27.12.04

Di merda.
Se me lo chiedete a bruciapelo, senza darmi tempo di valutare e riflettere vi dirò che il 2004 è stato un anno di merda.
A partire dalla valigia smarrita e poi arrivata nel viaggio a Praga di inizio anno, passando per il tira e molla del mio ex che ci ha messo un mese e mezzo a decidere che non ero la donna della sua vita, passando per gli scleri lavorativi e arrivando agli uomini che prima compaiono e poi quando uno comincia a pensare che forse, insomma, potrebbe anche smettere di piangersi addosso e ritentare, svaniscono.
Un anno in cui guardandomi allo specchio quel che vedo è quel che non sono e che credevo (e tutt'ora nel profondo faccio fatica a non credere) avrei dovuto essere.
Un anno in cui vedo i capelli bianchi aumentare e i miei trent'anni galoppare verso di me a grandi passi.
Sì se me lo chiedete è stato proprio un anno di merda, prova ne sia che la magia di Babbo Natale è arrivata soltanto in corner, con la comparsa dai meandri dei ricordi di un amico in carne ed ossa che dopo anni si è fatto vivo nella sua terra natia.
In realtà quest'anno
ho fatto un trekking in solitaria
sono andata per la prima volta nella mia vita in un altro continente
ho imparato ad andare in kayack
ho ricominciato a giocare a basket
ho continuato a studiare danza e francese
ho conosciuto tante persone sia in Italia che all'estero e ho trovato nuovi amici
ho svegliato la mia coscienza e mi sono messa a fare qualcosa di pratico e di socialmente utile
ho comprato casa
ho avuto un principio di evoluzione professionale (ma devo ancora capire se c'è di che gioirne o è una fregatura).
Inoltre non sono fuggita, anche se restare non ha cambiato le cose.
E in una occasione ho abbassato le barriere e confidato me stessa ad una persona, anche se il pezzo di me stessa che ho sviscerato non so che fine abbia fatto.
Sono cresciuta.
E come sempre crescere è difficile e fa male.
Quindi pensandoci, tutto sommato... è stato un anno di merda.

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