23.8.07

Essendo ancora in vacanza da me stessa e dalla miriade di impegni di cui saturo le mie giornate invernali, ieri sera ho accettato di buon grado la proposta di A. di andare al cinema.
I capricci che la chiusura centralizzata della macchina aveva fatto durante tutta la giornata dovevano forse mettermi in guardia sugli sviluppi della serata. Neanche il diluvio universale che si è abbattuto quando sono uscita di casa mi ha inculcato il seme del dubbio. O il dover camminare sotto la pioggia con le scarpe che progressivamente si riempivano d'acqua alla ricerca di un bar aperto per mangiare un panino pre cinema.
Il cinema non era deserto come si sarebbe potuto immaginare e il film nonostante le apparenze lo facessero sembrare un po' pesante si è rivelato bellissimo. Peccato che a mezz'ora dalla fine la pellicola sia saltata e si siano accese le luci. Pensavamo fosse un piccolo incidente da cineclub, ma improvvisamente un poltergeist ha preso possesso del cinema: le luci si accendevano a turno, prima quelle principali poi quelle soffuse, gli altoparlanti mandavano strani brusii e le lucette verdi delle uscite di sicurezza lampeggiavano ad intermittenza.
Il cassiere è venuto ad avvertirci che c'era un guasto nella via e che con il generatore di emergenza non si riusciva a proseguire la proiezione, ci ha consigliato di aspettare per vedere se lo risolvevano.
Io e A. abbiamo deciso di sgranchirci un po' le gambe e mentre A. si aggirava nell'atrio io ho messo fuori il naso per vedere se pioveva ancora. Invece della pioggia ho visto a pochi metri dal cinema, ma soprattutto a pochi metri dalle nostre auto parcheggiate, un tombino che mandava fiammate e gente dei palazzi circostanti che scendeva in strada.
Recuperata A. abbiamo deciso che forse era il caso di mettere le auto in salvo, ma proprio mentre le raggiungevamo, un'auto della polizia è arriva sgommando e un poliziotto è sceso ad urlarci di allontanarci dalla zona.
In pochi minuti sono arrivati vigili del fuoco (2 camion), aem elettricità, aem gas, vigili, croce verde ed hanno cintato la scena del crimine con le nostre macchine all'interno.
Nel colmo della fantozzianità della situazione una lieve pioggia ha iniziato a cadere , inutile dire che gli ombrelli erano rimasti dentro il cinema e che noi misere tapine non abbiamo potuto far altro che metterci sotto il balcone di un palazzo e seguire le manovre di spengimento dell'incendio.
Grazie al cielo dopo un'ora e mezza le operazioni si sono concluse con successo e i vigili del fuoco impietositi hanno deciso di farci recuperare le auto consentendoci di tornare a casa. Peccato che io non sappia che fine hanno fatto le capre del berger Philippe.

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