20.10.03

"In guisa di mazza ferrea piombi sul tuo cranio con cupo fragore".
Dopo mesi ritorno in via Macelli di Soziglia e la trovo piu' bella, un piccolo microcosmo all'interno del dedalo dei caruggi. Una piazzetta con un besagnino e un pesciaio che mettono in bella mostra le loro merci. Da un lato una profusione di uva, mele, pere, ma anche avocados e ananas dall'altro seppie, calamari, acciughe e sul fondo del bancone una testa di pescespada con la lancia che punta il cielo. Poco piu' avanti una rosticceria con gli stoccafissi appesi alti sopra la porta di ingresso e la bottega di un artigiano che fa presepi meccanizzati.
Io e Ale ci godiamo l'aria di paese mentre ci avviamo verso il negozio di abiti usati. Il negozio e' affollato, sebbene non affra nessuna partiolare attrattiva. Potrei dire di un ragazzo con gli occhi azzurri e i riccioli fluenti, i pantaloni col cavallo raso terra, la giacchetta di velluto e il casco della vespa in mano alla ricerca di un dono per la sua tipa, di come per un attimo nella mia testa abbia incarnato l'esatto prototipo del frequentatore di negozi di abiti, ma sarei prontamente smentita, perche' il vintage e' di moda e alla cassa c'e' una ragazza griffatissima.
Ci incodiamo per uscire, ma il ragazzo che e' davanti a noi ci spinge indietro con aria preoccupata. Nel carruggio e' in atto un tafferuglio, il ragazzo col cane che avevamo incontrato poco prima nel negozio del kebab sta scappando inseguito da un tizio che brandisce un oggetto che parrebbe un bastone. I due si urlano improperi e scompaiono oltre la visuale concessa dalla vetrina, aspettiamo un istante,ci affacciamo alla porta del negozio, vediamo il percorso sgombro e usciamo.
Qualche metro piu' avanti vediamo alcune persone che borbottano guardando dentro un vicolo. Ci affacciamo pure noi. Al centro del carruggio, la lama del pescespada punta il brandello di cielo che si intravede fra i due palazzi, come se stesse emergendo dal selciato per un balzo. Evidentemente la rissa deve essere cominciata in piazzetta e l'inseguitore, vistosi minacciato dal cane, ha deciso che fra un avocado e un pescespada, il secondo era un'arma migliore. Ci allontaniamo discutendo di quale sia la modalita' piu' efficace per utlizzare una testa di spescespada come arma di difesa. Conveniamo che brandirla "in guisa di mazza ferrea" sia l'opzione migliore.

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