3.12.04

Disclaimer: se questo blog avesse le categorie il post rientrerebbe in quella "padellata di cazzi miei" alias "post scritto per una persona specifica che fra l' altro ha smesso di leggermi".

Hai mantenuto il tuo proposito. Dici che a leggermi ti sembra di sbirciare nella mia vita dal buco della serratura, costringermi a dire cose che magari non ti avrei detto di mia sponte seduta davanti ad una birra.
Dici che anche se non oppongo resistenza e che alle domande su di me rispondo sempre, l'intrusione ti sembra indebita.
Ma questo blog non è mai stato quello che avrebbe dovuto essere nelle mie prime intenzioni e non è mai quello che cerco di farlo diventare.
Non è solo il posto dove pubblico i racconti delle mie disavventure buffe con cui prima tediavo gli amici via mail e non è solo il diario dei miei scazzi e delle mie crisi depressive. E' una scatola dove getto cose alla rinfusa, un pò come quella che tengo sulla scrivania in cui raccolgo i bollini della esso, gli scontrini dei negozi di scarpe, i biglietti dei concerti, le cartoline degli amici, le buste bianche e quelle piene e tutte quelle cose che non guarderò mai più, ma non ho la forza di buttare via.
Insomma è una parte di me che non è tutta me, non sono io e non sono nemmeno l'immagine che io ho di me stessa, è il vestito che indosso giorno per giorno a seconda dell'umore e del clima e di quello che capita e non è detto che sia il vestito che gli altri mi vedono indosso. E comunque fra il mio cervello e le mie dita c'è un filtro fatto delle facce delle persona che mi conoscono e mi leggono e se non mi va che qualcuno di voi anzi loro sia partecipe di qualche mio pensiero, questo rimane a morire sulla pagina di UltraEdit.
Ecco che poi tu ti sia stufato e che trovi tutto questo palloso è un'altro conto e questo lo accetto.

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