13.7.05

Quando la moglie è in vacanza
Metti che ti fai coinvolgere in quella che dovrebbe essere una pizzata coi colleghi. Il tempo è incerto e se in zona ufficio il cielo è ancora azzurrino sul luogo dell'appuntamento ci sono nubi nere e balugginano saette. Qualcuno si perde, qualcuno non trova parcheggio, qualcuno arriva tardi perché è con i mezzi. Alle 22 sei seduta finalmente attorno ad un tavolaccio di uno degli stand della festa di rifondazione, quello del ristorante argentino, e ti stanno portando il cibo. Alle 20 stavi meditando di comprare una fritella untissima e carica di zucchero, a questo punto la tua retina è a forma di coscia di pollo. Quando la cameriera poggia il piatto di portata sulla tavola le persone perdono compostezza e, abbandonate le posate per difficoltà tecniche di affettamento con coltelli di plastica, si mangia con le mani, ci si leccano le dita e si mesce il vino. La maglietta che indossi, in principio bianca, sembra la canotta del mago oronzo e quelle altrui non sono messe meglio. Quando ti alzi da tavola sei soddisfatta della cena, ma anche un po' provata. Fai per salutare, ma ti rendi conto che nessuno ha intenzione di rincasare nonostante i primi accenni di pioggerella. Gli ineffabili padri di famiglia con le mogli in vacanza sono più scatenati che una banda di 14enni alla prima uscita serale e trottano allegri verso il banchetto della grappa + del leoncavallo.

Nessun commento: