollettino con l'importo da pagare e nel salutarmi si è soffermata a fare due parole. Nell'ufficio non c'era praticamente nessuno e nel giro di 15 minuti la pratica era stata sbrigata. In posta poi non c'era tanta gente e mi sono sentita miracolata.
Quando mi succedono queste cose sono veramente felice di vivere in un piccolo comune alle porte di Milano invece che in città, dove per una qualsiasi pratica burocratica uno deve preventivare di buttare via la mattinata.
Purtroppo la gente che vive nel piccolo comune non è necessariamente meno idiota di quella che abita in città, quindi ieri sera all'incontro fra condomini nell'androne nonostante il freddo e la scomodità della situazione ci si è persi in recriminazioni infinite che nulla aggiungevano alla discussione. Una signora in particolare era in modalità Dagli all'Untore e teneva il piede su di una cassa di legno contenente kalasnikov tentando di convincere tutti ad armarsi e farsi giustizia da soli, come se dopo aver fatto fuori operai e società costruttrice, i problemi di infiltrazione nei box si risolvessero da soli. L'Uomo Alto col Cappello a Tesa Larga, noto urlatore, in confronto sembrava particolarmente ragionevole, mentre l'Uomo Basso col Cappellino con la Visiera e la Cravatta Rosa se n'è andato anzitempo lasciandomi l'incarico di affiggere un avviso all'interno dell'ascensore.

20.12.05

ICI,what's ICI?
Per dire, uno acquista casa e mica gli danno il libretto delle istruzioni. Vai in comune per chiedere la residenza e ti dicono che devi pagare la tassa sulla spazzatura, uno si aspetta che gli dicano tutto quello che c'è da sapere. Invece. Cos'è l'ICI? Si mangia? No si paga, in due comode rate, una a giugno ed una a dicembre, entro oggi. Indovina indovinello? Mai pagata ICI in vita mia! Mi è venuto il dubbio quando ho visto code chilomentriche alla posta e un manifesto del comune che ricordava ai cittadini la scadenza. Ho chiamato l'ufficio tributi ed ho percepito nella voce della peraltro gentilissima impiegata del Comune, una nota di compassione per la mia ingenuità. Esame di coscienza:
bollo auto pagato
bollo moto pagato
assicurazione moto pagata
assicurazione macchina pagata
ICI, manca ma domani dovrei rimediare.
Qualcuno sa suggerirmi qualche altra scadenza che potrei aver dimenticato?

19.12.05

E' arrivata la tredicesima, fin qui tutto bene. Il fatto è che è arrivato anche il cedolino accompagnato da giornalino aziendale, calendario e agenda 2006.
L'agenda in versione settimanale è una delle cose più inutili che esista, per di più dopo 3 anni di agenda di un elegante color carta da zucchero, quest'anno hanno optato per un arancione giacca omino dell'anas. Ecco, già gli impegni di lavoro mi provocano le contrazioni alla bocca dello stomaco, ci manca solo l'arancione fluorescente per farmi venire la gastrite.
Il calendario riporta le foto del concorso fotografico, la mia non è stata scelta ma era bellissima, in compenso ci sono persone a cui hanno pubblicato più di una foto. Va boh, comunque un calendario da tavolo fa sempre comodo.
Veniamo infine al giornalino, che con questo numero ha toccato il fondo. Per una volta l'amministratore delegato non ha parlato della stagnazione dell'economia,ma ha elencato le nuove mirabolanti opportunità che ci si prospettano a seguito della fusione di tutte le aziende del gruppo. A seguire un articolo di un collega sul coefficiente di seduzione con test allegato. Non ho letto perché voglio cullarmi nell'illusione che l'articolo sia ironico, mentre invece ho il sospetto che non lo sia. Il terzo articolo invece è il reportage di una riunione di dipartimento scritto da una tizia che usa i punti interrogativi a grappoli causandomi l'orticaria. Più avanti miss Prezzemolo (leggasi quella che compare su ogni numero del giornalino) intervista mr Prezzemolo (il suo alterego maschile nonché ex fidanzato). Non sono riuscita a proseguire oltre.
Elezioni presidenziali in Bolivia: ha vinto Evo Morales al primo turno. Il primo presidente indio della storia del paese.
Un finesettimana decisamente diverso dal solito. La trasferta in Toscana, in quel di Prato, la presentazione del film con annessi e connessi, gli assurdi personaggi presenti all'evento, il regista de paura che mi afferra un polpaccio mentre passo fra i tendoni di velluto per entrare nel teatro provocandomi un principio di infarto prima ancora dell'inizio della proiezione. Il film, che non mi ha fatto tantissima paura perché la sceneggiatura l'avevo già letta e quindi sapevo cosa stava per succedere. Il protagonista maschile, soprannominato il Piacione, volto noto della fiction italiana, con due sole espressioni, quella con le mani sulle orecchie (esprimente tormento interiore) e quella senza, il che probabilmente non ha influenzato positivamente la riuscita del film. La gioia di notare un filo di cellulite sulla coscia di una delle attrici per il resto magra come un chiodo. Un breve giro mattutino in quel di Firenze assolata e bellissima e poi il rientro tranquillo a casa.
Regali di Natale acquistati nessuno, in compenso ho decorato l'albero.

