12.10.06

Juliette Lewis è una grande, dai tempi di Al tramonto all'alba in cui ancora ragazzina vedeva George Clooney allontanarsi a bordo di una spyder dopo aver sterminato orde di vampiri. Il lato musicale di Juliette l'ho scoperto da poco e apprezzo anche quello, quindi ieri sera non potevo mancare al Rolling Stone al concerto di Juliette and The Licks.
Non starò a fare la fenomenologia da concerto anche se ci sarebbe stato materiale abbondante per un paio di post, dirò solo che sto invecchiando e alcuni comportamenti tipici mi irritano, tipo quando la gente si mette a pogare in posizioni irragionevoli io invece di accoglierli con le mani e sospingerli in avanti mi piazzo ferma sul pavimento a gomiti in avanti sperando che qualcuno si ficchi un mio gomito fra le costole.
Il concerto non è stato male anche se da un gruppo che su disco suona così potente per non dire tamarro, mi sarei aspettata molta più energia e ritmo. C'è da dire che l'acustica del Rolling Stone faceva cagare e i suoni non so chi li avesse fatti, ma le chitarre si sentivano poco, il che non aiutava. Lei comunque è spettacolare ci mette passione e trasmette una grande carica, i chitarristi fighetti invece sembrano un po' di plastica. Se Juliette cantasse con un gruppo come i Trail of Dead, sarebbe catartico vedere un concerto, ieri sera invece sono tornata a casa soddisfatta a metà.

Nessun commento: