16.4.05

Ieri è stata una di quelle giornate da panico. Stanotte si va in produzione e ieri tutto doveva essere a posto o al più si doveva sistemare entro le ore 12. Ma sembrava di essere dentro un cartone animato, mettevi una pezza qui e si staccava un pezzo là, ti spostavi per sistemarlo e con la coda dell'occhio avvistavi uno strana crepa altrove. Niente straordinari, uscita regolare alle 18, ma per il mio stomaco le otto ore lavorate valevano per 24. Per non parlare poi del traffico, del fatto che non sono riuscita a passare dal mobiliere e comunque ho preso il treno delle 20.10 e non prima.
Fortuna il mio letto a casa della mamma è sempre pulito ed accogliente così ho dormito come un sasso fino alle otto, sino a che Poldo, il gatto bianco e nero, non ha deciso che doveva entrare a tutti i costi ed ha cominciato a fare il diavolo a quattro saltando e raspando sulla mia porta.
Mentre Poldo faceva il suo numero da circo, fuori è arrivato l'uragano. Non un semplice acquazzone, non del semplice vento... scrosci d'acqua furiosi contro i vetri e finestre e porte che scricchiolavano.
Io sostengo che Poldo dotato di incredibile sensibilità felina volesse avvertirmi dell'uragano, mia madre più scettica sostiene che volesse da mangiare.

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