26.3.07

Vogliamo parlare del fatto che è lunedì mattina, sono disgrafica, fuori c'è un tempo infame, è cambiata l'ora e il mio collega ha la figlia con la rosolia e da quando me l'ha detto mi sento prudere ovunque?
No dai, parliamo dei biscotti del L@g@ccio invece.
Era da un secolo che non ne mangiavo, l'altro giorno però, mentre aspettavo una collega, sono rimasta inebetita davani alla linea Sapori Regionali di un supermercato e, presa da nostalgia del mare, ne ho comprato un sacchetto. Oggi, a sacchetto abbondantemente esaurito, ho deciso di procurarmi la ricetta per farmeli in casa e così ho scoperto dei simpatici retroscena: ad esempio che L@g@ccio era il nome dispergiativo dato al laghetto artificiale che l'ammiraglio Andrea Doria aveva fatto costruire a metà del 500 per rifornire il suo palazzo. Lo dice anche wikipedia, quindi ci credo.
La ricetta, seppure non troppo chiara, dice:
Ingredienti: 600 g di farina di grano tenero, 150 g di burro, 200 g di zucchero, 50 g di lievito di birra e, in alcuni casi, 50 g di finocchietto dolce.
Lavorazione: impastare la farina con il lievito di birra e l'acqua tiepida. Lasciare lievitare sino a quando non avrà raggiunto il doppio del volume. Quindi sistemarlo al centro della restante farina, aggiungere gli altri ingredienti ed un pizzico di sale. Lavorare energicamente e lasciare lievitare la pasta per un'ora. Creare due filoni e lasciarli ancora lievitare. Infornarli per 30 minuti a 180°. Farli riposare per 24 ore, tagliarli a fette sbieche di 2 cm di spessore e farle biscottare.
Uno di questi giorni ci provo.

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