16.12.05

Natale si sta avvicinando ed io sono drammaticamente indietro nell'acquisto dei regali. Conto di recuperare nella trasferta di questo we, a dirla tutta potrei portarmi avanti col lavoro e uscire adesso. Sempre che si sia sciolto l'assembramento di manager davanti all'ascensore e che io possa passare inosservata. Buon finesettimana.
Qualcosa è cambiato
Ieri sera c'è stata la cena del nostro gruppo di lavoro, proposta dal cliente. Quello che nemmeno un mese fa ha lasciato a casa persone dalla sera alla mattina senza curarsi di dare spiegazioni. Quello che quando ti lamenti che non è possibile stare in 4 in una stanza da due ti dice "non è un mio problema se non ti piace puoi anche andartene", quello che ha detto "i consulenti sono risorse che possono essere tagliate in qualsiasi momento". Quello che ti viene a fare il mazzo e a chiederti, perché questo tool non è stato fatto? Come se fossi io ad avere potere decisionale, quando è evidente che se la cosa non è stata fatta è perché è lui che non ha dato l'ordine di farla, ma guai a dirglielo.Quello che un tempo, prima di fare carriera, quando eravamo un gruppo di 4 gatti, era anche una persona simpatica, che non badava al fatto che tu fossi un consulente e lui un dipendente e che cercava di metterti a tuo agio affidandoti, nel limite del possibile, le cose su cui ti era più congeniale lavorare.
Questa volta non mi sono lasciata intrappolare dalle logiche "se non vado mi segnano nel libretto dei cattivi" e alle sei sono uscita per andarmene alla lezione di danza. Anche perché coi miei colleghi non c'è più il rapporto di complicità che c'era una volta. Sarà che non siamo più nella stessa stanza, sarà che alcune persone che prima davano cenno di disprezzarne profondamente altre, adesso ci fanno comunella e non si capisce come delle opinioni così radicali possano essere mutate nel giro di poco tempo.
Oggi sul server sono comparse le foto della cena, svariate inquadrature 20 persone ubriache attorno ad un tavolo e poi in piedi a dimenarsi a ritmo di non so che musica. E ho pensato che in passato sono andata anche io a cene simili, ma che adesso proprio il paragone fra una sera di caciara con persone con cui mediamente non ho nulla da spartire e una tranquilla serata a casa a guardare Lost non regge. Starò invecchiando?

15.12.05

Oh My God!
L'incubo del corso di inglese si è materializzato : da gennaio a giugno. Il mercoledì dalle 19 alle 21, una roba che esco la mattina alle 8.50 e rientro all'una del giorno dopo, visto che il mercoledì ho anche la riunione dell'associazione.

