23.9.05

Oggi a Milano ci sarà l'esercitazione anti terrorismo. All'ora di pranzo in quel di Cadorna si simulerà lo scenario post esplosione bombe in stazione e su di un autobus. Tutti gli accessi alla piazza saranno chiusi, i militari, le forze dell'ordine, la protezione civile, medici e infermieri simuleranno le operazioni di soccorso. La metro rimarrà chiusa per 10 minuti, la piazza per un'ora. O almeno così si narra.
Questo per preparare tutti, cittadini compresi all'eventualità che il tanto sbandierato attacco all'Italia venga prima o poi messo in pratica.
Io continuo a pensare che siamo un paese troppo ridicolo perché qualcuno si prenda la briga di venire a fare un attentato in casa nostra. Qui ogni tanto chiudono una scuola islamica, come quella di via Quaranta, ma poi come niente si prendono come interlocutori imam che sono stati espulsi dai propri paesi d'origine perché incitavano all'odio. Chi mai potrà prenderci sul serio?
Comunque sia, questa resta una mia personale opinione. Quello che è triste è che si dia per scontato che un attentato ci sarà per forza, che ormai siamo ad uno scontro di civiltà e ci dobbiamo attrezzare per difenderci dal nemico straniero. Che le cose non si possono cambiare quindi tanto vale attrezzarsi.
Per carità, che chi di dovere sia addestrato ad intervenire in situazioni di emergenza non può che essere positivo, anche se non sono sicura che una esercitazione sbandierata a destra e a manca possa fornire un qualche tipo di indicazione sull'efficienza dei soccorsi in situazione di pericolo. Penso che tutte le persone che possono farne a meno oggi non transiteranno per Cadorna e zone limitrofe onde evitare di trovarsi imbottigliati per metà giornata.
C'era la pubblicità del dentifricio che diceva prevenire è meglio che curare. Sarà stato uno spot, ma non diceva una cazzata, quindi mi trovo molto d'accordo con chi afferma che "il miglior modo per combattere il terrorismo è smettere di praticarlo". Perché la parola terrorismo indica molto di più che mettere bombe e fare attentati. E l'esportazione coatta e violenta della democrazia è anch'essa una forma di terrorismo.
Quindi forse sarebbe il caso di andarsene dall'Iraq e di smetterla di scodinzolare annuendo di fronte a Bush tentando di farsi benvolere. Forse sarebbe il caso di facilitare l'integrazione degli stranieri, smettendola di fare mosse di facciata e poco ponderate che poi si fa solo la figura dei pirla.
Oggi pomeriggio io comunque un passo a Cadorna ce lo faccio perché se c'è chi simula le operazioni di soccorso c'è anche chi simula la commemorazione dei defunti dell'attentato virtuale.

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