7.3.07

Ci sono, ma il tempo uggioso non aiuta il componimento di post non assimilabili alle farneticazioni di un aspirante suicida. Il dover fare la tinta ai capelli, metter su una lavatrice, preparare la cena per me stessa e per il Marito disperso nelle lande a nord della città, tornare a casa in autobus col sacchetto della spesa fatta a pranzo all'ipermercato, sono ulteriori aggravanti alla mia situazione.
Alle volte ci si domanda dov'era il bivio, quando l'abbiamo imboccato. Quand'è che la nostra strada ha iniziato a curvare inaspettatamente per restringersi infine in un vicolo cieco. Qualche volta ci si domanda se il bivio sia mai esistito e se la palude in cui ci troviamo non sia un posto accettabile dove passare il resto della nostra vita.
Ma la notizia è che c'è una data e la data è il 15 marzo 2008. Il bivio lo abbiamo stabilito a tavolino, come la deadline. Un anno abbondante di tempo dovrebbe consentirci di arrivare preparati alla scelta. Abbiamo anche sottoscritto una clausola : non potremo decidere di rimanere a fissare il cartello segnaletico per un altro anno.
Dà sicurezza essere informati suoi fatti, avere l'illusione che saremo preparati e non ci sarà nessuna pagina che non abbiamo studiato e che sarà difficile fregarci.

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