stamattina ho aiutato rita a caricare la macchina.
per facilitare le cose ci si e' messa di mezzo una bella pioggia battente.
fortunatamente il portinaio e' un uomo di buon cuore e le ha permesso di parcheggiare nel cortile interno.
nonostante avesse iniziato a sbaraccare casa nelle scorse settimane c'erano un discreto numero di bagagli da caricare:
una valigia, una borsa della spesa con le rotelle, tre o quattro sacchettoni di carta, un paio di sacchetti di nylon, una piantina di maggiorana e un 'bagaglio' con le ruote targato ikea.
Decidiamo di adottare un approccio pseudoscientifico al caricamento del bagaglio, al primo viaggio Rita parte con il trolley e due sacchettoni di carta, io mi occupo del cubo di plastica con le ruote e della borsa della spesa, sempre con le ruote.
Nella miglior tradizione ikea nel tragitto casa ascensore macchina si staccano una dopo l'altra tutte le ruote costringendomi a caricarmi tutto in braccio.
Alla mia domanda: "Rita, ma cosa hai messo qua dentro, delle barre d'uranio?"
lei serafica risponde: "eh no e' che ci ho messo dentro i pesi per fare ginnastica"
Ah ecco!
30.10.03
Ho ricevuto un sollecito per un invito a cena.
Io e Rita all'incirca un anno fa siamo state invitate a cena da Yama e Paolo.
La serata e' stata piacevole e ci siamo salutati con la promessa che avremmo ricambiato l'invito a breve tempo.
Nel frattempo:
Paolo si e' trasferito a lavorare a Roma.
Francesca ha iniziato a lavorare a Milano.
Pedro e' andato a vivere con Yama.
Io ho scroccato almeno altre tre cene a Yama, questa volta sdebitandomi con la lavatura dei piatti.
Rita e' quasi tornata a vivere a Modena.
Diciamo che i miei tempi di reazione non sono un granche'.
Io e Rita all'incirca un anno fa siamo state invitate a cena da Yama e Paolo.
La serata e' stata piacevole e ci siamo salutati con la promessa che avremmo ricambiato l'invito a breve tempo.
Nel frattempo:
Paolo si e' trasferito a lavorare a Roma.
Francesca ha iniziato a lavorare a Milano.
Pedro e' andato a vivere con Yama.
Io ho scroccato almeno altre tre cene a Yama, questa volta sdebitandomi con la lavatura dei piatti.
Rita e' quasi tornata a vivere a Modena.
Diciamo che i miei tempi di reazione non sono un granche'.
La raclette a Milano non e' la stessa cosa.
Ieri sera per festaggiare Rita che abbandona VO, C. e casa, siamo andati a mangiare a la Raclette, ristorante sul naviglio grande.
Sara' che per me la Raclette (il formaggio) e' sintomo di giornata passata sugli sci in zona Monginevro con conseguente cena-abboffata a Briançon, ma ieri sono rimasta un po' delusa.
Lungi dal portarti in tavola forma di formaggio annessa a resistenza e spatolina, patate bollite da sbucciare, cetriolini e piatti di affettati, a la Raclette (il ristorante) c'e' il cameriere che estrae da uno scalda vivande patate bollite gia' affettate che ricopre poi con una colata di formaggio caldo e guarnisce con qualche cetriolino, poi lo porta in tavola.
Il problema e' che se non si e' abbastanza veloci il formaggio si fredda e il piatto diventa rapidamente indigesto.
Per liberarmi dall'inconveniente "cemento a presa rapida" ho preso la fonduta, servita in una ciotola, con annessa candela scaldavivande.
Ieri sera per festaggiare Rita che abbandona VO, C. e casa, siamo andati a mangiare a la Raclette, ristorante sul naviglio grande.
Sara' che per me la Raclette (il formaggio) e' sintomo di giornata passata sugli sci in zona Monginevro con conseguente cena-abboffata a Briançon, ma ieri sono rimasta un po' delusa.
Lungi dal portarti in tavola forma di formaggio annessa a resistenza e spatolina, patate bollite da sbucciare, cetriolini e piatti di affettati, a la Raclette (il ristorante) c'e' il cameriere che estrae da uno scalda vivande patate bollite gia' affettate che ricopre poi con una colata di formaggio caldo e guarnisce con qualche cetriolino, poi lo porta in tavola.
Il problema e' che se non si e' abbastanza veloci il formaggio si fredda e il piatto diventa rapidamente indigesto.
Per liberarmi dall'inconveniente "cemento a presa rapida" ho preso la fonduta, servita in una ciotola, con annessa candela scaldavivande.
29.10.03
27.10.03
SONO INCAZZATA NERA!
come? non si dicono le parolacce? FANCULO! le dico lo stesso!
Per questioni di copertura dell'area e per lealta' nei confronti di un mio collega (che l'anno scorso, a dire il vero senza troppa fatica, aveva rinunciato alle vacanze) non posso fare le ferie a Capodanno nei giorni che avevo programmato.
Io vorrei sapere cosa cazzo devo farci in quest'ufficio di merda il 29 30 e 31 dicembre.
La risposta e' che ovviamente non si deve fare niente... solo fare bella figura.
Stipendio di merda, soddisfazioni nessuna e non posso nemmeno farmi le ferie quando voglio.
VORREI CHE UN MISSILE TERRA ARIA SI DIRIGESSE VERSO QUESTO EDIFICIO E LO RADESSE AL SUOLO. (possibilmente dopo che me ne sono andata)
Gesu' Bambino per Natale mi fai questo regalo?
come? non si dicono le parolacce? FANCULO! le dico lo stesso!
Per questioni di copertura dell'area e per lealta' nei confronti di un mio collega (che l'anno scorso, a dire il vero senza troppa fatica, aveva rinunciato alle vacanze) non posso fare le ferie a Capodanno nei giorni che avevo programmato.
Io vorrei sapere cosa cazzo devo farci in quest'ufficio di merda il 29 30 e 31 dicembre.
La risposta e' che ovviamente non si deve fare niente... solo fare bella figura.
Stipendio di merda, soddisfazioni nessuna e non posso nemmeno farmi le ferie quando voglio.
VORREI CHE UN MISSILE TERRA ARIA SI DIRIGESSE VERSO QUESTO EDIFICIO E LO RADESSE AL SUOLO. (possibilmente dopo che me ne sono andata)
Gesu' Bambino per Natale mi fai questo regalo?
Mystic River
Un classico giallo: l'assassinio di una ragazza in un quartiere sulla riva del fiume Mystic, le indagini che portano a galla legami di amicizia e inimicizia del passato, un sospetto troppo evidente per essere il colpevole.
Un bel cast: Sean Penn, Kevin Bacon e Tim Robbins.
Unica perplessità gli ultimi tre minuti di film e il discorso "Un padre di famiglia e' come un re. E come per un re per la salvaguardia del suo popolo a lui e' lecita qualsiasi azione per difendere la sua famiglia".
Morale forcaiola o semplice ritratto di una società violenta?
Un classico giallo: l'assassinio di una ragazza in un quartiere sulla riva del fiume Mystic, le indagini che portano a galla legami di amicizia e inimicizia del passato, un sospetto troppo evidente per essere il colpevole.
Un bel cast: Sean Penn, Kevin Bacon e Tim Robbins.
Unica perplessità gli ultimi tre minuti di film e il discorso "Un padre di famiglia e' come un re. E come per un re per la salvaguardia del suo popolo a lui e' lecita qualsiasi azione per difendere la sua famiglia".
Morale forcaiola o semplice ritratto di una società violenta?
24.10.03
Io e David
David per me e' il ricordo confuso dell' uomo che cadde sulla terra, con un occhio di un colore diverso dall'altro (fatto che peraltro pare sia una leggenda metropolitana) o l'ancora piu' fumosa immagine di non so quale personaggio bianco vestito in Labyrinth. David infine e' una sfilza di CD allineati su di un ripiano della libreria di B.
David canta, David e' il "duca bianco", David e' storia. Si', ma ... possibile che io non riesca a ricordare nemmeno un titolo, una strofa, un riff di chitarra? Comunque sia i biglietti sono omaggio.
Arriviamo a concerto iniziato, senza aver assistito alla performance del gruppo di supporto i Dandy Warhol e con la prima canzone del duca che si sta avviando alla fine.
Impossibile raggiungere i posti a sedere, ci posizioniamo sugli spalti sulla destra guardando il palco. La visuale e' buona, l'acustica pure.
La prima canzone che riesco a seguire con attenzione e' una del nuovo album ed ha un titolo in cui c'entrano dei cani. La chitarra e' molto Pearl Jam e la canzone non mi dispiace. La canzone successiva David sale su di una passerella rialzata e si avvicina al bordo del palco. Per un istante mi passa per la testa l'insana idea che stia per fare stage diving. Sarebbe un mito e potrei diventare una sua fan a vita. Ma si sa, lo stage diving e' un arma a doppio taglio e da quell'altezza, alla sua eta' non e' consigliabile, tra l'altro la musica non si presta e lui e' troppo lucido e freddo.
Il concerto prosegue e fino ad "Under pressure" le cose sono sotto controllo.
Da li' in poi invece, soprattutto a seguito di un paio di canzoni che alle mie orecchie di eretica suonano lamentose, vengo colta da crisi di rigetto.
Cosi', il vecchio David mi sembra un po' ridicolo con quel suo caschetto biondo e i jeans attillati e soprattutto i fan in visibilio mi sembrano una manica di pazzi.
Mi sento un alieno in mezzo ad una folla in delirio. E dire che quando un concerto mi piace sono capace di resistere in prima fila attaccata alle transenne, con una folla pogante alle spalle e portare i segni blu del coraggio (i lividi insomma) con orgoglio per le due settimana successive.
Fatto sta che da quando siamo scesi in zona parterre e bisogna spostarsi ogni due minuti per riuscire a vedere qualcosa, da quando ho relizzato che David e' la storia e quindi come altri pezzi di storia comincia ad essere un po' una mummia, le canzoni mi passano sopra una via l'altra e finalmente il concerto finisce. A meta' dei bis ce ne andiamo. Sono a pezzi iinfreddolita (per l'aria umida di Assago, dentro al forum faceva fin troppo caldo) e un po' sottosopra per aver saltato la cena.
Sono anche insopportabile e acida ormai da una buona mezz'ora, ma non ho ancora imparato a reagire serenamente alle situazioni che mi danno fastidio.
E David Bowie quando canta mediamente mi da fastidio.
David per me e' il ricordo confuso dell' uomo che cadde sulla terra, con un occhio di un colore diverso dall'altro (fatto che peraltro pare sia una leggenda metropolitana) o l'ancora piu' fumosa immagine di non so quale personaggio bianco vestito in Labyrinth. David infine e' una sfilza di CD allineati su di un ripiano della libreria di B.
David canta, David e' il "duca bianco", David e' storia. Si', ma ... possibile che io non riesca a ricordare nemmeno un titolo, una strofa, un riff di chitarra? Comunque sia i biglietti sono omaggio.
Arriviamo a concerto iniziato, senza aver assistito alla performance del gruppo di supporto i Dandy Warhol e con la prima canzone del duca che si sta avviando alla fine.
Impossibile raggiungere i posti a sedere, ci posizioniamo sugli spalti sulla destra guardando il palco. La visuale e' buona, l'acustica pure.
La prima canzone che riesco a seguire con attenzione e' una del nuovo album ed ha un titolo in cui c'entrano dei cani. La chitarra e' molto Pearl Jam e la canzone non mi dispiace. La canzone successiva David sale su di una passerella rialzata e si avvicina al bordo del palco. Per un istante mi passa per la testa l'insana idea che stia per fare stage diving. Sarebbe un mito e potrei diventare una sua fan a vita. Ma si sa, lo stage diving e' un arma a doppio taglio e da quell'altezza, alla sua eta' non e' consigliabile, tra l'altro la musica non si presta e lui e' troppo lucido e freddo.
Il concerto prosegue e fino ad "Under pressure" le cose sono sotto controllo.
Da li' in poi invece, soprattutto a seguito di un paio di canzoni che alle mie orecchie di eretica suonano lamentose, vengo colta da crisi di rigetto.
Cosi', il vecchio David mi sembra un po' ridicolo con quel suo caschetto biondo e i jeans attillati e soprattutto i fan in visibilio mi sembrano una manica di pazzi.
Mi sento un alieno in mezzo ad una folla in delirio. E dire che quando un concerto mi piace sono capace di resistere in prima fila attaccata alle transenne, con una folla pogante alle spalle e portare i segni blu del coraggio (i lividi insomma) con orgoglio per le due settimana successive.
Fatto sta che da quando siamo scesi in zona parterre e bisogna spostarsi ogni due minuti per riuscire a vedere qualcosa, da quando ho relizzato che David e' la storia e quindi come altri pezzi di storia comincia ad essere un po' una mummia, le canzoni mi passano sopra una via l'altra e finalmente il concerto finisce. A meta' dei bis ce ne andiamo. Sono a pezzi iinfreddolita (per l'aria umida di Assago, dentro al forum faceva fin troppo caldo) e un po' sottosopra per aver saltato la cena.
Sono anche insopportabile e acida ormai da una buona mezz'ora, ma non ho ancora imparato a reagire serenamente alle situazioni che mi danno fastidio.
E David Bowie quando canta mediamente mi da fastidio.
20.10.03
"In guisa di mazza ferrea piombi sul tuo cranio con cupo fragore".
Dopo mesi ritorno in via Macelli di Soziglia e la trovo piu' bella, un piccolo microcosmo all'interno del dedalo dei caruggi. Una piazzetta con un besagnino e un pesciaio che mettono in bella mostra le loro merci. Da un lato una profusione di uva, mele, pere, ma anche avocados e ananas dall'altro seppie, calamari, acciughe e sul fondo del bancone una testa di pescespada con la lancia che punta il cielo. Poco piu' avanti una rosticceria con gli stoccafissi appesi alti sopra la porta di ingresso e la bottega di un artigiano che fa presepi meccanizzati.
Io e Ale ci godiamo l'aria di paese mentre ci avviamo verso il negozio di abiti usati. Il negozio e' affollato, sebbene non affra nessuna partiolare attrattiva. Potrei dire di un ragazzo con gli occhi azzurri e i riccioli fluenti, i pantaloni col cavallo raso terra, la giacchetta di velluto e il casco della vespa in mano alla ricerca di un dono per la sua tipa, di come per un attimo nella mia testa abbia incarnato l'esatto prototipo del frequentatore di negozi di abiti, ma sarei prontamente smentita, perche' il vintage e' di moda e alla cassa c'e' una ragazza griffatissima.
Ci incodiamo per uscire, ma il ragazzo che e' davanti a noi ci spinge indietro con aria preoccupata. Nel carruggio e' in atto un tafferuglio, il ragazzo col cane che avevamo incontrato poco prima nel negozio del kebab sta scappando inseguito da un tizio che brandisce un oggetto che parrebbe un bastone. I due si urlano improperi e scompaiono oltre la visuale concessa dalla vetrina, aspettiamo un istante,ci affacciamo alla porta del negozio, vediamo il percorso sgombro e usciamo.
Qualche metro piu' avanti vediamo alcune persone che borbottano guardando dentro un vicolo. Ci affacciamo pure noi. Al centro del carruggio, la lama del pescespada punta il brandello di cielo che si intravede fra i due palazzi, come se stesse emergendo dal selciato per un balzo. Evidentemente la rissa deve essere cominciata in piazzetta e l'inseguitore, vistosi minacciato dal cane, ha deciso che fra un avocado e un pescespada, il secondo era un'arma migliore. Ci allontaniamo discutendo di quale sia la modalita' piu' efficace per utlizzare una testa di spescespada come arma di difesa. Conveniamo che brandirla "in guisa di mazza ferrea" sia l'opzione migliore.
Dopo mesi ritorno in via Macelli di Soziglia e la trovo piu' bella, un piccolo microcosmo all'interno del dedalo dei caruggi. Una piazzetta con un besagnino e un pesciaio che mettono in bella mostra le loro merci. Da un lato una profusione di uva, mele, pere, ma anche avocados e ananas dall'altro seppie, calamari, acciughe e sul fondo del bancone una testa di pescespada con la lancia che punta il cielo. Poco piu' avanti una rosticceria con gli stoccafissi appesi alti sopra la porta di ingresso e la bottega di un artigiano che fa presepi meccanizzati.
Io e Ale ci godiamo l'aria di paese mentre ci avviamo verso il negozio di abiti usati. Il negozio e' affollato, sebbene non affra nessuna partiolare attrattiva. Potrei dire di un ragazzo con gli occhi azzurri e i riccioli fluenti, i pantaloni col cavallo raso terra, la giacchetta di velluto e il casco della vespa in mano alla ricerca di un dono per la sua tipa, di come per un attimo nella mia testa abbia incarnato l'esatto prototipo del frequentatore di negozi di abiti, ma sarei prontamente smentita, perche' il vintage e' di moda e alla cassa c'e' una ragazza griffatissima.
Ci incodiamo per uscire, ma il ragazzo che e' davanti a noi ci spinge indietro con aria preoccupata. Nel carruggio e' in atto un tafferuglio, il ragazzo col cane che avevamo incontrato poco prima nel negozio del kebab sta scappando inseguito da un tizio che brandisce un oggetto che parrebbe un bastone. I due si urlano improperi e scompaiono oltre la visuale concessa dalla vetrina, aspettiamo un istante,ci affacciamo alla porta del negozio, vediamo il percorso sgombro e usciamo.
Qualche metro piu' avanti vediamo alcune persone che borbottano guardando dentro un vicolo. Ci affacciamo pure noi. Al centro del carruggio, la lama del pescespada punta il brandello di cielo che si intravede fra i due palazzi, come se stesse emergendo dal selciato per un balzo. Evidentemente la rissa deve essere cominciata in piazzetta e l'inseguitore, vistosi minacciato dal cane, ha deciso che fra un avocado e un pescespada, il secondo era un'arma migliore. Ci allontaniamo discutendo di quale sia la modalita' piu' efficace per utlizzare una testa di spescespada come arma di difesa. Conveniamo che brandirla "in guisa di mazza ferrea" sia l'opzione migliore.
17.10.03
News dal quarto piano.(parte due)
Le amiche del pitbull mietono una nuova vittima.
Il nuovo arrivo e' durato due notti due. Da lunedi' si trasferisce in una nuova foresteria.
E dire che avevamo fatto le persone serie, avevamo mantenuto i livelli di acida zitellita' (o zitellanza?) entro soglie accettabili.
Si sospetta che la profferta di R. di fornirgli del minestrone per cena lo abbia terrorizzato a morte. O forse e' stata la starnazzante reazione al blackout provocato dai nostri asciugacapelli?
Fatto sta che oggi se n'e' andato.
Sorge il sospetto che anche il progetto di Giuli in Inghilterra sia stata una mossa per liberarsi noi arpie.
In realta' questa mattina al risveglio ho trovato un foglio sul tavolo, era di Giuli e recitava: "Ho messo la sveglia alle 7.45 per salutarvi, non andate via prima". E' stato di parola. E' emerso dalle coltri con aria assonnata. Cha carino.
Le amiche del pitbull mietono una nuova vittima.
Il nuovo arrivo e' durato due notti due. Da lunedi' si trasferisce in una nuova foresteria.
E dire che avevamo fatto le persone serie, avevamo mantenuto i livelli di acida zitellita' (o zitellanza?) entro soglie accettabili.
Si sospetta che la profferta di R. di fornirgli del minestrone per cena lo abbia terrorizzato a morte. O forse e' stata la starnazzante reazione al blackout provocato dai nostri asciugacapelli?
Fatto sta che oggi se n'e' andato.
Sorge il sospetto che anche il progetto di Giuli in Inghilterra sia stata una mossa per liberarsi noi arpie.
In realta' questa mattina al risveglio ho trovato un foglio sul tavolo, era di Giuli e recitava: "Ho messo la sveglia alle 7.45 per salutarvi, non andate via prima". E' stato di parola. E' emerso dalle coltri con aria assonnata. Cha carino.
16.10.03
Dopo le news dal fronte fisico, causa il continuo rimescolamento
degli "equilibri familiari", ho deciso di inaugurare una nuova
rubrica:
News dal quarto piano, ovvero dagli amici del pitbull
Giuli sta per abbandonarci per trasferirsi in Inghilterra, l'altra sera abbiamo festeggiato la sua partenza con una cena in cui tigelle affettati e alcool sono stati consumati in grande quantita'. Ci mancherà. Tanto.
Le sue lezioni di bresciano, i discorsi su film e concerti, le sue frasi biascicate al rientro dagli happy hour, i suoi cocktail e il lemoncino. Se ne va il più alcolizzato di casa, resto prima in classifica. Sarà difficile tenere alta la bandiera di bevitori doc del quarto piano.
St. e' arrivato ieri sera. Io, R. e M. stavamo consumando i resti di tigelle e affettati del giorno prima, accompagnandoli con acqua, perche' di vino non c'erano piu' tracce. Abbiamo sentito suonare alla porta, sono andata ad aprire e mi sono trovata davanti lo sguardo a meta' fra l'interrogativo e lo spaesato di St..
"Foresteria Cd.? Prego accomodati."
Pietro se n'e' andato ormai da un po', ma riesce comunque a farci incazzare a distanza di mesi. Qualche tempo fa, infatti, durante un we e' venuto a stare a casa nostra. Gli abbiamo detto di prendere la biancheria del letto in dispensa. Il lunedi' siamo passate poi nella stanza in cui aveva dormito per raccattare la roba che aveva utilizzato e mandarla a lavare in tintoria. Niente sul letto, niente nei cassetti. Abbiamo pensato che non fosse venuto. Ieri sera invece abbiamo trovato piumino, lenzuola e federe appallottolate in fondo all'armadio. Cosi' abbiamo organizzato una rapida lavatrice riparatrice e R. ha momentaneamente ceduto un piumino che le avanzava al povero malcpitato.
Per chiudere la serata in bellezza, quando ormai eravamo ciascuno nelle proprie stanze, l'azione congiunta lavatrice asciugacapelli mio e asciugacapelli di R., piu' forse una tv accesa hanno determinato un momentaneo black out.
Benvenuto in via R. St.!
News dal quarto piano, ovvero dagli amici del pitbull
Giuli sta per abbandonarci per trasferirsi in Inghilterra, l'altra sera abbiamo festeggiato la sua partenza con una cena in cui tigelle affettati e alcool sono stati consumati in grande quantita'. Ci mancherà. Tanto.
Le sue lezioni di bresciano, i discorsi su film e concerti, le sue frasi biascicate al rientro dagli happy hour, i suoi cocktail e il lemoncino. Se ne va il più alcolizzato di casa, resto prima in classifica. Sarà difficile tenere alta la bandiera di bevitori doc del quarto piano.
St. e' arrivato ieri sera. Io, R. e M. stavamo consumando i resti di tigelle e affettati del giorno prima, accompagnandoli con acqua, perche' di vino non c'erano piu' tracce. Abbiamo sentito suonare alla porta, sono andata ad aprire e mi sono trovata davanti lo sguardo a meta' fra l'interrogativo e lo spaesato di St..
"Foresteria Cd.? Prego accomodati."
Pietro se n'e' andato ormai da un po', ma riesce comunque a farci incazzare a distanza di mesi. Qualche tempo fa, infatti, durante un we e' venuto a stare a casa nostra. Gli abbiamo detto di prendere la biancheria del letto in dispensa. Il lunedi' siamo passate poi nella stanza in cui aveva dormito per raccattare la roba che aveva utilizzato e mandarla a lavare in tintoria. Niente sul letto, niente nei cassetti. Abbiamo pensato che non fosse venuto. Ieri sera invece abbiamo trovato piumino, lenzuola e federe appallottolate in fondo all'armadio. Cosi' abbiamo organizzato una rapida lavatrice riparatrice e R. ha momentaneamente ceduto un piumino che le avanzava al povero malcpitato.
Per chiudere la serata in bellezza, quando ormai eravamo ciascuno nelle proprie stanze, l'azione congiunta lavatrice asciugacapelli mio e asciugacapelli di R., piu' forse una tv accesa hanno determinato un momentaneo black out.
Benvenuto in via R. St.!
15.10.03
Un parcheggio per mariti, mentre le donne vanno a fare shopping in tranquillità.
La domanda e' ovvia: perche' una donna dovrebbe farsi accompagnare dal marito a fare shopping per poi parcheggiarlo in un giardino d'infanzia perche' non le rompa le scatole mentre lei sceglie le scarpe?
Perche'?
La domanda e' ovvia: perche' una donna dovrebbe farsi accompagnare dal marito a fare shopping per poi parcheggiarlo in un giardino d'infanzia perche' non le rompa le scatole mentre lei sceglie le scarpe?
Perche'?
13.10.03
Il mio blog langue, sarà colpa dell'autunno e dei suoi colori caldi,
del primo fresco e della scarsa voglia di uscire da sotto le coperte
la mattina, della pigrizia del dopo cena che ti induce alle quattro
chiacchere attorno al tavolo prima del rito della tisana e rinchiuderti
in stanza subito dopo.
Nessun cinema, nessun concerto, qualche chiacchera al telefono, la birra del sabato sera e il signore degli anelli prima parte in inglese perennemente appoggiato sul comodino.
E' autunno e il mio geranio e' invaso da una colonia di bruchi verdi che stanno riducendo le foglie all'aspetto di un gruviera. Il basilico sta ingiallendo. Il bonsai ammicca dallo scaffale dell'ipercoop, le specifiche da leggere e inventare, il codice da sviluppare.
E' autunno, langue la vita, langue il blog.
Nessun cinema, nessun concerto, qualche chiacchera al telefono, la birra del sabato sera e il signore degli anelli prima parte in inglese perennemente appoggiato sul comodino.
E' autunno e il mio geranio e' invaso da una colonia di bruchi verdi che stanno riducendo le foglie all'aspetto di un gruviera. Il basilico sta ingiallendo. Il bonsai ammicca dallo scaffale dell'ipercoop, le specifiche da leggere e inventare, il codice da sviluppare.
E' autunno, langue la vita, langue il blog.
10.10.03
Un assembramento di varia umanità.
Ovvero: la prima lezione del corso di danza del ventre.
Saremo state più di trenta, un numero scandalosamente elevato per una lezione di danza , ma sono i corsi dell'ufficiodeltempolibero e, si sa, funzionano con la teoria dell' "avanti c'e' posto".
La maestra è bionda, si chiama Beatrice, ha uno scialetto coi campanellini annodato sulla gonna, una cavigliera e un look simil odalisca.
Poi ci sono le allieve, noi: alte, basse, medie, acciughe, normali, rotonde, extra tonde, bionde, brune, belle,brutte,giovani,vecchie, con la gonna, con il body, con la tuta, con lo scialle annodato in vita, ma
TUTTE rigorosamente CON LE CALZE ANDTISDRUCCIOLO!!! Gentilmente offerte dell'organizzazione del corso per scusarsi del ritardo nell'inizio dei corsi e dello spostamento di sede.
Trenta persone di ogni taglia coi piedi fasciati in calzettoni tecnicolor dotati di cuoricini di gomma antisdrucciolo sulla pianta.
E' stato bellissimo!
Ovvero: la prima lezione del corso di danza del ventre.
Saremo state più di trenta, un numero scandalosamente elevato per una lezione di danza , ma sono i corsi dell'ufficiodeltempolibero e, si sa, funzionano con la teoria dell' "avanti c'e' posto".
La maestra è bionda, si chiama Beatrice, ha uno scialetto coi campanellini annodato sulla gonna, una cavigliera e un look simil odalisca.
Poi ci sono le allieve, noi: alte, basse, medie, acciughe, normali, rotonde, extra tonde, bionde, brune, belle,brutte,giovani,vecchie, con la gonna, con il body, con la tuta, con lo scialle annodato in vita, ma
TUTTE rigorosamente CON LE CALZE ANDTISDRUCCIOLO!!! Gentilmente offerte dell'organizzazione del corso per scusarsi del ritardo nell'inizio dei corsi e dello spostamento di sede.
Trenta persone di ogni taglia coi piedi fasciati in calzettoni tecnicolor dotati di cuoricini di gomma antisdrucciolo sulla pianta.
E' stato bellissimo!
8.10.03
Leggo su Repubblica che Bonatti sulla storia del K2 e' ancora incazzato. Ha ragione.
Pero' quando ho letto la prima versione di "K2. Storia di un caso" (Baldini Castoldi Dalai editore) ho pensato "Avrai anche ragione, ma che palle!". Il libro infatti dalla prima all'ultima pagina trasmette il messaggio: "Loro sono degli stronzi ed io una vittima", che pur vero nella sostanza, alla fine risulta poco signorile.
Mi si puo' obiettare che se fossi stata io a passare una notte all'addiaccio a quasi 8000m con la signorilita' mi ci pulirei le scarpe e su questo non c'e' dubbio. Fatto sta che Bonatti, con tutta l'ammirazione che nutro per le sue doti di alpinista, se la smettesse di lamentarsi a me sarebbe piu' simpatico.
Pero' quando ho letto la prima versione di "K2. Storia di un caso" (Baldini Castoldi Dalai editore) ho pensato "Avrai anche ragione, ma che palle!". Il libro infatti dalla prima all'ultima pagina trasmette il messaggio: "Loro sono degli stronzi ed io una vittima", che pur vero nella sostanza, alla fine risulta poco signorile.
Mi si puo' obiettare che se fossi stata io a passare una notte all'addiaccio a quasi 8000m con la signorilita' mi ci pulirei le scarpe e su questo non c'e' dubbio. Fatto sta che Bonatti, con tutta l'ammirazione che nutro per le sue doti di alpinista, se la smettesse di lamentarsi a me sarebbe piu' simpatico.
7.10.03
6.10.03
Della precarieta' e suoi derivati.
Ci sono giorni in cui mi trovo a fare il "punto della situazione" con gli amici sullo "stato di avanzamento" delle nostre vite.
Parrebbe che il comune denominatore sia la precarieta'.
Non e' un argomento nuovo, leo lo ha trattato molto e sicuramente meglio di quanto posso fare io.
A. ha una (miserrima) borsa di studio, in un laboratorio dove se uno ha la mononucleosi deve scusarsi se fa solo otto ore. In un laboratorio dove ci sono persone che per la stessa miserrima cifra vanno a lavorare anche il sabato e la domenica e in settimana fanno 10 ore al giorno. Vorrebbe prendersi una macchina e un pc, ma siccome vorrebbe un lavoro stabile e siccome non esclude la possibilita' di emigrare, resta nel limbo dell'attesa di vedere cosa gli riservera' il futuro. Delle volte si pensa che chi fa ricerca sia un privilegiato, perche' sicuramente lavora in un campo gratificante e viene pagato per studiare. Il problema della "condizione privilegiata" di chi fa ricerca e' diverso,chi fa ricerca viene da una famiglia che puo' permettersi di sostenere un figlio ben oltre la fine del suo corso di studi. Perche' con un dottorato o un assegno di ricerca non si mantiene una famiglia e ancora peggio non si mantiene se stessi. E dopo un po' e' naturale che uno voglia farsi una sua vita, una sua famiglia e che quindi vada alla ricerca di un "lavoro vero". Tanto piu' che alcune volte il mondo della ricerca di la' dall'essere nobile e puro, avendo bisogno di fondi (la vile pecunia) si riduce a essere generatore di fuffa, quanto il cosi'detto mondo del lavoro.
F. ha un COCOCO in una ditta farmaceutica, le rinnovano il contratto ogni tre mesi. E' fuori citta' e fra viaggi e affitto all'incirca fa il pari con quello che guadagna.
A. prende un assegno di ricerca, anche lui e' fuori citta' e ogni mattina fa i km per andare in ufficio. Il lavoro non e' esattamente quello che si aspettava e non e' sicuro se debba sperare che gli rinnovino il contratto.
Io sono la piu' stabile, vivo stabilmente da lunedi' a venerdi' a Milano da ormai quasi 4 anni, la vita del pendolare settimanale. La mia posizione lavorativa e' stabilmente fissata su di un lavoro che non mi da' grosse ( e nemmeno piccole) soddisfazioni, ne' dal punto di vista dell'esperienza, ne' tantomeno da quello economico.
Mi fermo con l'elenco, ma anche scorrendo la restante lista di amicizie e conoscenze il panorama migliora di poco. Sono forse due o tre le persone di mia conoscenza con un lavoro stabile e piu' o meno soddisfacente.
Fra due anni avremo 30 anni e non so chi fra di noi riuscira' a dare una svolta alla sua esistenza prima del fatidico traguardo.
Quanto e' colpa nostra, quanto delle condizioni al contorno?
In cosa sbagliamo? Cosa c'e' che non va nelllo sperare di essere reribuiti in base alle proprie capacita' tecniche e in base al lavoro svolto? Perche' se uno non sgomita, non frega il suo prossimo, non lecca il culo ( e scusate il francesismo) e' destinato, per ben che gli vada, a rimanere a fare un lavoro del cavolo e sottopagato?
Evidentemente c'e' qualcosa che non va in noi, siamo troppo utopisti e, quel che e' peggio, ci diamo ragione l'un con l'altro. E stiamo fermi nella nostra precarieta' economica, affettiva, dei luoghi, della soddisfazione, ci gongoliamo del nostro essere diversi, del nostro avere valori diversi, del nostro non essere arrivisti, del nostro amare le cose semplici (oddio sembra lo spot del mulino bianco).
Invece dovremmo metterci il tailleur e i tacchi a spillo, il doppiopetto e la cravatta, essere arroganti e arrivisti e soprattutto foderare lo stomaco con un doppio strato di pelo.
Non c'e' speranza, ragazzi rendiamoci conto I NERDS SIAMO NOI, con i nostri sogni e i nostri desideri, non chi sta dieci ore in laboratorio per pubblicare un articolo in piu' o chi vende fuffa al suo prossimo.
I VERI NERDS SIAMO NOI!!!!
Ci sono giorni in cui mi trovo a fare il "punto della situazione" con gli amici sullo "stato di avanzamento" delle nostre vite.
Parrebbe che il comune denominatore sia la precarieta'.
Non e' un argomento nuovo, leo lo ha trattato molto e sicuramente meglio di quanto posso fare io.
A. ha una (miserrima) borsa di studio, in un laboratorio dove se uno ha la mononucleosi deve scusarsi se fa solo otto ore. In un laboratorio dove ci sono persone che per la stessa miserrima cifra vanno a lavorare anche il sabato e la domenica e in settimana fanno 10 ore al giorno. Vorrebbe prendersi una macchina e un pc, ma siccome vorrebbe un lavoro stabile e siccome non esclude la possibilita' di emigrare, resta nel limbo dell'attesa di vedere cosa gli riservera' il futuro. Delle volte si pensa che chi fa ricerca sia un privilegiato, perche' sicuramente lavora in un campo gratificante e viene pagato per studiare. Il problema della "condizione privilegiata" di chi fa ricerca e' diverso,chi fa ricerca viene da una famiglia che puo' permettersi di sostenere un figlio ben oltre la fine del suo corso di studi. Perche' con un dottorato o un assegno di ricerca non si mantiene una famiglia e ancora peggio non si mantiene se stessi. E dopo un po' e' naturale che uno voglia farsi una sua vita, una sua famiglia e che quindi vada alla ricerca di un "lavoro vero". Tanto piu' che alcune volte il mondo della ricerca di la' dall'essere nobile e puro, avendo bisogno di fondi (la vile pecunia) si riduce a essere generatore di fuffa, quanto il cosi'detto mondo del lavoro.
F. ha un COCOCO in una ditta farmaceutica, le rinnovano il contratto ogni tre mesi. E' fuori citta' e fra viaggi e affitto all'incirca fa il pari con quello che guadagna.
A. prende un assegno di ricerca, anche lui e' fuori citta' e ogni mattina fa i km per andare in ufficio. Il lavoro non e' esattamente quello che si aspettava e non e' sicuro se debba sperare che gli rinnovino il contratto.
Io sono la piu' stabile, vivo stabilmente da lunedi' a venerdi' a Milano da ormai quasi 4 anni, la vita del pendolare settimanale. La mia posizione lavorativa e' stabilmente fissata su di un lavoro che non mi da' grosse ( e nemmeno piccole) soddisfazioni, ne' dal punto di vista dell'esperienza, ne' tantomeno da quello economico.
Mi fermo con l'elenco, ma anche scorrendo la restante lista di amicizie e conoscenze il panorama migliora di poco. Sono forse due o tre le persone di mia conoscenza con un lavoro stabile e piu' o meno soddisfacente.
Fra due anni avremo 30 anni e non so chi fra di noi riuscira' a dare una svolta alla sua esistenza prima del fatidico traguardo.
Quanto e' colpa nostra, quanto delle condizioni al contorno?
In cosa sbagliamo? Cosa c'e' che non va nelllo sperare di essere reribuiti in base alle proprie capacita' tecniche e in base al lavoro svolto? Perche' se uno non sgomita, non frega il suo prossimo, non lecca il culo ( e scusate il francesismo) e' destinato, per ben che gli vada, a rimanere a fare un lavoro del cavolo e sottopagato?
Evidentemente c'e' qualcosa che non va in noi, siamo troppo utopisti e, quel che e' peggio, ci diamo ragione l'un con l'altro. E stiamo fermi nella nostra precarieta' economica, affettiva, dei luoghi, della soddisfazione, ci gongoliamo del nostro essere diversi, del nostro avere valori diversi, del nostro non essere arrivisti, del nostro amare le cose semplici (oddio sembra lo spot del mulino bianco).
Invece dovremmo metterci il tailleur e i tacchi a spillo, il doppiopetto e la cravatta, essere arroganti e arrivisti e soprattutto foderare lo stomaco con un doppio strato di pelo.
Non c'e' speranza, ragazzi rendiamoci conto I NERDS SIAMO NOI, con i nostri sogni e i nostri desideri, non chi sta dieci ore in laboratorio per pubblicare un articolo in piu' o chi vende fuffa al suo prossimo.
I VERI NERDS SIAMO NOI!!!!
4.10.03
Ovviamente ieri i signori di L. mi hanno fatto perdere il treno senza peraltro che si riuscissero a risolvere i nostri problemi di connettivita'... pazienza, il 19.10 e' stato puntuale come un orologio, ho trovato posto a sedere e la mamma mi e' venuta a prendere in stazione.
Questo e' un post per provare l'ebrezza dell'utilizzo di internet col nostro nuovo pc.
Ora pero' dopo un pomeriggio da manovale dell'informatica vado a farmi un giro.
p.s. ieri sera ho visto tre minuti dell'isola dei famosi e stavo male.... senza contare che poco prima avevo visto Malena con la Bellucci.
Questo e' un post per provare l'ebrezza dell'utilizzo di internet col nostro nuovo pc.
Ora pero' dopo un pomeriggio da manovale dell'informatica vado a farmi un giro.
p.s. ieri sera ho visto tre minuti dell'isola dei famosi e stavo male.... senza contare che poco prima avevo visto Malena con la Bellucci.
3.10.03
2.10.03
a prescindere
inizialmente pensavo che fosse colpa della giornata di ieri se quella odierna non era iniziata granche' bene.
quando uno ha una brutta giornata e va a letto tardi facile che il giorno dopo sia stanco e un po' di malumore e tenda a essere particolarmente insofferente.
forse.
a me pare che oggi sia una giornata "di merda a prescindere".
a prescindere da come ho dormito stanotte, dalle bizze del pc stamattina, dalla gente che non chiama quando vorresti che chiamasse, dalla gente che chiama e non vorresti lo facesse, dal corso di danza che non comincia perche' i muratori non hanno rimosso i calcinacci dagli spogliatoi, dagli gnocchi che oltre a non essere buoni si stanno rivelando indigesti.
inizialmente pensavo che fosse colpa della giornata di ieri se quella odierna non era iniziata granche' bene.
quando uno ha una brutta giornata e va a letto tardi facile che il giorno dopo sia stanco e un po' di malumore e tenda a essere particolarmente insofferente.
forse.
a me pare che oggi sia una giornata "di merda a prescindere".
a prescindere da come ho dormito stanotte, dalle bizze del pc stamattina, dalla gente che non chiama quando vorresti che chiamasse, dalla gente che chiama e non vorresti lo facesse, dal corso di danza che non comincia perche' i muratori non hanno rimosso i calcinacci dagli spogliatoi, dagli gnocchi che oltre a non essere buoni si stanno rivelando indigesti.
Malinconia
Ieri tardo pomeriggio: buoni propositi lavorativi pilotati dal BM, tante incombenze inutili e praticamente nessuna novita' concreta a breve scandenza. Amarezza.
Ieri notte: chiacchere al buio con Rita, chiacchere sul lavoro, ma pur sempre un confronto, uno scambio di opinioni. E poi l'impareggiabile Giuli, che rientra assonnato e ritirandosi in camera ci regala l'ultima (e forse unica) perla di buon umore della giornata con un "Sogni d'oro".
Ciascuno all'inseguimento dei propri sogni, chi prima chi dopo, abbandoneremo il nostro tran tran domestico. E sara' triste non averli piu' vicino.
Ieri tardo pomeriggio: buoni propositi lavorativi pilotati dal BM, tante incombenze inutili e praticamente nessuna novita' concreta a breve scandenza. Amarezza.
Ieri notte: chiacchere al buio con Rita, chiacchere sul lavoro, ma pur sempre un confronto, uno scambio di opinioni. E poi l'impareggiabile Giuli, che rientra assonnato e ritirandosi in camera ci regala l'ultima (e forse unica) perla di buon umore della giornata con un "Sogni d'oro".
Ciascuno all'inseguimento dei propri sogni, chi prima chi dopo, abbandoneremo il nostro tran tran domestico. E sara' triste non averli piu' vicino.
1.10.03
Ieri: il letto.
Via Sarpi, letto in esposizione a prezzo scontatissimo. M. entusiasta decide per l'acquisto.
Convocati all'appello: io e la mamma, la sua ovviamente, non la mia.
Il letto e' effettivamente un bel letto, stile fouton come da moda imperante. Colore chiaro, rovere sbiancato per l'esattezza, praticamente il colore dei mobili della mia cameretta.
Nell'attesa che il mobiliere si liberi ci aggiriamo esaminando il letto che incontra il gusto di tutti.
Il mobiliere e' un signore un po' allampanato, con la voce flebile del tutto in linea con la stretta di mano poco energica che ci riservera' alla fine. Ci fa accomodare al tavolo e illustra le caratteristiche del letto, risponde alle domande della mamma, risponde alla domande di M. Io seguo con un orecchio, mentre sbircio le tovagliette poggiate sul ripiano alle mia destra.
Alla fine del classico pistolotto M. ci chiede cosa ne pensiamo. Io e la mamma ribadiamo il giudizio positivo. Qui pero' si scatenano i dieci minuti di calvario durante i quali devo lottare contro l'impulso di scappare dal negozio.
Inevitabilmente il mobiliere presume che il letto sia per me e M., ma la cosa piu' drammatica e' che la mamma lo supporta in questa convinzione dicendo: "dovete decidere se piace a voi ragazzi". La tentazione di chiamarmi fuori da questa cosa dicendo: "Veramente e' a M. che deve piacere, perche' il letto e' per casa sua" viene messa a tacere con fatica. Me ne tiro fuori con una finta analisi del tipo "Il letto e' un bel letto, il colore chiaro del legno ti permette di giocare con il copriletto, sicuramente ti da' una maggiore sensazione di calore rispetto ad un letto in venghe'." Infine M. si decide per l'acquisto e la rappresentazione si conclude.
Esco piu' accadata che se avessi fato 5 giri di corsa all'arena... l'ansia o i faretti del negozio?
Via Sarpi, letto in esposizione a prezzo scontatissimo. M. entusiasta decide per l'acquisto.
Convocati all'appello: io e la mamma, la sua ovviamente, non la mia.
Il letto e' effettivamente un bel letto, stile fouton come da moda imperante. Colore chiaro, rovere sbiancato per l'esattezza, praticamente il colore dei mobili della mia cameretta.
Nell'attesa che il mobiliere si liberi ci aggiriamo esaminando il letto che incontra il gusto di tutti.
Il mobiliere e' un signore un po' allampanato, con la voce flebile del tutto in linea con la stretta di mano poco energica che ci riservera' alla fine. Ci fa accomodare al tavolo e illustra le caratteristiche del letto, risponde alle domande della mamma, risponde alla domande di M. Io seguo con un orecchio, mentre sbircio le tovagliette poggiate sul ripiano alle mia destra.
Alla fine del classico pistolotto M. ci chiede cosa ne pensiamo. Io e la mamma ribadiamo il giudizio positivo. Qui pero' si scatenano i dieci minuti di calvario durante i quali devo lottare contro l'impulso di scappare dal negozio.
Inevitabilmente il mobiliere presume che il letto sia per me e M., ma la cosa piu' drammatica e' che la mamma lo supporta in questa convinzione dicendo: "dovete decidere se piace a voi ragazzi". La tentazione di chiamarmi fuori da questa cosa dicendo: "Veramente e' a M. che deve piacere, perche' il letto e' per casa sua" viene messa a tacere con fatica. Me ne tiro fuori con una finta analisi del tipo "Il letto e' un bel letto, il colore chiaro del legno ti permette di giocare con il copriletto, sicuramente ti da' una maggiore sensazione di calore rispetto ad un letto in venghe'." Infine M. si decide per l'acquisto e la rappresentazione si conclude.
Esco piu' accadata che se avessi fato 5 giri di corsa all'arena... l'ansia o i faretti del negozio?
30.9.03
Leggo su Repubblica che permane il rischio black out fino a fine 2004.... evidentemente dopo le dichiarazioni perentorie post black out americano in cui si asseriva l'impossibilita' di un black out italiano adesso si tengono larghi.
Oggi: esercizi spirituali.
Ore 10, riunione. Rombo di sedie trascinate per il corridoio, vociare simil studenti in ricreazione, il gruppo si aggrega e pian piano si acqueta.
Pistolotto del capo in risposta alle osservazioni fatte pervenire nei giorni scorsi sulle metodologie di lavoro e su possibili miglioramenti delle stesse.
Alla fine la domanda: cosa ne pensate?
Qui l'esercizio spirituale nel mantenimento della calma e nel silenzio.
Abbiamo fatto notare A B C, ci e' stato risposto che A B C non sono veri e che si fara' in modo X, ove X significa: nel delirio piu' totale, non lamentatevi producete cose di qualita' e andate d'accordo gli uni con gli altri.
Promemoria: non credere mai al capo quando ti dice che vuol sapere la tua opinione.
Ore 10, riunione. Rombo di sedie trascinate per il corridoio, vociare simil studenti in ricreazione, il gruppo si aggrega e pian piano si acqueta.
Pistolotto del capo in risposta alle osservazioni fatte pervenire nei giorni scorsi sulle metodologie di lavoro e su possibili miglioramenti delle stesse.
Alla fine la domanda: cosa ne pensate?
Qui l'esercizio spirituale nel mantenimento della calma e nel silenzio.
Abbiamo fatto notare A B C, ci e' stato risposto che A B C non sono veri e che si fara' in modo X, ove X significa: nel delirio piu' totale, non lamentatevi producete cose di qualita' e andate d'accordo gli uni con gli altri.
Promemoria: non credere mai al capo quando ti dice che vuol sapere la tua opinione.
29.9.03
26.9.03
25.9.03
24.9.03
Il quinto elemento
Sottotitolo: A essere prevenuti si fa presto, ma alle volte si ha ragione.
Purtroppo non era l'equivalente maschile di Milla Jovovic, ma avremmo potuto comunque passarci su, fosse stato almeno un po' simpatico o un po' accomodante o un po' umile o se almeno avesse evitato di fare il fantastico.
Invece ieri sera verso le 21.30, proprio mentre stavamo per ritirarci ciascuna nella propria stanza, abbiamo sentito bussare alla porta e l'individuo in questione e' venuto a farci visita.
QE - Ciao, e' l'appartamento di C. questo? Ah si' lei la conosco - indicandomi - lavori in VO vero?
3G - Ciao
QE - Sono venuto a vedere la stanza libera
IG - Prego e' quella li'
QE- Ah ma cosa c'e' li' in fondo? (indicando una porta sul fondo della camera).
IG - Uno stanzino con un lavandino che non funziona, non lo usa mai nessuno, la lavatrice e' in bagno.
Torniamo nell'ingresso.
QE - Ma che regole ci sono in questa casa? Avete la donna delle pulizie?
IG - Nessuna in particolare, le pulizie si fanno con il buon senso, non abbiamo la donna delle pulizie.
QE - Ma e' una foresteria femminile questa?
3G - No, c'e' anche un ragazzo ma stasera e' fuori.
IIG - Il bagno degli uomini e' quello li'.
QE - Ah e perche' ?
Verrebbe voglia di dirgli : forse perche' non abbiamo piacere che i ragazzi di casa sappiano quando abbiamo il ciclo o che assorbenti usiamo e soprattutto perche' cosi' non dobbiamo stare ad indagare se l'uomo in questione ha alzato o meno la tavoletta? Lasciamo perdere e lo guardiamo con compassione, la domanda cade nel vuoto.
QE - Ma quella era la stanza di M.?
IG - Ovviamente no, quando uno se ne va cambiamo di stanza in base all'anzianita'.
La conversazione sta languendo.
IG - Ah ecco, il regolamento prevede che non si possano avere ospiti in casa. Qui anche se e' capitato qualche strappo alla regola di massima lo rispettiamo.
QE - Ah perche' io ogni tanto sono abituato ad invitare deglI amicI.
Orrore sui volti delle 3 Grazie.
3G - No qui siamo abituate diversamente. Voglio dire puo' capitare, ma avendo avuto brutte esperienze non abbiamo piacere che sia una cosa frequente e soprattutto vogliamo chiarirlo prima che uno entri in casa.
QE - Eh perche' io sono abituato che giro, vado a trovare gli amici che poi ricambiano la visita. (come dire poverette voi zitelle che non avete vita sociale).
3G - Veramente noi se siamo qui a Milano e' per lavorare, comunque ci piace avere l'idea di essere a casa nostra e non doverci preoccupare di avere gente per casa, di dover fare la fila per andare in bagno etc etc.
QE si avvia alla porta con aria perplessa, salutandoci ci dice: "ci pensero' "
Ecco bravo pensaci... siamo un covo di arpie rompicoglioni, pensaci... preferisci che la gente passi per camera tua per andare a fare la lavatrice oppure vivere con 3 zitelle inacidite? pensaci...
Sottotitolo: A essere prevenuti si fa presto, ma alle volte si ha ragione.
Purtroppo non era l'equivalente maschile di Milla Jovovic, ma avremmo potuto comunque passarci su, fosse stato almeno un po' simpatico o un po' accomodante o un po' umile o se almeno avesse evitato di fare il fantastico.
Invece ieri sera verso le 21.30, proprio mentre stavamo per ritirarci ciascuna nella propria stanza, abbiamo sentito bussare alla porta e l'individuo in questione e' venuto a farci visita.
QE - Ciao, e' l'appartamento di C. questo? Ah si' lei la conosco - indicandomi - lavori in VO vero?
3G - Ciao
QE - Sono venuto a vedere la stanza libera
IG - Prego e' quella li'
QE- Ah ma cosa c'e' li' in fondo? (indicando una porta sul fondo della camera).
IG - Uno stanzino con un lavandino che non funziona, non lo usa mai nessuno, la lavatrice e' in bagno.
Torniamo nell'ingresso.
QE - Ma che regole ci sono in questa casa? Avete la donna delle pulizie?
IG - Nessuna in particolare, le pulizie si fanno con il buon senso, non abbiamo la donna delle pulizie.
QE - Ma e' una foresteria femminile questa?
3G - No, c'e' anche un ragazzo ma stasera e' fuori.
IIG - Il bagno degli uomini e' quello li'.
QE - Ah e perche' ?
Verrebbe voglia di dirgli : forse perche' non abbiamo piacere che i ragazzi di casa sappiano quando abbiamo il ciclo o che assorbenti usiamo e soprattutto perche' cosi' non dobbiamo stare ad indagare se l'uomo in questione ha alzato o meno la tavoletta? Lasciamo perdere e lo guardiamo con compassione, la domanda cade nel vuoto.
QE - Ma quella era la stanza di M.?
IG - Ovviamente no, quando uno se ne va cambiamo di stanza in base all'anzianita'.
La conversazione sta languendo.
IG - Ah ecco, il regolamento prevede che non si possano avere ospiti in casa. Qui anche se e' capitato qualche strappo alla regola di massima lo rispettiamo.
QE - Ah perche' io ogni tanto sono abituato ad invitare deglI amicI.
Orrore sui volti delle 3 Grazie.
3G - No qui siamo abituate diversamente. Voglio dire puo' capitare, ma avendo avuto brutte esperienze non abbiamo piacere che sia una cosa frequente e soprattutto vogliamo chiarirlo prima che uno entri in casa.
QE - Eh perche' io sono abituato che giro, vado a trovare gli amici che poi ricambiano la visita. (come dire poverette voi zitelle che non avete vita sociale).
3G - Veramente noi se siamo qui a Milano e' per lavorare, comunque ci piace avere l'idea di essere a casa nostra e non doverci preoccupare di avere gente per casa, di dover fare la fila per andare in bagno etc etc.
QE si avvia alla porta con aria perplessa, salutandoci ci dice: "ci pensero' "
Ecco bravo pensaci... siamo un covo di arpie rompicoglioni, pensaci... preferisci che la gente passi per camera tua per andare a fare la lavatrice oppure vivere con 3 zitelle inacidite? pensaci...
23.9.03
non posso fare a meno di clikkare su questa notizia:
riporta di club sadomaso scoperto a Roma, con ragazze dotate di sadoDiploma che certifica la loro competenza nel frustare la gente.
riporto testualmente (il bold e' mio):
Le ragazze coinvolte, maggiorenni e quindi non perseguibili, dovranno presentarsi nei prossimi giorni in commissariato per illustrare nei particolari l'attività dell'accademia.
mi sorge una domanda:
io che sono maggiorenne posso iscrivermi alla sadoAccademia senza rischio di essere perseguita penalmente, mentre una diciassettenne verrebbe arrestata?
riporto testualmente (il bold e' mio):
Le ragazze coinvolte, maggiorenni e quindi non perseguibili, dovranno presentarsi nei prossimi giorni in commissariato per illustrare nei particolari l'attività dell'accademia.
mi sorge una domanda:
io che sono maggiorenne posso iscrivermi alla sadoAccademia senza rischio di essere perseguita penalmente, mentre una diciassettenne verrebbe arrestata?
ci sono anitfurti per auto che istigano a fare il tifo per il ladro.
"dai su forza e coraggio portati via quella cazzo di macchina e liberaci dall'atroce suono del suo antifurto."
secondo altri istigano all'acquisto di armi non convenzionali, quali ad esempio un bazooka a lunga gittata per poter far brillare l'auto in questione, senza lasciare il proprio ufficio.
"dai su forza e coraggio portati via quella cazzo di macchina e liberaci dall'atroce suono del suo antifurto."
secondo altri istigano all'acquisto di armi non convenzionali, quali ad esempio un bazooka a lunga gittata per poter far brillare l'auto in questione, senza lasciare il proprio ufficio.
Ieri sera: Era mio padre. Ottima la fotografia.
La storia invece lasciava a desiderare: una batteria di morti ammazzati che manco in Vietnam. Amore padre e figlio padrino figliastro a tutt'andare. Tom Hanks che, preoccupato che il figlio dodicenne segua la sua strada, si fa comunque aiutare a sterminare una ennupla di mafiosi per vendicare l'uccisione della moglie e dell'altro figlio.
Voto: 6.
La storia invece lasciava a desiderare: una batteria di morti ammazzati che manco in Vietnam. Amore padre e figlio padrino figliastro a tutt'andare. Tom Hanks che, preoccupato che il figlio dodicenne segua la sua strada, si fa comunque aiutare a sterminare una ennupla di mafiosi per vendicare l'uccisione della moglie e dell'altro figlio.
Voto: 6.
SGRUNT!!
Ovvero il buongiorno si vede dal mattino e stamattina era nuvolo.
Nell'ordine: non ho fatto in tempo ad entrare in ufficio, infatti ero appena entrata al bar per fare colazione, che M. ,col muso lungo , mi preannuncia che bisgona fare una modifica urgente al mio applicativo e mandarlo in produzione in serata. Per la serie con calma, per favore!
Appena aperta la mail poi ho trovato l'annuncio che noi coinquilini temevamo ormai da qualche giorno: la quinta stanza di casa verra' occupata a breve.
A quando l'invasione delle cavallette?
Nell'ordine: non ho fatto in tempo ad entrare in ufficio, infatti ero appena entrata al bar per fare colazione, che M. ,col muso lungo , mi preannuncia che bisgona fare una modifica urgente al mio applicativo e mandarlo in produzione in serata. Per la serie con calma, per favore!
Appena aperta la mail poi ho trovato l'annuncio che noi coinquilini temevamo ormai da qualche giorno: la quinta stanza di casa verra' occupata a breve.
A quando l'invasione delle cavallette?
22.9.03
Mulholland Drive.... Quindi?
Giuli mi aveva avvertito: se lo guardi devi stare attenta e concentrarti un po'.
Forse mi sono concentrata troppo, forse ho adottato un approccio troppo scientifico, fatto sta che a fine film mi sono detta: "Quindi? Che mi rappresenta?"
Pare che lo stesso Lynch abbia detto che non c'e' nulla da capire e' un film che va preso cosi' com'e'. Solo che io mi sento un po' truffata, va bene lasciare alcune cose in sospeso, va bene non spiegare ogni dettaglio, ma il film mi e' sembrato un pretesto per metter dentro tutto: amore, vendetta, scene lesbo, scene horror,violenza, senza prendersi poi la briga di metterci un capo e una coda.
Sulla custodia della videocassetta ho poi letto che per questo film Lynch ha vinto il premio per la miglio regia al festival di Cannes 2001. E questo aumenta la mia perplessita', l'avrei definita infatti una regia alla Twin Peaks, molto televisiva ed io faccio parte di quella categoria di snob che viva il cinema abbasso la tv.
Sospendo il giudizio in attesa di decidere se era un bel film o se era una cagata pazzesca (mi si passi l'espressione in quanto citazione).
Giuli mi aveva avvertito: se lo guardi devi stare attenta e concentrarti un po'.
Forse mi sono concentrata troppo, forse ho adottato un approccio troppo scientifico, fatto sta che a fine film mi sono detta: "Quindi? Che mi rappresenta?"
Pare che lo stesso Lynch abbia detto che non c'e' nulla da capire e' un film che va preso cosi' com'e'. Solo che io mi sento un po' truffata, va bene lasciare alcune cose in sospeso, va bene non spiegare ogni dettaglio, ma il film mi e' sembrato un pretesto per metter dentro tutto: amore, vendetta, scene lesbo, scene horror,violenza, senza prendersi poi la briga di metterci un capo e una coda.
Sulla custodia della videocassetta ho poi letto che per questo film Lynch ha vinto il premio per la miglio regia al festival di Cannes 2001. E questo aumenta la mia perplessita', l'avrei definita infatti una regia alla Twin Peaks, molto televisiva ed io faccio parte di quella categoria di snob che viva il cinema abbasso la tv.
Sospendo il giudizio in attesa di decidere se era un bel film o se era una cagata pazzesca (mi si passi l'espressione in quanto citazione).
Sabato giro in moto:
Milano-Lecco-Bellagio-Como-Milano per un totale di 150 Km circa.
Il sole era caldo, le strade poco affollate peccato per le nuvole nel cuore.
La strada costiera che da Lecco porta a Como e' veramente molto bella sia per i paesaggi, sia per le curve. Unico problema i tedeschi con mercedes chilometriche che vanno a 5 km/h e occupano tre quarti di strada che si incontrano ogni tanto, tipicamente dietro a una curva.
All'incorcio con la strada da Erba sono stata raggiunta da un trio di naked: un monster, un sv e una hornet. Per un po' ho proceduto insieme al gruppo, poi i tre hanno attuato un sorpasso un po' azzardato ed io sono rimasta di nuovo sola assieme a BabyBlue.
A Bellagio avrei voluto fermarmi per un gelato, ma c'era gente ovunque pulman da gran turismo posteggiati in seconda fila e neanche un buco dove poggiare la moto.
A Como infine mi sono concessa il meritato gelato.
Milano-Lecco-Bellagio-Como-Milano per un totale di 150 Km circa.
Il sole era caldo, le strade poco affollate peccato per le nuvole nel cuore.
La strada costiera che da Lecco porta a Como e' veramente molto bella sia per i paesaggi, sia per le curve. Unico problema i tedeschi con mercedes chilometriche che vanno a 5 km/h e occupano tre quarti di strada che si incontrano ogni tanto, tipicamente dietro a una curva.
All'incorcio con la strada da Erba sono stata raggiunta da un trio di naked: un monster, un sv e una hornet. Per un po' ho proceduto insieme al gruppo, poi i tre hanno attuato un sorpasso un po' azzardato ed io sono rimasta di nuovo sola assieme a BabyBlue.
A Bellagio avrei voluto fermarmi per un gelato, ma c'era gente ovunque pulman da gran turismo posteggiati in seconda fila e neanche un buco dove poggiare la moto.
A Como infine mi sono concessa il meritato gelato.
21.9.03
l'emozione di un post notturno...
sai che emozione essere arrivati in ufficio alle tre del mattino, essersi gia' giocati la pausa caffe' e briochina...constatare che sono le 4.49 e la tua presenza e' totalmente inutile.
Unica cosa all'attivo: scaricaggio codec per dvx.
Anzi adesso anche l'emozione del post notturno.
Argghh riaprono tutto...iniziano le danze!
sai che emozione essere arrivati in ufficio alle tre del mattino, essersi gia' giocati la pausa caffe' e briochina...constatare che sono le 4.49 e la tua presenza e' totalmente inutile.
Unica cosa all'attivo: scaricaggio codec per dvx.
Anzi adesso anche l'emozione del post notturno.
Argghh riaprono tutto...iniziano le danze!
19.9.03
Ieri. Ore 22.30.
Giornata lavorativa intensa. Occhiaie.
Partita di basket: tanto correre e zero punti realizzati.
Doccia rapida, casco sui capelli bagnati, rientro a casa.
Cena con gli avanzi del frigo: mi sento una derelitta mentre mangio la mia simmenthal seduta a capotavola.
Rientra a casa il coinquilino, mi guarda e mi dice:
"Come sei bella stasera"
Mi giro a vedere se c'e' qualcuno alle mie spalle.
Lo guardo incredula, ringrazio:
"Grazie... ma sei impazzito?"
Dopo poco esce la verita': e' appena tornato da un aperitivo al royalto dove si e' scolato due mohito e forse una birra.
Tutto torna, continuo a mangiare la simmenthal.
Giornata lavorativa intensa. Occhiaie.
Partita di basket: tanto correre e zero punti realizzati.
Doccia rapida, casco sui capelli bagnati, rientro a casa.
Cena con gli avanzi del frigo: mi sento una derelitta mentre mangio la mia simmenthal seduta a capotavola.
Rientra a casa il coinquilino, mi guarda e mi dice:
"Come sei bella stasera"
Mi giro a vedere se c'e' qualcuno alle mie spalle.
Lo guardo incredula, ringrazio:
"Grazie... ma sei impazzito?"
Dopo poco esce la verita': e' appena tornato da un aperitivo al royalto dove si e' scolato due mohito e forse una birra.
Tutto torna, continuo a mangiare la simmenthal.
18.9.03
Qualche anno fa, diversi a dire il vero, in un tentativo di politically correct coniai l'espressione : prendere per i glutei.
La quale mi sembra un'ottima definizione per quanto mi e' accaduto oggi.
Premessa: vivo in una casa pomposamente definita "foresteria aziendale". Trattasi di appartamento in zona malfamata dotata di 5 camere da letto, un ingresso con tavolo, due bagni fatiscenti ed una cucina Weight Watcher (nel senso che essendo molto piccola, se non sei magro non riesci ad entrare).
L'azienda ha richiesto a noi inquilini di quali oggetti ritenevamo di aver bisogno e quali lavori di manutenzione pensavamo fossero opportuni.
Abbiamo inviato una mail in cui abbiamo sintetizzato le varie magagne di casa e in coda abbiamo suggerito qualche utile acquisto.
Gli addetti sono venuti a verificare le condizioni in cui versava il nostro appartamento.
Ieri abbiamo ricevuto una mail:
"Vi comunico che è riconosciuto l'acquisto di 2 tappeti per il bagno poichè, a quanto pare, non vi sono mai stati fornito come dotazione iniziale.
Sarà mia cura informarvi ad acquisti effettuati di modo che possiate provvedere al ritiro."
Tappeti? Per il bagno? C'e' la doccia che non funziona e tu mi compri un tappeto per il bagno? Va beh... per la serie "meglio un uovo oggi che", prendiamoci i tappetini.
Oggi arriva una seconda mail:
"vi comunico che l'acquisto dei due tappeti per il bagno è stato effettuato in data odierna e che pertanto potrete provvedere al ritiro presso la sede[omissis]
E' necessario che avvisiate per comunicare il giorno del ritiro poichè P., che legge in cc, dovrà preparare un documento di trasporto, da farsi il giorno stesso, indicando -tra l'altro- il nominativo dell'incaricato al trasporto."
La Bolla di Accompagnamento per i Tappeti del Cesso???
Ma saranno stati intessuti a mano da una vergine albina utilizzando i peli della criniera di un unicorno?
Non vedo altre spiegazioni.
Premessa: vivo in una casa pomposamente definita "foresteria aziendale". Trattasi di appartamento in zona malfamata dotata di 5 camere da letto, un ingresso con tavolo, due bagni fatiscenti ed una cucina Weight Watcher (nel senso che essendo molto piccola, se non sei magro non riesci ad entrare).
L'azienda ha richiesto a noi inquilini di quali oggetti ritenevamo di aver bisogno e quali lavori di manutenzione pensavamo fossero opportuni.
Abbiamo inviato una mail in cui abbiamo sintetizzato le varie magagne di casa e in coda abbiamo suggerito qualche utile acquisto.
Gli addetti sono venuti a verificare le condizioni in cui versava il nostro appartamento.
Ieri abbiamo ricevuto una mail:
"Vi comunico che è riconosciuto l'acquisto di 2 tappeti per il bagno poichè, a quanto pare, non vi sono mai stati fornito come dotazione iniziale.
Sarà mia cura informarvi ad acquisti effettuati di modo che possiate provvedere al ritiro."
Tappeti? Per il bagno? C'e' la doccia che non funziona e tu mi compri un tappeto per il bagno? Va beh... per la serie "meglio un uovo oggi che", prendiamoci i tappetini.
Oggi arriva una seconda mail:
"vi comunico che l'acquisto dei due tappeti per il bagno è stato effettuato in data odierna e che pertanto potrete provvedere al ritiro presso la sede[omissis]
E' necessario che avvisiate per comunicare il giorno del ritiro poichè P., che legge in cc, dovrà preparare un documento di trasporto, da farsi il giorno stesso, indicando -tra l'altro- il nominativo dell'incaricato al trasporto."
La Bolla di Accompagnamento per i Tappeti del Cesso???
Ma saranno stati intessuti a mano da una vergine albina utilizzando i peli della criniera di un unicorno?
Non vedo altre spiegazioni.
ansia da pitbull
ieri sera sono rincasata giusto all'ora in cui tutti i proprietari di cani del circondario si danno appuntamento nel cortile interno, per scambiare quattro chiacchere, mentre i loro quadrupedi se ne vanno a zonzo a espletare le loro funzioni biologiche nei luoghi meno appropriati.
Data la mia atavica diffidenza verso il mondo canino, solo in parte mitigata dall'aver instaurato rapporti amichevoli con cani paciosi taglia breton, mi sono mantanuta a debita distanza dalle aiuole camminando sul marciapiede.
Sull'aiuola procedeva parallelamente a me un ragazzo con cane muscoloso, color marroncino che, con il favore delle tenebre, assomigliava parecchio al BABAU dell'estate: un ferocissimo pitbul.
A dire il vero a parte un accenno di rissa, piu' per protocollo che per convinzione, con un doberman (spauracchio delle estati della mia infanzia), l'animale non sembrava troppo feroce, e, sara' stato il buio, non vedevo canini grondanti sangue nelle fauci spalancate (anche perche' le fauci erano chiuse).
Giunti in prossimita' portone ho bruscamente inchiodato vedendo che la coppia padrone e pitbull si apprestava ad entrare. Il cane, incuriosito, si stava dirigendo nella mia direzione, al che con voce rotta e sguardo implorante ho confessato al padrone che si' insomma avevo paura dei cani..." passate pure".
Scomparsa la coppia, mi avvio sollevata alla mia scala, solo per constatare che in attesa dell'ascensore c'erano ancora loro. Dopo un attesa imbarazzata in cui il cane mi fissava con lo sguardo un po' alla Tequila (Tequila e Bonetti, avete presente?) del tipo: "mbeh che ti ho fatto di male?", ho ceduto loro la prima corsa in ascensore.
Povero cane... che malfidente che sono... e pure dopo tutte le menate di questa estate giuro che appena l'ho visto mi si sono paralizzati i muscoli della schiena e delle gambe ed ho iniziato a trasudare paura.
E dire che poi sta tutto a come un cane viene educato... chi ha piu' sentito parlare dei doberman impazziti perche' avevvano la scatola cranica che premeva sui lobi cerebrali? Tant'e'.....
ieri sera sono rincasata giusto all'ora in cui tutti i proprietari di cani del circondario si danno appuntamento nel cortile interno, per scambiare quattro chiacchere, mentre i loro quadrupedi se ne vanno a zonzo a espletare le loro funzioni biologiche nei luoghi meno appropriati.
Data la mia atavica diffidenza verso il mondo canino, solo in parte mitigata dall'aver instaurato rapporti amichevoli con cani paciosi taglia breton, mi sono mantanuta a debita distanza dalle aiuole camminando sul marciapiede.
Sull'aiuola procedeva parallelamente a me un ragazzo con cane muscoloso, color marroncino che, con il favore delle tenebre, assomigliava parecchio al BABAU dell'estate: un ferocissimo pitbul.
A dire il vero a parte un accenno di rissa, piu' per protocollo che per convinzione, con un doberman (spauracchio delle estati della mia infanzia), l'animale non sembrava troppo feroce, e, sara' stato il buio, non vedevo canini grondanti sangue nelle fauci spalancate (anche perche' le fauci erano chiuse).
Giunti in prossimita' portone ho bruscamente inchiodato vedendo che la coppia padrone e pitbull si apprestava ad entrare. Il cane, incuriosito, si stava dirigendo nella mia direzione, al che con voce rotta e sguardo implorante ho confessato al padrone che si' insomma avevo paura dei cani..." passate pure".
Scomparsa la coppia, mi avvio sollevata alla mia scala, solo per constatare che in attesa dell'ascensore c'erano ancora loro. Dopo un attesa imbarazzata in cui il cane mi fissava con lo sguardo un po' alla Tequila (Tequila e Bonetti, avete presente?) del tipo: "mbeh che ti ho fatto di male?", ho ceduto loro la prima corsa in ascensore.
Povero cane... che malfidente che sono... e pure dopo tutte le menate di questa estate giuro che appena l'ho visto mi si sono paralizzati i muscoli della schiena e delle gambe ed ho iniziato a trasudare paura.
E dire che poi sta tutto a come un cane viene educato... chi ha piu' sentito parlare dei doberman impazziti perche' avevvano la scatola cranica che premeva sui lobi cerebrali? Tant'e'.....
17.9.03
potrei istituire una rubrica: "pazzi patentati"
qrz mi segnala un tipo che si e' costruito un ciclotrone.
Lo terra' in salotto?
qrz mi segnala un tipo che si e' costruito un ciclotrone.
Lo terra' in salotto?
sempre ieri, sulla via di casa, mi sono fermata ad acquistare i fili per il punto croce.
Entro nella merceria, con giubbino della moto e casco in mano.
"Buongiorno, avete i fili per il punto croce?"
"Si', che colori le servono?"
"Aspetti che me li sono scritti"
Ravatto dentro lo zaino, estraggo l'agenda, la sfoglio, trovo la pagina...
"Dunque, sono il 538 e il 936, sono due verdi"
"Ahh ma Anchor o DMC?"
"DMC"
La tizia estrae la tabella di conversione.
"Il 936 non lo trovo, e' sempre un verde di questa tonalita'?"
Guardo nella scatola, individuo la matassina:
"Credo sia quello"
Scelgo due matassine in offerta. Ci avviamo alla cassa.
La tizia della merceria mi squadra con aria perplessa:
"ma quindi... lei ricama?"
No faccio finta!
Entro nella merceria, con giubbino della moto e casco in mano.
"Buongiorno, avete i fili per il punto croce?"
"Si', che colori le servono?"
"Aspetti che me li sono scritti"
Ravatto dentro lo zaino, estraggo l'agenda, la sfoglio, trovo la pagina...
"Dunque, sono il 538 e il 936, sono due verdi"
"Ahh ma Anchor o DMC?"
"DMC"
La tizia estrae la tabella di conversione.
"Il 936 non lo trovo, e' sempre un verde di questa tonalita'?"
Guardo nella scatola, individuo la matassina:
"Credo sia quello"
Scelgo due matassine in offerta. Ci avviamo alla cassa.
La tizia della merceria mi squadra con aria perplessa:
"ma quindi... lei ricama?"
No faccio finta!
ridere dentro il casco
ieri, uscita dall'ufficio, ho imboccato la via che da un paio di mesi a questa parte e' massacrata di lavori di rifacimento.
Ultimamente la viabilita' e' ridotta ad una corsia per senso di marcia. Due strette corsie contigue separate dai classici birilli arancioni e bianchi.
La coda al semaforo ha sempre dimensioni inumane e come al solito mi sono spostata al centro della strada per schivarla.
Ma al centro della strada c'erano appunto i birilii, cosi' mi sono trovata a fare slalom fra le macchine e fra i birilli: come sul piazzale di scuola guida!
La cosa mi ha messo di buon umore.
ieri, uscita dall'ufficio, ho imboccato la via che da un paio di mesi a questa parte e' massacrata di lavori di rifacimento.
Ultimamente la viabilita' e' ridotta ad una corsia per senso di marcia. Due strette corsie contigue separate dai classici birilli arancioni e bianchi.
La coda al semaforo ha sempre dimensioni inumane e come al solito mi sono spostata al centro della strada per schivarla.
Ma al centro della strada c'erano appunto i birilii, cosi' mi sono trovata a fare slalom fra le macchine e fra i birilli: come sul piazzale di scuola guida!
La cosa mi ha messo di buon umore.
16.9.03
esterno notturno
alle spalle il mare fa capolino oltre le luci e le palme dell'expo,
davanti si intravedono le case fra i piloni della strada sopraelevata,
campioni di varia umanita' attendono l'autobus numero UNO:
una giovane coppia sudamericana tenta di sopravvivere alle energie della figlioletta ipercinetica, con l'aria peraltro di non averne la forza;
due coppie di vecchietti con l'aria di chi ha appena smesso di giocare a tombola, uno mugugna perche' e' mezz'ora che aspetta, e' saltata una corsa e nel frattempo sono arrivati e ripartiti numerosi autobus numero sette, come se questo fosse un ulteriore affronto personale;
ultimo esemplare di dark rimasto in citta' : alto, capello lungo sporco spettinato e rigorosamente davanti alla faccia, boots slacciati, jeans elasticizzati neri, unica nota di colore sulla felpa nera con cappuccio, il giallo della faccia di BURT SIMPSON e la scritta IMPOSSIBLE TO CLONE.
Dopo aver indugiato sui compagni di attesa, lo sguardo si posa sul manifesto malconcio attaccato sul pilone piu' vicino, in un atteggiamento tipicamente miope, strizzo gli occhi ....LTI FRONTALI .
A galla nella memoria affiora una strofa:
DOPO IL LANCIO DEL SASSO NELLO STAGNO, RITORNARE CON IN MANO UN'ALTRA BOMBA PRONTA PER SFONDARE OGNI LUOGO COMUNE, OGNI PORTA...E OGNI VOLTA RITORNARE CON IL PIEDE SULL'ACCELERATORE...
E dire che a me il rap ha sempre fatto discretamente schifo
alle spalle il mare fa capolino oltre le luci e le palme dell'expo,
davanti si intravedono le case fra i piloni della strada sopraelevata,
campioni di varia umanita' attendono l'autobus numero UNO:
una giovane coppia sudamericana tenta di sopravvivere alle energie della figlioletta ipercinetica, con l'aria peraltro di non averne la forza;
due coppie di vecchietti con l'aria di chi ha appena smesso di giocare a tombola, uno mugugna perche' e' mezz'ora che aspetta, e' saltata una corsa e nel frattempo sono arrivati e ripartiti numerosi autobus numero sette, come se questo fosse un ulteriore affronto personale;
ultimo esemplare di dark rimasto in citta' : alto, capello lungo sporco spettinato e rigorosamente davanti alla faccia, boots slacciati, jeans elasticizzati neri, unica nota di colore sulla felpa nera con cappuccio, il giallo della faccia di BURT SIMPSON e la scritta IMPOSSIBLE TO CLONE.
Dopo aver indugiato sui compagni di attesa, lo sguardo si posa sul manifesto malconcio attaccato sul pilone piu' vicino, in un atteggiamento tipicamente miope, strizzo gli occhi ....LTI FRONTALI .
A galla nella memoria affiora una strofa:
DOPO IL LANCIO DEL SASSO NELLO STAGNO, RITORNARE CON IN MANO UN'ALTRA BOMBA PRONTA PER SFONDARE OGNI LUOGO COMUNE, OGNI PORTA...E OGNI VOLTA RITORNARE CON IL PIEDE SULL'ACCELERATORE...
E dire che a me il rap ha sempre fatto discretamente schifo
15.9.03
13.9.03
riguardo al tredicenne dall'occhio vispo che mi ha posto domande sulla moto al semaforo, mi e' stato detto che considerarlo un abbordaggio e' stata una grande dimostrazione di narcisismo femminile e ancor piu' di mancanza di stile.
Bah sara'... a me il tredicenne era simpatico, ancora piu' simpatico perche' dimostrava di apprezzare BabyBlue ... cio' non toglie che, qualunque fossero le sue intenzioni nel parlarmi al semaforo (e non ho mai pensato che ci stesse provando), tecnicamente fosse un abbordaggio.
Bah sara'... a me il tredicenne era simpatico, ancora piu' simpatico perche' dimostrava di apprezzare BabyBlue ... cio' non toglie che, qualunque fossero le sue intenzioni nel parlarmi al semaforo (e non ho mai pensato che ci stesse provando), tecnicamente fosse un abbordaggio.
12.9.03
Segni dei tempi.
Mia zia deve fare le tende per la casa di campagna.
Io e mia mamma siamo state cooptate per ricamare a punto croce i bordini delle tende.
Oggi mi e' presa la curiosita' di cercare se su internet c'erano degli schemi.
Sono andata su google e ho digitato: punto + croce + schemi.
Risultati: circa 12900 pagine.
Ho scoperto che esiste addirittura un software apposito per visualizzare gli schemi di punto croce.
Ehh beh! Alla faccia di nonna Papera e degli schemi su carta velina!
Mia zia deve fare le tende per la casa di campagna.
Io e mia mamma siamo state cooptate per ricamare a punto croce i bordini delle tende.
Oggi mi e' presa la curiosita' di cercare se su internet c'erano degli schemi.
Sono andata su google e ho digitato: punto + croce + schemi.
Risultati: circa 12900 pagine.
Ho scoperto che esiste addirittura un software apposito per visualizzare gli schemi di punto croce.
Ehh beh! Alla faccia di nonna Papera e degli schemi su carta velina!
11.9.03
Sempre a proposito di marpionatori e di due ruote.
mail di M. a R.:
Ciao,
mi ha dato il tuo nome C.: ho trovato un guanto della Spidi in ascensore... forse è tuo (è una misura piccola, direi femminile...): ora lo porto in reception.
mail di R. a M. e a noi altre motocicliste del palazzo :
grazie davvero ma nn è mio, la mia moto è bella che impacchettata visto che nn mi decido a farle fare il tagliando!!!metto in cc le ragazze che conosco che hanno una moto!!ciaooo
mail di S. a tutti:
grazie mille non è mio
p.s. M., ci sono anche uomini con mani piccole:-)
mail di M. a tutti:
Molto vero... ma da qualche parte bisogna pure iniziare, no? Non potevo mica mandare una mail a tutta V. ... Eppoi parlare con le fanciulle è piu' piacevole che con i maschiacci motociclisti, no?
... Beh insomma saluti a tutte!!
M. "se non sapete chi sono ho l'Aprilia Tuono" :-)
Penso: avrai anche l'Aprilia tuono, e' lo stile che ti manca!
E poi, caspiterina, la piantiamo con lo spam?
mail di M. a R.:
Ciao,
mi ha dato il tuo nome C.: ho trovato un guanto della Spidi in ascensore... forse è tuo (è una misura piccola, direi femminile...): ora lo porto in reception.
mail di R. a M. e a noi altre motocicliste del palazzo :
grazie davvero ma nn è mio, la mia moto è bella che impacchettata visto che nn mi decido a farle fare il tagliando!!!metto in cc le ragazze che conosco che hanno una moto!!ciaooo
mail di S. a tutti:
grazie mille non è mio
p.s. M., ci sono anche uomini con mani piccole:-)
mail di M. a tutti:
Molto vero... ma da qualche parte bisogna pure iniziare, no? Non potevo mica mandare una mail a tutta V. ... Eppoi parlare con le fanciulle è piu' piacevole che con i maschiacci motociclisti, no?
... Beh insomma saluti a tutte!!
M. "se non sapete chi sono ho l'Aprilia Tuono" :-)
Penso: avrai anche l'Aprilia tuono, e' lo stile che ti manca!
E poi, caspiterina, la piantiamo con lo spam?
sempre ieri sera, mentre dal mobilificio (dove mi sono persa la parte divertente, ovvero il giro per l'area espositiva, per beccarmi invece tutto l'elenco prezzi) ci stavamo scapicollando al cinema, ho subito l'abbordaggio piu' assurdo della mia vita.
Al semaforo un Tredicenne dall'Occhio Vispo e dalla carnagione scura (non saprei da che parte di mondo venisse, ma l'italiano lo parlava a fatica) ha cominciato a pormi domande sulla mia moto.
tov (urlato) "ciao"
io (da dentro il casco) "ciao"
tov "quanto costa?" (indicando Baby Blue)
io .... silenzio (medito se e' meglio dirgli la cifra in lire o in euro)
tov (intuendo che non e' aria) "ciao"
io "ciao"
tov "quanto?"(indicando il conta chilometri)
io "quanto e' veloce? fino a qui"(indicando un punto )
tov (deluso) "ahhh non li'?" (indicando il fine corsa)
io"no"
tov (urlato) "ciao"
io"ciao"
scatta il verde.
tov (urlato) "ciao"
io (da dentro il casco) "ciao"
tov "quanto costa?" (indicando Baby Blue)
io .... silenzio (medito se e' meglio dirgli la cifra in lire o in euro)
tov (intuendo che non e' aria) "ciao"
io "ciao"
tov "quanto?"(indicando il conta chilometri)
io "quanto e' veloce? fino a qui"(indicando un punto )
tov (deluso) "ahhh non li'?" (indicando il fine corsa)
io"no"
tov (urlato) "ciao"
io"ciao"
scatta il verde.
Questa mattina traffico bloccato in viale Cermenate. Difficile anche lo slalom fra auto autobus e camion incolonnati.
Medito di accorciare salendo sul marciapiede, poi rinuncio. Al semaforo vedo una divisa azzurra e penso fortuna che non mi sono messa a delinquere c'e' un viglie nei paraggi. Poi vedo tante altre divise azzurre, la macchina dei vigili in mezzo alla strada , i vigili intenti a fare rilevamenti. Passo e con la coda dell'occhio vedo quello che non vorrei vedere. Un telo che copre parzialmente una macchia di sangue. Poco distante un fifty appoggiato al muro.
10.9.03
Quesito:
ma questo c'e' o ci fa?
e soprattutto, come mi suggeriscono, perche' vuole costruire un laser?
ipotesi pervenute:
(a) friggere il vicino
(b) influenzato dalla collezione di fumetti che ha in libreria vuole costruire il raggio della morte per dominare il mondo
ma questo c'e' o ci fa?
e soprattutto, come mi suggeriscono, perche' vuole costruire un laser?
ipotesi pervenute:
(a) friggere il vicino
(b) influenzato dalla collezione di fumetti che ha in libreria vuole costruire il raggio della morte per dominare il mondo
Dubbio amletico:
rispettare l'archetipo di italiano pizza spaghetti e nazionale di calcio o andare al cinema a vedere "Monsieur Ibrhaim e i fiori del corano"?
che poi questo sottende anche un altro dilemma (rovesciato): fare la rompicoglioni intellettuale snob o fare la persona accomodante?
comunque e' opinione diffusa qui in ufficio che sarebbe imperdonabile da parte mia pretendere di andare al cinema ( e te credo son tutti uomini!!!).
rispettare l'archetipo di italiano pizza spaghetti e nazionale di calcio o andare al cinema a vedere "Monsieur Ibrhaim e i fiori del corano"?
che poi questo sottende anche un altro dilemma (rovesciato): fare la rompicoglioni intellettuale snob o fare la persona accomodante?
comunque e' opinione diffusa qui in ufficio che sarebbe imperdonabile da parte mia pretendere di andare al cinema ( e te credo son tutti uomini!!!).
9.9.03
sempre per postare cose inutili: stanotte ho sognato che mi operavano al menisco del ginocchio sinistro ed andavo poi in giro col tutore, lamentandomi che non potevo andare in moto, perche' non riuscivo a cambiare le marce.
e poi mi dicono che sono pazza perche' la mia moto si chiama BabyBlue...
di questo sogno cosa vogliamo dire??
che sono da ricovero, probabilmente.
e poi mi dicono che sono pazza perche' la mia moto si chiama BabyBlue...
di questo sogno cosa vogliamo dire??
che sono da ricovero, probabilmente.
la settimana scorsa....
Malinconia da inizio anno scolastico, quella stretta lieve attorno al cuore, che ti prende senza un motivo preciso, all'improvviso e del tutto a sproposito.
Non sei impegnato in grosse riflessioni filosofiche sul senso della (tua) vita, tutt'altro, magari ti stai sbucciando una mela o, nel mio caso, stai percorrendo in moto i Bastioni di Porta Venezia per andare a casa. E' sera, c'e' ancora chiaro, ma la luce e' piu' debole della settimana precedente. L'aria e' ferma, ma gli spifferi che entrano dal giubbino aperto ti fanno rabbrividire. Eppure il cielo e' limpido e Milano non ha ancora indossato il suo classico grigiore autunno-invernale.
E all'improvviso cosi', sei triste. Senza motivo.
Forse sono questioni di sensibilita' alle condizioni meteo, non hai ancora fatto in tempo a smettere di morire di caldo e zac! all'improvviso si sta bene, veramente bene, anzi fa quasi un po' freschino. Chissa' magari l'organismo sfasato manda in circolo qualche segnale chimico che tu confondi con la malinconia.
Forse e' solo che e' settembre, un'altro anno inizia e tu hai gia' fatto l'iscrizione al corso di danza e al corso di francese e sembra proprio come quando eri alle superiori, che dopo i tre mesi di vacanze a settembre ricominciavano la vita scolastica e gli impegni quotidiani. Solo che allora pensavi, quest'anno vado in quarta fra due anni ho la maturita'... adesso invece guardi avanti e pensi che quest'anno e' il terzo che lavori e poi? dopo? che succede? fra due anni? fra cinque? Mica puoi pensare quanto manca alla pensione.
