16.3.07

La settimana è corsa via veloce, all'attivo ho due giorni di spostamenti in biclicletta e ripudio dell'ascensore, una rinnovata energia da fine del letargo invernale, un controllo dal dietologo che mi ha detto che 1,5 kg e 2 cm in meno non sono un cattivo risultato (peccato che i 2 cm siano scesi oltre che dal giro vita anche dal seno, ma va beh) per un mese di dieta non troppo rigorosa, un venerdì con pausa pranzo all'ipermercato con giro da feltrinelli e in profumeria e relativo sperpero di capitali.
Ho finito "Molto forte, incredibilmente vicino" di J.S. Foer che mi ha immalinconito, fatto piangere, ma anche fatto incazzare. Sarà genio, sarà creatività, ci sarà un preciso intento comunicativo, ma a me tutte quelle pagine con una sola frase, tutte quelle foto, quelle pagine scritte e sovrascritte, le pagine ripetute hanno fatto l'effetto delle foto e dei grafici messi nella tesi per aumentare il numero delle pagine.
Ho iniziato "Testimone inconsapevole" di Carofiglio, non mi dispiace, si divora in un battibaleno, ma non ne posso più dello stereotipo dell'investigatore/detective/poliziotto/avvocato che ama la cucina e la musica. E che cavolo. Sarà possibile leggere un libro in cui il protagonista ad un certo punto non si metta a spignattare raccontandoti per filo e per segno la ricetta? Sarà che sono a dieta e quindi la salivazione e la voragine nello stomaco scattano con un niente, ma mi sono un po' scocciata.
A breve fuggirò verso il mare per concludere in bellezza.

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