14.12.05

Piccolo mistero
Ieri ci sarebbe dovuta essere una riunione dell'associazione per organizzare la festa di Natale. Uscita da danza, dopo la sosta al giapponese per recuperare una cena da asporto, sono arrivata al locale. Visto che avevo il sushi a tenermi compagnia e vista la ben nota "elasticità" negli orari degli appuntamenti, non mi sono preoccupata più di tanto di trovarlo deserto e sprangato. Almeno fino a che il sushi non è finito e che i candelotti di ghiaccio hanno iniziato a formarsi alle pendici del mio naso a causa dello scarso potere di riscaldamento della stufetta elettrica.
Un paio erano in ritardo giustificato ed avvertito, una terza ha risposto al telefono e mi ha detto che non sapeva nulla ed era già in pigiama, la quarta semplicemente è svanita. Ho provato a chiamarla io e non mi ha risposto, hanno provato i due ritardatari e non ha risposto. Uno dice, magari aveva voglia di farsi gli affari suoi o era in un brutto momento, ma in generale uno richiama, almeno il giorno dopo e lei non è tipo da tirare bidoni. Invece nulla. Per di più sono un paio di giorni che dal suo indirizzo email arrivano messaggi con link a filmati con scritte di accompagnamento del tipo che figata questo filmato. E anche questo non è da lei. Comincio ad essere un po' preoccupata. Speriamo che stasera si faccia viva.
Piccolo spazio pubblicità
"...è una tribù che balla" spettacolo di percussioni e danza
Domenica 18 dicembre
ore 21.00
Teatro S. Domingo
Via Rovigno 10 (MM1 Turro) ingresso 15 euro
E' lo spettacolo di Natale organizato dalla mia scuola di danza. Il ricavato è devoluto in beneficienza all'associazione TAFFE' FANGA' per la realizzazione di consultori ed attività di informazione sanitaria in Burkina Faso.
Io non ci sono, che accompagno il Fidanzato in Toscana, però le coreografie sono belle e le compagnucce sono brave.

13.12.05

Non capisco. Provo a rallentare il ritmo eppure gli impegni si sovrappongono, le giornate di non lavoro mi si sbriciolano fra le dita prima ancora che io abbia avuto il tempo di tirare il fiato. Le giornate di lavoro si alternano fra momenti piatti e brusche accelerazioni che comprimono lo stomaco e risucchiano l'aria dai polmoni. Poi ci sono tutti quegli impegni di cui farei volentieri a meno, come le riunioni di business unit o le cene natalizie di gruppo. Andare o non andare è sempre il dilemma. Perché rubare altro tempo alla mia vita privata? Poi finisce che vado lo stesso, cerco conferme del fatto che sto sprecando il mio tempo e ovviamente le trovo a piene mani, ma mi consolo chiaccherando con colleghi simpatici che non vedo da tempo e mangiando tartine.
Vorrei più tempo per vivere la mia casa, rinvasare la diffenbachia e addobbar l'albero. Cucinare senza essere in preda ai morsi della fame. Sedermi a vedere un film senza avere il pensiero che in realtà dovrei stirare o che alla fine ci saranno i panni da stendere.
Qualcuno direbbe che devo ottimizzare i tempi, migliorare le performace, una volta ho letto un libro che si intitolava qualcosa come "i 4 pilastri delle persone efficienti", era pieno di schemini diagrammi di Venn che delimitavano le sfere di influenza sui cui una persona può agire o ipotesi complicatissime di calendari atti a migliorare la gestione del tempo. Io più che una lista dei to Do non riesco a fare e già quella mi sembra tanto.
Forse sarebbe solo il caso di prendere una donna delle pulizie.

12.12.05

Stare a spiegare il perché e il per come la cosa mi interessi mi pare un po' lungo e soprattutto non ne ho voglia.
Solo per dire, ci sono state le elezioni presidenziali in Cile, questi i risultati:
Sebastián Piñera Echeñique 25,44%
Michelle Bachelet Jeria 45,93%
Tomas Hirsch Goldschmidt 5,39%
Joaquín Lavin Infante 23,23%
Tomas Hirsch è l'outsider della sinistra extraparlamentare, facente capo alla coalizione Juntos Podemos. Il risultato è forse stato inferiore alle aspettative ante elezioni, ma è comunque significativo.
Oggi a pranzo sono sola... sono pigra e non ho voglia di uscire: SUSHI a domicilio! Evvai!
La vacanza in montagna è stata molto bella, ma molto fredda. La Valsavarenche non ha impianti di risalita e dove c'è pace ci sono gli stambecchi e i camosci. Non ho sciato, non c'era nessuno che avesse voglia di venire a Courmayeur e di farmi un'ora di strada da sola non avevo granché voglia. In compenso tutte le mattine ci facevamo a piedi la strada fino in paese, fino al bar del paese per esattezza, per prendere il nostro bianco frizzante con cassis, spaparanzati sulla panca al sole spupazzando felini e canidi del circondario. La sera invece prendevamo la grolla. Abbiamo dormito mangiato preso il sole, suonato la chitarra (qualcun altro), pasticciato un rullante con le spazzole (io).
In macchina verso la Val D'Aosta ho pronunciato le classiche ultime parole famose: "Credo che dovremmo modificare qualcosa nella nostra dieta, più verdura e meno formaggio". Cinque minuti dopo ad Aosta siamo usciti dallo spaccio della fontina con 1/2 di formaggio ed un vasetto di miele di castagno.
Non so se è per contrasto con i -7 delle cinque del pomeriggio di Degioz o che a Milano di questi giorni fa più caldo, fatto sta che stamattina sono uscita con la giacca aperta e stavo bene.

8.12.05

Ieri toccata e fuga a Genova in giornata. Pranzo con la mamma e la nonna che ormai è fuori come un balcone e non fosse triste ci sarebbe da farsi delle risate. Dopo pranzo decorazione dell'albero che ormai, porello, dopo anni di onorato servizio e agguati felini di ogni sorta, comincia ad avere dei cedimanti strutturali. Per dire si è staccato un ramo e l'ho attaccato come punta, se lo si guarda di fronte è preciso e luccicoso, ma di lato ho l'albero pendente stile torre di Pisa. Dovrei procurarmi dei contrafforti. Per il momento lo spacciamo come albero in stile Gaudì, poi si vedrà. A seguire stiratura panni e preparazione biscotti. In serata rientro a Milano e riunione dell'associazione.
Stamattina fossi una persona normale me ne sarei stata sotto il piumino a poltrire, invece le casse dell'associazione piangono, quindi via di banchetto di autofinanziamento in piazza Argentina. Avevamo la concorrenza dei Ds sulla destra, quella della croce rossa sulla sinistra e di fronte Babbo Natale in persona che attorcigliava palloncini per i bambini. Per esserci autofinanziati ci siamo autofinanziati. Ciascuno di noi ha acquistato qualche regalino per amici o parenti, roba che ci fossimo visti a casa di qualcuno si prendeva meno freddo e si faceva più in fretta. Abbiamo desistito dopo nemmeno due ore anche a causa delle condizioni meteo avverse e del principio nevicata.
Ora vado a mangiare gli avanzi della torta di ieri sera e poi mi diletto di faccende domestiche. Da stasera dopo la lezione di danza a lunedì mattina non ci sono per nessuno. Se riusciamo andremo in montagna, se lo yeti in persona ci farà sapere che la Val d'Aosta è offlimits a causa delle nevicate è mia intenzione assumere la forma del materasso e tirare fuori il naso dalle coperte solo per esigenze improrogabili, tipo vedere quelle sei puntate di Lost che abbiamo recuperato.

6.12.05

sembrava fosse l'occasione buona per dipingere il soffitto del bagno, invece fra una cosa e l'altra sarà una mezza maratona.
con questo tempo nebbioso l'unica cosa che ho veramente voglia di fare nei prossimi giorni è andare a casa e seppellirmi sotto il piumino del letto.
Ho tirato fuori dall'armadio il Loden verde, da uomo. All'Università avevo questo look da fighetta alternativa di sinistra con il loden verde e le clark. Per il primo anno di lavoro a Milano le clark avevano fatto il loro tempo ed erano finite nel bidone della rumenta, il cappotto invece era ancora in auge, tanto che un mio ex compagno dell'università incontrandomi mi aveva detto "sei incredibile sei la replica di te stessa". Dopo il primo anno, in cui lavoravo ancora nella sede centrale della mia ex ditta in piazza Cavour, il look serioso è stato abbandonato per quello da sviluppatore in jeans e maglietta e il fido Loden è stato relegato nella sua custodia di plastica nel fondo dell'armadio, vedendo la luce solo in occasione dei miei innumerevoli traslochi. Fino a stamattina. Solo che stamattina quando l'ho messo su mi sembrava proprio di aver rubato il cappotto di mio nonno e guardandomi allo specchio mi facevo ridere. Sono uscita lo stesso, ma mi sento un po' strana.

