8.2.08

Ieri avevo la testa gonfia come un pesce palla in posizione d'attacco e la sensazione di essere in un acquario.
Oggi il mio senso dell'equilibrio è rimasto a casa, mentre io insolitamente mattiniera me ne sono venuta al lavoro.
Così, salendo in ascensore ho urtato i piedi (invero di dimensioni rimarchevoli) di uno dei tizi che era già dentro, ho pericolosamente ondeggiato rischiando una caduta all'indietro e grazie a dio non ho cavato gli occhi a nessuno mentre, come Gatto Silvestro, agitavo le braccia nel vuoto per ritrovare la posizione eretta.
Più tardi, ho inciampato nella scrivania di un collega rischiando nuovamente un carpiato, anche qui i riflessi pronti mi hanno fatto ancorare al bordo e non ci sono state conseguenze di rilievo.
Gli antibiotici comunque sono una mazzata e comincio a sospettare che la mia calma zen di questi giorni sia dovuta a loro più che al raggiungimento di un equilibrio interiore. Perchè hai voglia ad essere bonzi, ma il mio capo è talmente un coglione, ma così coglione, ma così coglione che riesce a fare delle battute così idiote che meriterebbe di essere pugnalato ripetutamente con la biro. Invece è ancora vivo.

Nessun commento: