16.9.03

esterno notturno
alle spalle il mare fa capolino oltre le luci e le palme dell'expo,
davanti si intravedono le case fra i piloni della strada sopraelevata,
campioni di varia umanita' attendono l'autobus numero UNO:
una giovane coppia sudamericana tenta di sopravvivere alle energie della figlioletta ipercinetica, con l'aria peraltro di non averne la forza;
due coppie di vecchietti con l'aria di chi ha appena smesso di giocare a tombola, uno mugugna perche' e' mezz'ora che aspetta, e' saltata una corsa e nel frattempo sono arrivati e ripartiti numerosi autobus numero sette, come se questo fosse un ulteriore affronto personale;
ultimo esemplare di dark rimasto in citta' : alto, capello lungo sporco spettinato e rigorosamente davanti alla faccia, boots slacciati, jeans elasticizzati neri, unica nota di colore sulla felpa nera con cappuccio, il giallo della faccia di BURT SIMPSON e la scritta IMPOSSIBLE TO CLONE.

Dopo aver indugiato sui compagni di attesa, lo sguardo si posa sul manifesto malconcio attaccato sul pilone piu' vicino, in un atteggiamento tipicamente miope, strizzo gli occhi ....LTI FRONTALI .
A galla nella memoria affiora una strofa:
DOPO IL LANCIO DEL SASSO NELLO STAGNO, RITORNARE CON IN MANO UN'ALTRA BOMBA PRONTA PER SFONDARE OGNI LUOGO COMUNE, OGNI PORTA...E OGNI VOLTA RITORNARE CON IL PIEDE SULL'ACCELERATORE...
E dire che a me il rap ha sempre fatto discretamente schifo

Nessun commento: