16.7.07

L'epopea del pastis
Finite le scorte della scorsa estate, quando rientrammo dalla Francia con la macchina di super ciuck carica di bottiglie di vino e liquore, ci siamo trovati a desiderare nuovamente del pastis, da sorseggiare allungato con acqua e ghiaccio, nel tardo pomeriggio, affacciati al balcone di casa, dimenticando le beghe lavorative.
Così è iniziata l'esplorazione meticolosa dei reparti alcolici dei vari supermercati di nostra frequentazione. Niente alla slunga, niente alla coop, niente nemmeno all'auchan e dire che è un supermercato francese.
Visti i magri risultati con la grande distribuzione, fidandomi delle p@gine gi@lle e di vi@michelin, una sera mi sono messa alla ricerca di una bottiglieria che doveva trovarsi non troppo distante dal mio ufficio. Già pregustavo ampia scelta di vini e liquori, ma non avevo messo in conto che internet può rifilare amare sorprese. Ne ho preso atto quando al posto della bottiglieria ho trovato una caserma dei carabinieri e me ne sono dovuta tornare a casa con le pive nel sacco.
Quando ormai avevo riununciato pensando che avrei dovuto effettuare una spedizione in Costa Azzurra per far rifornimento, sul mesto scaffale vini e liquori del triste supermercatino dietro casa, ecco una bottiglia di Ricard.
A onor del vero, essendo impaziente, prima di trovare il pastis mi ero piegata ad acquistare una bottiglia di anice forte, anch'essa dà soddisfazione, essendo molto simile al pastis e avendo simili modalità di fruizione (allungata con acqua o con ghiaccio).

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