27.3.08

La Pasqua è passata un po' così, stravizi alimentari con un retro d'ansia per il gatto con le orecchie gialle e l'occhietto chiuso.
Una corsa al pronto soccorso per gatti, un veterinario giovane ed inesperto, il gatto che si spaventa a morte e affonda i denti nel mio avambraccio.
Saltare la grigliata di Pasquetta per improvvisarsi infermiera col felino, preparare una flebo in lacrime che gli aghi mi fanno impressione.
Quattro passi sul lungomare godendo del sole, respirare il salino portato dalle onde arrabbiate che si infrangono sugli scogli.
Ritornare a casa, lasciando il gatto vispo ed affamato e la mamma con l'influenza.
La settimana lavorativa che fortunatamente comincia sotto tono e si spera si concluda presto.
Inaugurare la giacca nuova, risvegliando Baby dal letargo invernale.
La pressione sanguigna sotto le scarpe come non capitava da anni.
E uno stato di sospensione che continua indefinitamente.

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