19.7.04

Week end in Francia, parte uno.
Le jour avant.
Michel ha all'incirca 40 anni è un gendarme ed ha due figli.
Vive in una casa all'interno della gendarmerie che sembra arredata da un architetto sofferente di personalità multipla. La cucina è dipinta di turchese e i mobili sono bianchi. Il bagno invece è sulla tonalità rosa pesca, più intensa, nello sgabuzzino dove c'è il gabinetto (che è ovviamnetedall'altro lato della casa rispetto alla stanza con la doccia), meno intensa e con un decoro a pesci azzurri nella stanza della doccia. In salotto le pareti sono verdino stinto e i mobili sono di legno scuro (li ha fatti lui), sopra il divano campeggia un bandierone in colori che a me sembrano giamaicani, ma in realta' sono della Reunion.
Le uniche stanze normali sono quelle dei figli, mobili e pareti bianchi coperti di poster.
Arrivo a Nizza dopo 5 ore e 15 di treno, senza essermi ricordata di registrare sul cellulare il numero di Michel, in pratica se mi dà buca sono dispersa in una città sconosciuta. Fortunatamente si presenta all'appello e ce ne andiamo a mangiare in un ristorante italiano nel centro storico di Nizza.
Quando finalmente arriviamo a casa sua sono le 23, dopo avergli dato carta bianca sul percorso, lo lascio a disfare le valigie e a organizzare la gita e me ne vado a fare la doccia poi praticamente svengo nel letto del figlio maggiore (che per il we è a casa di un amico).
Alle 7 sento bussare alla porta, quando arrivo in cucina la colazione è pronta.
Alle 8 e 20 siamo in viaggio diretti alla valle del Gordolasque abbiamo in programma una due giorni che prevede di raggiungere la Valle delle Meraviglie passando per un percorso più sportivo di quello canonico.

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