10.7.08

All'Università la divisa del fisico da laboratorio erano jeans scarpe da ginnastica, t shirt bianca e mazzo enorme di chiavi appeso ad un passante con il moschettone da montagna.
Quando ho iniziato a lavorare, dopo un primo periodo passato nella sede di rappresentanza in cui sono stata costretta a comprare pantaloni ed abiti da persona "seria", sono stata spedita a lavorare in ambito tecnico dove per definizione un abito troppo elegante corrisponde ad un colloquio di lavoro, quindi meglio tenere un profilo casual. Da cui 7 anni di abbigliamento sportivo, giustificato anche dall'utilizzo della moto e dalla difficoltà di cambiare le marce con scarpe col tacco.
Nel mio ufficio di adesso l'ambiente è piuttosto variegato. Il responsabile con cui ho fatto il colloquio era in jeans e camicia sportiva, capello lungo e occhiali da sole come cerchietto. Il supercapo indossava jeans e polo. Ed anche la PM era abbastanza sportiva.
Mi son detta che potevo continuare ad utilizzare i miei pantaloni di lino e le mie magliette a maniche corte senza preoccuparmi troppo anche se ci sono diverse ragazze molto curate, con sandali con tacco 10 e un tailleur diverso ogni giorno.
Ieri avevo pantaloni di lino blu larghi ed una camicia senza maniche sempre di lino color ecrù con una piccola rouche vicino ai bottoncini, scarpe kickers blu. Ero truccata e l'orologio era in tinta con i pantaloni e le scarpe. A pranzo, mentre scendevo dalla moto, un passante in bermuda e t shirt mi ha squadrato dicendo "Ma che bello una signora che va in moto, non ce ne sono molte". E al mio schernirmi dicendo che la moto è comoda, ma se ci si deve mettere il tailleur e i tacchi per andare al lavoro non lo è più tanto mi ha guardato allibito dicendo "Ah ma perchè lei in ufficio vestita così?". Ed io pacificamente "eh sì sono fortunata" salvo poi farmi venire un milione di dubbi sulla mia trasandatezza.
Stamattina mentre salivo in ascensore con un collega, mi lamentavo del caldo. E lui squadrandomi "eh magari è perchè oggi hai una maglietta più attillata e spessa di quella di ieri" (si noti che indosso una polo blu, con una fantasia delicata e non un top in vinile sadomaso).
Di qui ho iniziato a pormi dei dubbi esistenziali: "da quando gli uomini sono così attenti a come una si veste, tanto da ricordarsi da un giorno all'altro cosa indossava?", "sarò mica che sono inappropriata e non me ne rendo conto?", "sarei dovuta andare alla notte dei saldi ieri sera invece di mangiare gelato seduta sul divano con il gatto che tentava di infilarmi il muso nella coppetta?", "si stava meglio quando si stava peggio?".

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