12.6.07

Il principio della fine
La crema antirughe entra nell'armamentario femminile da bagno senza farsi notare. Ad un certo punto vedi le amiche cosmetologhe che si fanno di strane boccettine contenenti sostanze anti radicale libero, senti le compagne delle medie che vantano le proprietà dell'acido glicolico e senza rendertene conto, anche se la pelle è ancora giovane e per niente grinzosa, ti ritrovi in profumeria con lo sguardo atterrito a domandare "faccio 30 anni ad agosto, che dice, sarà il caso che io inizi ad usare una crema anti rughe?". Ovviamente la commessa ti adula "la sua pelle è molto giovane" e nello stesso tempo fa leva sul tuo terrore "però sa, avvicinandosi ai 30, è meglio iniziare a prevenire". Ed alla fine esci dal negozio con crema idratante, spuma struccante, tonico rinfrescante e 100 euro di meno sul conto in banca.
L'avvento della crema anticellulite invece è più drammatico. Improvvisamente un marzo, quando dopo il letargo invernale incominci a prenderti nuovamente cura delle tue gambe fino a quel momento coperte da tripli strati di calze e pantaloni, noti il primo cuscinetto. Allora passi ad un esame approfondito e ti rendi conto che "oh cazzo tutta la cioccolata di quest'inverno mangiata davanti alla tv dopo cene ad alto contenuto di carboidrati, ecco dov'è finita". Manco il tempo di vestirti e sei a piangere sulle spalle della farmacista, supplicandola di fornirti una cura d'urto per far tornare i cuscinetti da dove sono venuti. Inutile dire che la necessità di impiastricciarsi cosce e sedere due volte al giorno con un massaggio di 15 minuti ti fa velocemente venire a patti con i cuscinetti.
Alle fiale anticaduta per i capelli invece non si è mai preparati. Che insomma di capelli se ne hanno tanti, sono lunghi e se n'è sempre persi tanti. Che ultimamente sul pavimento del bagno si formi un tappeto naturale dopo ogni passaggio del pettine, non ti sconvolge, soprattutto visto e considerato che sei miope e la mattina non indossi occhiali. Quando però te ne rendi conto, sei ancora convinta che basti un taglio un po' deciso per far tornare tutto a posto. Mai e poi mai penseresti che il parrucchiere stia per venderti un trattamento in fiale con massaggiatesta incluso, atto a convincere i tuoi bulbi capelliferi a non fare gli stronzi e a smettere di seccarsi eiettando capelli a destra e a manca. Quando la sera ti trovi davanti allo specchio coi capelli ritti alla "tutti pazzi per mary" a causa del massaggio capisci che ormai hai imboccato a grosse falcate il viale del tramonto. E ti domandi quanto potrai resistere a questa tortura del mantenimento corporeo, prima di cedere e diventare una sciattona.

Nessun commento: