9.5.05

L'invasione della fuffa di pioppo si è presentata puntuale all'appello, ieri sembrava nevicasse tanti erano i bioccoli bianchi che navigavano nell'aria. La lotta diperata della natura contro il cemento: hai voglia a sparare quintalate di vettori per la diffusione del polline se quelli poi si annidano nel portone fra il muro e la porta, sugli zerbini, sulla biancheria stesa, al più sul cono gelato di qualche bambino. Neanche un briciolo di terra, salvo quella dei miei geranei che già di loro stentano un pochino.
Qui in ufficio senza che nessuno sia dichiaratamente allergico ai pollini sembra di esser tornati indietro di un paio di mesi, tutti col naso tappato gli occhi rossi e i fazzoletti di carta a portata di mano, manco fosse tornata l'influenza.
In the meantime la settimana è stata inaugurata dalla scoperta di un nuovo danno alla moto causato dalla posteggiatrice folle, dalla ricerca disperata del numero del parquettista (tanto gentili gli idraulici tanto difficili da reperire i parquettisti) e da altre quisquilie di sorta, tipo far capire alle operatrici dell'assicurazione che il mio indirizzo email non è ginevraanderscorbarroero ma ginevra_barroero.
Per non parlare poi del merdone lavorativo piombatomi tra capocollo e dell'appuntamento dal dentista.
Se trovo chi mi ha spostato l'elefantino senegalese girandolo con le spalle alla finestra giuro che gli spezzo i pollici.

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