E piani quinquennali di vita non sei in grado di farne, gia' ti senti impegnata ad esserti iscritta a due corsi di tre mesi.
questa settimana...
Milano ha indossato l'abito grigio. E' umido. La malinconia e' passata. Il tran tran ti ha catturato.
Hai rispolverato giubbino della moto e panta kway. Oggi tornerai a casa sotto la pioggia, studiando un pecorso che ti tenga distante dalle le temibilissime rotaie del tram.
Malinconia da inizio anno scolastico, quella stretta lieve attorno al cuore, che ti prende senza un motivo preciso, all'improvviso e del tutto a sproposito.
Non sei impegnato in grosse riflessioni filosofiche sul senso della (tua) vita, tutt'altro, magari ti stai sbucciando una mela o, nel mio caso, stai percorrendo in moto i Bastioni di Porta Venezia per andare a casa. E' sera, c'e' ancora chiaro, ma la luce e' piu' debole della settimana precedente. L'aria e' ferma, ma gli spifferi che entrano dal giubbino aperto ti fanno rabbrividire. Eppure il cielo e' limpido e Milano non ha ancora indossato il suo classico grigiore autunno-invernale.
E all'improvviso cosi', sei triste. Senza motivo.
Forse sono questioni di sensibilita' alle condizioni meteo, non hai ancora fatto in tempo a smettere di morire di caldo e zac! all'improvviso si sta bene, veramente bene, anzi fa quasi un po' freschino. Chissa' magari l'organismo sfasato manda in circolo qualche segnale chimico che tu confondi con la malinconia.
Forse e' solo che e' settembre, un'altro anno inizia e tu hai gia' fatto l'iscrizione al corso di danza e al corso di francese e sembra proprio come quando eri alle superiori, che dopo i tre mesi di vacanze a settembre ricominciavano la vita scolastica e gli impegni quotidiani. Solo che allora pensavi, quest'anno vado in quarta fra due anni ho la maturita'... adesso invece guardi avanti e pensi che quest'anno e' il terzo che lavori e poi? dopo? che succede? fra due anni? fra cinque? Mica puoi pensare quanto manca alla pensione.
E piani quinquennali di vita non sei in grado di farne, gia' ti senti impegnata ad esserti iscritta a due corsi di tre mesi.
questa settimana...
Milano ha indossato l'abito grigio. E' umido. La malinconia e' passata. Il tran tran ti ha catturato.
Hai rispolverato giubbino della moto e panta kway. Oggi tornerai a casa sotto la pioggia, studiando un pecorso che ti tenga distante dalle le temibilissime rotaie del tram.
8.9.03
Opps: ERRATA CORRIGE, oggi andando su internet mi sono resa conto che si scrive kukuxumusu (QRZ il link e' per te),
e non kuxumusu, come da me riportato nella narrazione delle mie vicende vacanziere.
Ieri Serravalle in sella a BabyBlue. Che fatica.
Fatta tante volte in macchina da avere la nausea e conoscerne ogni curva, in moto e' tutt'altra cosa.
Il bel tempo rendeva piu' ridente la valle Scrivia che di suo, non me ne vogliano gli abitanti, non e' poi granche'.. almeno vista da dentro una macchina che viaggia sull'autostrada.
A parte che ogni motociclista degno/degna di tale nome mi sfrecciava rombando sulle orecchie, mi sono divertita.
Peccato per quelle due o tre macchine di francesi che, allibiti della concentrazione curve per chilometro, inchiodavano arbitrariamente ad ogni parvenza di svolta della strada, turbando il relax con cui stavo affrontando la strada.
Fatta tante volte in macchina da avere la nausea e conoscerne ogni curva, in moto e' tutt'altra cosa.
Il bel tempo rendeva piu' ridente la valle Scrivia che di suo, non me ne vogliano gli abitanti, non e' poi granche'.. almeno vista da dentro una macchina che viaggia sull'autostrada.
A parte che ogni motociclista degno/degna di tale nome mi sfrecciava rombando sulle orecchie, mi sono divertita.
Peccato per quelle due o tre macchine di francesi che, allibiti della concentrazione curve per chilometro, inchiodavano arbitrariamente ad ogni parvenza di svolta della strada, turbando il relax con cui stavo affrontando la strada.
5.9.03
Post fiume di denigrazione di uno sceneggiato che nessuno mi ha costretto a vedere.(parte cinque)
Tirate le somme, a parte le sfighe conclamate di cui la famiglia e' vittima o spettatrice io sono rimasta con l'impressione che chi e' inquadrato e produttivo gli vanno tutte lisce, (amico economista)
chi non era inquadrato, ma si fa il mazzo e si inquadra va tutto bene (amico che lavorava in fiat)
chi e' un po' sui generis, ma cambia le cose da dentro il sistema, gli va tutto bene(Nicola)
chi e' irrequieto e/o cerca di cambiare in modo radicale o finisce morto o sceglie la strada della violenza e finisce in galera (Matteo e Giulia)
Ma dico un personaggio uno un po' irrequieto, ma che poi non fa cazzate, che fa una vita sui generis e che le cose non dico tutte bene, ma insomma, neanche tutte male.... gli faceva schifo mettercelo?
Peggio che gli Aristogatti!
Tirate le somme, a parte le sfighe conclamate di cui la famiglia e' vittima o spettatrice io sono rimasta con l'impressione che chi e' inquadrato e produttivo gli vanno tutte lisce, (amico economista)
chi non era inquadrato, ma si fa il mazzo e si inquadra va tutto bene (amico che lavorava in fiat)
chi e' un po' sui generis, ma cambia le cose da dentro il sistema, gli va tutto bene(Nicola)
chi e' irrequieto e/o cerca di cambiare in modo radicale o finisce morto o sceglie la strada della violenza e finisce in galera (Matteo e Giulia)
Ma dico un personaggio uno un po' irrequieto, ma che poi non fa cazzate, che fa una vita sui generis e che le cose non dico tutte bene, ma insomma, neanche tutte male.... gli faceva schifo mettercelo?
Peggio che gli Aristogatti!
Post fiume di denigrazione di uno sceneggiato che nessuno mi ha costretto a vedere.(parte quattro)
da non leggere se non si vuole sapere quello che accade ne "la meglio gioventu' atto secondo"
Per ritornare poi alle vicende piu' propriamente personali:
il compagno di appartamento ai tempi dell'universita' che lavorava in fiat ed e' finito poi a fare il manovale in un cantiere a causa dei licenziamenti, diventa un piccolo padroncino proprietario di impresa edilizia.
l'amico laureato in economia lavora per la banca d'Italia e oltre ad essere marginalmente obiettivo delle BR, ad avere la moglie che sforna e accudisce figli, ha una casa gigantesca in centro Roma e una villa di quattordici stanze in Toscana.
Nicola che alla fine si mette con Mirella benedetto dal fantasma di Matteo (qui veramente mi volevo alzare e uscire sbattendo la porta, ma non c'era porta da sbattere). Che tra l'altro Nicola non ha dormito reduce da una sbronza colossale con gli amici ed ha appena preso il caffe' per colazione, ha addosso gli stessi vestiti del giorno prima e la porta in mezzo al fango su un sentiero e la bacia.... e lei ride!!! si' dico, ma l'alito??
Andrea il figlio di Mirella e Matteo che va a fare nel 2003 con Ermione la sua bellissima fidanzata lo stesso viaggio fatto dallo zio nel 1966, tranquillo e beato come un Pasqua per nulla turbato dal fatto di essere figlio casuale di uno psicotico suicida e cdel fatto che sua madre si sia messa con suo zio (beautiful docet).
Giulia: che finalmente esce di galera e ricomincia una vita e' invecchiata di 200 anni ed e' nevrotica peggio di prima, pero' si riappacifica con la figlia. Ma si capisce che tutto sommato l'idea e' che vivra' di stenti.
da non leggere se non si vuole sapere quello che accade ne "la meglio gioventu' atto secondo"
Per ritornare poi alle vicende piu' propriamente personali:
il compagno di appartamento ai tempi dell'universita' che lavorava in fiat ed e' finito poi a fare il manovale in un cantiere a causa dei licenziamenti, diventa un piccolo padroncino proprietario di impresa edilizia.
l'amico laureato in economia lavora per la banca d'Italia e oltre ad essere marginalmente obiettivo delle BR, ad avere la moglie che sforna e accudisce figli, ha una casa gigantesca in centro Roma e una villa di quattordici stanze in Toscana.
Nicola che alla fine si mette con Mirella benedetto dal fantasma di Matteo (qui veramente mi volevo alzare e uscire sbattendo la porta, ma non c'era porta da sbattere). Che tra l'altro Nicola non ha dormito reduce da una sbronza colossale con gli amici ed ha appena preso il caffe' per colazione, ha addosso gli stessi vestiti del giorno prima e la porta in mezzo al fango su un sentiero e la bacia.... e lei ride!!! si' dico, ma l'alito??
Andrea il figlio di Mirella e Matteo che va a fare nel 2003 con Ermione la sua bellissima fidanzata lo stesso viaggio fatto dallo zio nel 1966, tranquillo e beato come un Pasqua per nulla turbato dal fatto di essere figlio casuale di uno psicotico suicida e cdel fatto che sua madre si sia messa con suo zio (beautiful docet).
Giulia: che finalmente esce di galera e ricomincia una vita e' invecchiata di 200 anni ed e' nevrotica peggio di prima, pero' si riappacifica con la figlia. Ma si capisce che tutto sommato l'idea e' che vivra' di stenti.
Post fiume di denigrazione di uno sceneggiato che nessuno mi ha costretto a vedere.(parte tre)
da non leggere se non si vuole sapere quello che accade ne "la meglio gioventu' atto secondo"
Poi vediamo in cosa si imbattono i membri della famiglia:
le tangenti a Milano: Nicola che fa la perizia psichiatrica all'imputato che ha tentato il suicidio e questo che fa la tirata: "facevamo tutti cosi' e nessuno ci faceva caso, prima si chiamavano provvisioni ed ora un giudice le ha chiamate tangenti... nulla e' cambiato solo noi che siamo stati stupidi da farci beccare da questo che finge di voler cambiare il mondo... ma questa e' l'Italia l'Italia che hanno fatto i nostri padri" e Nicola il senza macchia che dice "No mio padre no" e quello che gli risponde: "Eh si' perche' suo padre era una brava persona e anche lei e' una brava persona...complimenti...clap clap clap". QUINDI? Cosa significa? Cosa si vuole sostenere con questo dialogo? Mah!
le BR: Giulia se ne va di casa abbandonando Nicola e la bambina per entrare nelle br, poi pero' le vengono le nostalgie struggenti ed ordina alla famiglia di presentarsi ad appuntamenti assurdi perche' vuole vedere la bambina da lontano. E il marito caziato ed abbandonato che non fa una grinza porta la bambina al museo di storia naturale e si strugge al pensiero di lei, mentre il resto dell'Italia sta ascoltando la finale dei mondiali per radio (RAGAZZI ME LO RICORDO LA FINALE ERA DI SERA!!! E I MUSEI DI SERA SONO CHIUSI). Poi siccome ovviamente fra tanta gente a Giulia danno l'ordine di ammazzare proprio il cognato (il marito di Francesca), lei avverte la famiglia (perche' siamo buoni e gli amici prima di tutto) e poi fa anche in modo che Nicola la salvi facendola rinchiudere in un carcere di massima sicurezza e chiedendole subito dopo di sposarlo. Ti faccio chiudere cosi' non ammazzi non ti fai ammazzare ti sposo e cosi' diventiamo una famiglia normale. Non fa una grinza!
la strage di Capaci: la sorella Giovanna che fa il giudice a Palermo. Dico, ma che porti un po' sfiga questa famiglia, un po' come la signora in giallo che dovunque va ammazzano qualcuno?
da non leggere se non si vuole sapere quello che accade ne "la meglio gioventu' atto secondo"
Poi vediamo in cosa si imbattono i membri della famiglia:
le tangenti a Milano: Nicola che fa la perizia psichiatrica all'imputato che ha tentato il suicidio e questo che fa la tirata: "facevamo tutti cosi' e nessuno ci faceva caso, prima si chiamavano provvisioni ed ora un giudice le ha chiamate tangenti... nulla e' cambiato solo noi che siamo stati stupidi da farci beccare da questo che finge di voler cambiare il mondo... ma questa e' l'Italia l'Italia che hanno fatto i nostri padri" e Nicola il senza macchia che dice "No mio padre no" e quello che gli risponde: "Eh si' perche' suo padre era una brava persona e anche lei e' una brava persona...complimenti...clap clap clap". QUINDI? Cosa significa? Cosa si vuole sostenere con questo dialogo? Mah!
le BR: Giulia se ne va di casa abbandonando Nicola e la bambina per entrare nelle br, poi pero' le vengono le nostalgie struggenti ed ordina alla famiglia di presentarsi ad appuntamenti assurdi perche' vuole vedere la bambina da lontano. E il marito caziato ed abbandonato che non fa una grinza porta la bambina al museo di storia naturale e si strugge al pensiero di lei, mentre il resto dell'Italia sta ascoltando la finale dei mondiali per radio (RAGAZZI ME LO RICORDO LA FINALE ERA DI SERA!!! E I MUSEI DI SERA SONO CHIUSI). Poi siccome ovviamente fra tanta gente a Giulia danno l'ordine di ammazzare proprio il cognato (il marito di Francesca), lei avverte la famiglia (perche' siamo buoni e gli amici prima di tutto) e poi fa anche in modo che Nicola la salvi facendola rinchiudere in un carcere di massima sicurezza e chiedendole subito dopo di sposarlo. Ti faccio chiudere cosi' non ammazzi non ti fai ammazzare ti sposo e cosi' diventiamo una famiglia normale. Non fa una grinza!
la strage di Capaci: la sorella Giovanna che fa il giudice a Palermo. Dico, ma che porti un po' sfiga questa famiglia, un po' come la signora in giallo che dovunque va ammazzano qualcuno?
Post fiume di denigrazione di uno sceneggiato che nessuno mi ha costretto a vedere.(parte due)
da non leggere se non si vuole sapere quello che accade ne "la meglio gioventu' atto secondo"
L'unica cosa comprensibile dal punto di vista della sceneggiatura e' il suicidio di Matteo. Dopo che avergli fatto fare tutto ed il contrario di tutto, come dare un senso alla vicenda di questo personaggio? perche' e' cosi' tormentato? cosa gli e' successo? Neanche gli autori lo sapevano e allora ZAC! facciamolo suicidare e togliamolo di torno lasciando tutte le domande senza risposta. Tanto piu' che cosi' con le scene della vecchia madre in lacrime e della famiglia straziata se ne va via la prima confezione di fazzoletti di carta.
Vogliamo poi parlare della sfiga di Mirella che si imbatte in questo psicopatico, va in crisi come fotografa perche' lui le dice di cercare il mistero nelle persone, va a Roma a fare la bibliotecaria perche' lui gliel'ha consigliato, lo rincontra, ci fa sesso all'interno di una lancia delta (e ancora mi sfugge la dinamica di come ci siano riusciti perche' lui e' poco meno che un armadio a sette ante e nemmeno in una volvo 740...) e ovviamente rimane incinta al primo colpo, alla faccia degli ormoni della donna mediterranea!
Che tra l'altro come mi faceva notare A. : "ma la siciliana, che rideva sempre...che caz§@ aveva da ridere???"
da non leggere se non si vuole sapere quello che accade ne "la meglio gioventu' atto secondo"
L'unica cosa comprensibile dal punto di vista della sceneggiatura e' il suicidio di Matteo. Dopo che avergli fatto fare tutto ed il contrario di tutto, come dare un senso alla vicenda di questo personaggio? perche' e' cosi' tormentato? cosa gli e' successo? Neanche gli autori lo sapevano e allora ZAC! facciamolo suicidare e togliamolo di torno lasciando tutte le domande senza risposta. Tanto piu' che cosi' con le scene della vecchia madre in lacrime e della famiglia straziata se ne va via la prima confezione di fazzoletti di carta.
Vogliamo poi parlare della sfiga di Mirella che si imbatte in questo psicopatico, va in crisi come fotografa perche' lui le dice di cercare il mistero nelle persone, va a Roma a fare la bibliotecaria perche' lui gliel'ha consigliato, lo rincontra, ci fa sesso all'interno di una lancia delta (e ancora mi sfugge la dinamica di come ci siano riusciti perche' lui e' poco meno che un armadio a sette ante e nemmeno in una volvo 740...) e ovviamente rimane incinta al primo colpo, alla faccia degli ormoni della donna mediterranea!
Che tra l'altro come mi faceva notare A. : "ma la siciliana, che rideva sempre...che caz§@ aveva da ridere???"
Post fiume di denigrazione di uno sceneggiato che nessuno mi ha costretto a vedere.(parte uno)
Dopo aver visto "la meglio gioventu' atto primo" avevo commentato che era "un immondo polpettone su sfondo storico, insomma un buono sceneggiato televisivo, ottimo se paragonato a quelli su medici e shampiste".
Il primo atto aveva mostrato le peripezie di due fratelli e dei loro amici sullo sfondo dei principali avvenimenti storici d'Italia dal 1966 al 1977 o giu' di li'. Per quanto le coincidenze fossero un po' troppe e le vicende storiche presentate in versione bignami, il tutto era risultato vedibile ed aveva prodotto la consueta curiosita' del "vediamo come va a finire".
Nel secondo atto si dovevano tirare le fila delle vicende, si parte dal 1982 per arrivare al 2003. Sara' che in questo caso si parla di anni che ho l'eta' per ricordare... sara' che alla fine l'accumularsi di coincidenze diventa sempre piu' insostenibile, ma decisamente ieri sera uscita dal cinema ho avuto l'impressione che sarebbe stato meglio se me ne fossi andata a dormire. Questo non toglie che la mia anima da sempliciotta mi abbia fatto fare fuori scorte chilometriche di fazzoletti scottex (menzogna erano fazzoletti coop) al primo accenno di scena commovente.
Dopo aver visto "la meglio gioventu' atto primo" avevo commentato che era "un immondo polpettone su sfondo storico, insomma un buono sceneggiato televisivo, ottimo se paragonato a quelli su medici e shampiste".
Il primo atto aveva mostrato le peripezie di due fratelli e dei loro amici sullo sfondo dei principali avvenimenti storici d'Italia dal 1966 al 1977 o giu' di li'. Per quanto le coincidenze fossero un po' troppe e le vicende storiche presentate in versione bignami, il tutto era risultato vedibile ed aveva prodotto la consueta curiosita' del "vediamo come va a finire".
Nel secondo atto si dovevano tirare le fila delle vicende, si parte dal 1982 per arrivare al 2003. Sara' che in questo caso si parla di anni che ho l'eta' per ricordare... sara' che alla fine l'accumularsi di coincidenze diventa sempre piu' insostenibile, ma decisamente ieri sera uscita dal cinema ho avuto l'impressione che sarebbe stato meglio se me ne fossi andata a dormire. Questo non toglie che la mia anima da sempliciotta mi abbia fatto fare fuori scorte chilometriche di fazzoletti scottex (menzogna erano fazzoletti coop) al primo accenno di scena commovente.
4.9.03
Fantasmini?
Metti che ti regalano un paio di scarpe per il tuo compleanno.
Metti che avresti voglia di metterle, ma la stagione dei gambaletti antistupro non e' ancora arrivata, nonostante la temperatura si sia notevolmente abbassata.
Metti che dopo l'invenzione dei 'pedalini' ci sia stata quella dei 'fantasmini' ( e poi io vado in giro a domandare cosa sono gli zatterini, anche al giorno d'oggi di nomi assurdi ne esistono), quei pezzetti di stoffa dotati di elastico la cui funzione e' quella di evitare al piede il contatto con l'interno della scarpa ( per evitare che il piede sudi e conseguentemente impuzzolentisca la scarpa? per favorire l'inserimento della scarpa? per evitare la formazione di vesciche sui piedi? mah!).
Metti che la sera fai un salto al supermercato e acquisti una confezione in offerta di 'fantasmini', senza porti troppe domande.
Metti che la mattina decidi di usare un paio dei suddetti oggetti e di indossare le scarpe nuove.
Ecco...sappi che come minimo farai tardi in ufficio nel tentativo di far emergere la doti di invisibilita' degli ectoplasmi senza creare malloppi immondi di stoffa all'interno della scarpe... sappi che quasi certamente sudarai copiosamente nell'impresa ... sappi che dopo i primi tre passi tutti i tuoi sforzi saranno vanificati e i fantasmini faranno capolino ai bordi della scarpa.
Metti che ti regalano un paio di scarpe per il tuo compleanno.
Metti che avresti voglia di metterle, ma la stagione dei gambaletti antistupro non e' ancora arrivata, nonostante la temperatura si sia notevolmente abbassata.
Metti che dopo l'invenzione dei 'pedalini' ci sia stata quella dei 'fantasmini' ( e poi io vado in giro a domandare cosa sono gli zatterini, anche al giorno d'oggi di nomi assurdi ne esistono), quei pezzetti di stoffa dotati di elastico la cui funzione e' quella di evitare al piede il contatto con l'interno della scarpa ( per evitare che il piede sudi e conseguentemente impuzzolentisca la scarpa? per favorire l'inserimento della scarpa? per evitare la formazione di vesciche sui piedi? mah!).
Metti che la sera fai un salto al supermercato e acquisti una confezione in offerta di 'fantasmini', senza porti troppe domande.
Metti che la mattina decidi di usare un paio dei suddetti oggetti e di indossare le scarpe nuove.
Ecco...sappi che come minimo farai tardi in ufficio nel tentativo di far emergere la doti di invisibilita' degli ectoplasmi senza creare malloppi immondi di stoffa all'interno della scarpe... sappi che quasi certamente sudarai copiosamente nell'impresa ... sappi che dopo i primi tre passi tutti i tuoi sforzi saranno vanificati e i fantasmini faranno capolino ai bordi della scarpa.
3.9.03
penso: mi avevano detto che sarebbe stata l'ultima cosa che avreste sviluppato
verbalizzo: they told me that.... it would... it was... c#§§@ perche' non so l'inglese... it was the last thing you make....
per fortuna dall'altra parte c'e' un russo (credo) ed e' comprensivo...
solidarieta' fra developer sfigati
dubbio: ma tutti i corsi di inglese che ho fatto a cosa mi sono serviti ??
verbalizzo: they told me that.... it would... it was... c#§§@ perche' non so l'inglese... it was the last thing you make....
per fortuna dall'altra parte c'e' un russo (credo) ed e' comprensivo...
solidarieta' fra developer sfigati
dubbio: ma tutti i corsi di inglese che ho fatto a cosa mi sono serviti ??
2.9.03
Mi sono innamorata del fumetto Calvin and Hobbes.
Qui c'e' il classico sito con la striscia quotidiana.
Qui c'e' il classico sito con la striscia quotidiana.
Dubbio.
Meta' luglio:
Giuli - penso che quest'estate non faro' nulla di particolare, probabilmente una settimana di campeggio in Croazia.
Gine - caspita anche io pensavo di andare al mare in Croazia.
Fine luglio:
Gine - ho cambiato meta.... vado a fare un giro in Spagna, nei paesi baschi.
Giuli - ma dai, anche io.
Fine agosto:
Giuli mi mostra le sue fotografie...
ok che entrambi abbiamo fotografato la statua di hemingway e i manifesti fuori dall'arena di pamplona....
ok che entrambi abbiamo fotografato un groucho marx gigante e il guggenheim da ogni angolazione a bilbao...
ma possibile che siamo anche riusciti a fotografare lo stesso volantino di indipendentisti baschi sullo stesso muro di pamplona??
sara' l'aria che respiriamo in casa? gli acari? mah!
Meta' luglio:
Giuli - penso che quest'estate non faro' nulla di particolare, probabilmente una settimana di campeggio in Croazia.
Gine - caspita anche io pensavo di andare al mare in Croazia.
Fine luglio:
Gine - ho cambiato meta.... vado a fare un giro in Spagna, nei paesi baschi.
Giuli - ma dai, anche io.
Fine agosto:
Giuli mi mostra le sue fotografie...
ok che entrambi abbiamo fotografato la statua di hemingway e i manifesti fuori dall'arena di pamplona....
ok che entrambi abbiamo fotografato un groucho marx gigante e il guggenheim da ogni angolazione a bilbao...
ma possibile che siamo anche riusciti a fotografare lo stesso volantino di indipendentisti baschi sullo stesso muro di pamplona??
sara' l'aria che respiriamo in casa? gli acari? mah!
Per gli amici, tanto anche tentassi di mantenere il segreto mi tradirei sicuramente:
mi sono iscritta ad un improbabile corso di danza del ventre!
Prevengo alcune domande: No, non ci sara' il saggio di fine anno e No, non si puo' assistere alle lezioni.
.....
si va beh... adesso pero' potete anche smetterla di sghignazzare scompostamente...
Prevengo alcune domande: No, non ci sara' il saggio di fine anno e No, non si puo' assistere alle lezioni.
.....
si va beh... adesso pero' potete anche smetterla di sghignazzare scompostamente...
La settimana scorsa ho visto "la meglio gioventu' (atto primo)" e sono rimasta con
l'atroce dubbio di cosa fossero gli zatterini , cosi' ho domandato .
Mi hanno risposto.Qui.
A essere sincera non ci speravo.
Mi hanno risposto.Qui.
A essere sincera non ci speravo.
1.9.03
dopo il vigile buono, il controllore con un anima.
Venerdi': si torna a casa dalla mamma.
Trolley, portatile, autobus che sfreccia sotto il naso, autobus successivo in ritardo, margini di tempo annullati.
Stazione centrale presa d'assedio e 5 minuti di tempo per fare il biglietto... si rinuncia e ci si precipita al binario, sperando che la sovrattassa non sia passata da 10 mila lire a 10 euro, cosa che se si rivelasse vera, non sorprenderebbe.
Settembre e' alle porte,ma le vecchie abitudini non cambiano, tutti sul 18.10: il treno e' pieno di gente.
Spintono vecchiette, calcio bambinetti, metto fuori combattimento a suon di colpi di trolley alcuni avversari e infine eccomi sudata , ma soddisfatta sulla linea del traguardo: la prima carrozza.
Arrivo con armi e bagagli in prossimita' di uno stressatissimo capo treno e umilmente faccio presente: "ehm... mi scusi... sono arrivata adesso...dovrei fare il biglietto".
Il capotreno mi guarda e mi dice: "siediti li' e aspetta, poi arrivo". Incredula vado a occupare l'ultimo posto a sedere su tutto il treno che e' quello di fronte al capotreno, evidentemente lasciato libero per timore reverenziale dell'autorita'.
Appena seduta vengo informata dal vicino che il treno partira' in ritardo per un guasto della linea elettrica... ormai sono seduta, rassegnarsi serenamente e' questione di un secondo.
A farla breve ogni minuto che passa e' un minutro di ritardo in piu'.... il capotreno e' pressato dai suoi doveri di sventagliamento bandierine verdi e folla che sempre piu' incredula viene a domandare soluzioni alternative per portare a compimento il viaggio.
Al 56esimo miuto di ritardo e a 60 km da Genova, il controllore tira il fiato e decide di controllare i biglietti... mi guarda, ci pensa un attimo...e decide che sono invisibile... passa oltre.
Ecco, per la prima volta nella mia vita non meditavo attentati dinamitardi contro le ferrovie dello stato a seguito di un ritardo di un'ora di un intercity.
Venerdi': si torna a casa dalla mamma.
Trolley, portatile, autobus che sfreccia sotto il naso, autobus successivo in ritardo, margini di tempo annullati.
Stazione centrale presa d'assedio e 5 minuti di tempo per fare il biglietto... si rinuncia e ci si precipita al binario, sperando che la sovrattassa non sia passata da 10 mila lire a 10 euro, cosa che se si rivelasse vera, non sorprenderebbe.
Settembre e' alle porte,ma le vecchie abitudini non cambiano, tutti sul 18.10: il treno e' pieno di gente.
Spintono vecchiette, calcio bambinetti, metto fuori combattimento a suon di colpi di trolley alcuni avversari e infine eccomi sudata , ma soddisfatta sulla linea del traguardo: la prima carrozza.
Arrivo con armi e bagagli in prossimita' di uno stressatissimo capo treno e umilmente faccio presente: "ehm... mi scusi... sono arrivata adesso...dovrei fare il biglietto".
Il capotreno mi guarda e mi dice: "siediti li' e aspetta, poi arrivo". Incredula vado a occupare l'ultimo posto a sedere su tutto il treno che e' quello di fronte al capotreno, evidentemente lasciato libero per timore reverenziale dell'autorita'.
Appena seduta vengo informata dal vicino che il treno partira' in ritardo per un guasto della linea elettrica... ormai sono seduta, rassegnarsi serenamente e' questione di un secondo.
A farla breve ogni minuto che passa e' un minutro di ritardo in piu'.... il capotreno e' pressato dai suoi doveri di sventagliamento bandierine verdi e folla che sempre piu' incredula viene a domandare soluzioni alternative per portare a compimento il viaggio.
Al 56esimo miuto di ritardo e a 60 km da Genova, il controllore tira il fiato e decide di controllare i biglietti... mi guarda, ci pensa un attimo...e decide che sono invisibile... passa oltre.
Ecco, per la prima volta nella mia vita non meditavo attentati dinamitardi contro le ferrovie dello stato a seguito di un ritardo di un'ora di un intercity.
Iscriviti a:
Post (Atom)