3.9.08

Il boss della piazza
Quando mi sono trasferita a Corsico ho affittato un box per sistemare la moto. Visti i tempi risicati ho preso il primo box ad una distanza ragionevole da casa, avente un prezzo mensile che non si discostava troppo da quello della rimessa in cui tenevo la moto a Milano.
Qualche tempo fa il proprietario mi ha comunicato la volontà di aumentare l'affitto e così, complice il fatto che la distanza da casa, col passare degli anni e l'aumentare della pigrizia, mi sembrava un po' meno ragionevole che in passato, ho deciso di disdire. Ieri dovevo riportare la chiavi all'agente immobiliare e amico del proprietario che si occupa di trovare affittuari.
Passando davanti alla vetrina dell'agenzia con la moto mi è parso di scorgere un ombra che scrutava la piazza, impressione poi confermata nel momento in cui, dopo aver parcheggiato, mi toglievo il casco e rassettavo la capigliatura. Solo quando mi incamminavo verso la porta l'ombra misteriosamente si dileguava.
Una volta entrata in agenzia mi sono trovata davanti due imberbi ragazzini in giacca e cravatta i quali mi hanno detto di accomodarmi, che avrebbero chiamato il grande capo.
Il grande capo era unticcio come ricordavo, quello che non potevo sospettare era che dopo 3 anni 10 cambi di capigliatura e diversi kg in più mi riconoscesse al volo, che si ricordasse (o si fosse preso la briga di controllare) dove abito e che mi chiedesse pure lumi sulle dispute condominiali in atto, con la nonchalance di un agente segreto che interroga un sospettato di terrorismo. Mi è venuto da chiedere se dopo la vicenda del servizio segreto tele com, anche l'agenzia di paese, avesse sul libro paga qualche spia.

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