21.10.04

Delle volte l'ansia di aver acquistato casa mi coglie improvvisa inchiodandomi a tappeto. Il mutuo che dovrò fare, le spese per arredarla mi parlano di vacanze a cui rinunciare, di un legame troppo forte con questa città con cui ho un rapporto di amore odio.
Poi rientro in foresteria e scopro che due donne e un uomo hanno svuotato i due scaldabagni disponibili e non c'è neanche più un briciolo d'acqua calda. Mi tocca spengere il forno perchè le fanciulle hanno asciugacapelli che ciucciano energia manco fossere delle turbine di un jet e con le tv e le luci accese in ogni stanza il forno è di troppo.
Quindi non posso mangiare non posso fare la doccia e non oso turbare i precari equilibri energetici accendendo lo stereo.
Allora la mia cabina telefonica a due piazze mi pare un miraggio e conto i giorni che mi separano a marzo.

Nessun commento: