14.2.07

Il gioco delle tre carte, parte III
Avete presente la storia delle tre posizioni in azienda, delle tre risorse e delle beghe dei loro responsabili?
Posto che non è ancora chiaro chi abbia occupato la posizione Z, nel frattempo si è capito che fine abbia fatto C.
Rientrata al lavoro dopo i sei mesi di maternità con un part time di 6 ore, è stata promossa a responsabile dei test di un progetto interno dell'azienda. Come dire trovarsi al momento giusto nel posto giusto, questo infatti potrebbe essere il trampolino di lancio verso un ruolo più manageriale.
Qui nascono spontanee alcune considerazioni. Una persona in part time con un figlio di 7 mesi non viene ritenuta idonea a lavorare presso il cliente: non può fare la giornata piena e alla prima malattia del figlio si assenterà dal lavoro per assisterlo, non sarà quindi in grado di erogare un servizio continuativo e stabile (e le parole non sono scelte a caso dal momento che i lavoratori sono strumenti al pari della macchine). La stessa persona però può tranquillamente divenire responsabile di una parte di un progetto interno.
Sembrerebbe che la maternità sia un sistema premiante per essere promossi, da quando viviamo in una società matriarcale?
Io non sono pronta per questo, sono nata e cresciuta in una società maschilista e credo che fra due donne a parità di istruzione competenza in materia e doti caratteriali, di cui una madre e l'altra no, nel lavoro debba essere favorita quella che non ha figli ( e si noti che tutto il resto deve essere pari) perché inevitabilmente potrà essere maggiormente concentrata sulla sua attività lavorativa.
In realtà a ben pensarci nulla è cambiato, da quando in qua i capi lavorano?

Nessun commento: