22.9.08

Il Marito, vegetariano di lunga data, sostiene che sia colpa dei due panini alla salamella da me ingurgitati sabato sera, corredati peraltro di cipolle e peperoni.
Io invece addosso le colpe alla coca cola bevuta domenica prima di pranzo. Una sorsata ed improvvisamente una palla di fuoco che attraversa il mio esofago e va a ristagnare alla bocca dello stomaco. E no, non era adulterata da Una Bomber, a meno che il Marito non abbia un esofago di amianto in grado di resistere agli acidi.
Il risultato è che l'unico prodotto che mi risulta totalmente digeribile di questi giorni è il the con le fette biscottate lisce. Qualsiasi altra cosa si trasforma in un peso insostenibile alla bocca dello stomaco.
Qui mi hanno diagnosticato nell'ordine: ernia iatale, gastrite nervosa e principio d'ulcera. Avete qualche ipotesi più rassicurante, che so, sarò mica vittima della cocacolite acuta?

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