6.3.07

Che non sarei andata alla lezione di danza l'ho decretato nel momento in cui ho parcheggiato l'auto sul lato della strada non interessato al lavaggio strade. E dire che, nel caso in cui fossero arrivate le mie fantastiche scarpette da schiava, mi ero riproposta di andarle a provare: nemmeno la presenza del pacco nella cassetta delle lettere mi ha smosso dall'attacco di pigrizia di cui ero preda.
Mia madre dice sempre che faccio bene, io penso invece di fare male. Non bisognerebbe soccombere alla stanchezza mentale che l'ufficio ci infonde e privarsi delle cose che ci fanno stare bene e che fanno sì che la nostra vita sia qualcosa di diverso dal tragitto casa ufficio casa.
Per infierire ulteriormente su me stessa, il tempo sottratto alla lezione di danza è stato impegnato nello studio poco proficuo per la certificazione che a inizio anno mi ero ripromessa di prendere entro marzo, ma che visti i ritmi sarà già un miracolo se vedrà la luce nel 2007.
Studiare dopo cena è una pessima idea, soprattutto se quando vai a dormire c'è qualcosa che non hai capito, durante la notte infatti ho vissuto le due ore di esame e la susseguente bocciatura. Nella pausa pranzo, onde evitare che l'incubo diventi ricorrente, ho studiato la differenza fra stack ed heap in java, ecco il link casomai qualcuno avesse le mie stesse ansie notturne.
Ora scusate, ma vado a cercare un sito che venda cilici on line, visto che oramai sono votata all'autoflagellazione.

Nessun commento: