27.9.06

Palazzo delle Ste||ine, un portico vetrato si affaccia su di un prato verde al centro del quale troneggia un'altissima magnolia. Le sale riunioni invece sono tristi come quelle di un qualsiasi Holiday Inn in tangenziale, in più c'è un caldo secco e una filodiffusione alquanto invasiva e di dubbio gusto.
Come previsto la proposta nascondeva una fregatura. Il grande capo alle innumerevoli obiezioni sollevate dai presenti, non sapendo più come convincerli della meraviglia di questa opportunità, invitava tutti i presenti a fare un'analisi costi-benefici, altrimenti riassumibile in un "fatevi i conti in tasca e decidete". Quando nella presentazione è saltato fuori un concetto molto simil alle "convergenze parallele" ho pensato che non mi restava che strangolarmi con la tracolla della borsetta e porre fine in questo modo alle mie sofferenze.
Abbiamo una decina di giorni per decidere se aderire con entusiasmo al progetto o liquidare il tutto con una alzata di spalle. Alle nove di sera ero ancora al capolinea dell'autobus in attesa che si decidesse a partire e a depositarmi sotto casa e mi ero convinta che la seconda opzione era senz'altro la migliore.
Stamattina ho deciso di sospendere il giudizio per qualche tempo in modo da poter poi decidere senza che le emozioni del momento mi turbino, ad esempio lanciando una monetina per aria.

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