5.12.05

Il paesaggio è bianco, la temperatura non si è alzata abbastanza per sciogliere i cumuli di neve ai bordi delle strade e i padroni dei cani si sono limitati a profanare il candore dell'aiuola più vicina a casa senza avventurarsi nei campi che separano il mio ufficio dal carcere Beccaria. Il percorso dalla macchina al luogo coperto e asciutto più vicino è irto di insidie evidenti, recanti la forma di neve in diversi stati di aggregazione. La peggiore è il bagnone acqua e ghiaccio a zero gradi che può avvilupparti fino ad altezza caviglia ed hai voglia a mettere gli stivali, manco i moon boot sono adeguati alla situazione.
Tanta neve per le strade mi fa pensare al mio soggiorno a Praga post Capodanno di due anni fa quando, nonostante la doppia calza in anfibio, ogni mezz'ora era necessario ingerire liquido bollente, vuoi per restaurare l'equilibrio termico, vuoi per dare tregua alla suola delle scarpe mettendola a contatto con il pavimento di cotto di un bar qualunque. Il Bastardo era conciato che pareva Toeni in vacanza, con la giacca a vento della nazionale italiana di sci. Ricordo gli avevano chiesto lezioni di carving in un negozio di cristalli mentre io ero alla ricerca di un vaso da regalare alla ex futura suocera. Alla fine il vaso lo avevo comprato in un altro posto, era proprio un bel vaso.
Ogni tanto mi vengono alla mente questi flash, nonostante il "qui e l'adesso" non siano nulla di meno di quanto avrei potuto sperare, nonostante il fatto che per questo "qui ed adesso" sia stato necessario quel passato, nonostante questo ogni tanto scatta la rabbia. Come mai è così facile che un ricordo spiacevole affiori alla mente? Come mai basta un ricordo spiacevole a rendere spiacevole uno spezzone intero della tua vita? Non so. Ci vorrebbe un po' di neve anche sui ricordi, per mitigare le asperità e cancellare le brutture del paesaggio.
L'assemblea di condominio è stata una esperienza alquanto lisergica. E dire che non era la prima vera assemblea, ma un incontro preliminare con il futuro amministratore.
Il Futuro Amministratore ha iniziato tronfio a elencare la grandiosità del suo studio ed ha finito la riunione con le mani nei capelli dopo una sorta di catarsi collettiva in cui tutti si sono lamentati dei misfatti della ditta costruttrice. Ovviamente non si è concluso nulla di sensato, c'è stato anche il dagli allo straniero nei confronti del custode che ha la svenutra di essere sud americano e quindi di rimando sicuramente losco e da crocifiggere. Ho tentato di difenderlo, ma le mie difese sono state subissate dalle urla degli astanti e quindi sono state vane.
Sono uscita dall 'assemblea che avevo un groppo d'ansia fra la gola e il diaframma e facevo fatica a respirare. Ho trovato la sorpresa di 10 cm di neve che mi hanno un po' rallegrata.
La prossima volta comunque prima della riunione mi fumo la camomilla, altrimenti poi dormo male.

Ho iniziato a vedere la prima serie di Lost, mica male. Però ha degli effetti collaterali, tipo che mi aspetto di trovare un orso polare nella vasca da bagno o di essere mangiata dall'ascensore. Inoltre dà assuefazione : ho finito di vedere le puntate che ho recuperato, ora devo recuperare le altre altrimenti inizierò a mangiarmi le unghie per il nervoso.

Infine lisergico per lisergico ieri pomeriggio ci siamo avventurati all'Artigiano in Fiera. Il mio concetto di girone infernale si può riassumere nell'affollamento davanti al banchetto delle specialità calabresi che forniva assaggini di Fuoco dell'amore. Sono stata presa a gomitate da uomini nerboruti e graffiata sulle mani da signore in pelliccia, senza che riuscissi ad assaggiare nulla.
Probabilmente è stato un bene, perché quando ho assaggiato la granita al pistacchio non ho potuto fare a meno di comprare una brioche piena di granita.

2.12.05

Ho provato a seguire il consiglio del Mulo. Sono arrivata nel locale fra i primi e mentre il capo era impegnato a verificare il funzionamento del proiettore, io e Edt eravamo in zona buffet e mangiare olive ascolane a tradimento ogni volta che il cameriere voltava le spalle per tornare in cucina a prendere un nuovo piatto. Dal momento che la gente tardava, il locale era carino ma come dicevo in culo ai lupi per il 95% dei partecipanti, c'è stato un primo giro di buffet e bevande autorizzato. Io che avevo già scofanato 3 olive ascolane a secco e davo segni di disidratazione, non appena è comparsa la boccia con la sangria mi sono materializzata davanti al cameriere con un sorrisone.
Oltre a Edt c'era anche Svr, l'ex coinquilino uomo di casa. Mi sono avvicinata per fare 4 chiacchere, lui guardandomi ha detto a voce altissima:
-Sei già al secondo bicchiere?
Al che il Direttore Generale che stazionava nei paraggi si è girato a gurdare chi era l'alcolista anonimo di turno.
Dopo due bicchieri di sangria la riunione mi è sembrata meno pesante del previsto. Ma non ero abbastanza ubriaca per non notare che i dati presentati erano strategicamente mascherati. Ad esempio il numero di persone per cui il cliente ha reciso il contratto era calcolato al 15 di novembre, peccato che il cliente abbia segato un sacco di persone un paio di giorni dopo. E a giudicare dalle epurazioni il numero indicato nella slide andava moltiplicato per due.
I due nuovi business manager junior erano uno più agghiacciante dell'altro. Tra l'altro uno dei due aveva un' aria familiare ed Edt si è premurata di ricordarmi che la sua faccia campeggiava nei manifesti pubblicitari della campagna dell'atm dello scorso anno, con un cartellino attaccato al collo con su scritto 25 €. Ecco pare che nel tempo libero faccia il modello ed il cabarettista, le due battute che ha fatto ieri erano comunque pietose.
Il tempo delle domande non è stato molto illuminante, salvo il fatto che uno dei Business Manager ha dimenticato per un attimo di tirare su la maschera col sorriso di plastica ed ha avuto un attimo di sincerità improvvisa dicendo: "Faremo ciò che è meglio per l'azienda". Appunto l'azienda , mica i dipendenti.
Sono tornata a casa con un interrogativo che il terzo bicchiere di sangria non ha fugato:
sono meglio i capi che sorridono e fingono di ascoltarti e ti danno un contentino quando in realtà ti stanno fregando o sono meglio quelli che ti dicono in faccia che sei una merda e quindi ti fregano con l'aria di chi ha tutto il diritto di farlo?

1.12.05

Direi che oggi non ho proprio voglia di lavorare. Il sole, gli sbuffi di nebbia sull'acqua del naviglio, il freddo pungente sulla faccia. Avrei voglia di fare la turista in città, passeggiare con il naso all'insu e fermarmi a prendere una cioccolata quando le mani dentro i guanti cominciano a dare i primi segni di assideramento.
Invece oltre tutto questa sera c'è anche la riunione di Business Unit. Si avvicina il Natale, inizia il gorgo di riunioni aziendali.
La riunione di stasera è in un locale da aperitivo, pare che invece delle patatine comprate al discount e del chinotto caldo, grandi classici delle riunioni precedenti, ci sarà un ricco buffet. Le slide proiettate nella prima parte della riunione invece, a giudicare dall'ordine del giorno, saranno sempre le stesse degli ultimi 3 anni, con le correzioni del caso, tipo che in stile film western ci sarà una riga a penna sul numero dei dipendenti e accanto la nuova cifra( minore della precedente).
Ora io lo so di essere tremendamente snob e con la puzza sotto il naso, me ne rendo perfettamente conto. So che per una volta che la riunione è organizzata in un locale invece che nel salone riunioni dell'HolydayInn sulla tangenziale ovest dovrei essere contenta dello sforzo fatto. Solo che è inutile: mi girano le palle. Stasera avrei la lezione di danza e non posso andarci. Il locale è in via Ripamonti e considerando il fatto che il 95% dei partecipanti, me compresa, provengono da Cesano Boscone mi sembra molto fuori mano, ancorché vicino a casa del collega che organizza. Infine, diciamolo, a me sta cosa dell'aperitivo con i colleghi proprio fa cadere le palle. Come mi fanno cadere le palle i tornei di calcetto aziendali e le gite aziendali in torpedone ai mercatini natalizi. Soprattutto se penso che ho colleghi che sono capaci di pronunciare frasi del tipo "queste cose non puoi capirle, tu hai uno skill troppo basso rispetto al mio".
Ora chiariamo, fra i miei colleghi ho degli amici. Con alcuni colleghi si giocava a calcetto o a basket e magari si organizzavano tornei. A volte si va fuori per un aperitivo o per una pizza. Solo che lo si fa perché ci si trova simpatici e si ha voglia di passare del tempo insieme al di là dell'orario lavorativo, non perché il capo ha deciso che ci dobbiamo conoscere.
La fraternizzazione coatta mi sembra una emerita cazzata.