13.9.05

Avevo detto che ci sarei stata, poi mi è passata la voglia. Alla fine più per rispetto degli impegni presi che per reale voglia mi sono incamminata verso il campetto da basket. Prestazione indegna, ma non troppo per essere il rientro dopo mesi di assenza. E poi alle 20 viene buio ed io già sono miope, figuriamoci con la luce del lampione e mezzo campo in ombra.
Dopo sono corsa all'esselunga a fare la spesa, sarei stata a casa in tempo per Desperate Housewifes, avessi avuto una televisione o l'accortezza di portare il pc a casa e di installarci il modulo tv.
Così non potendo vedere le casalinghe disperate, mi sono data alla casalinghitudine disperata. Ho cenato con una frittata di zucchine improvvisata e un po' di insalata. Poi ho preparato una torta di verdure. Ancora zucchine, i germogli di soia sopravvissuti all'epurazione, feta, formaggio insipido preso in offerta e avanzato in frigo, panna. Non so, l'aspetto non è male, vedremo stasera se anche col gusto ci siamo.
Poi ho lottato con la lavastoviglie per capire cosa significassero gli strani fischi che emette. Sapessi l'alfabeto Morse magari potrei avere delle comunicazioni fruttuose con questo oggetto supertecnologico, così invece no. Alla fine ho scoperto che oltre al rubinetto dell'acqua più grosso dell'impianto idraulico ce n'era uno piccolino proprio sopra il tubo di alimentazione della lavastoviglie che ovviamente era chiuso.
Infine ho cambiato le lenzuola del letto e caricato la lavatrice che devo azionare questa sera. Sono andata a letto che era quasi mezzanotte. E per fortuna che vivo in 57 mq commerciali che se per caso avevo i soldi per una casa più grande non so come avrei fatto a gestirla.

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