20.2.08

Sandokan

Antefatto, ottobre 2002 (ripescato nei meandri della memoria del mio pc ):
A parte i panettieri palermitani un po’ scontrosi l’unico altro esempio di palermitano da noi conosciuto sul territorio è Sandokan.
Dopo un pomeriggio in spiaggia a Mondello, dopo un giro in libreria alla ricerca di un libro di ricette, eccoci passeggiare per via Maqueda chiusa al traffico alla volta dell’albergo.
E’ una domenica senz’auto, quindi occupiamo senza timore il centro della strada. C’è un tipo in bicicletta che ci segue o forse sta solo facendo la nostra strada. Ci supera e poi si ferma … si mette il kway e intanto ci guarda.
Io sono lì che cronometro, dopo neanche un minuto si avvicina domandando English? Probabilmente fuorviato dalla mia borsa su cui campeggia una bella Union Jack. Mentre C. fissa il manto stradale io rispondo: “Italiane, mi dispiace deluderti”.
Massimo non sembra scoraggiato, anzi sfodera in sequenza tutte le domande del caso: QuantiAnniAvete? DiDoveSiete?SieteInVacanza?StudiateOLavorate? e via di seguito….
Giunti ad un bivio le strade si separano… noi chiediamo indicazioni su dove mangiare la sera, lui estorce un numero di telefono.. il mio ovviamente.

Seguendo le indicazioni di Sandokan quella sera riuscimmo nell'impresa quasi impossibile di mangiare male in Sicilia. Mentre un po' piccate ci stavamo dirigendo verso l'albergo lui, che evidentemente era stato appostato da qualche parte in attesa che uscissimo, ci si fece incontro con l'aria di quello che passava di lì casualmente. Finimmo in un qualche parco della città dove si svolgeva la classica festa dell'unità e dopo aver deciso che non valeva la pena di ascoltare il gruppo che si esibiva, restammo seduti su di una panchina a fare quattro chiacchere.
Sandokan tenne banco ed estraendo un biglietto da visita che recitava "imbianchino, muratore, elettricista, musicista, doratore" ci raccontò la storia della sua vita. Non ricordo molto, oltre al biglietto, se non che mentre lavorava come muratore aveva avuto un incidente era caduto da una scala ed aveva battuto la testa contro ad un tubo, riportanto il temibile "effetto campana" di cui riportava ancora gli strascichi. Dopo ci riportò all'albergo dove io e C. finalmente libere potemmo sganasciarci dalle risate pensando all'effetto campana. Il giorno dopo partimmo per Trapani e di S. perdemmo le tracce.

Ieri , chiamata non risposta sul cellulare.
Sempre ottimista, pensando che si tratti di lavoro, richiamo.
- Sono Ginevra ho trovato una chiamata da questo numero sul mio cellulare
- Ginevra sono Massimiliaaaaano di Palermo... Sandokan. Ti ricordi di me?
Come dimenticare l'effetto campana?
Così contro ogni logica resto al telefono e faccio quattro chiacchere per sapere che cosa combina l'assurdo personaggio.
Fra le innumerevoli identità adesso indossa quella di musicista in tour per la Sicilia nonchè di aderente al movimento xyz.
E per non smentire il Marito quando dice che "i tarlocchi nel mondo si conoscono tutti", anche io bazzico il movimento xyz ed ovviamente io e la Tigre di Palermo scopriamo di avere delle conoscenze in comune.
Questo mi è valso un invito a Palermo con ospitalità e tour della città gratuiti.
Tarlocchi di tutto il mondo unitevi.

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