18.5.04

E' arrivata la primavera finalmente. E non e' solo che all'ipercoop ci sono scaffali e scaffali invasi da creme solari, infradito e piscine in gomma autogonfianti, non e' solo che finalmente ho potuto abbandonare guanti e imbottitura del giubbino della moto in fondo all'armadio o che la sera posso guardare il tramonto in calzoncini e maglietta sul poggiolo senza temere la broncopolmonite. Non e' nemmeno il pioppo che ha sparato tutte le sue cartucce in due giorni di delirio alla fine della scorsa settimana. Sono i fiori nell'abbandonata terra di nessuno fra la sede Vo e l'ipercoop. Le rose che giardinieri fiduciosi avevano piantato in un'idea di aiuola geometrica sono sbocciate, ma sono circondate da papaveri e margherite in fitta schiera. Un inseguirsi di cremisi rosso giallo e bianco su di un selvaggio tappeto verde. E la settimana scorsa non si sarebbe nemmeno presagito.

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