7.6.10

Ieri il Marito sosteneva che per fare la recensione di un concerto non serve la scaletta, basta LesterBangizzarsi.
"Quindi parlare dei cazzi propri con la scusa di parlare di musica?"
"No no, basta criticare tutti"
Quindi bando alle ciancie non vi spiegherò i brividi e la pelle d'oca a sentire questa o quell'altra canzone, non vi dirò il pezzo di apertura o quello di chiusura o cosa hanno suonato nel bis.
Vi dirò invece di Ferrara e di piazzetta Castello cornice suggestiva per un concerto all'aperto, ma se invece di quel lastricato di ciottoli tondi ci fosse stata una colata di asfalto, probabilmente a fine concerto avrei avuto ancora due piedi. Menzione d'onore peraltro ai due stoici stampellati che hanno seguito il concerto al centro della piazza e da in piedi.
Vi dirò della follia della coda che partiva dal duomo e arrivava fino al'ingresso della piazza mentre io il Marito e un gruppo di amici ferraresi bivaccavamo sotto la statua di Savonarola per poi entrare dalla vuotissima entrata secondaria. E della poliziotta che mi domadava se avevo lattine o bottiglie in borsa e ad una mia risposta negativa mi lasciava passare, quando avrei potuto avere coltelli e bombe a mano (la macchina fotografica è definitivamente sdoganata puoi entrare tenendola al collo e nessuno ti dice niente).
Vi dirò che avevano messo giù transenne di burro e che a metà concerto c'è stata una interruzione e qualcuno dello staff è salito sul palco chiedendo a 5000 persone di fare un passo più indietro, come se una volta ripresa la musica, la gente non si sarebbe spostata di nuovo avanti.
Vi dirò che Dave Lovering con quella magliettina bianca a righe blu sottili, la barba e gli occhiali mi ricordava insistemente il mio vicino di casa e come questo un po' mi abbia rovinato la poesia. Che poi non lo ricordavo o non l'avevo notato nel 2004, che cavolo di macchina da guerra è quell'uomo? Pesta come un fabbro e tiene il ritmo come un metronomo anche lanciando bacchette a Joey Santiago e facendosele rilanciare indietro.
Vi dirò che Kim Deal si è scolata tipo trecento birre da sola, infatti era bella allegra rideva sempre e nei momenti di pausa faceva esercizio d'italiano dicendo "questa è la prima volta a Ferrara".
Vi dirò che Frank Black sembra un po' autistico e non dice mai un cavolo al pubblico e in controluce a fine concerto aveva una certa somiglianza con il colonnello Kurtz di Apocalypse Now.
Vi dirò che Joey Santiago secondo me è un alieno, da quando non ha più i capelli non starebbe bene sull'astronave dei Visitors?
Vi dirò anche del giovane punk con la cresta e il giubbino di jeans con la toppa dei clash sotto il palco al centro che non ha retto e a metà concerto s'è spostao in zone più tranquille e della giovane sosia bionda di Arisa che invece ha resistito tutto il tempo, di due energumeni della mafia russa che cercavano biglietti per entrare e facevano un po' paura e dell'idolo della serata, un giovane nerd con una maglietta bianca e la scritta con l'uniposca nero "I want to kiss Kim Deal".
Poi ritorno nel mio mondo ovattato:
Where is my Mind? Where is my mind? Where is my Mind....

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