21.11.06

Un miscuglio di pigrizia, avarizia e sovraccarico del cesto della biancheria sporca ha fatto sì che qualche giorno fa infilassi buona parte dei miei maglioni in lavatrice, selezionassi il programma ultradelicato con acqua gelida e azionassi il pulsante di avvio facendomi il segno della croce invece che portare il fagotto dal Lavandaio-col-cellulare-attaccato-all'orecchio.
Non so se è stato il culo del principiante i maglioni sono sopravvissuti alla prova e sono ancora delle dimensioni esatte, peccato che, avendo per prudenza deciso di disinnescare la centrifuga, una volta estratti dalla lavatrice grondassero acqua a più non posso. La presenza di uno stendipanni grondante nel centro del salotto parquettato mi ha spinto ad alzare al massimo il riscaldamento creando quell'atmosfera tropicale che tanto giova alla sopravvivenza delle zanzare fuori stagione.
Nel microclima tropicale del salotto oltre alle zanzare e alla diffenbachia, deve aver trovato le condizioni ottimali per la sopravvivenza anche la mosca tze tze. Sono tre giorni che mi aggiro con aria catatonica per casa e anche il semplice spostarmi dal letto al divano mi pare faticoso, per non parlare della sopravvivenza quotidiana in ufficio. Ho rischiato più di una volta di slogarmi la mascella per gli sbadigli violenti che mi colgono a intervalli regolari.
A peggiorare la situazione, da giovedì pomeriggio nel mio ufficio, altrimenti noto come sgabuzzino delle scope, la popolazione residente passerà da 3 a 5/6 unità, dimezzando di fatto i metri cubi di ossigeno procapite. Come dire, se mi trovate meno lucida del solito, ho i miei buoni motivi.

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